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Autore: MiaStonk    28/12/2010    3 recensioni
Nuova Generazione. Un' improbabile banda di Malandrini legati da un sentimento più forte di qualsiasi forma di Magia. Una storia leggera,ma stracolma di quei sentimenti che non muoiono mai,nonostante tutto. Vicende narrate da una di loro,dal suo bizzarro punto di vista.
Dal primo capitolo: 'Merlino, quando ci sono finita nella nostra Sala Comune? Già, sto invecchiando! Sono spaparanzata sul divano, con la testa sulla spalla di Lisa che al momento non da segni di vita,dev’essere morta. Frank è accanto a me e si tiene la pancia con le mani, borbottando qualcosa sull’aver mangiato troppo mentre i due compari sono distesi sul tappeto, lanciandosi una pallina rossa e oro, la stessa che quasi sette anni fa ricadde sulla mia testa, permettendomi di diventare amica di questa banda di sconclusionati.'
[James&Lisa][Fred&Sam][Frank&Dominique]
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                                                                                    Frank & Dom

 

Cammino nei corridoi con gli occhi di tutti puntati su di me, alcuni sono sguardi astiosi altri invece ammirati. Quelle che da anni hanno una cotta per Fred Weasley mi disprezzano, e quelle che sognano una di quelle storie vomitevoli da film babbani, mi dicono di essere felici che per me la favola si sia avverata.

 

Ma quale favola? Io e Fred insieme? Sarebbe più probabile che la McGranitt dichiarasse eterno amore a Madame Chips! La fantasia di queste ragazzine supera ogni limite ed io sono stanca di far finta di niente. Se quell’idiota del mio migliore amico mi desse una mano,sarebbe più semplice negare,negare e ancora negare. Invece sembra che la cosa lo diverta, senza contare il fatto che senza un briciolo di pudore, afferma di rimorchiare di più fingendo di essere impegnato. Ed io sono lo zimbello della situazione.

 

 

“Basta..dobbiamo rompere!”  Scaravento la mia borsa addosso a Fred, seduto sul divano con James mentre Frank è su una poltrona accanto al camino e Lisa sul tappeto. Tutti mi fissano con gli occhi sgranati,Fred si trattiene dal ridermi in faccia.

 

 

“Amore ti prego, concedimi un’altra possibilità..”  James e Frank stanno per scoppiare ed io sto per ‘Avadakedavrizzare’ quell’idiota che mi ritrovo come migliore amico.

 

 

“Lo faremo stasera all’ora di cena, nei corridoi che portano alla Sala Grande.. saranno sicuramente affollati e tutti ci vedranno!”

 

 

“Non sono sicuro di voler spiattellare in giro i miei..ahia!”    Gli mollo un calcio,sperando che se non capisce con le buone, si decida a farlo con le cattive.

“Va bene,va bene.. quindi ti mollerò davanti a tutti e..”

 

 

“Un momento.. perché dovresti essere tu a mollare me?”

 

 

“Sammy, vuoi che la cosa sia credibile no?”

 

 

“Si,ma..”

 

 

“In questo caso crederanno di più al fatto che sia un latin lover come ma a mollare una zitellaccia acida come..ahia!”     Quanto amo picchiarlo, sfogarmi su di lui è un momento di catarsi indescrivibile. Subito dopo mi sento stranamente meglio.

 

Decido che è completamente inutile insistere, non cederebbe. Fred Weasley non è mai stato mollato da nessuna, ha un ego grande quanto l’intero castello e io ho bisogno che questa storia finisca.  E così, con al seguito i nostri migliori amici, siamo al centro dei corridoi, strapieni di studenti affamati. Eppure non appena sentono odore di possibile catastrofe, tutti dimenticano i loro stomaci vuoti e si soffermano a fissarci.

 

Do una gomitata a Fred,affinché si decida a fare qualcosa invece di starsene impalato a cercare di trattenersi dal ridermi in faccia. Fa un respiro profondo e finalmente decide di assumere un’espressione quasi seria. Affonda le mani nelle tasche e mi guarda con aria annoiata, immagino sia la sua tattica per mollare la ragazza di turno. Ora sono io che mi trattengo dal ridere a questa scenetta.

 

 

“Sam te lo ripeto.. tra noi non può funzionare,fattene una ragione!”

 

 

“Ok..”    E’ finita questa storia? Inizio a trotterellare verso la Sala Grande quando Fred mi afferra per un braccio, avvicinandosi al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa.

 

 

“Così non ci crederà nessuno.. dannazione,opponi resistenza..fa qualcosa..”

 

 

“E cosa dovrei dire?”     Si allontana da me,appoggiando la schiena al muro e guardandosi intorno prima di parlare ancora, alzando il tono di voce.

 

 

“E’ stato uno sbaglio fin dall’inizio Sammy..”      E va bene! Oramai siamo in ballo,quindi balliamo!  Mi avvicino a lui, preoccupandomi di tenere lo sguardo basso perché nel caso in cui dovessi incontrare i suoi occhi, sono certa che scoppierei a ridere.

 

 

“Fred,ti scongiuro.. ho bisogno di te.. dei tuoi sorrisi,della tua forza..ho bisogno di sentire le tue labbra sulle mie,le tue braccia che mi stringono a te, il calore del tuo corpo.. non lasciarmi..”      Gi prendo la mano,stringendola nella mia e solo ora mi decido a rialzare lo sguardo.  Ha un’espressione così strana, sembra quasi sofferente. Non credevo fosse tanto bravo a fingere, siamo degli attori prodigiosi!

 

 

Sento che il brusio aumenta, tutti sono in fervente attesa. Aspettano con ansia di sapere cosa mi risponderà Fred. Sento qualche vocina che mi sussurra di tenere duro,che andrà tutto bene. Devono essere le ragazzine del quarto anno di Tassorosso, quelle che hanno fatto il tifo per me fin dall’inizio. Povere illuse, non sentirete la risposta che sperate. La favola non esiste,almeno non per me.

 

 

“O-ok.. diamoci un’altra possibilità..”    Sgrano gli occhi, Fred Weasley deve essere impazzito e io sto per prenderlo nuovamente a calci. Lascio la sua mano con un gesto di stizza,fulminandolo con lo sguardo. Deve aver capito che sono ad un passo dal schiantarlo perché deglutisce rumorosamente e schiarendosi la voce sembra che voglia parlare ancora.

 

“Voglio dire.. no,Sammy.. è finita.. io non ti ho mai amata e mai riuscirò a farlo..”    Era quello che volevo,che lui pronunciasse una frase simile,una frase forte. Qualcosa che non mi avrebbe dato  modo di replicare. Sento intorno a me stralci di conversazione: alcune ragazze emettono gridolini di gioia, altre di delusione. I ragazzi  ripetono a voce alta le stesse parole del mio migliore amico,come a memorizzarle per usarle loro stessi in futuro.

 

Restiamo a fissarci per qualche secondo, poi come da copione, corro via. Frank mi aveva suggerito di piangere per fare più scena, ma non sono brava fino a questo punto. Attraverso il ritratto della Signora Grassa e risalgo frettolosamente le scale del mio dormitorio,fino a ritrovarmi tra le sicure mura della mia camera.

 

Era una finzione fin dall’inizio, non capisco cosa sia questa morsa che mi attanaglia lo stomaco. Una sensazione di amarezza e delusione si è fatta spazio nel mio cuore.

 

Mi siedo sul bordo del letto,dondolando le gambe e puntando lo sguardo verso un punto imprecisato della stanza. E’ stato orribile sentirsi dire quelle parole e non perché è stato lui a pronunciarle, ma piuttosto perché hanno rivelato una delle mie più nascoste paure. Non sarò mai in grado di farmi amare da nessuno, era una certezza latente che solo ora è riuscita a venir fuori.

 

Non sono come Lisa e nessuno proverà per me quello che James sente per lei,quell’amore puro e meraviglioso che solo in pochi hanno il coraggio di sperimentare. Forse solo lui e quei dannati pinguini.

 

Mi accoccolo sotto le coperte,ho perso addirittura l’appetito. Desidero solo dormire e aspettare che domani arrivi il più tardi possibile. Domani,quando sarò la solita Sam, quella che la maggior parte dei ragazzi si preoccupa di evitare, quella che vive solo e semplicemente dell’affetto di quattro sconclusionati. Ma ora, in questo letto e in questa sera, non voglio far finta che sia tutto a posto,non voglio mentire a me stessa. Voglio solo sentire il mio dolore,sentirmi viva.

 

                                                                                       ***

 

“Frank che succede?”   Mi siedo accanto a lui in Sala Grande, che risulta semivuota. Mi ritrovo qui ad un’ora indecente semplicemente perché il mio stomaco non la smetteva di reclamare e insomma ho dovuto correre ai ripari. Diciamo anche che Lisa mi ha cacciato dalla stanza perché stanca di sentire i miei lamenti.

 

“Pensavo.. non c’è ancora il consueto baccano che riempie queste mura.. ne ho approfittato!  E tu? Come stai? Ti sei ripresa dalla rottura con Fred? Mi spiace per voi due..eravate una bella coppia infondo..”

 

“Piantala!”  Gli mostro la lingua,iniziando a riempire il mio piatto di uova e bacon e versando del succo di zucca nel mio bicchiere. Qualcuno ancora mi fissa, ma sono certa che tra un paio di giorni anche la mia sarà storia vecchia.

 

“A coscia pensciavi? “  Mi rivolgo ancora a Frank, non preoccupandomi di avere la bocca completamente piena del mio toast imburrato. 

 

“A Dominique..a quello che provo per lei..”    Smetto di ingozzarmi per un secondo e lo guardo. Non ho mai visto nel suo sguardo una luce simile, ha qualcosa di diverso.

 

 

“La ami non è vero?”  Devo aver centrato il punto. Lo vedo annuire impercettibilmente, ma allo stesso tempo mutare espressione. Sembra quasi spaventato dalle sue stesse sensazioni.

 

 

“Più di quanto io stesso desideri..”   Sospira,tornando a fissarmi e so che ha bisogno di sfogarsi.

“Mi sono accorto che prima del ballo non la conoscevo affatto.. avevo una cotta per lei da anni,ma mi vergogno di ammettere che era dovuta al suo aspetto esteriore,al suo essere così dannatamente perfetta..  Ma più le stavo accanto e più scoprivo una Dominique diversa, una ragazza imperfetta e per questo ancora più bella ai miei occhi.. e così giorno dopo giorno mi sono innamorato dei suoi difetti più di quanto potessero piacermi i suoi pregi.. Questo mi spaventa Sam..”

 

Ascolto rapita ogni parola che esce dalla sua bocca, e avverto l’intensità del suo sentimento semplicemente guardando nei suoi occhi. Avverto il suo amore, così come la sua paura. Credo di non aver mai udito frasi più dolci e ed emozioni più vere. Vorrei piangere,dannazione quanta voglia ho di piangere!

 

“Non devi avere timore di provare amore,Frank.. piuttosto dovresti nel caso in cui non riuscissi a provare niente..”   Abbasso lo sguardo nel mio piatto,sperando che il discorso non scivoli su di me.

“Quello che senti, quello che hai nel cuore.. è qualcosa di così raro Frank..credimi..”  Riposo i miei occhi nei suoi,sforzandomi di sorridergli.

“Non cercare di cancellarlo, vivilo.. ma soprattutto condividilo con la persona che ami..”

 

 

Allunga un braccio,posandolo sulla mia spalla e attirandomi a sé, mi stringe a lui baciandomi la tempia. Sento il suo calore avvolgere il mio corpo e senza che io lo voglia, ricordo l’abbraccio di Fred. Quello che provai stretta a lui fu un calore diverso, ma non so dire in cosa differisca. Scuoto il capo,allontanando l’immagine dalla mia mente e rialzando il capo per rivolgere a Frank uno dei miei sorrisi migliori.

 

“Sono o non sono la ragazza più saggia che conosci?”

 

 

“Caspita se lo sei.. sono davvero colpito!” 

 

Rido insieme al mio migliore amico e per un po’ posso dimenticare quell’ombra che occupa il mio cuore da alcuni giorni. Sono felice per lui, felice che sappia amare e che abbia il coraggio di mostrare al mondo intero che ancora vi sono quei rari casi in cui l’amore viene respirato a pieni polmoni. Sono contenta di averlo aiutato a non aver paura di ciò che si prova, ma ad aver voglia di gridarlo ai quattro venti. Perché non c’è da vergognarsi se il proprio cuore batte per qualcuno, se si  ama al punto di stare male. Io stessa un giorno vorrei riuscire a provare questa dolce agonia.

 

                                                                                       ***

 

“Credo che questo Natale alla Tana mancheranno solo zio Percy e famiglia..”

 

 

“Papà mi ha scritto che anche zio Charly non potrà essere dei nostri,purtroppo..”

 

 

“Cosa? Dannazione,ci speravo!”

 

 

“Posso farvi una domanda ragazzi?”    Seduta sul pavimento,gambe incrociate, mi rivolgo a Fred e James seduti chi sul mio letto, chi su quello di Lisa. Annuiscono,aspettando che io parli.

“CHE CAZZO CI FATE NELLA MIA STANZA?”

 

 

“Sammy, mi ha sempre sorpreso il fatto che da una bocca tanto graziosa uscissero parole tanto volgari..”   Freddie incurante di quello che gli ho appena chiesto, si distende sul mio letto incrociando le braccia dietro la testa.

 

 

“Fred Weasley se non vuoi che  prenda ancora a calci il tuo bel sederino, scendi da lì!”

 

 

“Ehi piccola, si trattano così gli ex fidanzati? Inoltre questo letto è anche un po’ mio no? Quante notti d’amore abbiamo…ahi !”    Non accetto che continui a deridermi, gli lancio un cuscino colpendolo in pieno viso.  Si rialza, afferrandone un altro e lanciandomelo a sua volta.

 

Senza deciderlo iniziamo una battaglia a suon di cuscini in cui coinvolgiamo anche il povero Jamie, colpendolo mentre cercava di sgattaiolare fuori dalla stanza.

 

 

“Vigliacchi..non si colpisce un nemico alle spalle!”   Afferra il cuscino di Lisa colpendo Fred in pieno viso che barcolla perdendo l’equilibrio e finendo diritto nel mio armadio lasciato aperto.

 

 

“Mh..carine queste..”    Mi butto su di lui, cercando di riprendere le mie mutandine che agita senza il minimo pudore mentre James sta quasi soffocando per il troppo ridere.

 

 

“Maledetto dammele!”  Intanto si è rialzato e tiene il braccio in alto per evitare che io le afferri. Saltello, non riuscendo però ad arrivare alla sua mano.

 

 

“Ammetto che questi orsacchiotti sono sexy, Jordan..”  Ghigna,agitando i miei slip come un trofeo mentre il mio viso sarà diventato più rosso dei capelli dei Weasley.

 

 

“Fred Weasley restituiscimele immediatamente o giuro che te la faccio pagare!”  Mi ignora bellamente ed io gi salto letteralmente addosso,facendolo cadere all’indietro sul mio letto.

 

Sono a cavalcioni su di lui,e nell’allungarmi per raggiungere il mio obbiettivo, mi avvicino un po’ troppo.  Il mio seno preme contro il suo petto mentre i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza, per non parlare del fatto che i nostri bacini combaciano perfettamente. Smette di muoversi per impedirmi di afferrare il mio intimo,riabbasso lo sguardo accorgendomi finalmente dell’assurda posizione in cui ci troviamo.

 

La mano che prima stringeva le mie mutandine, ora si trova sul mio viso, intenta a posare una ciocca di capelli dietro il mio orecchio. Non sorride, nemmeno ha la solita espressione maliziosa o la consueta faccia da schiaffi. Mi fissa,restando in silenzio. Nemmeno io sento il bisogno di parlare,ma non posso negare di sentirmi strana. Ho paura che senta i battiti del mio cuore, che improvvisamente hanno triplicato la loro velocità. Ho paura che si accorga del mio tremore, così come del mio ansimare.

 

Distolgo lo sguardo,afferrando il mio intimo e allontanandomi dal suo corpo, mi siedo sul letto. Continuo a  tenere lo sguardo basso e rigirare tra le mani l’insolito indumento. Sento il letto muoversi, anche lui si è rimesso seduto.

 

 

“Le ho prese..”  Gli mostro il bottino, sorridendo appena.

 

 

“Lo vedo..” 

 

L’attimo dopo siamo costretti a voltarci verso la porta,dove uno James divertito si schiarisce la voce richiamando la nostra attenzione.

 

“Avete finito?”   Di nuovo sento le guance andare a fuoco e decisamente provata da tutte queste emozioni insieme, balzo in piedi urlando come una matta contro i miei migliori amici.

 

 

“VOI DUE USCITE IMMEDIATAMENTE DALLA MIA STANZA,PRIMA CHE VI PESTI A SANGUE!”

 

Forse spaventati dalla mia ira o semplicemente annoiati,decidono di seguire il mio consiglio. Così si allontanano frettolosamente mentre io mi ributto sul letto e non chiedetemi il perché,mi addormento con le mie adorate mutandine strette in una mano.

 

                                                                                   ***

 

Natale è alle porte, domani riprenderemo l’espresso che ci riporterà alla stazione di King’s Cross. Sono felice di ritornare a casa,dal mio papà e dalla mia mamma ma soprattutto dalla mia adorata cagnolina. Non vedo l’ora di spupazzarmela tutta!

 

Gli studenti sono per la maggior parte in giro per il parco di Hogwarts, io sono seduta sui gradini del castello e c’è un tiepido sole ad illuminare la giornata. Osservo da lontano Frank e Dominique seduti ai piedi di un albero, sono abbracciati e ogni tanto ridono sussurrandosi qualcosa all’orecchio. Sono così felice per il mio migliore amico, e vorrei che per James fosse lo stesso. Sospiro, pensando a cosa potrei fare per aiutarlo.

 

 

“Posso sedermi accanto a te o mi pesterai a sangue?”  Fred mi sorride facendomi il verso e guardandosi appena intorno. Non attende la mia replica, si accascia sui gradini osservando divertito la stessa scena che un attimo prima era nella mia visuale.

 

“Quei due mi danno il voltastomaco..bleah!”  Osservo il suo viso contorto in una smorfia di disgusto e non posso non ridere. Scuoto il capo dandogli un buffetto dietro la nuca.

 

 

“Ti innamorerai mai Freddie?”   Che razza di domanda! Mi guarda scettico prima di uscirsene con una delle sue perle di saggezza.

 

 

“L’amore non fa per me,Sammy.. non voglio vivere di illusioni.. preferisco il benessere immediato del rilascio di serotonina e endorfina dopo una buona nottata di sesso!”  Mi strizza l’occhio e io sto per vomitare.

 

 

“Io ancora aspetto il mio pinguino..”  Ma come diavolo mi è venuto? Aspetto il mio pinguino! Una frase più patetica non potevo pronunciarla. Mi volto dall’altra parte, attendendo di udire la sua odiosa risata.

 

 

“Davvero?”  Riposo gli occhi nei suoi e mi sorprende la sua espressione seria. Annuisco e rivolgo nuovamente l’attenzione ai due innamorati poco lontano.

“Bhè..è comprensibile,non hai mai sperimentato quello di cui parlo.. non sai cosa perdi Sammy!”  Era troppo pensare che lui potesse capire il mio punto di vista. Fred Weasley è un vero maschio!

 

“Vuoi che ti dia qualche lezione,piccola?”  Gli tiro un pugno sul braccio,rialzandomi di scatto. Questo è troppo! Non accetto che vomiti sul mio cuore malato solo perché si è convertito ad un contorto e romantico ateismo.  Prima o poi anche lui cambierà idea, com’è vero che il mio nome fa schifo!

 

   
 
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