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Autore: Lules    28/12/2010    0 recensioni
La storia inizia dallafine di Breaking Dawn...così secondo me sono continuate le cose.
Jacob è finalmente felice, ha Renesmee e una famiglia che lo ama...ma nuovi problemi e colpi di scena torneranno a stuzzicarlo..leggete e recensite! :D
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Ecco il primo capitolo! spero vi piaccia, baci! <3

ULULATI

Renesmee emise un piccolo sbuffo e si girò dall’altra parte. Non potevo fare a meno di stupirmi tutte le volte che la guardavo.                                                                                                         
Ci trovavamo nella sua stanza, arredata alla perfezione grazie al buon gusto dei vampiri. Ormai era cresciuta più di 10 centimetri dall’ultima volta che il nonno-dottore l’aveva misurata. Nessuno, però, era più preoccupato della crescita accelerata di Nessie, dopo che quel mezzo vampiro con le sue stesse caratteristiche genetiche ci aveva assicurato che avrebbe smesso di crescere dopo circa sette anni dalla nascita e che non avrebbe più subito alcun cambiamento. Wow.  Quil doveva aspettare circa quindici anni prima che Claire arrivasse alla sua età. E io solo sette anni. Non sarebbe cresciuta più. E nemmeno io. Evvai!  Avremmo passato l’eternità assieme. Sempre che lei avesse accettato di stare con me.-“Chi se ne frega, Jake!”-, pensai. L’unica cosa che volevo era che lei fosse felice. Avrei attraversato le fiamme pur di farla contenta … Tre colpi secchi alla porta mi risvegliarono da  quei pensieri.                                                                                                                                                        
 -Posso entrare Jacob?-,chiese una voce squillante . Prima che le potessi rispondere Alice entrò, e volteggiando si sedette sul letto.                          
-Rosalie è furiosa, dice che non è giusto che tu stia con Renesmee così tanto tempo mentre lei no. Ha appena fatto una scenata a Edward e Bella-.  
-E io che ci posso fare? Tua sorella mi ha proprio rotto!-.                                          
-Bè, io ti ho avvisato, nel caso venisse qui e ti staccasse la testa a morsi-. 
-Grazie-. Poi mi venne in mente qualcosa che non avevo il coraggio di chiedere a Bella. Sospirai.                        
-Tra quanto ve ne andrete Alice?-.Pronunciai  quelle parole tristemente. Ovviamente, la domanda era  retorica. Alice mi scrutò attentamente. 
-Dipende da Bella. Non se la sente ancora di andarsene  ora che le cose con i Volturi sono sistemate e Charlie ha scoperto parte del segreto. Vuole aspettare ancora un po’-. Cavolo, proprio quello che non volevo sentire. Dovevo contare i giorni che rimanevano sulla punta delle dita oppure dovevo lasciare perdere? Il dilemma più grande era cosa fare: le possibilità erano tre. La prima era quella di seguire i Cullen per stare con Renesmee e abbandonare il branco. Scelta dolorosa ma necessaria. La seconda possibilità era di restare a Forks e morire. La lontananza da Nessie mi avrebbe ucciso. Restava una terza opzione, cioè la più difficile. Quella di convincere Bella  a rimanere. Se lei rimaneva anche Nessie e Edward sarebbero rimasti. La bionda non si sarebbe spostata di un centimetro pur di stare accanto alla piccola. E anche il resto della famiglia non li avrebbe lasciati. Alice accavallò le gambe.                                                                     
 -Jacob, non pensare che io non voglia rimanere. Ma è un provvedimento necessario per tenere Nessie al sicuro-.         
 -Ma starebbe più al sicuro qui, dove non c’è sole, e ci siamo sia noi che voi a proteggerla. Portarla in giro la esporrebbe ad un rischio ancora più grande, con quelle sanguisughe italiane ancora in circolazione, no?-.Speravo che il mio ragionamento non facesse una piega, e che almeno lei fosse costretta ad ammettere che avevo ragione.                                              
-Edward è il primo che non vuole andarsene, se è questo che vuoi sapere-.      
-Edward?-. Ero sbalordito. Pensavo che fosse il primo a premere su questa cosa.              
-Sembrerà strano ,ma è così. Pensa che per Nessie sia più salutare restare qui. Bè, io ho da sbrigare un sacco di faccende,devo andare. Bella mi  ha detto di dirti che devi portare  Nessie a casa quando si sveglia-. Mi diede un buffetto.
-Ci si vede-. Che cavolo, non ero un cane! L‘ansia mi stava logorando. Per quanto ancora pensavano di tirare la corda? Il filo della mia pazienza era troppo sottile, e presto si sarebbe spezzato. Non avevo nulla contro Edward, anzi, ma mi sembrava strano che lui preferisse rimanere a Forks. Perché la vita doveva essere così difficile? Bella aveva detto che non se la sentiva ancora di separarsi definitivamente da Charlie, ma questo significava che comunque un giorno o l’altro sarebbero partiti. La cosa peggiore era che se parlavano di questa cosa, di certo non lo facevano in mia presenza. Pensavano che ci sarei stato male o qualcosa del genere. Mica ero un essere sottosviluppato! Da lontano sentii un ululato. Sam.                                                                                                                                               
Ci eravamo divisi di nuovo in due branchi, dopo che tutta quella faccenda con i vampiri si era risolta. Il mio branco era formato da Embry, Quil, Leah, Seth e Brady.  Non capivo perché quest’ultimo insistesse a stare nel mio branco, ma non mi prendevo la briga di chiederglielo. Quello di Sam era composto da Paul, Jared, Collin e dai nuovi arrivati, vale a dire i ragazzini che si erano trasformati quell’inverno a causa della grande quantità di vampiri raggruppati in casa Cullen per salvare Nessie. In totale eravamo una quindicina. 
Doveva essere una cosa seria, se Sam mi chiamava. Anche se dubitavo fortemente che fosse qualcosa di urgente. Era diventato molto esigente da quando, ad aprile, aveva finalmente sposato Emily. Forse essere capofamiglia, oltre ad aver aumentato il suo senso di responsabilità, lo aveva fatto invecchiare, e di conseguenza, avere tutti gli attacchi di panico e le ansie che anno i vecchietti. Renesmee si mosse appena e spalancò gli occhi. Era incredibile quanto fosse sensibile ai rumori. 
 -Continua a dormire, Nessie-, le sussurrai, ma  era già balzata giù dal letto. Mi saltò in braccio e  mi  appoggiò una mano sulla guancia. Un lampo di immagini e parole  mi sfrecciò nella mente.
-Cosa succede?-, mi chiese.  
-Non lo so, ma adesso ti porto a casa e poi vado a controllare. Potrai finire di schiacciare il tuo pisolino-. Alzò gli occhi al cielo. Mi ricordava molto Edward quando faceva così.
-Posso venire con te?-.                                        
-No, Nessie ,non se ne parla. Rimani a casa-.                                                                                      
- Allora portami dal nonno-. Annuii in silenzio. Avrei spiegato tutto a Bella più tardi. Sapevo quanto piaceva a Nessie stare con Charlie.  

  
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