Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: schwarzlight    30/12/2010    4 recensioni
Avete mai cucinato la pannacotta? Quando mettete a scaldare in un pentolino la panna e il latte, se non mescolate dopo un po' in superficie si forma una leggera pellicola traslucida, che ben presto comincerà a contrarsi e smuoversi man mano che il punto di ebollizione si avvicina. Ecco, osservandola mi è venuta in mente una persona. Una persona qualsiasi, all'apparenza perfetta, o semplicemente tranquilla, ma che nasconde dentro di sé un tumulto di emozioni che la scuotono, crescendo sempre di più fino a rompere il suo scudo, la maschera dietro la quale si era nascosta.
Sì, la pannacotta è come una persona.

Sven e Alexis, fratello e sorella quasi per caso, una madre giramondo, una cugina impicciona, gli amici idioti, l'università e... la pannacotta!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
pannacotta 3
IL THE' DELLE CINQUE NON FA POI COSI' BENE






- No, dico, ti rendi conto?

- Tua madre è tornata. E quindi?

Fisso stralunata Sarah, con l'acca perchè sì, che mi restituisce uno sguardo fastidiosamente menefreghista.

- Non vedo dove sia il problema, era ovvio che prima o poi tornasse, no?

...Forse.
Però io mi ero abituata alla mia vita da indipendente, e ora che la mia libertà è andata più o meno a farsi friggere... mi sento persa, ecco!
Certo, quello che se la passa peggio sicuramente è Sven. Più di una volta è rimasto a casa a dormire pacificamente, invece che andarsene a scuola come invece avrebbe dovuto. E ora non potrà più farlo.
Vabbè, chissenefrega, è lui ad avere l'obbligo di frequenza, non io.

- E poi, insomma, dacci un taglio. Ogni volta mi vai quasi in depressione...

- Non è depressione, è stress! Lo sai quante domande mi ha fatto in una sola serata?

Sì, perchè mia madre è un'impicciona regale.
Anzi, impicciona non è il termine esatto. Diciamo... curiosa. A livelli maniacali però.
O magari sono solo io a vederla così terribile... Fatto sta che per natura mi faccio gli affari miei senza andare a spifferare della mia vita ad ogni angolo. E mia madre, assieme a mia cugina, Michela, rappresenta un po' la mia nemesi.
Con Sarah invece è un paradiso. Se sono platealmente di malumore o preoccupata, difficilmente mi chiede cosa succede. Attende sempre che sia io la prima a parlare. E questa è una cosa di cui le sarò grata in eterno.
La gente (= mamma, Michela) dovrebbe imparare da lei, altroché!

- Ehi, ragazze! Che ci fate al bar a quest'ora?

Questo qui è Simone: 1.81, capelli scuri a spazzola, occhi marroni, fisico da sportivo, fancazzista cronico, compagno di corso, compagno di stupidate, ragazzo di Sarah.
Era in classe con me alle superiori, e sinceramente mi meraviglia che sia riuscito anche solo a farsi ammettere all'esame. Però eccolo qui, e anche se continua allegramente a studiare con i tempi delle eclissi solari, sta collezionando voti decisamente decenti, contando i suoi standard precedenti.

- La stessa cosa che stai facendo tu, idiota. - Ovvero saltando la lezione di geografia.

- Embè? Colonnello, ha la luna storta?

- Umpf... silenzio recluta.

- E' tornata sua madre. - Si intromette Sarah sorseggiando placidamente il suo thè.

- Aah... capisco. Quindi ora ci tartasserai per tutto il tempo che rimarrà a casa, giusto?

- Io non ho mai tartassato nessuno, suvvia! Diciamo piuttosto che devo sfogarmi. - ignoro palesemente la faccia perplessa di Simone e guardo l'orologio.

- E comunque la lezione è praticamente finita, quindi direi che me ne vado a casa...

Raccatto i miei averi, la sciarpa e la tracolla praticamente vuota, e vado a pagare la mia consumazione, mentre Sarah si sistema la frangetta dei capelli neri a caschetto. L'altro non so cosa stia facendo e non mi interessa.
Poi usciamo. Per arrivare alla stazione dal punto in cui ci troviamo ci vogliono almeno una ventina di minuti, ma fortunatamente i due piccioncini insistono per accompagnarmi.
Dico fortunatamente, perchè la batteria della PSP ha simpaticamente deciso di esaurirsi a metà viaggio d'andata... e mi viene già male al solo pensiero di dover fare tutto il tragitto in treno senza musica.

Ed ecco che mi compare davanti: il malefico treno delle 13.30.
Dovete sapere che è sempre, sempre, sempre pieno zeppo di gente. E per me, che voglio starmene vicino al finestrino dal lato mare, ogni volta che finisco le lezioni all'una, si trasforma in una corsa disperata contro il tempo.
...Da cui esco sconfitta una volta su tre, ma non oggi! Il vantaggio di non andare a lezione è soprattutto questo: posso arrivare con comodo a prendere posto anche mezz'ora prima.
L'unico lato negativo, oggi, è che Simone prenderà il treno solo questo pomeriggio, avendo in programma un'uscita con Sarah, quindi non avrò nemmeno la distrazione di una chiacchierata...

...Bene! Sono già stufa.





Con tutta la svogliatezza di cui sono capace, apro il cancello di casa, salgo le scale fino alla terrazza ed entro dalla porta finestra. Altra rampa di scale fino al piano di sopra, butto la tracolla da qualche parte nella mia stanza e mi butto con malagrazia sul letto.
E lì rimango.
Ora che ci penso non sono incappata in nessuno. Forse non sono in casa... eh! Ecco perchè è così tranquillo!
Ma dato che non si sa mai, mi trascino fino alla scrivania e prendo il collaudatissimo foglio A4 da appiccicare sulla mia porta:


STO STUDIANDO.
VIETATO ROMPERE LE PALLE SE NON PER QUESTIONI DI VITA O MORTE
TRA CUI:

1. CIBO.
2. PAGHETTA.
3. MILIARDARIO GIOVANE, BELLO E INTELLIGENTE IN CERCA DI MOGLIE.


Lo piazzo al suo posto di lavoro e torno alla mia dolce occupazione... lo studio sugli effetti della vita universitaria su un essere umano femminile di diciannove anni.





- Ohi, Sasha!

Mi sveglio di soprassalto.
Non riesco ancora a capire cosa stia succedendo che mi ritrovo a esser trascinata nel vortice di parole di Sven, che con la solita delicatezza mi ha tirato fuori dal mondo dei sogni.

- Mi spiace interromperti nel pieno della preparaione degli esami, ma Esther, giù, ci ha convocati... e credo tu preferisca sia io a buttarti giù dal letto invece che lei.

- ...non mi sembri un giovane miliardario in cerca di moglie però... - farfuglio ancora mezza rimbambita.

- Quindi ammetti che sono bello e intelligente?

Completamente (o quasi) sveglia, gli tiro il cuscino per togliergli quel sorrisetto sornione dalla faccia, e una volta recuperatolo dal corridoio (perchè purtroppo l'ha evitato) scendo di sotto per rispondere al richiamo della capa.
Ed eccola. Ditemi se non è una creatura straordinaria, con i suoi ricci ramati perfettamente definiti e avvolta in quella sua svolazzante vestaglia di seta lilla alle cinque del pomeriggio. Probabilmente perchè si è appena svegliata pure lei (causa fuso orario), e ora si appresta a fare colazione con thè e biscotti.
A dir la verità il thè e i biscotti ci sarebbero in ogni caso, perchè dovete sapere che mia madre è una fissata con l'Inghilterra e tutto ciò che sia di origini anglosassoni. Questo comprende il thè del pomeriggio, la cucina inglese (che per fortuna io e Sven siamo riusciti a farle abbandonare) e il mio nome.
Ma devo dire che questa cosa del thè alle cinque mi va abbastanza a genio.
E quindi eccoci qua tutti e tre, seduti al tavolo della cucina, chi a fare colazione e chi a fare merenda.
Dopo un paio di domande di rito (com'è andata oggi a scuola, vi siete divertiti, avevate interrogazioni ecc...sì, ha chiesto anche a me se avevo verifiche.) arriva finalmente al sodo.

- Sapete, questa sera dei miei amici danno un party alla loro villa! - Esordisce gioviale.

- Quindi stai fuori tutta la sera?

Vedo gli occhi di Sven brillare. Sicuramente ha intenzione di uscire mentre mamma non c'è, o di far venire qui qualche amico. Lo fa spesso di solito, ma dato che "Si può uscire solo di sabato, perchè c'è la scuola" in questi ultimi giorni è rimasto fregato da questo punto di vista.
Ahah! Così impara a fare l'idiota e perdere due anni!
...Ok, io non sono messa tanto meglio, visto che "Una ragazza è meglio che non esca da sola".
Ma tralasciando questo discorso... come risposta alla sua domanda mia madre accentua il sorriso (cosa non molto rassicurante) e corregge la frase.

- Staremo fuori tutta la sera!

- Oh, va bene. - risponde lui con una remissività che mi sconvolge.

- Contenta Alexis? Ti ho già preso un abito favoloso!

...oh. Wow.









Salve a tutti!8D
Spero abbiate passato un bel Natale, e già che ci sono vi faccio anche gli auguri di buon anno!^^
Allora...ecco un altro capitoletto inutile, ma che...bè, finalmente prelude a qualcosa di più che non uno spaccato di vita quotidiana di questa povera ragazza XD
e intanto ho inserito anche Simone e Sarah, que personaggi che torneranno spesso <3
...
...bè, mi ritrovo a non aver molto da dire .-.
pazienza, passo a iringraziamenti!°_°/

Come al solito ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo: Emily Doyle, Black_Star, ____Chocolate!
Grazie infinite per i vostri commenti, non sapete quanto mi fa felice leggerli!^^
E poi, ovviamente tutte voi che mi seguite!
Black_Star, cino nero, CullenDipendent, elfodomestico, Emily Doyle, lady snow, moet et chandon, Parresia, Veronica91!
E ovviamente anche B r o k e n, giulina,
namina89 e Ramble Tamble che invece l'hanno messa tra le preferite!^-^

Grazie per aver letto!!^^

Alla prossima!^^
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: schwarzlight