Ygraine sorrise e lo baciò.
“Vedrete. La nostra famiglia ne uscirà vittoriosa. L’Unione fa la Forza,non scordiamocelo mai. E ora.. direi di andare tutti quanti a riposare.”
Morgause prima di uscire sorrise verso il suo migliore amico, poi baciò sulla guancia il fratello maggiore.
“Domani starà meglio. Dormi anche tu, fratello.”
Quando uscì, sua madre la guardò preoccupata.
“Come sta Artù?”
“C’è tanta angoscia nel suo cuore. Tanta pena. Soffre vedendo Merlino in quello stato. Si sente responsabile per non averlo protetto abbastanza.”, sospirò, “Non c’è niente che possiamo fare fino a domani mattina. Andiamo a riposare.”
La donna annuì, e con un sorriso sebbene preoccupato, accompagnò le sue figlie e la sua futura nuora verso le loro stanze; Gaius rimase a parlare con il Re e la Regina per qualche minuto, dopodiché sia lui che i due coniugi di Eldor si congedarono per tornare alle loro case. Lasciando davanti alla stanza i due Regnanti. Ygraine lasciò per un minuto la mano del marito, e bussò.
“Tesoro..”
Artù con un mezzo sorriso si voltò verso la porta, da cui entrò la madre. E l’abbracciò forte.
“Mamma…”
“Sht.. Ei. E’ tutto a posto, bambino mio. Merlino sta bene. Starà alla grande,vedrai.”, gli disse baciandogli i capelli, e gli sorrise “Sono sicura che ciò che ti direbbe lui in questo momento è di dormire un po’.”
“Tua madre ha ragione. Tu lo hai sempre tenuto al sicuro. Lo hai sempre protetto quanto potevi. Merlino questo lo sa.”
Artù si voltò verso suo padre, e gli sorrise.
“Grazie, padre.”
E allora Uther, sorridendo, gli si avvicinò e lo strinse forte baciandogli la fronte e guardandolo diritto negli occhi.
“Merlino è un ragazzo forte. Ce l’ha dimostrato in più di un’occasione. Io mi sento ottimista e fiducioso. E’ il tuo Destino. Tornerà da te. Come nuovo!”
Il biondo annuì, e i due si congedarono da lui uscendo dalla stanza, mentre il ragazzo faceva il giro del letto, per poi stendersi accanto al suo amato, carezzandogli i capelli e baciandogli la fronte. Con amore. E dolcezza.
So che
ce la farà. Deve farcela. Non mi lascerà, ne sono più che certo.
“Se riesci a sentirmi, Merlino…sappi che non ti lascio andare. Capito?
Ti prego resta con me, non..mi abbandonare. Per favore! Ho tanto bisogno di te,
amore mio…”
Si sporse su di lui, per poi baciarlo con tanta dolcezza e immenso
amore. Carezzandogli il viso.
Poi si stese stringendolo a sé, senza spostarlo per paura di farlo
star peggio, e nel giro di pochi minuti, dopo aver vegliato sul suo sonno per
un po’, i suoi occhi si chiusero e cadde in un sonno profondo.
***
Passarono due giorni, in cui Gaius aiutato da Unith medicava come
sempre le ferite di Merlino, che adesso era praticamente risarcite e, grazie
alla Magia antica di Morgause, Ingrid e Ygraine, erano quasi cicatrizzate del
tutto. Gwen si adoprava a portare sempre dell’acqua fresca per fargli scendere
la febbre, che gli era salita l’ultima notte, e Artù era sempre lì. Non
lasciava mai la stanza. Rimaneva con Merlino ogni singolo istante. Posandogli
la pezza fresca sulla fronte. Curandolo come poteva e sapeva.
“Dovresti riposarti,Artù.”
Lui scosse la testa.
“No, Gwen. Non posso farlo. Merlino ha bisogno di me. E io non lo
lascio. Mai e poi MAI.”, poi le sorrise, “Comunque..grazie. Per
l’interessamento. Sai, Sei come una terza sorella per me.”
“E tu un fratello maggiore.”, rispose lei col sorriso alzandosi,
“Esco a prendere altra acqua. Tanto con Merlino ci stai tu.”
Artù non staccò gli occhi
da lui neanche un attimo. Aveva quasi paura che, da un momento ad un altro, il
cuore di Merlino e il suo respiro si sarebbero stoppati. Fermati. Senza via di
ritorno. E lo ammazzava il solo
pensiero.
Chinò la testa. E pianse.
“Apri gli occhi, Merlino. Ti supplico …”
La mente di Merlino recepì un segnale. Le sue orecchie sentirono
il suono della voce più bella che mai avesse sentito in venti anni miseri di
vita. Era la voce di Artù. Spezzata dal dolore, dall’angoscia. Preoccupata.
Disperata. Prese un respiro più profondo degli altri, tentando di parlare, ma
la sua voce sembrava non voler collaborare con la testa. E così fece la sola
cosa che gli veniva in mente:
Ti … Ti scongiuro … non piangere … amore mio.
La testa di Artù si alzò di scatto, fissando lo sguardo sul volto
di Merlino. E proprio in quel momento, i suoi occhi blu cielo incrociarono i
Suoi, blu mare. E il cuore di entrambi schizzò fuori dal petto. Soprattutto
quello del Principino.
“Merlino!! Grazie agli Dèi.. Ti sei svegliato..”
Il moro alzò un braccio, scoprendo che non era più tanto doloroso,
e gli carezzò il viso teneramente, con un sorriso.
Artù gli prese la mano stringendola tra le sue, e la baciò: sulle
nocche, sul palmo, poi sul dorso.. Riempiendola di baci teneri e colmi d’amore.
“H..Hai dormito?”
Finalmente la sua voce si decideva a collaborare! Lo guardò attentamente, e notò
due borse enormi (due occhiaie) sotto gli occhi.
“Il necessario…”,rispose lui
“Bugiardo..”, sospirò, “Avresti... dovuto dormire un po’ di più.”
Artù rise, tra le lacrime.
“Ti giuro che lo farò, amore. Quando ti saprò in forma.”
Merlino sorrise e attirò le sue mani per poi baciarle con
devozione e amore.
“Io sono già in forma. Con te accanto.”
I loro visi si avvicinarono,e si unirono in un dolcissimo quanto
intenso bacio, pieno non soltanto d’amore, ma anche di sollievo, di speranza, e
felicità.
“MERLINO!!!!”
Il moro sorrise verso la porta.
“Ciao Gwen!!”
Dietro di lei entrarono Morgana, Morgause, Gaius e Unith seguita
da Balinor. Tutti entrarono e, come
prima cosa giustamente, lo stritolarono ben bene, felici che avesse aperto gli occhi e stesse bene. Gaius
sorridendo gli tolse le bende, aiutato da Morgause, anch’ella al settimo cielo,
mentre Morgana e Gwen si abbracciavano al colmo della gioia.
“Sai chi è stato?”, gli chiese sua madre.
Lui annuì.
“Stanno arrivando anche Uther e Ygraine. In questo modo, se te la
senti di raccontarci tutto ora, lo dovrai fare una volta soltanto.”, gli disse
il padre.
Lui gli sorrise riconoscente.
“Eccoci! Merlino!! Ci hai fatto prendere un enorme spavento, lo
sai?”, fece Ygraine per poi abbracciarlo amorevolmente.
“Mi dispiace, non era mia intenzione.”, rispose.
Uther gli strinse la mano. Sorridendo veramente contento.
“L’importante è che stai di
nuovo bene, figliolo. Solamente questo
conta. Più di tutto il resto.”
Bentornato fra noi, Young
Wallock. Sento che non sei più tanto debole.
“Merito tuo, amico mio. Grazie!.”, guardò gli altri, “Quattro
giorni fa, uscendo da questa stanza, ho avuto un capogiro. E quando mi sono
ripreso, mi sono trovato in tasca un Cristallo di Neahtid. Morgause, è nella
mia tasca. Prendilo.”
La ragazza annuì, e frugò nelle tasche dei pantaloni, prendendolo.
“Sono infidi, lo sai.”
“Sì.. Ma.. HO visto immagini confuse. Poi ho … sentito la voce di
Viviana. Nella mia testa. Diceva di volermi offrire un patto. Sapevo che era
una trappola, ma io dovevo andare lo stesso. Ne andava della salvezza di
Camelot. Di tutti voi. E sono andato. Prima, però, ho fatto tappa alla Grotta.”
Morgause lo guardò seria.
“Che cosa hai visto?”
“Viviana vuole attaccare Camelot. Non la città direttamente, ma..comunque
ha un esercito enorme. Ho visto l’Esercito marciare sulla piana a Nord.. ho
visto il Fuoco, e… Artù che combatteva.”, gli strinse la mano, “E poi più
niente. Soltanto … desolazione.”
Ingrid guardò la sorella, e si scambiarono un’occhiata
consapevole.
“Vuole Camelot.”, dissero all’unisono
Ingrid si avvicinò sorridendo a Merlino.
“Adesso che hai ripreso le forze, devi prepararti. Perché c’è una
grandissima sorpresa per te. Per Artù e te,anzi. Non è così, cognato?”
Ygraine guardò suo marito sorridendo e gli strinse forte la mano.
“E’ il momento, caro.”
“Domani, in tarda mattinata … abdicherò. In favore tuo, Artù.”
Artù si voltò di scatto verso il padre, a occhi sgranati, mentre
Morgana e Morgause, come anche gli altri, si sorridevano complici, e piuttosto
contenti. Soddisfatti anche.
“CO..COSA??”
“Camelot ha bisogno di te, adesso. Sarai un eccellente Re, figlio
mio.”, disse lui sorridendo.
Gaius guardò Merlino, altrettanto stupefatto.
“Ovviamente … Uther vi lascia il tempo di parlarne tra voi due. Se
Artù diventa Re, Merlino … tu diventi Re con lui.”, sospirò, “Bene. Qui ho
finito. Merlino ha soltanto bisogno di mangiare qualche cosa. E sarà come
nuovo! A più tardi.”
Unith baciò Merlino sulla testa, poi Artù, e lo seguì. Mentre
Balinor guardò i due giovani facendo loro un piccolissimo occhiolino. E pure
lui se ne andò dalla stanza.
“Ragazze. Venite, abbiamo da fare.”
“Sì, madre.”,risposero le due.
Morgana si avvicinò a Artù.
“Sei pronto, Artù. Lo sento. Tu sei la speranza che manca a
Camelot. Non abbandonarci.”, lo baciò sulla fronte e uscì.
“Sai che ha ragione”,gli sorrise Morgause, “Hai lottato tanto. Ora
è giusto che tu abbia tutto ciò che meriti, fratello mio. Ci vediamo più
tardi.”, un bacio sulla sua guancia e uscì.
Anche Ingrid gli sorrideva. Fiera.
“Sappi che sono orgogliosa di avere un nipote come te, Artù. Sei
ciò che a Camelot serve.”
“Grazie, zia..”
Lei sorrise e fece un occhiolino a Merlino, per poi uscire.
Ygraine baciò suo figlio sulla testa, per poi dare un bacio sui
capelli di Merlino.
“Stai dubitando di te stesso, vero?”
Lui sospirò.
“Madre.. io…”
“Tu sei un ottimo condottiero, figliolo. Hai la stima e il
rispetto del tuo popolo. La nostra gente, la TUA gente si fida di te! Artù.
Prendi la decisione che TU ritieni la più giusta.”
“Ti ho visto diventare ciò che sei oggi.”, fece Uther, “Un
condottiero validissimo. Un ottimo stratega. Un onorevole Cavaliere Di Camelot.
Ma soprattutto,figlio mio,sei una splendida persona. Fa ciò che senti”
Artù lo guardò commosso.
“Padre… G..Grazie…”
I due sposi si presero per mano, e chiusero la porta dietro di
loro.
Merlino si alzò a sedere, e si spostò un poco per far sdraiare
Artù. Il quale, con un sorriso,lo fece spostare dalla sua parte di letto, poi
si sedette, al centro di esso, con le spalle poggiate alla testiera, e Merlino
sorridendo comprese ciò che voleva: si spostò, senza più dolore alcuno di alcun
genere, e si sedette tra le sue gambe. Artù lo circondò dolcemente con le
braccia e gli baciò affettuosamente i capelli.
In cambio il moro si lasciò andare contro il suo petto, posando le
sue braccia esili sulle sue belle forti. E gli baciò un braccio.
“Sei destinato ad essere Re. E’ ciò per cui hai lottato per tutta
la vita. Te lo meriti,Artù.”
Lui sospirò.
“Beh, ma adesso ho te. E so che hai paura di tutto questo. Devo..e
voglio..pensare soprattutto a te. Alla tua felicità. E alla tua serenità.”
Merlino sorrise.
“E io ho te. Sì, ho una paura enorme, perché so che tenere in
piedi un Regno è un arduo compito. Però…”
“Però…?”
Il moro ruotò il busto e lo
guardò negli occhi, cielo contro mare. E sorrise con amore infinito.
“Però voglio stare al tuo fianco. Anche in questo compito tanto
difficile e duro. Quando ti ho sposato, sapevo a che cosa andavo incontro.
Perché ho sempre saputo che cosa sei destinato ad essere. Ma ti amo,Artù. Per
ciò che sei. E ti aiuterò in ogni maniera possibile.”
Artù gli sorrise guardandolo con immensa tenerezza, si avvicinò al suo viso e lo
baciò. Sebbene quel bacio non contenesse che una piccolissima parte dell’Amore
che sentiva per lui,e che aumentava in ogni istante.
“Non … hai idea di quanto tu sia speciale, vero?” gli sussurrò.
“So quanto TU lo sei.” Rispose baciandolo “E,credimi, lo sei sul
serio moltissimo.”
Artù lo baciò teneramente sui capelli.
“Sarei pronto a rinunciare al Trono in qualsiasi momento. Per te.
Per NOI.”
Merlino si scostò da lui,voltandosi con espressione esterrefatta.
“Non lo devi neppure pensare!! Artù è il tuo Regno, la tua gente.”
Disse “Tu ami il tuo popolo, come queste Terre!”
“Amo TE,più di qualsiasi
altra cosa al mondo.”,rispose lui serio.
Merlino sospirò,poi mise una mano sul cuore dell’amato.
“QUI c’è anche CAMELOT. Il cuore che batte in questo petto, batte
anche per questo Regno. Per la sua gente, e le sue terre. Non riguarda
solamente noi,Artù.”
Il biondo prese sorridendo la sua mano,baciandola con assoluta
devozione.
“ Saresti uno splendido ‘Re in seconda’,amore. Anzi…che te ne pare
del termine ‘Regino’?”
“Scherzi!?”,rise l’altro, “E’ orrendo! Assolutamente
terribile,davvero!” poi sorrise con tenerezza “Staro’ sempre e comunque al tuo
fianco.”
Artu’ comprese il
‘messaggio’: Merlino gli aveva appena detto che non lo avrebbe lasciato MAI.
Neppure come Regnante. Che nonostante la sua paura, l’avrebbe affrontata per il
bene supremo di Camelot. Sorrise e preso
il suo viso tra le mani, lo baciò con tantissimo Amore.
“Grazie”
“Non ringraziarmi, Artù. Vedrai quanto sono impacciato come
‘second King’!”, rise Merlino alzandosi, “Mi sento in gran forma! Adesso mi
faccio un giro. E POI io e te pranziamo insieme.”
Artù sorrise.
“Ci sto. Cosa ti andrebbe per pranzo?”, chiese alzandosi.
Merlino ci pensò su.
“Un bel pic-nic! Basta che vai in cucina, e chiedi alla cuoca di
preparare qualcosa per un pic-nic. A quante ne so, Gwen e tua sorella lo fanno
spesso. Le giornate sono splendide ultimamente.”
Artù s’avvicinò, prese il suo viso fra le mani,e lo baciò
dolcemente.
“Ogni tuo desiderio è un
ordine, amore. Pic-nic sia!”
Merlino prese dall’armadio un paio di pantaloni puliti, e una
maglia, e vide Artù prenderla tra le mani per poi aiutarlo a metterla. E lo
guardò, sorpreso ma col sorriso.
“Tu... che aiuti ME a
vestirmi..?”
Artù alzò le spalle ridendo.
“Sei il mio sposo, o sbaglio? Mi
voglio prendere cura di te.”
IL Mago lo guardò sorridente.
“Ti ringrazio, mio sposo. Che sposo premuroso che ho. Sono
fortunato!”, e lo baciò, “Ok. Io ora devo andare. Tu fa preparare il cestino. E
ricorda che domani mattina abbiamo una grande giornata. Meglio non fare tardi..”
Artù scoppiò a ridere e si
inchinò a lui.
“Come ordinate, mio Signore e padrone.”
Anche Merlino scoppiò a ridere, e scotendo la testa uscì dalla
stanza mentre Artù si cambiava e pensava a cosa poteva ordinare giù nelle
cucine per il loro bellissimo pic-nic. Mentre il moro, girato l’angolo, si scontrò con Morgause.
“Ei!”
“Merlino! Sono felice di vederti in piedi di nuovo.”
“Grazie anche a te, Morgause”, rispose lui “Non ce l’avrei mai
fatta. Ma dimmi, come vanno le vostre ricerche? Avete scoperto come contrastare l’esercito di Viviana?”
Lei sospirò scotendo
tristemente la testa.
“Purtroppo non ancora. Ma ci siamo molto vicini! Ci manca veramente poco.”
Lui annuì.
“Bene. Non appena sarò libero vi aiuterò. E anche Artù. Vi
daremo tutto l’appoggio necessario. Oggi
però non siamo molto lucidi e concentrati. Sai… Domani è un gran giorno!”
“Andrà tutto alla grande.”,
disse lei.
Speriamo…
C’erano stati diversi problemi
nell’ultimo anno: prima di tutto l’arrivo di Merlino a Camelot, che
aveva sconvolto totalmente l’equilibrio mentale e ormonale del Principe. E poi un problema dietro
l’altro: Eldor in guerra, Lady Sophia, Lady Katrine, il dover tenere un segreto
nascosto, Nimueh.. Li avevano superati.
Ma ora alle porte c’era la loro sfida più difficile.
I problemi erano appena
cominciati.
VISTO???
Merlino è V-I-V-O. Potevo
FORSE farlo morire? N.O. E’ il mio amatissimo fratellino (o almeno
così lo vedo Io ^^ ) non vi dovete
preoccupare! Scusate, ho aggiornato ancora una
volta in ritardo PERO’… ecco… tra parenti, festività.. non ci
capisco piu’ niente e devo pure studiare
;(( mi dispiace tantissiismo!!
GRAZIE A CHI RECENSISCE O SEMPLICEMENTE LEGGE LA MIA
STORIA <3
AUGURI A TUTTI QUANTI!!
KB alias LMK