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Autore: green fan    12/12/2005    3 recensioni
Una sparizione, una serie di delitti dalla soluzione apparentemente impissibile, una ragazza che si ritrova suo malgrado a risolvere questi misteri...Due vite che si intrecciano con la forza come in un incubo che rimarrà tale... o forse no....
Genere: Romantico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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1° CAPITOLO

1° CAPITOLO

Erano quasi le otto di sera a casa Weasley e Ginny non aveva ancora preparato il suo baule.

L’ultimo giorno delle vacanze estive era ormai giunto al termine e la partenza per Hogwarts era imminente; ma Ginny non aveva per niente voglia di partire. Aveva sempre atteso quel momento con gioia, ma al solo pensare che quell’anno non avrebbe trovato i suoi migliori amici ad attenderla le venivano le lacrime agli occhi.

Le sue vacanze non erano state neanche un granché: il viaggio in Italia che la sua famiglia aveva previsto di fare, era stato annullato all’ultimo momento a causa dei molteplici impegni di suo padre, che con la scusa della promozione, doveva trattenersi al ministero fino a tardi. I giorni trascorsi assieme a lui in quella noiosissima estate erano stati veramente pochi, e nemmeno quella sera avrebbe avuto l’opportunità di stare con papà...

 

Ginny era buttata sul suo letto a pancia in giù intenta a leggere un libro babbano cosigliatole da Hermione, ma proprio non riusciva a concentrarsi nella lettura, quando l’anno peggiore della sua vita la stava aspettando a scuola.

Mentre Ginny dava libero sfogo ai suoi pensieri, un improvviso bussare ruppe il silenzio, e la signora Weasley entrò saltellante nella stanza dicendo: "Ginny, tesoro, è pronta la cena!!".

Non sentendo alcuna risposta da parte della figlia, Molly, capì che qualcosa la preoccupava, così chiudendo la porta dietro di se e sedendosi sul letto, le chiese: "Cara, c’è qualcosa che non va?". Seguì un attimo di silenzio in cui Ginny chiuse il libro, e lo posò sul piccolo comodino, poi rispose: "No mamma niente di grave, sono solo triste... Non mi va giù il fatto che dovrò passare un intero anno senza vedere Herm ed Harry..." Molly le accarezzò dolcemente i suoi capelli rosso vivo poi le disse in tono dolce: "Porta un po’ di pazienza, vedrai che l’anno passerà così velocemente che rimpiangerai di esserti preoccupata per così poco! So che sarà difficile i primi giorni abituata com’eri ad averli sempre intorno a te, ma un anno non è poi così lungo come potrebbe sembrare..." Interruppe il discorso vedendo che quelle parole non avevano avuto l’effetto sperato su Ginny, che se ne stava con lo sguardo perso nel vuoto, più pensierosa di prima; così Molly aggiunse: "D’accordo...Facciamo così...Se ti fa sentire meglio per le vacanze di Natale invece di restare a scuola, come hai sempre fatto, torni qui a casa e festeggiamo il Natale assieme a Hermione ed Harry, va bene?".

Finalmente Ginny si rianimò e sorrise dicendo: "Va bene!!". Molly soddisfatta del risultato ottenuto si rivolse nuovamente alla figlia: "Bene, ora che tutto si è risolto possiamo finalmente..."; ma Ginny la interruppe, si era ricordata dell’assenza del padre.

"Mi dispiace che non ci sia papà, speravo di poterlo salutare prima di partire..."

"A questo posso rimediare facilmente: stavo proprio per dirti che papà è riuscito a liberarsi dei suoi impegni ed ora è in cucina ad aspettarci! Anzi, credo proprio che se non ci affrettiamo, possa anche decidere di tornarsene al lavoro!".

Ginny era rimasta a bocca aperta; non credeva di poter ricevere così tante belle notizie in quella serata che sembrava destinata a concludersi male. Molly, rivedendo nel viso di Ginny la gioia di sempre, si complimentò con se stessa per la bravura con cui aveva affrontato la situazione, poi dopo qualche minuto, si decise finalmente ad alzarsi, e dopo aver sistemato la gonna un po’ stropicciata, si portò alla porta e la aprì.

"Bene, andiamo a cenare!"

"Un attimo solo mamma, devo ancora sistemare il baule di scuola... Vi raggiungo appena ho finito!".

La signora Weasley chiuse allora la porta dietro di se e se n’andò scendendo le scale rumorosamente. Ginny, che aveva finalmente ritrovato la felicità e la voglia di partire, aprì il suo piccolo armadio e n’estrasse quei pochi vestiti che conteneva, riponendoli con cura nel suo baule di seconda mano.

Finiti i preparativi, si assicurò di non aver dimenticato nulla, e quando ne fu veramente sicura si avvicinò a quella porta che era stato veicolo di buone notizie, e si fece coraggio.

Poco dopo entrò in cucina: non era molto grande per una famiglia numerosa come la sua ma era calda e confortevole; il piccolo tavolo al centro della stanza era apparecchiato con una tovaglia bianca con ricami d’oro, e sopra di essa erano stati sistemati molti piatti con a fianco le posate; il tutto era stato ordinato in modo così perfetto che nemmeno un ristorante di lusso poteva fare di meglio!. Quando si parlava di cucina la signora Weasley era sempre la migliore. Era chiaro che quella, era una cena davvero importante per la sua famiglia.

Ginny non trovando nessuno ad aspettarla decise di prendere posto a sedere. Non dovette aspettare molto che subito si sentì la voce squillante di Molly proveniente dal piccolo cucinino: "Tesoro, Ginny è scesa!". In pochi minuti tutti avevano occupato la propria sedia, pronti a gustare la cucina della signora Wealey.

Ginny, seduta vicina al padre, non riusciva a trattenere l’emozione: quanto tempo era passato da quando la famiglia era al completo a cena?... Troppo tempo era passato da quei bei momenti e purtroppo, dopo quella sera, ne sarebbe passato altrettanto prima di riunirsi nuovamente tutti.

Ma Ginny non voleva pensarci, era una serata "magica", e per tutta la sua durata quei pensieri voleva lasciarli in un angolo remoto della sua testa.

Dopo essersi saziati a dovere Ginny decise di chiedere al padre il motivo della sua presenza, poiché nessuno fino a quel momento, l’aveva fatto al posto suo. Così, Ginny disse: "Allora papà... Non ci hai ancora detto come mai oggi non sei al ministero..". Arthur, il capofamiglia, non la tenne a lungo sulle spine e spiegò alla famiglia il motivo delle sua inaspettata presenza.

"Beh, credo che prima dovrei spiegarvi come mai sono così assente... Veramente il ministro mi ha pregato di non farne parola con nessuno poiché si tratta di una situazione un po’ grave, però..."

In cucina era calato il silenzio. Fred e George che fino a quel momento sembravano poco interessati all’argomento, avevano smesso di parlare aspettando di sapere cos’era successo di tanto grave.

Il signor Weasley continuò il suo discorso: "... Come dicevo, voi avete il diritto di saperlo. Qualche mese fa, all’inizio delle vacanze, è stata ritrovata in una casa un’intera famiglia di maghi, uccisa senza pietà...". Molly e Ginny cacciarono un urlo, però Arthur proseguì: "... Abbiamo pensato subito che fosse opera dei Mangiamorte o addirittura di Voi-Sapete-Chi stesso, ma ci siamo accorti, e devo dire la verità con una certa amarezza, che i cadaveri presentavano degli strani morsi sul collo e altri segni di violenza... Questo ci ha fatto capire che eravamo fuori pista: la magia e soprattutto le Maledizioni Senza Perdono non lasciano MAI segni di violenza o in qualche modo d’uccisione sul corpo, quindi siamo ancora al punto di partenza e senza nessun sospettato che possa essere coinvolto anche se poco in questo massacro.".

Arthur fece una pausa per pulirsi la bocca col tovagliolo, poi continuò. "Sono rimasto assente così tanto tempo perché eravamo tutti impegnati a capirci qualcosa, ma dopo mesi in cui non troviamo uno straccio d’indizio ci siamo rassegnati, ed è così che il ministro non vedeva motivo di tenerci tutti al ministero a brancolare nel buio, mentre i nostri figli si accingono a partire!!".

Nessuno parlava. Nessuno sapeva cosa dire.

Cos’era successo quella sera in pieno centro a Londra? Che motivo c’era di fare una strage del genere? Ginny non sapeva darsi risposte e a quanto pareva anche il ministero ne sapeva quanto lei.

"Ma perché darsi pensiero per una cosa che non ti riguarda!" si chiese Ginny, e senza stare tanto a pensarci su, decise di cercare un altro argomento di conversazione per riportare a tavola quella felicità spezzata dalla brutta notizia.

Quando gli argomenti da trattare cominciarono a scarseggiare Ginny decise di andarsene a dormire e, dopo essersi cambiata, si buttò sul letto a pensare alle meraviglie e alle avventure che la aspettavano a scuola (per fortuna meno pericolose del solito, senza Harry a cacciarla nei guai!). In poco tempo il sonno cominciò a farsi sentire e così dopo qualche minuto, si ritrovò immersa in un sonno profondo, privo di preoccupazioni. Ben presto tutti i Weasley si affrettarono ad imitare Ginny, e fu così che nella Tana cadde il silenzio...

Verso le due del mattino, un rumore improvviso proveniente dalla cucina svegliò Ginny, che se ne rimase per qualche secondo con gli occhi aperti distesa sul letto, per capire se non se lo fosse sognato; ma un secondo rumore, questa volta più forte, le fece capire che non era affatto così.

Qualcuno era entrato in casa!

Silenziosamente, Ginny scese dal letto, e in punta di piedi si diresse verso la scala a chiocciola che la separava dalla porta d’ingresso. Scese le scale, fece velocemente un giro della cucina, del bagno e di tutte le altre stanze, ma non trovandovi nessuno si diresse allora alla piccola finestra del salotto per cercare un’ombra, una luce e una qualsiasi altra cosa, che le facesse capire che la persona che si era introdotta in casa sua (purché non fosse frutto della sua immaginazione) se ne fosse andata sentendola scendere..

Ma all’atto di spostare la semplice tenda bianca della finestra, qualcuno alle sue spalle le avvolse il braccio attorno al collo (come per volerla soffocare), mentre con la mano libera cercava di tapparle la bocca per non farla gridare.

Ginny provò a liberarsi ma chiunque fosse a tenerla prigioniera, aveva una stretta così forte che le impediva qualsiasi movimento!

L’oscurità della stanza non le era da aiuto, che le negava la possibilità di riuscire a capire chi fosse il suo assalitore.

Il misterioso individuo intanto, estrasse da una tasca un fazzoletto che legò stretto attorno alla bocca di Ginny. Lei, cercò un’ultima volta di opporre resistenza ma all’ultima possibilità di riuscire a liberarsi, le si annebbiò le vista e perse i sensi.

 

CONTINUA....

Note d’autrice: Prima di tutto voglio scusarmi per il ritardo con le lettrici che stanno aspettando il seguito della mia ff da tanto... Mi dispiace ^ ^! Ho avuto moltissimo da fare in questo ultimo mese quindi non ho avuto molto tempo per scrivere!

Poi voglio ringraziare le ragazze che hanno commentato questa storia... Grazie di cuore!

Ah!Per chi non lo avesse capito, il capitolo precedente era solo l’introduzione quindi l’ho fatto corto apposta perché mi serviva solo per spiegare la mia ff!!

Beh... Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto... Scrivetemi in tante!

Un bacione!!!!

Green Fan

 

  
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