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Autore: SweetTaiga    31/12/2010    11 recensioni
"Ma se l’Amore che dice è una stretta al petto dovuta alla sua mancanza, un colpo al cuore ogni volta che mio padre rievoca con disgusto il suo nome, un sorriso ogniqualvolta mi addormento pensando a lei, allora ha ragione.
Forse i Malfoy non provano amore, ma Draco si."
Quando l'Amore trionfa, l'Odio cerca il modo di ostacolarlo. Sempre.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 14. …o minacce d’amore e promesse di morte?

        

Ad Alby, che oggi compie gli anni.
E al 2011, nella speranza che porti fortuna.
Auguri a tutti! :D
 

         
«Draco?»
Nessuna risposta. Questa volta mi sente.
«Draco?»
«Si madre?», risponde finalmente.
«Hai per caso visto il bracciale di fidanzamento dei Malfoy?»
Entro piano nella stanza e lo vedo sbiancare.
No, diamine, ditemi che non l’ha fatto davvero.
Mio figlio non ha preso il bracciale di famiglia per darlo alla Granger, è impossibile.

Ti sposerò perché mi sai comprendere e nessuna lo sa fare come te.

«Madre. Ho deciso di chiedere ad Hermione di diventare ufficialmente la mia ragazza.», dice, tutto d’un fiato.
«Diamine, Draco, non pensavo fossi idiota come tuo padre. A volte siete così impulsivi! E poi.. chiedere? Da quanto un Malfoy chiede
Draco socchiude appena gli occhi ed arriccia il naso, come fa sempre quando riflette sulle parole da usare. Una delle caratteristiche principali dei Malfoy è non usare mai, e dico mai, parole a caso: l’arte della parola è un dono, e da Lord quali siamo dobbiamo sfruttarlo.
Gli lascio il tempo di organizzare i pensieri e mi accomodo sulla poltrona verde muschio: i Malfoy non hanno mai fretta.
«Bè, chiedere in effetti è una parola grossa. Diciamo che il bracciale è finito accidentalmente al suo polso, e come ben sappiamo è impossibile da sfilare.», sussurra pensieroso, più a sé stesso che a me. «E poi, madre, per quale motivo sarei idiota? E’ un mio diritto scegliere chi sposare. Mio padre può giocare a fare il Mangiamorte ed io non posso scegliere con chi trascorrere la mia vita?», aggiunge poi, questa volta in un bisbiglio serpentino tutt’altro che indeciso.
«E’ questo il vostro problema, figliolo: giungete a conclusioni affrettate. Se tuo padre avesse riflettuto un attimo prima di gettarsi tra le braccia del Signore Oscuro, in questo momento non saremmo miseri burattini nelle sue mani.
Ma tu stai mostrando la sua stessa incoscienza. Ricordi ancora le caratteristiche dei Serpeverde?»
Lo guardo un attimo in volto, le labbra arricciate in una smorfia confusa. Non capisce dove voglio arrivare, allora continuo, catturando nuovamente il suo interesse.
«Spirito di autoconservazione e astuzia, Draco. Non spirito di abnegazione come quegli sciocchi Grifondoro, ma di a-u-t-o-c-o-n-s-e-r-v-a-z-i-o-n-e. Il che vuol dire giocare le proprie carte al momento giusto, fare la mossa vincente, non rischiare mai, fare solo ciò che  può portare un qualche vantaggio alla propria persona.»
Un lampo attraversa il suo sguardo: sta iniziando a capire dove voglio arrivare. Bene, lo sapevo che il mio bambino non è un idiota.
«Quindi.. mi stai dicendo che è stata una mossa affrettata e che non mi porterà nessun vantaggio?», dice lui, sedendosi sulla poltroncina dinnanzi a me.
«Esatto. Che guadagno otterresti nel metterti apertamente contro tuo padre e, di conseguenza, contro il Signore Oscuro? Sai bene che la scelta di sposare Hermione non comporterebbe difficoltà solo in ambito familiare, ma anche sociale.
Sei un Malfoy: tuo padre non accetterebbe una anonima e non benestante Granger.
Sei un Purosangue: la società non accetterebbe una Mezzosangue.
Sei figlio di Mangiamorte: il Signore Oscuro non accetterebbe una delle persone che più tenacemente lo sta affronando.»
«E voi, madre.. voi perché accettate?»
Colpita e affondata.
Come spiegare che mi rivedo in quella ragazzina tutto pepe e con la testa sulle spalle?
Non che mi stia esattamente simpatica, certo che no. Ma merita una certa dose di ammirazione.
Se fosse nata in una nobile famiglia e cresciuta a distanza di sicurezza da Potter e Weasley, sarebbe stata sicuramente nelle mie grazie. E non è certo cosa da tutti i giorni.
Eppure, nonostante sia nata da famiglia babbana, nonostante molte volte abbia avuto la possibilità di scappare, nonostante corra il pericolo più grande di tutti a causa del suo sangue, non l’ho mai vista abbassare lo sguardo.
Quegli occhi impudenti ed orgogliosi mostrano tutta la sua forza e la sua determinazione, e basta scorgere i suoi gesti, i suoi movimenti, per intuirne l’arguzia e l’intelligenza.
Resta sempre una Mezzosangue, certo, ma l’unica Mezzosangue sulla quale valga la pena soffermare la propria attenzione.
E poi, Draco ha bisogno di lei. Di una Mezzosangue Grifondoro terribilmente saccente ed indisponente.

Ti sposerò perché hai del carattere quando parli della vita insieme a me.

«Perché non ti abbandonerebbe mai.», rispondo semplicemente. E solo quando le parole sono ormai uscite da parecchi secondi dalla mie labbra, mi accorgo di quanto sia vero tutto questo.

Mi guarda per un attimo, e poi un ghigno fin troppo simile ad un sorriso gli curva le labbra chiare.
«Io la sposerò. Non ora, non domani, ma un giorno la sposerò.»

Per un tipo come me tu sembri fatta apposta.

Mi limito ad annuire.
Cosa si può dire ad un ragazzo innamorato?
O meglio, ad un Malfoy innamorato. Evento più unico che raro.
L’unico altro Malfoy che ha provato un sentimento del genere è mio marito; abbiamo coltivato il nostro amore nonostante le incomprensioni tra le nostre famiglie, nonostante le incomprensioni tra di noi.
E chi sono io per impedire che mio figlio si innamori di una delle streghe più brillanti del secolo, se non la più brillante?
«Non ora, però. O rovinerai tutto. Se dovesse saperlo tuo padre ti manderebbe a Durmstrang, e da lì sarebbe difficile – se non impossibile – vederla. Ci serve un piano.», gli dico, alzandomi per controllare se Lucius è nei paraggi.
Contro mio marito, contro il Signore Oscuro, contro la società.
Tutto questo per mio figlio.
Per difendere il suo amore.
Sorrido. Se i Malfoy provano raramente amore, i Black ne sono pieni. Pieni di passione, pieni di pazzia.
E passione e pazzia danno vita all’amore, come negarlo?
«Sai, Draco, forse dobbiamo inserire il cognome Black a seguito di quel Malfoy.»
Lui sembra capire, ed annuisce. «Draco Lucius Malfoy Black. Suona bene.»
Rido. «Ma se è orribile!»
«Già.», ride con me.
«Madre?»
Mi volto verso di lui, che ora mi da le spalle e rivolge il viso alla grossa finestra che da sul cortile.
«Grazie.»
Sorrido ancora. Un Malfoy che ringrazia è un altro evento più unico che raro, ma per un Malfoy con sangue Black si potrebbe quasi fare un’eccezione.
«Ti preferivo quasi quando avevi il cuore peloso!»*1, sussurro avvicinandomi a mio figlio.
Lui si volta, fissando i suoi occhi nei miei.
«In questo momento mi sarei già strappato il cuore dal petto,madre. Ringrazia che qualcuno abbia preso a cuore il mio cuore – che strana ripetizione – e l’abbia ripulito. Ringrazia Hermione, che mi ha salvato.», mi risponde lui, senza ombra di imbarazzo.
Il mio ragazzo è ormai diventato un uomo capace di parlare d’amore.
E, mi duole dirlo, grazie a quella che mio marito definisce una sudicia Mezzosangue.

Ti sposerò perché ti piace ridere.

«C’è il signor Zabini alla porta.», dice un elfo domestico affacciandosi alla porta.
Io e Draco ci guardiamo. «Fallo entrare», rispondo.
Cosa potrà mai volere Zabini a quest’ora tarda? Che la madre si sia messa di nuovo nei guai?
Lo sento spalancare la porta alle mie spalle, ed iniziare a farneticare in maniera sconnessa.
«Draco, Draco! Ho un biglietto di…»
Si blocca appena scorge i miei capelli, e nascondendo appena un sorriso lo vedo immobilizzarsi.
«Buonasera, signora Malfoy. Chiedo scura per il disturbo.. Devo.. Dovrei.. Parlare con Draco…»
Sento mio figlio ridere. «Parla tranquillamente, mia madre sa tutto.»
Zabini mi rivolge uno sguardo tra il preoccupato e lo scettico.
Annuisco a mia volta, per rassicurarlo, e lui tira un lungo sospiro.
«Tieni. E’ da Hermione. Sono riuscito a portarlo dentro senza problemi, evidentemente tuo padre non aveva previsto che vi avrei aiutato a tenervi in contatto.»
Figurarsi se mio marito avrebbe dato un minimo peso al valore dell’amicizia.
Che ne sa lui di un rapporto che sconfigge i pregiudizi e le ostilità?
Che ne sa lui di quel legame che permette di superare qualsiasi ostacolo?
Lo sapeva, un tempo, quando era un giovane ambizioso ed arrogante, ma pieno di amici. Ora che le Arti Oscure hanno rubato quel barlume di umanità che lo caratterizzava, sembra non riconoscere più amore, amicizia, affetto o compassione.
Sembra non essere più lui.
Ed io combatterò anche per questo: per riavere l’uomo che tanto ho amato, e che tanto ha amato me.
Mi volto verso Draco, copia addolcita del padre.
Vedo sul suo volto la dolcezza che un tempo Lucius dedicava a me, ed una fitta di nostalgia mi colpisce il petto.
Poi qualcos’altro, tenerezza forse, o affetto materno: mio figlio è innamorato.
Questo è il segno che se come moglie ho fallito, come madre no. Se mio marito non prova più sentimenti umani, mio figlio riesce persino a provare amore.
Forse non tutto è perduto, forse c’è ancora speranza.

«Cosa c’è da sorridere, Draco? Cosa ti ha scritto la saccente grifoncina?», chiedo.
Nonostante tutte le mie aspettative, Draco mi sorride e mi porge il biglietto.
Scorro velocemente le righe, per giungere ad una sola conclusione: che ragazza contorta!
«Madre.. non sembra anche a te che sia una minaccia d’amore? Non ti sembra che la morte sia una prospettiva ben più dolce di tutto ciò che questo nostro amore porterà? Non ti sembra, madre, che la promessa di una morte veloce ed indolore sia ben più allettante di una vita di pericoli?»
Resto immobile ad ascoltare quella amare parole pronunciate con una tale dolcezza da far male.
«Ma non pensi, madre, che ne valga la pena? Non pensi che questa minaccia d’amore sia il dono più bello che si possa ricevere?»
Finalmente si volta verso di me, uscendo dallo stato di trance in cui era caduto al pensiero della donna che ama.
«Ha accettato, madre. Nonostante tutto, ha accettato. E mi ha minacciato con la promessa di un per sempre, madre. Per sempre. Sapete cosa vuol dire per sempre? Che non ho altra scelta, madre. Che starò con lei, con lei sola. In eterno.»
Sospira, ed io non so cosa dire. Non si hanno difese contro l’amore, non si hanno parole.
«Un’eternità con la Granger, Draco. Che culo. In bocca al lupo!», dice Zabini, dando una pacca sulla spalla all’amico.
Io resto immobile a guardarli.
«Un’etenità…», sussurra Draco verso il camino spento. «..con la Granger…»
Con il volto trasfigurato dalla gioia e gli occhi lucidi sembra forse ancora più bello, mio figlio.
«Che atroce e meravigliosa condanna.»
Con parole d’amore tra le labbra, lo è di sicuro.

Sono straconvinto che sarà una cosa giusta. Sei un po’ testarda, si, ma quel che conta è onesta.

«C’è una riunione in casa mia e non ne so niente?», dice Lucius, entrando a passi lenti nella sala in cui c’eravamo riuniti.
Draco nasconde il biglietto nei pantaloni, Zabini si avvicina al mobiletto per prendere qualcosa da bene. Io mi limito a guardare mio marito.
«Draco ha deciso di sposarsi.»
Sento due paia di occhi trafiggermi.
Mi volto un attimo verso di Draco: il dolore ha preso il posto della gioia, un velo di tristezza ha reso opachi i suoi occhi.
Torno a guardare Lucius, che invece è rimasto impassibile, se non fosse per il leggero tremito della mano destra sul bastone finemente decorato.
«E con chi, di grazia?»
La cordialità delle sue parole si contrappone alla durezza del suo tono ed alla fermezza del suo sguardo.
Ce la posso fare, ce la devo fare. Per Draco, per me, per Lucius stesso.
Lo guardo negli occhi.
«Pansy Parkinson.»





NOTE:

Ciao a tutti : ) ecco qui il mio regalo per l’anno nuovo, con la speranza che tutti i giovani scrittori di questo meraviglioso sito possano trovare la propria strada.
Non ho mai conosciuto così tante persone piene di talento e passione, e sono davvero felice di essermi decisa ad iscrivermi su Efp. Senza di voi, avrei continuato a pensare di essere l’unica a vivere in un mondo parallelo fatto di lettere e carta e inchiostro e parole e nottate passate alla tastiera di un pc, ma ora so di non essere sola. Quindi grazie, e buon anno nuovo : )

La canzone di questo capitolo è “Ti sposerò perché” di Eros Ramazzotti.


*1) E’ un riferimento alle Fiabe di Beda il Bardo, precisamente alla fiaba “lo stregone dal cuore peloso”, in cui si racconta la storia di un uomo che per difendersi dall’innamoramento e dall’amore incanta il suo cuore, e quando finalmente una donna lo convince a ricominciare ad amare, la pazzia prende il sopravvento. La risposta di Draco allude al fatto che l’uomo viene trovato morto con due cuori in mano: il suo e quello della donna. Il desiderio di avere un cuore nuovo, e l’ostinazione del suo cuore a non andare via, l’avevano portato alla morte.
Il rifiuto dell'amore, quindi, non porta a nulla di buono: )
Consiglio comunque di leggerla, perché è una fiaba davvero bella. E soprattutto perché è difficile da riassumere, quindi non credo di aver reso pienamente il suo valore :P

Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto la storia alle preferite o alle seguite, fa sempre piacere sapere che qualcuno legge ciò che scrivo : ) Come sempre, vi rinnovo l’invito a contattarmi per qualsiasi cosa, che sia una correzione, una critica o un dubbio.
E vi invito ad aggiungermi su facebook cercando “SweetTaiga Efp”.

Un ringraziamento particolare va sempre a chi ha recensito il capitolo precedente:
ginevra james
deathnote92
barbarak
HailieJade

Grazie, davvero : )

Baci, SweetTaiga

   
 
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