Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Shainareth    11/12/2005    3 recensioni
Dopo One Piece, la prospettiva del Piece Main riuscirà a riunire sotto lo stesso Jolly Roger la ciurma di Monkey D. Rufy, con una consistente aggiunta! Non si tratta solo di una storia avventurosa o d'amore, è più che altro un mix di umorismo, avventura e azione... ehm... sì, l'azione c'è, per quel poco che sono stata capace di fare... ç______ç Ma in verità, "Piece Main" racchiude un po' tutti i generi (eccetto il fantasy e il porno, credo! ^^'), quindi, come si suol dire, ce n'è per tutti i gusti! ^___-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Piece Main' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo XXXVIII – Brutte notizie

 

Capitolo XXXVIII – Brutte notizie

 

            - Fine della storia! – esclamò Silk rinfoderando la spada più che soddisfatta, mentre sua madre se la rideva alla vista di Tashigi in terra e disarmata.

Quest’ultima, ancora frastornata per l’essere stata sconfitta con un unico colpo, non riusciva a spiccicare parola.

 - Mettiti il cuore in pace… - le comunicò Zoro con uno sbadiglio, tornando a sedersi sul bordo della fontana e a sorreggere la moglie sulle ginocchia, cingendole la vita sottile con la mano destra e a stringerle le dita affusolate con quella sinistra.

La brunetta finalmente riprese padronanza di sé e, esagitata, si rialzò. – Accetto la sconfitta, ma era con te che volevo battermi!

 - Non hai sconfitto una ragazzina, vuoi avere la meglio sul più forte del mondo? – le rimproverò stancamente qualcuno alle sue spalle.

 - SMOKER?!!! – trasecolarono tutti gli altri in coro.

 - Ah… è che io… - balbettò Tashigi paralizzata.

 - Grande! Silk, sei fortissima! – rise Rufy spuntando da dietro l’energumeno assieme a Keep, che ancora stentava a credere a quel che aveva appena visto, e a Shukumaru, molto più preso dal correre a tirar giù dal cornicione più alto di un palazzo il disperatissimo Gary, ormai sull’orlo delle follia.

 - Cosa ci fate voi insieme?! – chiese Usop sorpreso.

 - Cosa ci fanno Nami e Zoro così appiccicati, vorrei sapere io!!! – si stupì Rufy tutto contento per averli visti finalmente insieme.

 - Ah… beh… niente… - farfugliarono i due, vagamente imbarazzati.

 - Ipocriti… - sibilò Silk guardandoli biecamente.

 - Questo anziano signore ci ha offerto il pranzo! – esclamò il mozzo entusiasta, additando Smoker, il quale, però, lo stese con un cazzotto.

 - “Anziano” ci sarà tuo nonno… - mugugnò stringendo i suoi sigari fra i denti.

 - Davvero vi ha offerto il pranzo? E com’è che tutt’a un tratto è diventato buono? – s’incuriosì Sanji, strizzandosi la giacca ancora bagnata fradicia.

 - VORREI RICORDARVI CHE I CATTIVI SIETE VOI!!! – tuonò il Marine facendo spaventare la sua compagna. Questa si lasciò sfuggire di mano la spada che stava rinfoderando, e  per poco non tagliò un piede a Zoro, il quale si schivò per un soffio, finendo nella fontana non prima, però, di aver sollevato Nami fra le braccia per non farla bagnare.

 - Ehm… tesoro… - cominciò quest’ultima nervosa. - …potresti levarmi quella manina da lì? Sai, non mi pare il caso davanti a dei minori…

 - Blo blè blobbla blia… - fece bollicine lo spadaccino, completamente immerso nell’acqua, eccetto per le gambe che penzolavano fuori dal bordo della fontana, e per le braccia che teneva in alto per evitare un bagno alla donna, che, tra l’altro, aveva anche il coraggio di protestare.

 - Dopo tanti anni hai ancora paura di lui? – chiese con disappunto Usop a Tashigi, mentre Sanji, messa in salvo Nami, aveva cominciato una furiosa lotta in acqua contro Roronoa.

 

            Quando finalmente la calma fu ristabilita, e Sanji e Zoro legati ed imbavagliati per evitare che combinassero altri casini, l’intero gruppo fece ritorno al porto assieme ai due Marines.

 - Dunque… cosa volevi chiedermi? – chiese Rufy sedendosi sulla sua amata polena.

 - Volevo trattare con te di una certa questione… - cominciò vago Smoker poggiandosi al parapetto a prua e accendendosi l’ennesimo sigaro.

 - Una nave di pirati non mi pare sia il luogo più adatto per contrattare coi Marines… - ironizzò Zoro, incatenato all’albero di trinchetto.

 - Taci, tu! Oggi ne hai combinate fin troppe! – lo zittì Sanji, accanto a lui, cercando di sferrargli un calcio; ma le catene gli impedivano qualsiasi movimento.

Frattanto, mentre in cucina Gary veniva imbottito di tranquillanti da Kaya, i suoi amici, informati da Usop della situazione poco felice in cui si trovavano ora, e quindi del perché i logpose si erano comportati in maniera anomala giorni addietro, pensavano al da farsi e, soprattutto, a come dare la notizia a gente poco tranquilla come Zoro, Sanji, Rufy, e in particolar modo a Nami.

 - Dirle ora una cosa del genere… - rifletteva il vicecapitano. - …equivale a rischiare la vita…

 - Silk, puoi dirglielo tu? – chiese Shu.

 - Perché?! – fece lei terrorizzata.

 - Beh, essendo sua figlia, probabilmente ti risparmierà… - le fece notare Ryu, mentre si tuffava a sedere in terra con uno sbadiglio.

 - No! Non se ne parla! – protestò la ragazza. – Se lo faccio, mi ammazza, come minimo! Specie ora, poi, che è nervosa! – concluse indicando fuori la porta dove distante, sul ponte, accanto al capitano e agli altri, la cartografa stava tenendo un’accesa discussione con Tashigi.

 - Toglitelo dalla testa!

 - Ma perché?!

 - Perché sì e basta!

 - Non puoi decidere tu per lui!

 - Sì, che posso! E’ MIO marito!

 - ZORO! – chiamarono entrambe all’unisono, scatenando ancora una volta le ire di Sanji.

 - BASTARDO! Non te ne bastava una, vero?!

 - Ma prenditele pure tutt’e due… - ribatté stancamente lo spadaccino.

 - TASHIGI, SMETTILA!! – tuonò Smoker facendola intimidire di nuovo.

 - Oooooh, ma che brava cagnolina… eh! Eh! Eh! – la beffeggiò Nami. – Qua la zampa, bella!

 - E smettila, Nami! – la riprese distrattamente il suo compagno.

 - Non prendere le sue difese!

 - Non sto facendo nulla, io…!

Intanto, Smoker, con fare serio, domandò: - Di un po’, Rufy… ci stai?

 - “Ci stai?” a fare cosa? – chiese l’altro inebetito.

 - MA ALLORA NON HAI ASCOLTATO UNA SOLA PAROLA DI QUEL CHE TI HO DETTO?!!! – vociò l’uomo scagliandoglisi contro e buttandolo a mollo.

 - Toh! Rufy è caduto di nuovo a mollo… - notò Sanji tranquillo.

 - Ehi… qualcuno può andare ad aiutarlo? – intervenne Mike sentendo le sue urla. Ma dato che tutti se ne rimasero comodi dov’erano, ad eccezione dei due “prigionieri” che non potevano muoversi -e chissà se l’avrebbero fatto comunque-, dovette andarci lui a recuperare il pirata di gomma.

 - Brrrrr! Che freddooooo! – si lagnò quest’ultimo.

 - Ora apri bene le orecchie, idiota! – lo avvisò il capitano della Marina di Rogue Town. – Se vogliamo andare d’accordo, devi ascoltarmi quando ti parlo, chiaro?!

 - L’ho fatto! Ma quelle due starnazzavano così tanto che non ci ho capito niente! – si difese l’altro.

 - Te lo spiego io… - si fece avanti Nami, grattandosi il capo.

 - Hai ascoltato tutto?!

 - Certo.

 - Con tutto il chiasso che facevi?! – sbigottì Rufy.

 - Ora, taci e stammi a sentire: il qui presente capitano della Marina di Rogue Town, ci ha gentilmente chiesto di aiutarlo a dare la caccia ad un pericoloso criminale che bazzica da queste parti, nella Grand Line, e che sta prendendo un po’ troppa confidenza con la pirateria…

 - Cioè?

 - E’ un pirata, stupido! – ribatterono Sanji e Zoro in coro.

 - Aaah! E perché noi pirati dovremmo scendere a patti con la Marina? La cosa non mi piace!

 - Neanche a me, però… - cercò di spiegargli la cartografa.

 - NO!! Da che mondo e mondo, pirati e Marines sono sempre stati nemici giurati!!! – inveì il tizio dal cappello di paglia additando Smoker.

 - ASCOLTA FINO IN FONDO PRIMA DI RIFIUTARE!!! – urlò Nami scaraventandolo nuovamente in mare.

 - AIUTOOOOO!!!!!

 - Stavolta io non ci vado a prenderlo… - precisò Mike incrociando le possenti braccia sul petto.

Non chiedetemi come, ma Rufy si salvò per la seconda volta e, ancora zuppo d’acqua fino al midollo, adesso se ne restava buono buono ai piedi dell’albero di trinchetto, cercando in qualche modo una sorta di protezione dietro Zoro, nella vaga speranza che almeno il suo amico potesse placare le eventuali ire della loro compagna.

 - Dicevo… c’è un pirata da queste parti che sta dando parecchio filo da torcere alla Marina Militare… - ricominciò la donna con fare irascibile, mostrando ancora il pugno su cui pulsava prepotentemente una vena.

 - E che c’entriamo noi con quel tipo o con la Marina? – chiese ingenuamente Sanji, fulminato all’istante dallo sguardo assassino dell’altra.

 - Pare che questo tipo e la sua cricca, già piuttosto famoso nell’East Blue da qualche anno, siano riusciti a far parecchi casini anche qui…

 - “East Blue” hai detto? – fece eco Zoro. – Lo conosciamo?

 - Noi due non personalmente… ma tempo fa Kaya mi ha raccontato in proposito una storia molto triste… Pare che quindici anni fa, questo famigerato pirata abbia creato parecchio scompiglio dalle parti dell’isola di Usop…

A quelle parole, sia Rufy che Mike rizzarono le orecchie.

 - Ora, quella stessa canaglia si è addirittura presa la briga di rapire il nostro uomo…

 - Quale uomo? – domandò ancora Sanji.

 - Il tipo che stiamo cercando, no?! – ribatté lo spadaccino.

 - Ehi, un momento! Vuoi dire che quel maledetto tiene in ostaggio Halmer?! – sbottò il pirata di gomma.

 - Se stai parlando di Hamel Krarghordronghor… - puntualizzò Smoker. - …sì, si tratta della stessa persona…

 - CHEEEEE?!!! – trasecolarono all’unisono Rufy, Sanji e Zoro.

 - Hamel Krarghordronghor. – ripeté Nami come se quello scioglilingua fosse una parola come un’altra.

 - COSA?! BASTARDO!! Ha rapito Halmer!!! – sbuffò Rufy, incavolato nero, alzandosi furiosamente in piedi.

 - Noi chiudiamo un occhio sulla tua scorribanda a Rogue Town di qualche tempo fa, e tu ci aiuti a catturare quel filibustiere, ci stai? – chiese Smoker.

Rufy ci pensò su un attimo, poi sentenziò perplesso: - Ma a me non me ne frega niente se voi ce l’avete con me o meno…

 - SI’, MA NOI TI ABBIAMO DATO UN’IMPORTANTISSIMA INFORMAZIONE CHE PUO’ TORNARTI PIU’ CHE UTILE!!!

 - Ha ragione lui… - rifletté a mezza voce Zoro, mentre Sanji sorrideva intenerito dal modo in cui Tashigi, spaventata dalle urla del suo superiore, si rifugiava proprio dietro di lui.

 - In pratica, quindi, ci stai chiedendo di sconfiggere quel tipo e di lasciare a te i meriti? – chiese il capo pirata.

 - NON ERA QUESTO CHE INTENDEVO!!!

 - E-ehm… ecco… - cominciò timidamente l’altro Marine. – Il punto è che… anche se la Marina non può ammetterlo apertamente, tutti sanno che la ciurma di Monkey D. Rufy si pone sempre dalla parte dei buoni…

 - ZITTA, TASHIGI!

 - Aaaaah! Sì, chiedo scusa! – si zittì la donna tornando a nascondersi dietro il cuoco che continuava a sorriderle come un idiota.

Nami e Zoro sorrisero divertiti. – E’ così, allora… - cominciò lo spadaccino. – Senti, Rufy… secondo me non c’è niente di male se diamo loro una mano…

 - Alla Marina?! – replicò lui stizzito.

 - E perché no? Anche se Smoker ha un orgoglio incrollabile quasi come quello di Zoro, ha praticamente ammesso che ha molta stima di te… - continuò la navigatrice.

 - Io non ho detto proprio nulla… - sibilò il Marine imbarazzato, distogliendo lo sguardo dagli altri.

 - Quel “quasi” significa che io sono meglio di lui, vero?! – chiese Zoro indispettito.

 - Ma certo, biscottino mio! ^-^ - rispose smielosamente la donna andando a stampargli scherzosamente un bacino sul volto.

 - E NON FATE ‘STE COSE SOTTO I MIEI OCCHI!!! – strepitò Sanji.

 - Perché parli al plurale?! Non lo vedi che ha fatto tutto lei?! – precisò lo spadaccino, impacciato.

 - Ah! Ah! Ora che sei legato posso farti tutto quello che voglio! – rise Nami prendendo a frugare sotto la sua maglietta.

 - E STA’ FERMA, SCEMA!!!

 - VOLETE DARCI UN TAGLIO?! – urlò Usop raggiungendoli insieme a tutti gli altri.

 - Possibile che io non possa lasciarvi da soli per un solo secondo, che già mi combinate qualche casino? – osservò Silk con disappunto, inarcando le braccia lungo i fianchi, e lanciando un’occhiataccia ai suoi genitori.

 - Rufy, cosa ne pensi? – cominciò il vicecapitano. – Anch’io sono del parere che dovremmo accettare…

 - Perché? E se fosse tutta una montatura per farci cadere in qualche trappola?!

 - Wow, che acume! – lo canzonò Ryu. – E da quando sei diventato così previdente?

 - Da quando ho conosciuto lei!! – sbraitò Rufy incolpando Nami che ancora si divertiva a stuzzicare il marito, il quale, però, continuava ad imprecare a più non posso.

 - Ma davvero?

 - Certo! Ormai ho perso il conto di tutte le volte che mi ha fregato!!

 - Ah… allora Zoro aveva ragione…

 - Sì, posso confermarlo. - affermò deciso Usop.

 - Non è vero! – protestò Sanji, prendendo come al solito le difese della bella cartografa. – E’ solo che Nami è più intelligente di tutti voi messi assieme!

 - Ma piantala! – ribatté Zoro tra una bestemmia e l’altra. – Tu sei quello che ci casca più di tutti!

 - Cosa?!!

 - Hai capito bene! Scemo come sei, a questa qui basta un nonnulla per fartela sotto il naso! Apri gli occhi, cretino!

 - NON TI PERMETTERE DI DIRLE NEMMENO PER SCHERZO QUESTE COSE!!! NAMI MI VUOLE BENE SUL SERIO!!! Vero, zuccherino? – domandò il biondino cambiando completamente tono di voce.

 - Scusa? – gli chiese la donna che, avvinghiata al marito in modo talmente sconcio da essersi intrufolata sotto la sua maglietta e aver fatto capolino dal colletto proprio sotto al suo bel nasino, non aveva ascoltato una sillaba di quel che il povero cuoco le aveva appena detto.

 - E’ inutile, Sanji: sei senza speranza. - lo commiserò il vicecapitano.

 - Piuttosto, nasone… - cominciò Shu accovacciandosi in terra, pronto a deridere il compagno più vecchio. – Sei d’accordo col gorilla solo perché così, anche dando agli altri la brutta notizia appresa poco fa, avrai salva la vita, vero?

 - Quale brutta notizia? – chiese Zoro cascando dalle nuvole, e riuscendo contemporaneamente a staccarsi Nami di dosso in qualche modo.

 - E’ da un pezzo che il povero Gary si sta torturando all’idea di dovervi dire che se i logpose hanno reagito in quel modo bizzarro giorni fa, è stato semplicemente perché hanno effettuato una nuova registrazione… - spiegò finalmente Silk.

 - Questo lo avevo capito anch’io. - precisò sua madre, rimettendosi in piedi e riassettandosi i capelli e gli abiti. - Quel che non ho capito è il motivo di quello strano fenomeno.

 - Quella in cui siamo ancora ormeggiati è Gemky Island… All’incirca a metà strada fra qui e Hanashima Garden, c’è l’isola di Okkam.

 - Cosa?! E’ impossibile! – esclamò Sanji nervoso. – Non abbiamo incrociato nessun’altra isola prima di questa!

 - Sì, invece… - ribatté la dolce Kaya sedando di colpo -ed inconsapevolmente- le ire del bel cuoco. – In realtà, quando i logpose hanno iniziato a funzionare in maniera anomala, è stato perché ci trovavamo proprio su Okkam, dove hanno registrato il magnetismo dell’isola su cui siamo ora…

 - No-no-no-no-no! Un secondo! – la interruppe Nami, stendendo le braccia in avanti con i palmi rivolti verso il medico, come a dirle di fermarsi. – Okkam è un’isola, giusto? E allora com’è possibile che noi ci fossimo sopra se… AH!! – esclamò quindi avendo capito finalmente il problema. – Okkam… è sprofondata…?!! – osò con voce tremula ed incredula.

Gli altri annuirono più volte lasciando tutti in silenzio.

 - Caro Smoker, - cominciò Rufy contento, battendo una mano sulla spalla del “gorilla”, come lo aveva chiamato Shu poc’anzi. – accettiamo la tua proposta!

 - Bastardo… - fu la risposta dell’uomo, nei cui occhi si leggeva un chiaro istinto omicida.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Shainareth