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Autore: PrincesMonica    30/12/2010    8 recensioni
La terza parte, anche se completamente slegata dalle altre due. Una Fic scommessa giunta al termine.
Quell'unica goccia di dolore che ha un solo nome. Jared.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: PrincesMonica

Titolo: L490

Rating: Per tutti

Disclaimer: Jared Leto non mi appartiene (per ora), quello che scrivo è tutta finzione. Scrivo solo per divertimento e perchè ne sento il fisico bisogno. Non scrivo a scopo di lucro.


Note: questa Fic sarebbe il terzo capitolo di una specie di Fan Fiction in comune che ho scritto con Artemide82. Lei ha scritto il primo, Hurricane, io il secondo, Alibi e adesso il terzo. In realtà la nostra amica Nicole, alias Blue_moon aveva scritto la sua terza parte, ma ho voluto lo stesso cimentarmi con il mio finale, molto più disincantato e malinconico.

Vi lascio i link se volete leggere quello che è venuto prima:

Hurricane: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=437687

Alibi: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=446079&i=1


Dedicata a Sara perchè saperla felice è uno dei più bei regali di Natale da poter ricevere.


Il vestito è perfetto.

Scende sul mio corpo come una cascata di seta ed organza, bianco come un purezza che mi ha abbandonato anni or sono, ma non solo quella del corpo, fardello inutile per una ragazza piena di vita, ma, soprattutto, la purezza della mia anima. Quella è sbiadita nel tempo, persa sempre di più ad ogni incontro con Jared, ad ogni sua carezza, ad ogni suo bacio.

Ad ogni sospiro che emettevo dalla mia gola pienamente soddisfatta da un amplesso che non avrei dovuto provare, almeno non con lui.

Mi sto per sposare.

Ed è per questo che sto piangendo, perchè non mi sposo con l'uomo che vorrei io, bensì con quello che mi è stato scelto. E a cui io non ho saputo dire di no per non dare dispiacere e per paura.

Ora sono qui, davanti al prete che sta per sancire la mia vita.

Tutti sono felici qui dentro, piangono, sorridono, si passano i fazzoletti. L'omelia è stata toccante e le promesse che ci siamo scambiati erano pura poesia. Peccato che la mia promessa era stata scritta per un altro uomo, per l'unico uomo che mi sta guardando con le labbra serrate e una durezza nello sguardo che non avevo mai scorto, almeno non verso di me.

Dietro le sue iridi grigie si agitano parecchi sentimenti: la rabbia, in primis, perchè fino all'ultimo ha sperato che io lo seguissi con lui nel folle progetto del tour europeo, la tristezza perchè sa che mi sta perdendo. L'amore... quello che è bruciato tra noi fin dal primo incontro, quello che non svanirà probabilmente mai, anche se verrà attutito dalle ceneri della nostra passione.

Bacio l'uomo che è appena diventato mio marito e mi rendo conto che vivere con lui ogni giorno sarà un inferno, perchè al solo tocco delle sue labbra io mi sento male. Non sono le stesse labbra brucianti che hanno marchiato la mia pelle fino a farmi urlare e le sue dita non sono le stesse affusolate che mi hanno sfiorato per giorni facendomi venire i brividi.

Lui non è Jared.

Quando scendo i gradini dall'altare verso la porta della chiesa, vedo Shannon e capisco immediatamente che lui sa tutto. Lo capisco dai suoi occhi colmi di rancore, perchè sa che suo fratello sta male a causa mia e di nessun altro. E se potesse mi ucciderebbe all'istante, solo la mano di Jared sul suo braccio lo riesce a tenere fermo.

E poi lui... lui, perfettamente vestito con un completo di CK grigio, sicuramente fatto su misura per lui. È teso, ma riesce a fare un sorriso tirato a beneficio del mio sposo.

Congratulazioni ragazzi.” Gli porge la mano e poi si china su di me.

Il suo profumo mi colpisce come uno schiaffo.

Sa di lui, sa di sesso, sa di proibito.

Indugia quel poco che gli basta per sussurrarmi all'orecchio e per farmi tremare come una foglia.

Continuo a camminare verso l'esterno e la consueta cascata di riso che mi attende, con in mente la sua voce e una sentenza che neppure lui riesce a capire quanto sia vera e profonda.

Non ti abbandonerò mai.”

No, Jared, non puoi farlo.

C'è qualcosa, o meglio, qualcuno, che ci legherà per tutta la vita e che, molto probabilmente, mi ricorderà all'infinito l'errore che ho fatto oggi.

E se nascerà con i tuoi stessi occhi, sarò condannata al dolore eterno di averti sempre vicino a me, senza poterti veramente avere.

Sono una vigliacca, non riesco neanche a dirti addio, non ti lascio neppure in pace, so che continuerò a venire da te perchè sei l'unico che mi potrà capire fino in fondo, l'unico che riuscirà mai ad alleviare il mio dolore, come se fossi il mio antidolorifico, il mio anestetico.

Il riso cade su di me, impigliandosi sui capelli e mi da la scusa perfetta per chinarmi e disperdere sul selciato quell'unica lacrima che posso permettermi in questo giorno.

Quell'unica goccia di dolore che ha un solo nome.

Jared.

   
 
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