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Autore: GiohRocketQueen18    28/12/2010    2 recensioni
Giorgia è una ragazza di 18 anni costretta a trasferirsi in America per colpa del lavoro del padre, ma non si sa cosa la vita le abbia riservato...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, io sono Giorgia e spero di non annoiarvi con la mia fic!
vorrei iniziare con una mini mini introduzione che non si può nemmeno definire così per quanto è corta *perdono* che però serve appunto ad introdurre la mia storia che dal prossimo capitolo sarà più lunga....promesso!



Ormai era deciso,mio padre si sarebbe dovuto trasferire per lavoro in America e ne io ne la mamma potevamo farci niente.
E’ da quando sono piccola che ormai sento questa storia che ci saremmo trasferiti prima o poi ma per un motivo o per un altro avevamo sempre rimandato ma ora era arrivato il momento…
Mentre chiudo gli ultimi scatoloni con dentro le mie cose mi guardo attorno e penso a quanti ricordi siano legati a quella stanza,allegri o tristi che siano rimarranno sempre nel mio cuore.
A risvegliarmi dai ricordi è la voce di mia madre che urla di scendere in fretta o rischiamo di perdere l’aereo.
Do un ultimo sguardo e scendo con gli ultimi scatoloni rimasti.
-Era ora che scendessi! Di questo passo perderemo l’aereo! -  Disse mia madre in tono agitato
-Mamma sei sempre la solita drammatica,se perdiamo l’aereo possiamo sempre prendere quello dopo.-
-Tuo padre è già in aereoporto che ci aspetta da un’ora,sai meglio di me quanto sia intrattabile in questo periodo-
-Si, si…  - certo, lui è intrattabile, invece io che dopo 18 anni della mia esistenza sono costretta ad andare dall’altra parte del mondo dovrei essere felice e contenta – Senti… ma una volta arrivati li ci saranno anche gli zii con mio cugino vero?-
-Certo, la nostra casa è proprio accanto alla loro…e poi sarà un’occasione per te di rincontrare tuo cugino Saul…-
-Wow…non vedo l’ora-  dissi in tono ironico
-Ora sei tu la drammatica, dai, è ora di partire…ci aspetta un lungo viaggio di 12 ore, ne avremo di tempo per parlare!- mi disse lei firmando le ultime carte per la spedizione delle nostre cose.
Ci avviammo verso l’aereoporto dove papà era già ad attenderci, una volta arrivati, sbrigammo tutte le questioni aereoportuali e salimmo sul nostro aereo,destinazione Los Angeles.


Fatemi sapere cosa ve ne pare ^ ^
Gioh
  
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