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Autore: Madame Fleur    25/12/2010    0 recensioni
Brittany Talbot ha sedici anni, capelli castani corti e spettinati un paio di occhi del colore del ghiaccio e una storia lunga e complicata alle spalle. Ma è proprio questa storia che la rende speciale, così speciale da frequentare il sesto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Tra avventure, intrighi e grandi amicizie tutti i tasselli andranno al loro posto e rimarrà solo il lieto fine.
Fatemi sapere cosa ne pensate :D!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Il bacio aveva fatto molto scalpore tra gli studenti, portando le sue conseguenze.
Le ragazze che normalmente inseguivano senza sosta Garrett erano indignate dal suo comportamento ed alcune erano così disperate da chiudersi in camera per giorni interi. Marcus Belby non era messo meglio. La notizia lo aveva sconvolto a tal punto che spesso lo si ritrovava in bagno a piangere, dopo aver visto i due ancora avvinghiati.
Infine, Ron era sempre di cattivo umore e spesso trattava male persino i suoi due migliori amici.
“ Ron datti una calmata!” gridò Harry, dopo che lui aveva di nuovo aggredito Hermione che gli aveva chiesto come stava.
“ Io … oh al diavolo!” e se ne andò.
Dal canto loro, Brittany e Garrett passavano tutto il loro tempo insieme a baciarsi, cosa che di certo non alleggeriva la tensione tra le ragazze di Garrett, Marcus e Ron.
Finché un giorno quest’ultimo decise che era il momento di parlare con Brittany.
Ron camminava lento pensando ad un modo per avvicinarla senza che ci fosse pure Garrett. Finché non la vide.
Era da sola e stava per uscire nel parco, probabilmente per incontrare il suo amato.
Un’idea gli attraversò la mente come un fulmine. Doveva approfittare di quell’occasione, probabilmente non ce ne sarebbe stata un’altra simile. Ma mentre la sua mente ragionava sul fatto che non avrebbe mai avuto nessuna possibilità con Brittany, la sua mano fu più veloce: sfilò la bacchetta dalla tasca e la puntò verso la ragazza.  
diffindo!” e in quell’istante, la borsa di Brittany si ruppe facendo cadere tutti i libri.
                                                              *
“ oh!” fece per chinarsi a raccoglierli.
“ Hai .. Hai bisogno di una mano?” un ragazzo dai capelli rossi e la faccia dello stesso colore la stava guardando.
“ grazie!” lui si chinò e raccolse i libri poi si rialzò e glieli porse.
“ deve essersi scucita la borsa … sì infatti! Ti ringrazio, sei stato molto gentile … tu sei?”
“ Ron.” disse il ragazzo. Brittany cominciò a pensare a tutti i Ron presenti nella scuola.
“ Ron …?” disse la ragazza.
“ Weasley.”
“ ah! Ma certo! Tu sei il fratello di Fred e George! I gemelli dei “Tiri Vispi Weasley”!”
“ ehm, sì esatto.” Almeno aveva un punto a suo favore. Garrett non aveva dei fratelli famosi.
“ wow! Che fortuna! Immagino che potrai avere tutta gli scherzi che vuoi! Io prima di cominciare la scuola ho fatto una scorta di “sogni ad occhi aperti” per le lezioni di Rüf … adesso sono le lezioni più belle!” e cominciò a ridere pensando a tutte le volte che mentre il professor Rüf spiegava lei era immersa in un bellissimo sogno, con un sorrisetto ebete stampato in faccia.
“ ehm, in effetti non …”
“ devo assolutamente presentarti a Garrett!”
                                                              *
Ecco la parte peggiore. Ciò che lui temeva. Di trovarsi faccia a faccia con il “bellissimo troppo amato Garrett”, che un attimo dopo era di fronte a lui con un braccio sulla spalla di Brittany a blaterare un mare di parole di cui la maggior parte ovviamente non trovava un senso nella mente di Ron.
“ ehm … ah … eh… sì ecco… io”
“ Allora, lo farai? “ fare cosa?
“ vedi io… ecco… ehm “
“ perfetto allora dopo le vacanze di natale me li porterai! Ciao!”
“ ciao Ron!” disse Brittany.
“ oh.. ehm, ciao!” ma ormai erano usciti nel freddo sole di novembre.
                                                              *
 
Oramai era metà novembre e tutti stavano correndo nella sala grande per un annuncio di Silente.
“ miei cari studenti, ho una comunicazione da farvi: da oggi in poi è assolutamente vietato scendere nell’ala est dei  sotterranei del castello per motivi segretissimi. Ovviamente sono state prese misure di sicurezza ben più potenti del nostro custode Argus Gazza che in ogni caso controllerà che nessuno studente si avvicini, anche per sbaglio, più del dovuto. Queste raccomandazioni verranno seguite da tutti quelli che desidereranno tornare a casa tutti interi alla fine dell’anno e comunque se anche qualcuno avrà la prontezza di salvarsi dalle insidie che incontrerà laggiù, verrà severamente punito con la perdita di cento punti per la sua casa.” poi si guardò intorno per controllare che tutti gli studenti avessero recepito il messaggio, e se ne andò lasciandoli ai loro affari.
                                                                     *
“ chissà cosa c’è nei sotterranei … sono così curiosa!” esclamò Brittany alla fine della riunione.
“ di certo niente di più spaventoso di tuo padre, eh Talbot!” Malfoy stava arrivando insieme ai suoi amici Tiger e Goyle.
“ Malfoy che piacere vederti! Sai, con la tua battuta hai dato un senso alla mia vita!” disse in tono di scherno Brittany. “ piuttosto come sta paparino? Ho saputo che ad Azkaban c’è una cella con il suo nome!”
“ sì e non sarà piena ancora per molto! Lo libereranno!”
“ ma davvero? E chi lo libererà? I suoi amici mangiamorte?”
“ taci! Ahuuuu! Beh non senti il tuo richiamo?”
“ ma prego continua! Voglio vedere se ci fosse qui mio padre se faresti ancora lo spavaldo!”
“ mai licantropi non sono alleati con tu-sai-chi?”
“ ooh è vero Malfoy … ma non sono certo amici intimi come tuo padre!”
“ non osare parlare così di mio padre!”
“ io parlo così di tuo padre quanto voglio! E ora ti consiglio di levarti di mezzo prima che ti debbano portare via con un posacenere.” e fece per andarsene ma Malfoy urlò:
“ ADESSO TI DIVERTI TANTO EH?! MA SONO SICURO CHE NON AVRESTI NEMMENO UNA BRICIOLA DI CORAGGIO SE SI TRATTASSE DI SCENDERE NEI SOTTERRANEI!”
“ COSA?! IO NON AVREI CORAGGIO?!” estrasse la bacchetta dalla tasca e la puntò su Malfoy. “ TI FACCIO VEDERE IO CHI HA CORAGGIO! stupe… PIX NO!” Pix il poltergeist era arrivato come al solito durante i litigi, e strappò la bacchetta di mano a Brittany.
“ ah! Ah! Dicevi?” rise Malfoy insieme ai suoi lecca piedi.
“ Pix! Dammi la mia bacchetta! SUBITO!” ma quello ormai stava scendendo le scale che portavano nei sotterranei ridendo a più non posso.
“ oh no!” cominciò a scendere i gradini quando …
“ Brittany che diavolo stai facendo?!” era Garrett ed era infuriato.
“ Pix mi ha rubato la bacchetta! Sto andando a prenderla.”
“ no tu non  vai da nessuna parte! Farai perdere un sacco di punti a Corvonero!” questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Brittany era così infuriata che avrebbe potuto staccare la testa al primo che le capitava davanti. Garrett era quel "primo".
“ COSA?! Io sto andando nei sotterranei dove potrei MORIRE e tu ti preoccupi dei punti di Corvonero?!”
“ Ma siamo ultimi .. così .. “ Garrett stava cercando di riparare il danno, ma non riusciva a fare altro che peggiorare la situazione.
“ Lascia perdere .. Sei un IDIOTA! “ e continuò a scendere.
Dopo alcuni minuti un’altra voce la raggiunse.
“ Brittany!”
“ TI HO DETTO DI NON ROMPERE! STAMMI LONTANO!” ma non era Garrett. Era Ron che la guardava con gli occhi spalancati.
“ oh scusa … sei tu. Menomale, pensavo che fossi Garrett.”
“ no, io ecco …” prese un respiro “ ho sentito che stavi scendendo nei sotterranei perché Pix ti ha rubato la bacchetta. Ho pensato che avresti avuto bisogno di aiuto per riprenderla … “ e arrossì violentemente. Una piccola bugia che andò a buon fine. Brittany non poteva sapere che Ron la teneva d'occhio da quando la riunione era finita.
“ oh… grazie!” e riprese a camminare. Poi accorgendosi che forse Ron si aspettava una risposta si fermò di nuovo e lo guardò. Era ancor sulle scale dove l’aveva lasciato.
“ se vuoi puoi venire …” e il suo sguardo si illuminò. Scese anche lui i gradini sdrucciolevoli e si ritrovarono in un corridoio umido illuminato da alcune torce.
Continuarono a camminare. Ogni passo rimbombava nel corridoio. Camminarono per quelle che sembravano ore, addentrandosi sempre più nelle viscere del castello, voltandosi di scatto ad ogni scricchiolio.
Poi una risata scoppiò all’improvviso facendo sobbalzare i due ragazzi. Senza pensarci Brittany afferrò la mano di Ron, che avvampò di nuovo.
Poi improvvisamente le torce si spensero e un vento gelido colpì i ragazzi. La presa divenne più salda. Finché Brittany si sentì mancare la terra sotto i piedi e precipitò portandosi dietro Ron. Urlarono con tutto il fiato che avevano nei polmoni, atterrando su una cosa viscida che sembrava una pianta.
“ lumos” disse Ron e una flebile luce si accese sulla punta della sua bacchetta.
“ io sono già stato qui … il primo anno … questo è …”
“ IL TRANELLO DEL DIAVOLO!” urlarono insieme proprio mentre questo cominciava ad avvolgerli.
“ Hermione aveva detto che bastava stare calmi … altrimenti ti uccide più in fretta.”
“ sì è vero … purtroppo” cercò di stare più calma che poteva ma era difficile. Stava morendo di paura e in più avrebbe voluto strangolare Pix per averla costretta a scendere in quel sudiciume.
“ scusa Ron, tu hai detto che ci sei già stato no?”
“ ehm sì esatto … al primo anno.”
“ e sai mica cosa c’è sotto?” ormai avevano entrambi fuori solo la testa. Tutto il resto era stato inghiottito dalla pianta.
“ ecco c’è una sala …” ma fece in tempo a finire la frase perché anche la testa venne inghiottita. In un attimo si ritrovarono al di sotto.
“ Se becco quel cavolo di un poltergeist!” urlò Brittany con fare minaccioso.
Un’altra risata esplose nella stanza.
“è Pix!” prese ancora una volta Ron per mano, ma questa volta non era per paura, ma per trascinarlo verso la fonte delle risa.
Cominciarono a correre finché non si trovarono faccia a faccia con un’enorme acromantula. Ron cominciò a irrigidirsi.
“ Ron?” era come pietrificato, gli occhi fissi sull’enorme ragno.
“ chi siete?” gracchiò la bestia.
“ siamo due studenti.” rispose Brittany.
“ studenti? Gli studenti non dovrebbero essere qui …”
“ ehm … lo sappiamo, ma Pix ha rubato la mia bacchetta e …”
“ la tua bacchetta … si … ma dovete sapere che sono molto affamato … e gradirei uno spuntino, magari voi potete aiutarmi.” e cominciò ad avvicinarsi pericolosamente.
“ è … è Aragog!” mormorò Ron.
“ no… non sono Aragog … sono suo fratello … e tu sembri il ragazzino che quattro anni fa riuscì a scappare dalla Foresta … poco male … ora non scapperete tanto facilmente …” e con uno scatto avvicino le zanne al collo di Ron. Brittany fece appena in tempo a sfilare la bacchetta di mano al ragazzo.
“ NO! Arania Exumai!” ma non sembrava funzionare molto sul ragno gigante.
“ arania exumai! Arania Exumai!” urlò  di nuovo prendendo Ron per un braccio e correndo in cerca di un’uscita. Continuava ad agitare la bacchetta con forza, senza ottenere niente più che qualche scintilla. Tutti gli incantesimi sembravano inutili contro l’enorme ragno.
“ reducto!” il ragno urlò di dolore ma non bastò a fermarlo.
incarceramus!” fu un attimo. Brittany vide una piccola porta subito dietro al ragno che si divincolava come se fosse stato incatenato.
alohomora” la serratura scattò. La porta si aprì.
“ al mio tre corri.” sussurrò a Ron. Lui annuì lievemente.
“ tre!” e corsero a perdi fiato fino alla piccola porta dietro il mostro.
Quando furono dall’altra parte, lei si affrettò a dire:
“ colloportus!” e la porta si chiuse con un colpo secco. Ron era cadaverico. Si era afflosciato a terra ancora ansante.
“ roba da pazzi!” strillò Brittany. <>
“ miseriaccia! Ora capisco perché Silente aveva vietato di scendere quaggiù!” esclamò Ron che sembrava aver preso un po’ di colore.
“ Ron stai bene? Che spavento mi hai fatto prendere, ho pensato che ti avesse avvelenato o cose simili, invece … soffri di aracnofobia!”
“ ah … ehm … sì è vero.” le sue orecchie diventarono paonazze. E lui che voleva darle una mano! Così conciato sembrava solo di intralcio.
“ Pix non è qui … cosa diavolo …?” si trovavano in una stanza perfettamente circolare e completamente vuota, tranne per un grosso armadio che troneggiava al centro della stanza. Non c’erano ne porte ne finestre che davano sull’esterno.
“ siamo bloccati qui!” urlo Brittany di nuovo presa dal panico.
“ aspetta, forse quello è un armadio svanitore” suggerì Ron indicando il grande guardaroba. Con un forte rimbombo quello cominciò a tremare come se ci fosse rinchiuso qualcuno.
“ non credo … piuttosto sembrerebbe un molliccio. Ci penso io Ron, se no ci troveremmo davanti un’altra acromantula …” disse a Ron che stava per chiedere indietro la sua bacchetta.
“ ah … giusto.” le orecchie tornarono rosso fuoco. Brittany cominciò ad avvicinarsi all’armadio.
cistem aperio” con un forte clank l’armadio si aprì. Una creatura con un lungo mantello nero uscì dall’armadio lentamente. Cominciò ad avvicinarsi a Brittany che era sbiancata. La bacchetta le scivolò dalla mano e cadde sul pavimento di pietra. Il mostro continuava ad avvicinarsi.
Ron corse a prendere la sua bacchetta e urlò:
“ expecto patronum!” un jack russel terrier di luce uscì dalla punta della sua bacchetta e spinse il Dissennatore dentro l’armadio.
“ sai …” disse “ forse era meglio l’acromantula!”
“ già … ma ora siamo punto a capo.”
“ cosa dobbiamo fare? Farci ammazzare da quel Dissennatore?”
“ Ron, i Dissennatori non uccidono. Risucchiano l’anima.”
“ ora mi sento meglio sai? Mi sembri Hermione .. Sempre a mettere i puntini sulle “i” .. ”
Brittany sbuffò e si diresse verso l’armadio. Cominciò a studiarlo accuratamente, senza capire cosa fare. Finché capì che stando al di fuori non avrebbe trovato nessuna soluzione.
“ ma certo!”
“ cosa?”
“ intendo, ho capito come si fa ad andare avanti! Dobbiamo entrare nell’armadio!”
“ questo significa che dobbiamo tirare fuori “Mister Simpatia”?” la battuta fece ridere Brittany per la prima volta da quando erano nei sotterranei e riuscì anche ad allentare la tensione fra i due ragazzi.
“ esatto! Ma questa volta so cosa fare! Dammi la bacchetta, per favore!” lui gliela porse.
“ bene.” prese un respiro. “ cistem aperio!” di nuovo il Dissennatore uscì fuori e andò in contro a Brittany, ma questa volta era pronta.
“ expecto patronum!” un enorme ippogrifo venne scaturito dalla punta della bacchetta e cominciò a spingere il mostro vicino alla porta da dove erano entrati. Fece segno a Ron di avvicinarsi poi cominciò ad indietreggiare dando le spalle all’armadio. Quando furono a circa un metro dal guardaroba lei bloccò l’incanto e urlò:
“ riddikulus!” e quello si trasformò in un boa di struzzo fucsia.
“ ORA! “ e si buttarono dentro, precipitando di nuovo nel vuoto. L’atterraggio non fu morbido come la prima volta.  Finirono in una nuova stanza dove troneggiava una sfinge.
“ Aiaah! “ esclamò Ron mentre si massaggiava il fondoschiena. “ Un materasso era difficile da mettere?!” Brittany gli fece segno di stare zitto e di girarsi.
“ chi siete?” tuonò l’animale.
“ ehm siamo studenti. Cerchiamo Pix il poltergeist” disse Ron.
“ potrete procedere solo dopo aver risposto ad un enigma. Se sbaglierete vi ucciderò”
“ tanto per cambiare” disse Ron.
“ l’indovinello è questo:
Ho una nave tinta di bianco,
 con vento o senza vento 
va volando, 
quello che è dentro va piangendo,
 quello che è fuori va cantando.”
“ ho una nave bianca che vola con o senza vento, ciò che c’è dentro piange e ciò che c’è fuori canta … mmm … una nave … ovviamente non sarà una vera nave … va volando … bianca … le navi dondolano se c’è vento, ma se non è una nave potrebbe essere … dentro qualcuno piange… e fuori qualcuno canta … no, quindi è impossibile che si tratti di una nave perché niente potrebbe cantare in acqua e una sirena non farebbe piangere i marinai quindi … è … una culla?
“ risposta esatta! Potete procedere”
“ wow! Brava, io non ci sarei mai arrivato! “
“È l’ abitudine, per entrare nella torre di Corvonero bisogna rispondere ad un indovinello.”
Aprirono la porta e finalmente trovarono Pix il poltergeist che giocherellava con la bacchetta di Brittany.
“ dammi la bacchetta brutto fantasma che non sei altro!” urlò ma si sentiva che stava scherzando.
“ oh siete arrivati finalmente! Beh prendila se ci riesci!” e fece per lanciarla, ma lei gridò:
“ accio bacchetta!” e quella le arrivò in mano.
“ sì ce l’abbiamo fatta! Evviva!” e abbracciò Ron dalla felicità, il quale divenne bordeaux.
“ io non sarei così felice se fossi in voi!” i due ragazzi si voltarono di scatto. Davanti a loro il professor Silente, la professoressa McGranitt, il professor Vitious e ancora più indietro c’erano Severus Piton, Gazza e Mrs Purr.
“ oh oh” esclamò Ron.
“ colti sul fatto!” esclamò Gazza felice come un bambino il giorno di natale.
“ seguitemi!” ordinò la McGranitt.


Madame Fleur dice .. 
I titoli dei capitoli sono scemissimissimi ç____ç

  
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