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Autore: LadyMerendina    28/12/2010    4 recensioni
Seguito di "Il mio Destino 6 Tu": il Destino di Artù&Merlino li porterà ad affrontare ancora molte peripezie...e "sulla Via del Destino", i due vedranno rafforzarsi il loro Amore
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ygraine sorrise e lo  baciò.

“Vedrete. La nostra famiglia ne uscirà vittoriosa. L’Unione fa la Forza,non scordiamocelo mai. E ora.. direi di andare tutti quanti a riposare.”

Morgause prima di uscire sorrise verso il suo migliore amico, poi baciò sulla guancia il fratello  maggiore.

“Domani starà meglio. Dormi anche tu, fratello.”

Quando uscì, sua madre la guardò preoccupata.

“Come sta Artù?”

“C’è  tanta angoscia nel suo cuore. Tanta pena. Soffre vedendo Merlino in quello stato. Si sente responsabile per non averlo protetto abbastanza.”, sospirò, “Non c’è niente che possiamo fare fino a domani mattina. Andiamo a riposare.”

La donna annuì, e con un sorriso sebbene preoccupato, accompagnò le sue figlie e la sua futura nuora verso le loro stanze; Gaius rimase a parlare con il Re e la Regina per qualche minuto, dopodiché sia lui che i due coniugi di Eldor si congedarono per tornare alle loro case. Lasciando davanti alla stanza i due Regnanti. Ygraine lasciò per un minuto la mano del marito, e bussò.

“Tesoro..”

Artù con un mezzo sorriso si voltò verso la porta, da cui entrò la madre. E l’abbracciò forte.

“Mamma…”

“Sht.. Ei. E’ tutto a posto, bambino mio. Merlino sta bene. Starà alla grande,vedrai.”, gli disse baciandogli i capelli, e gli sorrise “Sono sicura che ciò che ti direbbe lui in questo momento è di dormire un po’.”

“Tua madre ha ragione. Tu lo hai sempre tenuto al sicuro.  Lo hai sempre protetto quanto potevi. Merlino questo lo sa.”

Artù si voltò verso suo padre, e gli sorrise.

“Grazie, padre.”

E allora Uther, sorridendo, gli si avvicinò e lo strinse forte baciandogli la fronte e guardandolo diritto negli occhi.

“Merlino è un ragazzo forte. Ce l’ha dimostrato in più di un’occasione. Io mi sento ottimista e fiducioso. E’ il tuo Destino. Tornerà da te. Come nuovo!”

Il biondo annuì, e i due si congedarono da lui uscendo dalla stanza, mentre il ragazzo faceva il giro del letto, per poi stendersi accanto al suo amato, carezzandogli i capelli e baciandogli la fronte. Con amore. E dolcezza.

So che ce la farà. Deve farcela. Non mi lascerà, ne sono più che certo.

“Se riesci a sentirmi, Merlino…sappi che non ti lascio andare. Capito? Ti prego resta con me, non..mi abbandonare. Per favore! Ho tanto bisogno di te, amore mio…”

Si sporse su di lui, per poi baciarlo con tanta dolcezza e immenso amore. Carezzandogli il viso.

Poi si stese stringendolo a sé, senza spostarlo per paura di farlo star peggio, e nel giro di pochi minuti, dopo aver vegliato sul suo sonno per un po’, i suoi occhi si chiusero e cadde in un sonno profondo.

***

Passarono due giorni, in cui Gaius aiutato da Unith medicava come sempre le ferite di Merlino, che adesso era praticamente risarcite e, grazie alla Magia antica di Morgause, Ingrid e Ygraine, erano quasi cicatrizzate del tutto. Gwen si adoprava a portare sempre dell’acqua fresca per fargli scendere la febbre, che gli era salita l’ultima notte, e Artù era sempre lì. Non lasciava mai la stanza. Rimaneva con Merlino ogni singolo istante. Posandogli la pezza fresca sulla fronte. Curandolo come poteva e sapeva.

“Dovresti riposarti,Artù.”

Lui scosse la testa.

“No, Gwen. Non posso farlo. Merlino ha bisogno di me. E io non lo lascio. Mai e poi MAI.”, poi le sorrise, “Comunque..grazie. Per l’interessamento. Sai, Sei come una terza sorella per me.”

“E tu un fratello maggiore.”, rispose lei col sorriso alzandosi, “Esco a prendere altra acqua. Tanto con Merlino ci stai tu.”

Artù  non staccò gli occhi da lui neanche un attimo. Aveva quasi paura che, da un momento ad un altro, il cuore di Merlino e il suo respiro si sarebbero stoppati. Fermati. Senza via di ritorno. E lo ammazzava  il solo pensiero.

Chinò la testa.  E pianse.

“Apri gli occhi, Merlino. Ti supplico …”

La mente di Merlino recepì un segnale. Le sue orecchie sentirono il suono della voce più bella che mai avesse sentito in venti anni miseri di vita. Era la voce di Artù. Spezzata dal dolore, dall’angoscia. Preoccupata. Disperata. Prese un respiro più profondo degli altri, tentando di parlare, ma la sua voce sembrava non voler collaborare con la testa. E così fece la sola cosa che gli veniva in mente:

Ti … Ti scongiuro … non piangere … amore mio.

La testa di Artù si alzò di scatto, fissando lo sguardo sul volto di Merlino. E proprio in quel momento, i suoi occhi blu cielo incrociarono i Suoi, blu mare. E il cuore di entrambi schizzò fuori dal petto. Soprattutto quello del Principino.

“Merlino!! Grazie agli Dèi.. Ti sei svegliato..”

Il moro alzò un braccio, scoprendo che non era più tanto doloroso, e gli carezzò il viso teneramente, con un sorriso.

Artù gli prese la mano stringendola tra le sue, e la baciò: sulle nocche, sul palmo, poi sul dorso.. Riempiendola di baci teneri e colmi d’amore.

“H..Hai dormito?”

Finalmente la sua voce si decideva a  collaborare! Lo guardò attentamente, e notò due borse enormi (due occhiaie) sotto gli occhi.

“Il necessario…”,rispose lui

“Bugiardo..”, sospirò, “Avresti... dovuto dormire un po’ di più.”

Artù rise, tra le lacrime.

“Ti giuro che lo farò, amore. Quando ti saprò in forma.”

Merlino sorrise e attirò le sue mani per poi baciarle con devozione e amore.

“Io sono già in forma. Con te accanto.”

I loro visi si avvicinarono,e si unirono in un dolcissimo quanto intenso bacio, pieno non soltanto d’amore, ma anche di sollievo, di speranza, e felicità.

“MERLINO!!!!”

Il moro sorrise verso la porta.

“Ciao Gwen!!”

Dietro di lei entrarono Morgana, Morgause, Gaius e Unith seguita da Balinor.  Tutti entrarono e, come prima cosa giustamente, lo stritolarono ben bene, felici che  avesse aperto gli occhi e stesse bene. Gaius sorridendo gli tolse le bende, aiutato da Morgause, anch’ella al settimo cielo, mentre Morgana e Gwen si abbracciavano al colmo della gioia.

“Sai chi è stato?”, gli chiese sua madre.

Lui annuì.

“Stanno arrivando anche Uther e Ygraine. In questo modo, se te la senti di raccontarci tutto ora, lo dovrai fare una volta soltanto.”, gli disse il padre.

Lui gli sorrise riconoscente.

“Eccoci! Merlino!! Ci hai fatto prendere un enorme spavento, lo sai?”, fece Ygraine per poi abbracciarlo amorevolmente.

“Mi dispiace, non era mia intenzione.”, rispose.

Uther gli strinse la mano. Sorridendo veramente contento.

 “L’importante è che stai di nuovo bene, figliolo. Solamente  questo conta. Più di tutto il resto.”

Bentornato fra noi, Young Wallock. Sento che non sei più tanto debole.

“Merito tuo, amico mio. Grazie!.”, guardò gli altri, “Quattro giorni fa, uscendo da questa stanza, ho avuto un capogiro. E quando mi sono ripreso, mi sono trovato in tasca un Cristallo di Neahtid. Morgause, è nella mia tasca. Prendilo.”

La ragazza annuì, e frugò nelle tasche dei pantaloni, prendendolo.

“Sono infidi, lo sai.”

“Sì.. Ma.. HO visto immagini confuse. Poi ho … sentito la voce di Viviana. Nella mia testa. Diceva di volermi offrire un patto. Sapevo che era una trappola, ma io dovevo andare lo stesso. Ne andava della salvezza di Camelot. Di tutti voi. E sono andato. Prima, però, ho fatto tappa alla Grotta.”

Morgause lo guardò seria.

“Che cosa hai visto?”

“Viviana vuole attaccare Camelot. Non la città direttamente, ma..comunque ha un esercito enorme. Ho visto l’Esercito marciare sulla piana a Nord.. ho visto il Fuoco, e… Artù che combatteva.”, gli strinse la mano, “E poi più niente. Soltanto … desolazione.”

Ingrid guardò la sorella, e si scambiarono un’occhiata consapevole.

“Vuole Camelot.”, dissero all’unisono

Ingrid si avvicinò sorridendo a Merlino.

“Adesso che hai ripreso le forze, devi prepararti. Perché c’è una grandissima sorpresa per te. Per Artù e te,anzi. Non è così, cognato?”

Ygraine guardò suo marito sorridendo e gli strinse forte la mano.

“E’ il momento, caro.”

“Domani, in tarda mattinata … abdicherò. In favore tuo, Artù.”

Artù si voltò di scatto verso il padre, a occhi sgranati, mentre Morgana e Morgause, come anche gli altri, si sorridevano complici, e piuttosto contenti. Soddisfatti anche.

“CO..COSA??”

“Camelot ha bisogno di te, adesso. Sarai un eccellente Re, figlio mio.”, disse lui sorridendo.

Gaius guardò Merlino, altrettanto stupefatto.

“Ovviamente … Uther vi lascia il tempo di parlarne tra voi due. Se Artù diventa Re, Merlino … tu diventi Re con lui.”, sospirò, “Bene. Qui ho finito. Merlino ha soltanto bisogno di mangiare qualche cosa. E sarà come nuovo! A più tardi.”

Unith baciò Merlino sulla testa, poi Artù, e lo seguì. Mentre Balinor guardò i due giovani facendo loro un piccolissimo occhiolino. E pure lui se ne andò dalla stanza.

“Ragazze. Venite, abbiamo da fare.”

“Sì, madre.”,risposero le due.

Morgana si avvicinò a Artù.

“Sei pronto, Artù. Lo sento. Tu sei la speranza che manca a Camelot. Non abbandonarci.”, lo baciò sulla fronte e uscì.

“Sai che ha ragione”,gli sorrise Morgause, “Hai lottato tanto. Ora è giusto che tu abbia tutto ciò che meriti, fratello mio. Ci vediamo più tardi.”, un bacio sulla sua guancia e uscì.

Anche Ingrid gli sorrideva. Fiera.

“Sappi che sono orgogliosa di avere un nipote come te, Artù. Sei ciò che a Camelot serve.”

“Grazie, zia..”

Lei sorrise e fece un occhiolino a Merlino, per poi uscire.

Ygraine baciò suo figlio sulla testa, per poi dare un bacio sui capelli di Merlino.

“Stai dubitando di te stesso, vero?”

Lui sospirò.

“Madre.. io…”

“Tu sei un ottimo condottiero, figliolo. Hai la stima e il rispetto del tuo popolo. La nostra gente, la TUA gente si fida di te! Artù. Prendi la decisione che TU ritieni la più giusta.”

“Ti ho visto diventare ciò che sei oggi.”, fece Uther, “Un condottiero validissimo. Un ottimo stratega. Un onorevole Cavaliere Di Camelot. Ma soprattutto,figlio mio,sei una splendida persona. Fa ciò che senti”

Artù lo guardò commosso.

“Padre… G..Grazie…”

I due sposi si presero per mano, e chiusero la porta dietro di loro.

Merlino si alzò a sedere, e si spostò un poco per far sdraiare Artù. Il quale, con un sorriso,lo fece spostare dalla sua parte di letto, poi si sedette, al centro di esso, con le spalle poggiate alla testiera, e Merlino sorridendo comprese ciò che voleva: si spostò, senza più dolore alcuno di alcun genere, e si sedette tra le sue gambe. Artù lo circondò dolcemente con le braccia e gli baciò  affettuosamente i  capelli.

In cambio il moro si lasciò andare contro il suo petto, posando le sue braccia esili sulle sue belle forti. E gli baciò un braccio.

“Sei destinato ad essere Re. E’ ciò per cui hai lottato per tutta la vita. Te lo meriti,Artù.”

Lui sospirò.

“Beh, ma adesso ho te. E so che hai paura di tutto questo. Devo..e voglio..pensare soprattutto a te. Alla tua felicità. E alla tua serenità.”

Merlino sorrise.

“E io ho te. Sì, ho una paura enorme, perché so che tenere in piedi un Regno è un arduo compito. Però…”

“Però…?”

Il moro ruotò il  busto e lo guardò negli occhi, cielo contro mare. E sorrise con  amore infinito.

“Però voglio stare al tuo fianco. Anche in questo compito tanto difficile e duro. Quando ti ho sposato, sapevo a che cosa andavo incontro. Perché ho sempre saputo che cosa sei destinato ad essere. Ma ti amo,Artù. Per ciò che sei. E ti aiuterò in ogni maniera possibile.”

Artù gli sorrise guardandolo con immensa  tenerezza, si avvicinò al suo viso e lo baciò. Sebbene quel bacio non contenesse che una piccolissima parte dell’Amore che sentiva per lui,e che aumentava in ogni istante.

“Non … hai idea di quanto tu sia speciale, vero?” gli sussurrò.

“So quanto TU lo sei.” Rispose baciandolo “E,credimi, lo sei sul serio moltissimo.”

Artù lo baciò teneramente sui capelli.

“Sarei pronto a rinunciare al Trono in qualsiasi momento. Per te. Per NOI.”

Merlino si scostò da lui,voltandosi con espressione esterrefatta.

“Non lo devi neppure pensare!! Artù è il tuo Regno, la tua gente.” Disse “Tu ami il tuo popolo, come queste Terre!”

“Amo TE,più di  qualsiasi altra cosa al mondo.”,rispose lui serio.

Merlino sospirò,poi mise una mano sul cuore dell’amato.

“QUI c’è anche CAMELOT. Il cuore che batte in questo petto, batte anche per questo Regno. Per la sua gente, e le sue terre. Non riguarda solamente noi,Artù.”

Il biondo prese sorridendo la sua mano,baciandola con assoluta devozione.

“ Saresti uno splendido ‘Re in seconda’,amore. Anzi…che te ne pare del termine ‘Regino’?”

“Scherzi!?”,rise l’altro, “E’ orrendo! Assolutamente terribile,davvero!” poi sorrise con tenerezza “Staro’ sempre e comunque al tuo fianco.”

 Artu’ comprese il ‘messaggio’: Merlino gli aveva appena detto che non lo avrebbe lasciato MAI. Neppure come Regnante. Che nonostante la sua paura, l’avrebbe affrontata per il bene supremo  di Camelot. Sorrise e preso il suo viso tra le mani, lo baciò con tantissimo Amore.

“Grazie”

“Non ringraziarmi, Artù. Vedrai quanto sono impacciato come ‘second King’!”, rise Merlino alzandosi, “Mi sento in gran forma! Adesso mi faccio un giro. E POI io e te pranziamo insieme.”

Artù sorrise.

“Ci sto. Cosa ti andrebbe per pranzo?”, chiese alzandosi.

Merlino ci pensò su.

“Un bel pic-nic! Basta che vai in cucina, e chiedi alla cuoca di preparare qualcosa per un pic-nic. A quante ne so, Gwen e tua sorella lo fanno spesso. Le giornate sono splendide ultimamente.”

Artù s’avvicinò, prese il suo viso fra le mani,e lo baciò dolcemente.

“Ogni tuo  desiderio è un ordine, amore. Pic-nic sia!”

Merlino prese dall’armadio un paio di pantaloni puliti, e una maglia, e vide Artù prenderla tra le mani per poi aiutarlo a metterla. E lo guardò, sorpreso ma col sorriso.

“Tu...  che aiuti ME a vestirmi..?”

Artù alzò le spalle ridendo.

“Sei il mio sposo, o sbaglio? Mi  voglio prendere cura di te.”

IL Mago lo guardò sorridente.

“Ti ringrazio, mio sposo. Che sposo premuroso che ho. Sono fortunato!”, e lo baciò, “Ok. Io ora devo andare. Tu fa preparare il cestino. E ricorda che domani mattina abbiamo una grande giornata. Meglio  non fare tardi..”

Artù scoppiò  a ridere e si inchinò a lui.

“Come ordinate, mio Signore e padrone.”

Anche Merlino scoppiò a ridere, e scotendo la testa uscì dalla stanza mentre Artù si cambiava e pensava a cosa poteva ordinare giù nelle cucine per il loro bellissimo pic-nic. Mentre il moro, girato  l’angolo, si scontrò con Morgause.

“Ei!”

“Merlino! Sono felice di vederti in piedi di nuovo.”

“Grazie anche a te, Morgause”, rispose lui “Non ce l’avrei mai fatta. Ma dimmi, come vanno le vostre ricerche? Avete scoperto  come contrastare l’esercito di Viviana?”

Lei sospirò scotendo  tristemente  la testa.

“Purtroppo non ancora. Ma ci siamo molto vicini!  Ci manca veramente poco.”

Lui annuì.

“Bene. Non appena sarò libero vi aiuterò. E anche Artù. Vi daremo  tutto l’appoggio necessario. Oggi però non siamo molto lucidi e concentrati. Sai… Domani è un gran giorno!”

“Andrà  tutto alla grande.”, disse lei.

Speriamo…

C’erano stati diversi problemi  nell’ultimo anno: prima di tutto l’arrivo di Merlino a Camelot, che aveva sconvolto totalmente l’equilibrio mentale e  ormonale del Principe. E poi un problema dietro l’altro: Eldor in guerra, Lady Sophia, Lady Katrine, il dover tenere un segreto nascosto, Nimueh.. Li avevano superati.

Ma ora alle porte c’era la loro sfida più difficile.

  I problemi erano appena cominciati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VISTO???

Merlino è V-I-V-O. Potevo  FORSE farlo morire? N.O. E’ il mio amatissimo fratellino (o almeno così  lo vedo Io ^^ ) non vi dovete preoccupare! Scusate, ho aggiornato ancora una  volta in ritardo PERO’… ecco… tra parenti, festività.. non ci capisco  piu’ niente e devo pure studiare ;((  mi dispiace tantissiismo!!

 GRAZIE A  CHI RECENSISCE O SEMPLICEMENTE LEGGE LA MIA STORIA <3

AUGURI A TUTTI  QUANTI!!

KB alias LMK

  
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