Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Kyuketsuki Assassin    29/12/2010    8 recensioni
HOLAAAAAAAAAAAAAAA!!!! XD storia sistemata, scritta da me e dalla mia grande amica Moniko Chan. Cosa accadrebbe se io e lei, mentre siamo al Lucca, venissimo catapultate nel mondo di Hetalia a causa di uno degli incantesi fallimentari di Inghilterra? Riusciremo mai a tornare a casa? Ma soprattutto: riusciranno mai le nazioni a sopportare le nostre menti bakate?! venite a scoprirlo, io e Moniko Chan vi aspettiamo!!!! XD DASVIDANYAAAAAAAAA!!!!
(presenti paring vari)
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le ragazze andarono a casa di Inghilterra, e appena varcata la soglia, rimasero affascinate dall’eleganza dell’arredamento. Monica era commossa, tanto che si sarebbe messa a piangere da un momento all’altro dalla contentezza
 
“non ci credo ancora! Sono a casa di Igghy!!
 
“sogno che s’avvera!” concluse Sara, ormai completamente lanciata nella parlata romana
 
“ehm … avete finito di guardarvi in giro come delle sceme?”
 
Il tono dell’inglese però non smorzò minimamente l’entusiasmo delle due, che lo ignorarono completamente. Arthur si trattenne nell’urlare dietro alle due, e sbuffando, le portò in una delle tante stanze della casa
 
“guarda Moni! sembra una stanza del settecento!”
 
“è … è bellissima!” rispose la ragazza iniziando a mettere le mani ovunque arrivassero, seguita a ruota dall’amica
 
“sembrate due taccheggiatrici … comunque, nell’armadio troverete degli abiti della vostra taglia. Metteteli e fatemi il piacere di smetterla di rovistare nei cassetti! Siete peggio dei cani antidroga!”
 
“ok!” ma il sorriso di Sara si smorzò di colpo quando aprì l’armadio e vide che cosa c’era dentro
 
“qualcosa non va?” chiese Inghilterra avvicinandosi alla ragazza, vendo però subito scansato dall’altra che si precipitò a prendere la prima gruccia che gli capitò a tiro
 
“queste divise sono magnifiche!!!” 
 
“IO NON METTERO’ MAI UNA DIVISA SCOLASTICA!!!”
 
“ma che bisogno c’è di urlare?! Non siamo sordi!”
 
“avanti Sara, non fare così! Per quanto bella sia, non vorrai girare ancora con la divisa di Ezio, vero?”
 
Ma la ragazza era cocciuta, e non ne voleva sapere di andare in giro con una gonna (che a stento arrivava alle ginocchia)
 
“manco se mi paghi la metterò! Preferisco girà nuda piuttosto che farme vede’ così da Francia!”
 
“sciocchina, Francia non ci sarà qui”
 
“ma ci sarà quando usciremo da qui! Quindi no! Te lo scordi!”
 
“mocciosetta …”
 
Nonostante Arthur l’avesse detto a bassa voce, Sara l’aveva sentito, e dal nervoso le era venuto il tic all’occhio
 
“prego?!”
 
“Sara, calmati! Hai la pressione alta, non ti fa bene!” disse Monica cercando di calmare l’amica che sembrava prossima al punto di fusione, poi aggiunse, cercando di essere il più convincente possibile: “e cosa potresti indossare allora? Rischi di rovinare la divisa di Ezio, e poi quando torneremo dagli altri Russia potrebbe trovarti carina vestita così”
 
Bastò la parola “Russia” seguita dalla parola “carina” per convincere la ragazza
 
“che ce fai ancora qui?! Sloggia Igghy! Ci dobbiamo cambiare!” dicendo questo Sara cacciò l’inglese dalla stanza, chiudendogli la porta in faccia
 
“valle a capire le ragazze …”
 
Nel frattempo, nella stanza, Monica e Sara si cambiarono alla svelta, mettendo i loro costumi cosplay nell’armadio. Dopo aver faticato parecchio a sistemare i bottoni, alla fine riuscirono a mettersi le divise (anche se Sara ebbe seri problemi ad allacciare la cravatta, dato che non aveva la minima idea di come si facesse), e dopo aver dato una sistemata ai capelli, uscirono: Monica era al settimo cielo e completamente a suo agio, ma lo stesso non si poteva dire dell’amica, rossa dalla vergogna e che tentava in tutti i modi di tenere la gonna al di sotto delle ginocchia
 
“che vergogna …”
 
“come mi diverto!!!” disse Monica iniziando a saltellare qua e là “la gonna è la fine del mondo, e la giacca è elegantissima, con queste calze poi! Ma perché non abbiamo le divise anche noi in Italia?!”
 
“e smettila!”
 
“ma perché ti fai tanti problemi? Stai benissimo! E poi mette in risalto le tue curve!”


“concordo pienamente!” il commento poco opportuno dell’inglese fu la goccia che fece traboccare il vaso, infatti subito dopo ricevette uno schiaffo da parte di Sara
 
“ripetilo se c’hai er fegato!”
 
Monica intanto rideva “ma dai, va bene così! Pensa se fosse Francia a donarti simili attenzioni!”
 
La ragazza rabbrividì dall’orrore, immaginadosi la scena
 
“c-comunque io mi vergogno, le odio le gonne, mi ci trovò scomoda!”
 
“mi dispiace ragazze, ma è l’unico abbigliamento femminile che ho in casa”
 
Monica assunse un’espressione perversa/maligna “e perché? Le metti quando sei solo soletto con Alfred?”
 
Arthur assunse tonalità di rosso che umano non aveva mai raggiunto, imbarazzatissimo “CHE?! MA SEI SCEMA?! IO NON HO MAI MESSO UNA GONNA IN VITA MIA!!! TANTO MENO CON QUEL CRETINO DI AMERICA!!!”
 
Non bastava Monica a fare domande ambigue, ma anche Sara ci si aggiunse: sembrava che le due predilessero torturare il povero Inghilterra con domande del genere
 
“perché fatico a crederti?”
 
“allora Igghy, perché hai dei vestiti femminili?”
 
“s-s-sono le scuole che me le mandano quando on sanno che farci, tutto qui!”
 
“……… fingeremo di crederti”
 
Inghilterra tirò un sospiro di sollievo, e riprese il controllo di se stesso
 
“bene, ora che vi siete sistemate dobbiamo andare a cercare …
 
“L’ARCOBALENO!!!” urlò Monica con sguardo ebete

“no, il libro che ci serve” poi si girò verso Sara “ma è sempre così?”

“a volte”
 
“andiamo bene … cominciamo”
 
l'inglese portò le due ragazze in una stanza più dustante dalle altre. al suo interno, c'erano scaffali e  scaffali di libri polverosi e un disordine tale che avrebbe fatto venire un infarto a una domestica: Sara rimase estasiata da tale vista
 
“libri! Tantissimi libri! Io adoro i libri!”
 
“oh mio Dio! Siamo nella biblioteca personale di Inghilterra! È fenomenale!”
 
si avvicinarono entrambe con riverenza a quei magnifici scaffali, ricolmi fino alla punta di libri
 
“e li hai letti tutti?”
 
“ovviamente!” esclamò Arthur orgoglioso
 
“ammazza! Meglio cominciare! Che aspetto ha il libro?”
 
L’inglese ci pensò su, e dopo aver riflettuto rispose
 
“è piuttosto grosso e con degli anelli di rame che lo tengono. Dovrebbe essere nell’altra ala, dovremmo andare là”
 
E indicò un corridoio scuro e dall’aria piuttosto in quietante
 
“di là?”
 
“si”
 
“no” rispose lapidaria Sara
 
“perché?”
 
“noi li non ci andiamo! Fa paura!”
 
“sembra la sezione proibita del primo di Harry Potter! Scommetto che se apri un libro quello si mette a urlare come un indemoniato!”
 
“beh … se ci pensi Sara, sarebbe una figata!”
 
“hanno usato la mia biblioteca per girare quella scena”
 
Le due ragazze rimasero a bocca aperta dallo stupore
 
“davvero?!”
 
Si vedeva lontano un miglio che Arthur era orgoglioso della cosa “certo! Molte scene di Harry Potter state girate a casa mia”
 
Sara lo guardò come se fosse un santo “sei un santo! Io adoro i libri e i film di Harry Potter! Anche se il sei mi ha fatto schifo”
 
“non sai quanto hai ragione, l’hanno proprio rovinato quel libro facendo il film, e pensare che è il più importante per capire che succedere nel sette”
 
Monica si limitò ad alzare le spalle “a me è piaciuto, forse perché non mi ricordavo bene che accadeva nel sesto, è da un po’ che non lo leggo” si fermò, avvertendo un soffio leggere vicino al collo “ma … ma che …” il suo sguardo cadde su Arthur, che sorrideva radioso “CI HAI FATTO ENTRARE SENZA CHE CE NE ACCORGESSIMO!!! BASTARDO!!!”
 
Monica si guardò intorno impaurita “accidenti, se i mostri mi prendono mi mangeranno a colazione!”
 
“paura!”
 
“tranquille ragazze, finché ci sono io non vi accadrà nulla”
 
“farai l’eroe?!” domandò Monica adorante
 
“vedi quel rompi di America in giro?”
 
“nu! Te seguo!”
 
Monica però, in un attimo di distrazione di Inghilterra, era riuscita ad avvinghiarsi al suo braccio “se ti stringo troppo forte dimmelo ne?”
 
“stai esageran … ahia!” esclamò cercando inutilmente di scrollarsi di dosso la ragazza “ma che presa hai?! Allentala!”
 
“ha una presa ferrea, eh?”
 
“troppo per i miei gusti!”
 
Proseguirono così per un po’: con Arthur che cercava di ignorare che la sensibilità al braccio stava andando a farsi benedire, e con le ragazze che non mollavano la presa su Igghy, raggiunsero finalmente uno scaffale, dall’aria malconcia e usurata
 
“potresti tenerli meglio sti libri però, so messi proprio male!”
 
“non ci vengo qui spesso”
 
“e la qualità dei tuoi incantesimi ne è la prova”
 
“concordo con Monica”
 
“grazie per avermelo ricordato …”
 
“figurati!”
 
“conoscete il significato della parola sarcasmo?! Lasciamo perdere, iniziamo a cercare piuttosto”
 
I tre iniziarono a cercare fra gli scaffali: decine e decine di
libri dall'aspetto fragile ben presto riempirono il pavimento e tutti i tavoli o sedie disponibili
 
“non ce la faccio piùùùùùùùù!!! Abbiamo guardato un sacco di libri, ma nessuno è quello che ci interessa!!!
 
“Arthur, non è che potresti descriverlo meglio? magari il colore”
 
Prima che Igghy rispondesse Sara intervenne
 
“sono tutti incolore e sbiaditi, non servirebbe a nulla”
 
l'inglese in quel momento notò un libro sul quale era seduta Sara, ed era proprio il libro che stavano cercando!
 
“Sara! alzati subito!”
 
“p-perché?!”
 
“hai un ragno a pochi centimetri dalla spalla!”
 
La ragazza si alzò di colpo, strillando come un’aquila
 
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! RAGNI SCHIFOOOOOOOOO!!!”
 
“tranquilla Sara, è un ragnetto!” Monica si avvicinò all’esserino e sorrise “salve signor ragno! Ora se non le dispiace, salga sulla mia mano e la porterò in un luogo ricuro”
 
Gli altri due la guardarono moooooolto perplessi
 
“stai toccando un ragno?”
 
“stai parlando con un ragno?”
 
“Moni, a volte dubito seriamente della tua sanità mentale
 
L’interpellata si girò con espressione ebete
 
“ghe!”
 
“come volevasi dimostrare”
 
Arthur si schiaffò la cinquina in faccia, con fare esasperato
“sentite, ho trovato il libro, eccolo” si avvicnò dov’era seduta Sara “c’eri seduta sopra”
 
“ups”
Inghilterra portò il libro su un tavolo, spostando gli altri. L’aprì delicatamente, girando lentamente le pagine fragili e ingiallite dal tempo lentamente, finchè non trovò quello che stava cercando, ma la sua espressione era tutt’altro che allegra
 
“brutte notizie ragazze”
 
“quanto brutte? Non ci piace la tua faccia!”

“per tornare a casa vostra dovreste usare un amuleto, ma purtroppo i pezzi sono sparsi in tutto il mondo. Ma dispiace, ma dovrete restare qui per sempre, a meno che …”
 
“a meno che?” domandarono le ragazze, speranzose
 
“non vi mettiate a cercare i pezzi”
 
Le due si guardarono, annuirono decise e riguardarono l’inglese
 
“dopo un’attenta consultazione …”
 
“durata una frazione di secondo?”
 
“zitto Igghy! Parla Monica!”
 
“dicevo … dopo un’attenta consultazione, abbiamo deciso di cercare i pezzi di questo fantomatico amuleto. Sai dirci qualcosa sul suo aspetto?”
 
“so solo che è un affare circolare d’oro”
“molto utile Igghy, davvero” disse Sara con falsa ammirazione. Monica intervenne prima che la cosa degenerasse
 
“ehm … gli altri avranno finito no? Non sarebbe meglio informarli su quello che abbiamo scoperto?”
 
“si, non hai tutti i torti, meglio andare”
 
Il trio tornò verso la sala riunioni, ma poco prima di entrare, Sara si bloccò di colpo
 
“perché ti sei fermata?”
 
“io. Lì. Non. Ci. Entro!”
 
“uffa! Avanti Sara! Non fare la bambina!
 
Monica prese l’amica per un braccio per portarla dentro, ma la ragazza non ne voleva sapere e si era aggrappata a una colonna
 
“NOOOOOOOOOOOOOO!!!! IO NON CI ENTROOOOOOOOOO!!!!”
 
“non fare i capricci!”
 
“manco se mi paghi!”


“si può sapere che problema hai?!”
 
“non voglio che Francia mi veda così! Già me lo immagino! Tenterà di molestarmi!!!”
 
“se lo farà interverrò, ok? E poi vestita così potresti piacere molto a Russia”
 
Bastò dire la parola magica che Sara si avviò alla porta
 
“che aspettiamo?”
 Monica sorrise forzatamente, pensando fra sé e sé “basta nominare Russia e la convinci, sarà strana lei!”
 
Le ragazze entrarono, e quando le nazioni le notarono, qualcuno lanciò dei fischi d’ammirazione, oppure si limitarono ad arrossire o a sbavare, come se fosse la prima volta che vedessero delle ragazze con una gonna. Sara era rossa dall’imbarazzo, mentre Monica non sembrava accorgersi della situazione, e salutò tutti allegra
 
“ciao ragazzi!”
 
“ciao Monica, ciao Sara!” il tutto detto con faccia maniacale
 
“non li facevo così perversi …”
 
“dici? A me non sembrano!”
 
Sara si sbatté la cinquina in faccia, esasperata, e la sua esasperazione aumentò a dismisura non appena vide l’espressione di Francia, che non era per niente rassicurante
 
“me lo sentivo che sarebbe successo …”
 
“ragazze, andate a sedervi da qualche parte” disse Inghilterra facendo un gesto vago con la mano
 
“Moni …!!!” neanche il tempo di finire di parlare che Sara vide l’amica già seduta fra Spagna e Lituania
 
“d’oh!” si sentì morire quando vide che l’unico posto libero rimanente era fra Italia e Francia. La poverina si diresse con passo funebre verso il posto, sedendosi
 
“che bello ve! Siamo vicini! Stai bene vestita così!”
 
La ragazza fece un sorriso tirato “grazie Feli”
 
“Ita-chan ha ragione … sei mooooooolto carina vestita così!”
 
Il francese tentò di allungare la mani, ma la ragazza lo bloccò prendendolo per il polso, fissandolo con uno sguardo omicida
 
“provace, e t’ammazzo”

Fine cap 2!!! ^^ mi sento realizzata!!! ^^ speriamo che vi sia piaciuto, e non vediamo l’ora, io e Moniko Chan, di sapere che ne pensate! XD ringraziamo tantissimo Kurohime per essere stata la prima a recensire, e speriamo che anche altri lo facciano! Detto ciò, vi salutiamo e ci rivediamo al prossimo cap!!! bacibaci! <3  

PS: scusate per gli eventuali errori di ortografia! ^^"

  
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