-Uruha-
[Thought]
Oggi
è
strano. Sì, ok, so bene che cosa sia successo stanotte,
però… è pensieroso.
Ruki… lui, generalmente, non pensa. Cioè, non
così tanto. Ma oramai, penso di
aver capito. Non c’è bisogno che continui a
cercare di trovare un altro motivo.
È
così e
basta.
Da qualche
minuto sta fissando il cellulare, so a che sta pensando.
<<
Taka, come ti senti oggi? >> si volta verso di me alla
mia domanda, ma
non sembra avermi ascoltato.
<<
Cosa, scusa? >> appunto.
Sospiro
<< Smettila >>
Corruga la
fronte e torna per un attimo a contemplare il cellulare che passivo se
ne sta
sul tavolino del salotto. Poi si accomoda ancora di più sul
divano <<
Scusa >>
<<
Non
devi chiedermi scusa. Io lo dico per te >> annuncio,
accarezzandogli una
guancia. Bollente. Ha ancora la febbre.
<<
Dove vai? >>
<<
A
prenderti l’antibiotico >>
Mi allontano
dalla sala per entrare in cucina. Inizio a pensare che forse non avrei
dovuto
farlo. Non ieri sera. Non con Taka ubriaco. Non con lui che, lo so, sta
pensando a Reita.
Il mio
cellulare squilla nella tasca << Pronto? >>
<<
Come sta? >>
<<
Perché non chiami lui?! >> sbotto
all’interlocutore.
<<
…Pensavo fosse a letto >> effettivamente, di
solito il nostro vocalist se
la dorme che è un piacere, appena può.
<<
Io
non penso che stia bene, Ryo >>
Sento che
sbuffa << Lo sa che tra tre giorni ci sono le prove?!
Digli che se prende
ancora fred- >>
<<
NO!
Non sta male in quel senso! >> annuncio, cercando di
moderare il tono
della voce << Perché non l’hai
chiamato? È di là che sta aspettando che
il cellulare squilli >>
Per qualche
secondo non sento più nessun rumore provenire
dall’altro capo del telefono.
Poi un
sospiro << Ci vediamo lunedì, Uruha
>> e il tu-tu di fine
chiamata.
Ma…
<<
Ruki >> lo chiamo, mettendo la testa fuori dalla cucina
<< Ma… gli
altri non lo sanno che tu hai l’influenza, vero?
>> chiedo per cercare di
capire.
<<
No,
io non l’ho detto a nessuno… perché?
>>
Perché?
Perché Reita lo sa.
Riempio un
bicchiere di acqua e prendo la pastiglia tristemente bianca che
Takanori deve
assumere.
<<
Beh? Perché, allora? >> mi domanda, appena
rimetto piede in salotto.
Gli porgo la
sua medicina e mi siedo al suo fianco << Su, non stare a
crogiolarti… tra
tre giorni lo vedrai e… ti chiederà se va tutto
bene… poi tornerai a casa con
lui e- >>
<<
Io
non ci voglio tornare a casa con lui >> sibila, acido.
Dio,
è
veramente irato.
Inizio a
pensare che non sia stata una buona idea accettare di farlo stare qua
per un
suo stupido capriccio… Dopotutto, era solamente un
capriccio, un modo per
capire quanto Ryo pensi a lui. È Reita che vuole, non di
certo me…
Per quanto
lui mi sia… indispensabile
per
sentirmi bene, non credo che questo tipo di rapporto tra noi due sia
giusto.
Mi
bastava…
Come era prima, mi bastava.
-Ruki-
[Going out]
<<
Voglio uscire >> esordisco, dopo attimi di silenzio in
cui ho osservato
un Uruha con lo sguardo perso nel vuoto << Sono stufo di
stare in casa a
fare niente >>
<<
Ad
aspettare, vorrai dire >> sputa, quasi seccato
<< Comunque, non puoi uscire >>
No. Non
può
obbligarmi a stare qua a marcire sul divano di casa sua a rimuginare
sul fatto
che quel brutto decerebrato non mi consideri minimamente.
<<
Sì,
invece. Esco. Vado da qualche parte a… >>
<<
Non
hai un valido motivo per uscire >> si alza di scatto e mi
punta il dito
contro << Perciò, come tuo compagno di band,
mi sento in dovere di
trattenerti per evitare che la tua condizione fisica peggiori e
ciò
comporterebbe a… >>
<<
Smettila >> mi ha fatto venire il mal di testa.
Ho bisogno
di uscire, di… di fare shopping, ecco. È una
delle poche cose che mi libera da
tutti gli altri pensieri.
<<
Vado a comprare il regalo per Aoi >> potrebbe essere una
buona scusa.
Ma io non ho
la patente.
E non ho
nessuno che mi possa accompagnare. Tranne l’unica persona che
non mi
accompagnerebbe per nulla al mondo… ma tentar non nuoce
<< Urupon…
>>
<<
No,
scordatelo >>
Rimane
lì,
in piedi, a fissarmi con lo sguardo serio, accusatore. Quasi come se
tutt’ad un
tratto non gli andassi più a genio. Forse, non gli sono mai
andato a genio.
Ora, capisco
la sua premurosità -che è ben accetta- ma tenermi
segregato in casa mi sembra
eccessivo. Ho solo un po’ di influenza, prendere una boccata
d’aria all’aperto
non mi farà di certo male.
<<
Va
bene >> enuncia all’improvviso <<
però io non ti accompagno da
nessuna parte >>
<<
Non
c’è problema, vado da s- >>
<<
NO!
Da solo non vai da nessuna parte! >>
Ah, e
quindi?
Sbuffo, in
attesa della sua sentenza. Mi protendo verso di lui, ma non dice
niente.
Solamente, afferra il cellulare e sembra intenzionato a chiamare
qualcuno. La
cosa non mi piace affatto.
Porta il
telefono all’orecchio. L’espressione apatica del
volto non mi suggerisce nulla
di buono.
<<
Ho
una cosa da farti fare, fatti trovare da me tra mezz’ora
>> ordina alla
persona dall’altro capo.
E poi la
conversazione termina.
<<
Vatti a vestire. E copriti per bene >>
<<
Sì,
MAMMA >>
Mi trascino
in camera, abbandonando la coperta -compagna di queste lunghe e noiose
giornate- a terra, a metà corridoio. Apro una delle mie
valige e per la prima
volta ci tiro fuori qualcosa che assomiglia a dei vestiti per uscire di
casa,
perché fino ad ora ho tirato avanti con pigiami, pigiamini,
pigiamoni, tute e
felpe giganti di Kouyou.
Indosso
quello che ho scelto e mi barrico in bagno, per cercare di assumere un
aspetto
decente e presentabile.
Il tempo
concessomi passa forse un po’ troppo in fretta. Qualcuno
suona il campanello di
casa e Uruha ci mette ben poco ad aprire cancelletto e porta.
<<
Ben
arrivato >>
<<
Che
avevi bisogno? >>
Questa voce
è l’ultima che avrei pensato di sentire.
Però,
probabilmente, l’unica che speravo.
*************************
Note
dell’autrice:
è
normale
che non vi ricordiate di questa ficcy, tranquilli. Sono io che
l’ho
abbandonata. Sì, lo ammetto: l’ho abbandonata.
Però
oggi mi
è venuto l’impulso di riprenderla tra le mie
braccia e cercare di fare del mio
meglio per risanarla e portarla avanti. Infondo, è anche
questa una mia bimba e non posso
lasciarla così, a
marcire.
Spero che
abbiate apprezzato questo capitolo benché misero…
Fatemi sapere che ne pensate
*e perdonate questa povera idiota che non trova mai tempo per le sue
bimbe u_u*
Un bacione a
tutti.
[Kisu,
atashi no ai!]
^^Nami loves
u^^