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Autore: Falling_Thalia    26/12/2010    0 recensioni
Lo odio. Lo odio davvero. Perché lui se ne sta tranquillo in giro per la scuola mentre io sono qui a sistemare questa pila di documenti infinita? Lui dovrebbe essere esattamente qui, ad aiutarmi. Lui è rappresentante di classe quanto me. In più è dicembre e in questo posto si muore dal freddo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi, questa volta con il tema dell'Autunno! So che questa doveva essere una raccolta di 4 Shot ma l'Autunno è la mia stagione preferita così ci saranno più capitoli! Per ora ecco il primo! =D

 

Ahia. La testa mi fa male. Colpa dell’alcool, almeno credo. Non so più che cosa fare. Il mio cuore è in frantumi, la mia testa lo sta raggiungendo e sento tanto freddo. Vagare per la città a quest’ora della notte e con questo gelo non l’idea migliore. Me ne rendo conto, ma non sarà questo a farmi tornare in quel posto. No di certo. Segregato, si fa per dire, in quel “ Istituto d’Istruzione Superiore” io non ci voglio stare. È oltremodo impossibile che ritorni dopo essere stato umiliato, per non usare termini più forti quale “violentato”, dai miei compagni. Credevano che provare a farlo con un ragazzo sarebbe stato divertente. Non gliene fregava assolutamente niente di come mi sentissi io. Essere violato da mani e altri organi (anche oggetti, per mia grande sfortuna) estranei non era di sicuro il mio passatempo preferito. L’unico dispiacere che mi lascio dietro fuggendo da quel luogo infernale è il mio amato Professore. Con lui il sesso era tutta un’altra storia. Era surreale. Le sue mani e il suo corpo erano più che esperti e mi davano piacere e voglia, insaziabili ed irrefrenabili.

Ma ora tutto questo è finito. Di certo una relazione di questo genere non può essere portata avanti. Né io né lui abbiamo il coraggio di farlo. Per questo mi trovo a vagare in questo stato.

Sento che non ce la faccio più. Le mie gambe hanno deciso che non vogliono più andare avanti. Ok. Mi abbandono su una panchina rannicchiandomi nel mio mega cappotto invernale. Almeno è enorme e io sono abbastanza piccolo da starci dentro completamente. Ad un certo punto la mia mente si svuota completamente e il sonno prende il sopravvento. Merda.

……

- Ehi Bell’Addormentato. Non dovresti dormire qui. –

- …. –

- Ehi, mi senti? È pericoloso addormentarsi qui… -

- …. –

- Ah, bhe. Se proprio insisti . –

All’improvviso sento freddo all’addome, ma subito dei piccoli e umidi fuochi si accendono sul mio petto.

- Wohaa! –

Mi siedo di scatto, confuso.

La prima cosa che vedo quando apro gli occhi è un ragazzo, avrà più o meno la mia età. Ha un sorriso beffardo sulle labbra e i suoi capelli rossicci si intonano alla perfezione con il paesaggio che ci circonda: alberi e strade ricoperte di foglie rosse, arancio e gialle fanno da contorno a questa strana situazione.

- Ti sei svegliato finalmente! –

Mi guarda. Ora ride apertamente davanti a me, quasi volesse prendermi in giro.

- Che vuoi? –

Sono ancora mezzo addormentato. Mi stropiccio gli occhi come un bambino.

- Niente Occhi d’Angelo. Solo avvertirti che questo non è proprio un luogo adatto per dormire. –

- Occhi d’Angelo? Che cazz… Comunque lo so che non è un bel posto…ma non so dove altro andare… -

- Non vivi con i tuoi? –

- No, ero in un collegio… -

- Eri? Vuoi dire che sei scappato? –

“Ma che vuole questo tizio da me?” penso continuando a fissarlo…”Bhe in ogni caso è davvero un bel ragazzo..”

- Già…e non ho intenzione di tornarci. –

- Perché? I tuoi compagni hanno cercato di portarsi a letto il tuo bel corpicino, Occhi d’Angelo? –

Arrossisco di botto. Non posso vedermi ma sono sicuro di essere diventato rosso. Rosso come la foglia che in questo momento cade tra no due.

Distolgo lo sguardo, vergognandomi della mia sciagura.

- Dai, andiamo Occhi d’Angelo. –

Rimango spiazzato da questa uscita. Andare? Dove?

- Eh? Dove vuoi portarmi? –

- A casa mia, mi pare ovvio! –

- Casa tua? Vivi veramente da solo nonostante tu sia così giovane?! –

- Ti ringrazio per il complimento Occhi d’Angelo, ma io ho già 28 anni! –

Mi fermo in mezzo alla strada deserta: 28 anni? Ma ne dimostra 18!

- Ehi, se ti fermi di continuo non arriveremo mai! –

- Ah? Oh si arrivo! –

Mi metto a correre per colmare la distanza che si è creata tra di noi. Lo raggiungo e mi rimetto a camminare al suo fianco.

Sarà un bene fidarsi di uno sconosciuto di cui non conosco nemmeno il nome?

Sempre meglio del collegio.

 

Angel’s Eyes in a rain of Leaves – First time end

   
 
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