Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Meky    09/12/2005    1 recensioni
Ma guarda, la milionesima fic su Inu ci mancava non trovate? Tre parole per descrivere questa fic (come nella canzone, sole, cuore, amore): viaggio nel tempo. buona lettura e spero che vi piaccia! [Personaggi: un po' tutti] “Il passato e il futuro s’intrecciano attraverso le varie reincarnazioni Ma se il passato è il futuro e il futuro il passato Esiste il tempo? O è solo una stupida espressione umana? L’intreccio del tempo porterà fine ai nostri destini incompiuti…”
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Naraku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intanto Nari buono si guardò attorno, alla ricerca di una via di fuga, ma nulla avrebbe potuto salvarli: la foresta era comple

Capitolo 7: Addio, Naraku…

[NdTutti: quale?] [NdMeky: eh eh… bella domanda…]
Sniff… che titolo triste… no comment per adesso, l’unica mia grande gioia è… che ho finito di ricopiare!! Immensa, enorme, stratosferica gioia!!
Credo d’essere più o meno a metà trama con questo cap, ma non ne sono certa (cambio e aggiungo ad umore di quando scrivo)
Pensate che prima ho ricopiato questo cap che il 6° (sapete, l’ispirazione si prende al volo…). Rileggendo, poi, mi ero accorta che nella vecchia [per modo di dire, poi] stesura del 6° chap era venuta veramente da cani! Ho cambiato molte cose.. già già…
Mi sono anche accorta di non aver mai descritto il nostro Naraku del futuro buono [mamma mia che difficoltà dover sempre specificare di che tempo e parte è ‘sto Naraku…], perché comunque deve essere diverso da quello del passato, se no capirebbero che sono la stessa persona (anche se Nari del passato buono [anche qui c’è sempre da specificare… uffi… perché mi devo sempre complicare la vita a questa maniera??] lo ha già capito ^^)
Meky
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Nel castello di Naraku…
-Ce la siamo lasciati sfuggire…- disse Naraku sorridendo
-Già, - disse Nari abbozzando un sorriso –Peccato che Kagome ha la collana…-
-Come fai ad essere sicuro che la terrà?- chiese l’altro
-Oh, si…- Il ragazzo guardò fuori dalla finestra –Beh, quello d’Inuyasha non è l’unico problema tra Kikyo e Kagome…-
-Cosa c’entra adesso quella mummia vivente di Kikyo?-
[NdAmber: non potrei essere più d’accordo sul termine usato da Naraku!]
-Oh, diciamo che ha… rapito una persona. Kagome lo sa…-
-Kikyo ha rapito… il figlio di Kagome?-
-Uhm… diciamo di si…- Naraku rise malignamente
-È proprio una cosa da cattivi, non trovi- chiese il Nari
-Si, hai ragione- disse annuendo l’altro –All’alba andremo a trovare Kagome e il suo "caro e dolce" Naraku…-
-o-o-o-o-o-o-
Kagome del futuro si svegliò. Doveva ancora arrivare l’alba… Accanto a lei vi era Naraku, ancora addormentato. Aveva un aspetto tanto dolce e tranquillo che la donna si ritrovò a sorridere; gli sfiorò il viso amorevolmente, poi uscì a prendere una boccata d’aria.
Fuori, tutto era in penombra e un leggero fruscio muoveva tutto. Qualcuno le sfiorò il braccio e lei si voltò di scatto
-Ah, Nari, sei tu- disse lei rivolta a Naraku del futuro
-Come mai sei già sveglia?- le chiese baciandola dolcemente
-Avevo bisogno di una boccata d’aria- rispose lei accarezzandogli il viso –e poi non riuscivo a riaddormentarmi…-
-Beh, è quasi l’alba- La donna appoggiò la testa al suo petto
-Mi sei mancato amore- disse lei guardandolo negli occhi –e non immagini quanto…- Lui la strinse più forte a sé
-Non ci pensare ora- disse Naraku accarezzandole i capelli –Siamo insieme ora e non permetterò che ti portino via…- Le sorrise.
Ad un tratto l’uomo si accorse della collana al collo di lei
-E questo cos’è?- chiese
Kagome non rispose, volgendo lo sguardo altrove
-Kagome- Lui le prese il viso fra le mani e lo voltò –Cos’è quella collana? Chi te l’ha data?- Naraku sospirò e guardò li volto della donna: aveva gli occhi lucidi –Ti hanno ricattata?-
-Più o meno…- mormorò lei
-Con cosa lo hanno fatto-
-Il mio bambino…- L’uomo sospirò e scosse la testa
-Come fanno a saperlo? Lo abbiamo nascosto a tutti, tranne a Miroku, Sango, Kohaku e Kaede…-
-Non riesco a capire neanch’io come lo abbiano saputo!- esplose lei –Non so neanche se è vero! Naraku del passato ha detto che se avessi fatto anche solo un riferimento al ciondolo avrebbe ucciso il bambino… Non potevo rischiare, capisci?-
-Lo so, ho capito… Ora è meglio se lo togli. Poi per ucciderlo dovrebbero venir qui, e non credo che l’accoglienza sarebbe gradita…- Sapevano entrambi che quelle parole erano false, perché ora come ora non sarebbero mai riusciti a sconfiggerli. Lui le tolse la collana nera e la gettò lontano –Ora svegliamo gli altri e andiamocene di qui per sicurezza- Rientrarono e iniziarono a svegliare tutti; spiegarono poi, che secondo loro Naraku aveva scoperto dove si trovavano
-Uhm… è probabile- rifletté Sango –Poi è meglio essere prudenti- Presero le poche cose che possedevano e si allontanarono all’interno della foresta
-Perché dobbiamo seguirvi anche noi?- chiese Inuyasha
-Perché è meglio così- rispose semplicemente Naraku. Miroku guardò il cielo: era l’alba
Due strisce nere tagliarono l’azzurro scuro
-Sono loro!- disse Sango –Allora avevate ragione!-
Kagome del futuro abbassò lo sguardo
-Non sentirti in colpa- le mormorò piano l’amato
Improvvisamente le fiamme iniziarono a rodere la foresta e il punto in cui c’era la capanna
-Andiamo prima che le fiamme ci raggiungano!- disse Miroku
-Oh, ma le fiamme non sono nulla…- Il gruppo si voltò verso la voce –vero?-
Le fiamme ormai vicine illuminarono due visi ghignanti, simili ma diversi per certi punti, e il corpo di un uomo e di un ragazzo
-Naraku…- mormorò quello buono del futuro
-Oh, il gruppo al completo!- esclamò Nari cattivo
-Comunque avevi ragione, l’ha tenuta- disse Naraku malvagio
-Di che cosa state parlando?!- disse Sango tenendo pronto l’Hiraikotsu
-Ma come Kagome non ve l’ha detto?- La donna s’irrigidì e il Demone rise malignamente
"Non so cosa sia successo" pensò Sango cercando un modo per saltarci fuori "ma Kagome avrà avuto un buon motivo per tenerci nascosto questa cosa, e molto probabilmente è stata ricattata"
La donna assunse un’aria comprensiva
-Certo che ce l‘ha detto; ci ha detto anche di come l’avete ricattata!-
Kagome non disse nulla, ma per un attimo pensò che l’amica le avesse letto nel pensiero
Intanto Nari buono si guardò attorno, alla ricerca di una via di fuga, ma nulla avrebbe potuto salvarli: la foresta era completamente in fiamme e loro non poteva gettarcisi in mezzo.
Dovevano combattere per forza.
Improvvisamente dei rami infuocati caddero, separando i due Naraku cattivi dal gruppo
-Presto, fuggiamo!- esclamò Sango, prendendo in braccio Mihaki e iniziando a correre verso l’uscita della foresta; i due Nari, Kagome, Inuyasha, Kikyo, Miroku e Kohaku seguirono la donna, e in poco tempo si ritrovarono sotto il cielo, fattosi plumbeo e carico di nubi
-Dove credete di scappare?!- Dietro di Nari apparve, arrabbiato, seguito da Naraku. Miroku, Sango e Naraku buono si prepararono a combattere
-Nari…- mormorò Kagome del futuro, così piano che solo l’interessato la sentì -… anch’io…-
-No, Kagome- disse l’uomo guardandola un istante negli occhi –Sai che non ti è possibile. Devi pensare alla cosa più importante, adesso-
-Ma…-
-Niente ma! Penserò io a difenderti, tranquilla-
I due Naraku cattivi crearono delle sfere nere nelle mani, pronti all’attacco. Alle loro spalle, una moltitudine di demoni non mancò ad arrivare
-A loro penserò io- disse Inuyasha estraendo Tessaiga e preparandosi al taglio nel vento
-Non così in fretta, non così in fretta- disse Nari cattivo, che schioccò le dita; l’ammasso di nemici si divise in piccoli gruppi sparpagliati, che un solo taglio nel vento non avrebbe mai annientato
-Acci!- esclamò il mezzo-demone, lanciando il primo taglio, con cui ne eliminò una decina
-Sango!- disse Miroku guardandola
-Sono pronta Miroku!- I due saltarono in groppa a Kirara, che li portò per aria, dove la donna fece roteare Hiraikotsu, e il monaco assestava colpi ai più vicini col bastone. Kohaku teneva la piccola Mihaki, e la proteggeva da vero eroe, mentre Naraku rimaneva sempre davanti a Kagome e a Kikyo (che si era preventivamente infiltrata nella protezione dell’uomo [NdA: nemmeno quando ormai Inu ha scelto Kikyo la difende… Il mezzo demone è un caso senza speranze… lo sapevamo già… sigh…]).
Nari buono fu costretto ad avanzare, e ad allontanarsi dall’amata (e Kikyo); per poco non veniva colpito in pieno petto da un demone, ma riuscì a colpirlo prima del tempo. Dopo diversi colpi, finalmente i demoni furono decimati e, affaticati, tutti volsero lo sguardo sui due Naraku cattivi
-Stanchi?- chiese beffardo Nari cattivo –Adesso inizia la vera lotta! Ahahaha!- Quella risata crudele fece raggelare il sangue a tutti i presenti, persino Naraku cattivo
-Riusciremo a sconfiggerti comunque!- esclamò Naraku buono
"Amore mio…" pensò Kagome del futuro, con un brutto presentimento
-Ha ragione!- esclamò Nari buono. Intanto Kagome del passato incoccò una freccia, preparandosi a prendere la mira
"Porterò termine all’errore che ho fatto!" pensò con fervore "Se ora noi stessi del futuro sono in questo stato e solo ed esclusivamente colpa mia!" Senza aspettare oltre lanciò la freccia, che sfiorò il braccio di Naraku cattivo
-Piccola insolente…- ringhiò l’uomo, lanciandole una sfera addosso. Buttandosi di lato schivo l’attacco per un pelo –Mancata…-
-Hiraikotsu!- Sango partì all’attacco, ma mancò i due, che si erano prontamente teletrasportati lontano dal raggio del boomerang
-Senti Naraku- disse sottovoce Nari cattivo –tu occupati del gruppo, io penso a Kagome… Sai, è fuggita e non la posso perdonare…- Capendo ciò che aveva in mente, l’altro malvagio sorrise
-Va bene- rispose, mentre iniziava a lanciare raggi sul gruppo
Intanto Nari si avvicinò alla donna e le lanciò un raggio nero.
Lei si accorse dell’attacco troppo tardi, e non sarebbe mai riuscita a schivare la sfera; istintivamente portò le mani davanti a sé, pronta ad usare la sua energia, anche se sapeva sarebbe stato fatale per le sue forze e non solo. Attese con gli occhi chiusi, quando sentì un corpo accasciarsi vicino a lei. Aprì immediatamente gli occhi e vide che Naraku, il suo Naraku, era stato colpito in pieno dalla sfera che avrebbe dovuto ucciderla. Con gli occhi sgranati e la bocca spalancata, la donna gli si affiancò. Tutti gli altri del gruppo erano rimasti pietrificati alla vista del gesto dell’uomo
-Nari, amore mio…- mormorò dolcemente la donna, scostando una ciocca di capelli neri dalla sua fronte –Amore mio!- Lui aprì piano gli occhi, e vide quelli dell’amata pieni di lacrime
-Ho dovuto farlo mio dolce fiore- sussurrò piano, sofferente. Appoggiò una mano su quella di Kagome –Io… non potevo lasciare che…- Fece una smorfia di dolore e mise l’altra mano sulla profonda bruciatura sul petto –Kagome, avrei tanto voluto vedere nostro figlio… almeno una volta…-
-E ce la farai…- mormorò lei, cercando di frenare le lacrime e i singhiozzi che le nascevano dalla gola –Non devi morire, non puoi morire… Come farò io senza di te? Come…- Senza più riuscire a trattenersi, iniziò a singhiozzare e grosse lacrime le si staccarono dagli occhi
-Sh, non voglio che tu pianga, devi essere forte amore- mormorò l’ormai debole Nari –Pensa a crescere nostro figlio, e quando nascerà voglio tu gli dia… questo…- Si portò una mano al collo e vi staccò una collanina di perline con, come ciondolo, un sole
-Nari, amore mio… ti amerò per sempre…- Lunghe lacrime caddero dalle guance della donna al viso di lui
-Kagome… amore… mio… ti… ti… amo… Kag…- Alzò una mano verso di lei, ma in quell’atto chiuse gli occhi, per sempre. Il braccio gli ricadde di fianco, inerme. Kagome si portò una mano alla bocca, cercando di farsi forza. Alla fine appoggiò il viso sul suo corpo, singhiozzando tutto il suo dolore silenziosamente, quasi il male non avesse fretta di lasciare il suo cuore. Sango, con gli occhi lucidi, si strinse a Miroku, che abbassò lo sguardo; Mihaki si avvicinò allo zio, che la prese fra le braccia, troppo scosso per parlare. Kagome del passato, commossa e dispiaciuta sinceramente era in lacrime, mentre Inuyasha fissava i due dispiaciuto. Kikyo si avvicinò al mezzo-demone, per nulla rattristata.
Di una cosa tutti quelli del futuro erano certi: Naraku, il loro Naraku, quello disposto a morire per difendere chi amava, era morto ed ora non sapevano cosa fare.
Kagome del futuro, ormai senza lacrime e senza forze, portò istintivamente una mano al grembo, dove loro figlio dormiva ancora.
"Farò come mi hai detto, amore" pensò stringendo i pugni con forza "Porterò a termine questa stupida guerra, così nostro figlio potrà vivere in pace…"
La risata dei due Naraku cattivi squarciò l’aria
-Meno uno!- esclamò con cattiveria Naraku, che fissava il nemico decaduto e la donna ancora china su di lui –Uccidersi per salvare la donna che ama, che inutile sacrificio! È anche troppo prevedibile nelle azioni!- Kagome del futuro si sentì ribollire il sangue. Come potevano solo OSARE loro, sporchi demoni, a chiamare INUTILE sacrificio ciò che lui aveva fatto per lei?! Senza contare che Nari cattivo l’aveva fatto APPOSTA!!! Se solo avesse potuto, se solo l’usare i suoi poteri spiritici non avesse fatto del male al figlio che portava in grembo li avrebbe uccisi in quell’istante stesso! Li avrebbe torturati, spezzati, tagliati, insomma avrebbero pagato per il male compiuto!
-Come osate dire una cosa del genere!- esclamò Sango fissandoli infuriata –Voi non capite proprio nulla-
-Lasciali dire…- La voce della donna risultò gelida, non sofferente e fece indietreggiare i due cattivi -…Sango-
-Ka-Kagome…- L’amica la guardò dispiaciuta
-Ora- disse la donna –se non sparite immediatamente, giuro che vi faccio passare dei pessimi dieci minuti, dovessi far uso di tutto il mio potere-
Accorgendosi dell’aura che si stava creando intorno a lei, i due scomparvero all’istante.
In quel momento la pioggia iniziò a scendere
Kagome rimase immobile sul corpo dell’amato, finché Sango non venne di fianco a lei e la staccò dal corpo freddo, per accoglierla nel suo abbraccio. Non piangeva neanche più, vide l’amica guardando gli occhi assenti di Kagome, non reagiva, non rispondeva, rimaneva lì, immobile, sotto la pioggia che le rigava le guance al posto delle lacrime
-Andiamo via, Kagome- le mormorò dolcemente l’amica –Se non vuoi farlo per te, fallo almeno per tuo figlio…- La donna si voltò verso Miroku, che annuì capendo
-Inuyasha- disse il monaco –aiutami a trasportarlo-
-Che?!- Al mezzo-demone l’idea di trasportare un morto non è che gli piacesse molto… ma dopo uno sguardo alla Kagome del futuro, e ricordando come aveva messo in fuga i due cattivi, ci ripensò e seguì l’altro
-o-o-o-o-o-o-o-
Molta gente fu chiamata, per il resto della giornata, e in molti si radunarono dove un tempo c’era il villaggio di Kaede, perché lì vi erano le tombe di tutti i combattenti, protette dalla forza spiritica lasciata da quel terreno. Donne, bambini, anziani e molti guerrieri, tutti lì per un solo motivo, per una sola persona
Il mattino dopo a Nari venne data giusta sepoltura, con intorno tutte le persone che avevano lottato con lui e per lui; vi erano anche Miroku, Sango, Kohaku, Mihari e un po’ in disparte da tutti Kagome del futuro. Anche il gruppo del passato era presente, ma distante dalla cerimonia, non appartenendole. Ormai si era sparsa la voce della gravidanza di Kagome, ormai evidente sotto il kimono che aveva nascosto il figlio per tutti quei mesi. Tutti l’avevano guardata con reverenza, sapendo che in fondo, quella che soffriva di più era proprio lei, che aveva perso l’uomo che amava e il padre di suo figlio; questo, però, le faceva salire un nodo alla gola davvero fastidioso.
La donna guardò seria il corpo dell’amato venir sepolto; non riusciva più neanche a provare dolore, era stata svuotata di tutto, e l’unica cosa che la faceva andare avanti era l’aver promesso a Nari che avrebbe cresciuto loro figlio…
Il vederlo lì, morto, davanti ai suoi occhi venir sepolto, le annullava ogni speranza di rivederlo, e si sentiva quasi sollevata, anche se una parte del suo cuore era morta il giorno addietro…
Come un lampo, migliaia di ricordi le attraversarono la mente. Ricordava come l’era rimasta vicina, quando, una volta tornati nel suo tempo dopo il viaggio nel futuro, lei si sentisse in colpa per aver liberato un mostro, e come spesso avevano combattuto fianco a fianco, sia in amore che in guerra, o di quando finalmente si era resa conto di quanto amava quell’uomo, sempre gentile e presente, sempre a sorriderle e a farla sentire al centro del mondo. Come dimenticare, poi, com’era stato contento sapendo della sua gravidanza o di quando, quella notte lontana, troppo ubriachi e innamorati, era diventata veramente una donna, o di quel suo modo impacciato e timido quando le apriva il cuore, o di mille altre piccole cose che le aveva donato ogni giorno, ogni ora; del suo sorriso, della sua pelle, dei suoi occhi, che non avrebbe più rivisto, del suo cuore che non avrebbe più ascoltato, del modo in cui la guardava e la metteva in imbarazzo, delle carezze che le dava quando si sentiva stanca, della parola sempre pronta quelle poche volte che si erano trovati a litigare, dell’abbraccio d’amico che era, del bacio d’uomo che era, delle notti di passioni, dei giorni passati a vivere insieme… Tutto in un istante le tornò in mente. Mai più sarebbe successo. Il suo corpo così bello, le sue labbra che la sfioravano, le lacrime che avevano versato insieme, alla morte degli abitanti del villaggio; ricordi di un amore, ricordi del loro amore, così bello ma già finito. Come le arruffava i capelli, scherzoso, come si divertivano a parlarle del suo tempo ormai distrutto da Naraku cattivo, di come lo aveva trovato al suo fianco, come un miracolo, di come…
La donna scosse la testa e abbassò lo sguardo verso il terreno. In mano aveva la collana col sole che le aveva dato al momento della morte.
-Io vado da lei- mormorò Sango al marito. Lui annuì, e guardò la donna, sola fra tutti.
-Kagome, - disse la cacciatrice mettendole una mano sul braccio –come stai?-
-Sai, questa collana me l’ha data lui prima di morire. Ha detto di darla a nostro figlio quando nascerà…-
-Kagome… mi dispiace…- disse l’altra stringendola a sé. La donna si appoggiò a Sango, stringendo le mani sul ciondolo –So quanto lo amavi, lo so…-
-Mi ha detto di non piangere…- disse iniziando a singhiozzare involontariamente –Ha detto di crescere nostro figlio e di essere forte- Le lacrime le scesero incontrollate –Non devo piangere… non devo piangere…- L’amica la strinse ancora più forte a sé e Miroku, arrivando, abbracciò entrambe -Nari… Nari!-
 
 
 
 
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Commenti alla morte di Nari…
[NdMeky: sigh, mi sono commossa da sola… spero sia successo anche a voi, in fondo l’ho scritto per questo… Che ba****da Kikyo!! Non era neanche un po’ dispiaciuta!! Kagome era lì disperata e lei… NULLA!! Certo che mi arrabbio per le cose che scrivo io… mi immedesimo troppo… eh già, in fondo sono buona]
  
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