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Autore: Betrayed    24/12/2010    2 recensioni
Ino Yamanaka.
La principessa di ghiaccio.
L'irraggiungibile angelo che portava con sé le tentazioni del diavolo.
Cos'aveva di così speciale, da indurre a girarsi ogni ragazzo presente in corridoio al suo passaggio?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hidan, Ino Yamanaka, Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CP 2 TILPLP
This is love, my pretty little princess.
Capitolo II                


Lungo l'unico corridoio che portava all'uscita i ragazzi si accalcavano compattandosi in un fiume di studenti che trascinava con sè chiunque si trovasse nel mezzo, dirigendosi come un unico essere verso l'esterno.
Per questo le due ragazze si fermarono appena sulla soglia della classe, aspettando che il flusso si sfoltisse almeno un po', questo per non rimanere schiacciate o morire per soffocamento nella calca.
Una volta fuori dal piccolo edificio so ritrovarono a dover affrontare un problema altrettanto grave quanto quello del "fiume di studenti/mandria di bufali inferociti": Le auto.
Esse assediavano il parcheggio con le loro forme svariate e i colori più sgargianti costringendo i poveri studenti a uno slalom per non essere investiti.
"Secondo te entro domani troveremo l'auto di mia madre? Sai, sto congelando- mormorò Ino sfregandosi le mani sulle braccia, nel disperato tentantivo di mantenerle calde, mentre controllava per l'ennesima volta la strada, sul ciglio della quale le due si erano appostate, in attesa dell'arrivo della madre della bionda.
Proprio mentre stavano per perdere ogni speranza -e con essa anche l'uso delle mani e delle gambe- un'auto solor nero pese accostò al marciapiede.
Un'auto che -purtroppo- non era la loro.
Il finestrino oscurato dalla parte del passeggero si abbassò, proprio davanti al viso delle due, che ricevettero una ventata di aria calda che infiammò loro le guance.
Al posto di guida sedeva ventenne moro dai capelli lunghi, legati in una coda bassa che lasciava sfuggire due ciuffi, che cadendo sugli occhi neri e profondi tracciava ombre indefinite sulla sua carnagione pallida.
Aveva lineamenti dolci, lievemente affilati, praticamente perfetti , e indossava quello che probabilmente era un cappotto, il cui bavero del colletto gli sfiorava il collo e il mento, aprendosi davanti e dando maggior rilievo alla pelle e alla forma del petto nel momento in cui scompariva sotto la maglietta di un gruppo metal non molto conosciuto.
Appena sopra il logo della band si potevano notare attraverso il tessuto i contorni di una collana dalla forma circolare.
Teneva la mano e l'avambraccio sinistri poggiati sul volante mentre, tenendo la sinistra sul poggiatesta del sedile del passeggero, si sporgeva verso le ragazze, abbassando appena il capo per vederle attraverso il finestrino.
La luce ne illuminò gli occhi, che brillarono come se in tutto quel nero vi fossero dei tizzoni ardenti che davano a quell'oscurità così profonda una tinta rosso sangue.
"Volete un passaggio? Sembrate alquanto congelate."
Ino storse il naso, come si permetteva quello sconosciuto di capitare li così e... E... Oh insomma! Non doveva e basta!
Sakura fece per rispondere -forte del fatto che seduto sul sedile posteriore ci fosse Sasuke- ma Ino fu più veloce e la bloccò, pestandole poco elegantemente un piede.
"No grazie, non accettiamo passaggi dagli sconosciuti"
Se Itachi fu stupito dalla risposta della bionda, non lo diede a vedere, mascherando il tutto con un ghigno che di rassicurante aveva ben poco.
"Guardate che non mordo mica!" esclamò, senza togliersi dalla faccia quel sorrisetto. Poi, notando le occhiate di Sakura rivolte al finestrino del minore degli Uchiha -il quale peraltro sembrava non averla proprio vista- aggiunse:"Penso conosciate mio fratello, Sasuke"
Il diretto interessato, pur avendo sentito il proprio nome, non si sentì tirato in causa e continuò ad ignorare spudoratamente la scena.
Sakura, ormai incapace persino di stare ferma per via dell'eccitazione di poter rivedere "l'amore della sua vita"
non se lo fece ripetere due volte, e, ignorando le occhiate velenose di Ino, sì fiondò sul sedile accanto a Sasuke, attaccandosi immediatamente al suo braccio come una ventosa.
Itachi osservò la scena serafico e, assicuratosi senza dare nell'occhio che il braccio del fratello non diventasse carne macinata, si rivolse nuovamente alla bionda, ancora cocciutamente ferma sul marciapiede.
"Allora?" chiese, allungandosi appena, per socchiudere la portiera con la mano.
Ino entrò lentamente nell'abitacolo, portando con sé una ventata di aria fredda che colpì Sakura, la quale si strinse ancora più forte al braccio del moro, ormai di un preoccupante colorito violaceo.
Nel frattempo, la bionda si era pericolosamente avvicinata ad Itachi, a tal punto che i loro volti quasi si sfioravano.
Percepiva solo il profumo del ragazzo nelle narici quando si avvicinò senza annullare completamente la distanza che li separava, ma bloccandosi a pochi millimetri dalle sue labbra.
"Ti piacerebbe eh?" mormorò, soffiandogli quelle parole sul viso, per poi staccarsi e uscire dall'auto con un unico fluido movimento.
"Io vado a piedi" disse, prima di chiudere la portiera con un colpo secco.
Prese la strada per casa, cercando di dissimulare la scarica di adrenalina che le aveva fatto partire il cuore a mille, convincendosi che fosse meglio non tornare indietro, per il proprio bene.
Perchè era stata l'adrenalina a farle venire il batticuore... Giusto?
                         


***



Prima che il finestrino si risollevasse e la vettura ripartisse, l'auto rimase ferma qualche secondo sul ciglio e gli occhi del conducente posati sulla figura minuta che avanzava sul marciapiede.
Itachi sentiva ancora il sapore del lucidalabbra della ragazza, nel punto in cui le loro labbra si erano sfiorate appena, ma non diede a vedere il lampo di frustrazione che aveva acceso i suoi occhi mentre la guardava allontanarsi.
Nel frattempo, sul sedile posteriore il confettino dai capelli rosa non sembrava avere l'intenzione di lasciar andare il braccio di Sasuke.
Bella seccatura, tutte uguali le ragazzine dell'età del fratello, bambine in preda agli ormoni, ossessionate dai ragazzi.
"Allora Sakura, dove abiti?" la ragazza sollevò il capo dalla spalla dell'Uchiha.
"A circa un isolato da qui, sulla destra, puoi lasciarmi l', poi arrivo da sola fino alla porta di casa, tanto è vicina." fece una pausa. "Ino invece abita a circa tre isolati dalla scuola, infatti mi chiedo come mai non sia voluta venire...
E' una ragazza complicata, fin da piccola ha sempre avuto pochi amici, poi l'anno scorso sembrava cambiata improvvisamente, era piena di vita, voglia di divertirsi...
Di colpo ha smesso, così, senza un motivo preciso.
Quindi per lei è relativamente normale non fidarsi più"
Itachi non aveva mai sentito un discorso tanto lungo quanto illogico come quello della ragazza, che passava da un argomento all'altro con una facilità tale da stordirlo.
Accostò, per farla scendere.
"Nemmeno io voglio lasciarti amore mio!!"
La rosa abbracciava Sasuke il quale sembrava non rendersene nemmeno conto -forse aveva perso il braccio e non sentiva più dolore?- e con il suo solito sguardo se la scrollò di dosso, la spinse fuori dall'auto e chiuse la portiera.    
Itachi soffocò una risata.
"Fa così con tutti. Piacere di averti conosciuta Sakura."
sorrise mentre pensava al resto della frase cioè "Spero tu venga investita da un treno ma non lo dico per non essere troppo logorroico...
O maleducato"
Sakura, che non voleva lasciare Sasuke così, si sporse dal finestrino.
Itachi cominciò a preoccuparsi un po', per sè e per il fratello -certo che si sceglieva proprio le peggiori!-
"Vuoi il numero di Ino?"
La rosa estrasse un foglietto e una penna dalla tasca (dalla tasca!) e scribacciò due numeri, con qualche cuoricino qui e lì (con qualche cuoricino qui è lì!) e lo porse a Itachi (e lo por... Ok, la smetto).
"Il primo è il suo" sorrise, convinta di aver fatto qualcosa di molto intelligente e utile. "Il secondo invece è il mio".
Dal sedile posteriore provenne un verso che poteva benissimo essere scambiato per il lamento di un povero alce malato e morente che evidentemente significava che anche Sasuke ne aveva abbastanza, ma Sakura lo scambiò per un verso di gioia.
"La ragazza deve avere qualche serio problema" pensò Itachi, osservando il sorriso compiaciuto della ragazza.
"Anche tu mi mancherai amore mio! A domani!"
Sakura fece appena in tempo a ritirare la testa, prima che il finestrino si richiudesse velocemente -rischiando di tranciargliela- e l'auto partisse di colpo, quasi sgommando.






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Ebbene eccomi ancora qui, con il secondo capitolo di una follia.
Una follia, si.
Questa è forse una delle storie che mi sta riuscendo meglio, ed è probabilmente l'unica che continuerò durante le vacanze.
E allora che dire?
Questo capitolo porta con sè un Itachi un po' troppo spiritoso forse? Non lo so, probabilmente è un po' OOC, forse dovrei aggiungerlo nelle note.
Un personaggio che mi piace invece è Sakura. Nel senso che mi piace farla maltrattare dal povero Sasuke *ghigno malefico*

Adesso siccome sono buona, faccio un po' di spoiler ù_ù
A breve comparirà Hidan!!! *___*
*sbava*


E allora? Che ve ne pare?
Recensite è_é
Al prossimo sclero !! *scompare in nuvola di fumo*
   
 
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