Pane, marmellata, nutella, cereali, succo.
Sua sorella mangiava di tutto.
Anche i suoi genitori si abbuffavano la mattina, ma lei proprio non ce la faceva.
- Non mangi nulla, tesoro?- chiese Fleur, con un sorriso radioso.
Victoire scosse il capo, scostando lo sguardo altrove. - Sono in ritardo, mi spiace.-
Con quelle poche e fredde parole, Victoire si congedò dalla sua famiglia e si diresse in camera sua, con i crampi per la fame.
Odiò sè stessa e i suoi genitori con tutto il cuore, ma poi dovette riprendere il controllo.
C'era qualcuno.
Victoire si voltò infastidita verso il ragazzo che la osservava con curiosità e insistenza.
- Chi sei?-
- Fred.-
La ragazza, suo malgrado, si scoprì a riconoscere, sebbene non sapesse dove l'avesse già visto, quel giovane.
- Sei quello che mi fa trovare una rosa sul banco ogni maledetto giorno?-
Fred scoppiò a ridere, scuotendo il capo e lasciandosi cadere sul letto. - Direi di no.-
- Beh che importa? Se non ti spiace dovrei prepararmi.-
Victoire si prepara per essere bella.
Victoire non mangia per essere bella.
Victoire si trucca per essere bella.
Victoire fa la stronza per essere bella.
Victoire è bella?
Victoire era bituata a porsi certe domande, la sua coscienza le diceva: Victoire, che diavolo stai facendo?!Metti via quella fetta di torta! oppure Victoire, non penserai di metterti quella meglietta, vero?
Non sapeva se odiare i suoi genitori per questo, oppure sua sorella, oppure sè stessa.
Però qualcuno doveva odiare, per forza.
- Prepararti per cosa?- Fred la osservava curioso, seguendo ogni suo gesto e movimento.
- Devo andare a Diagon Alley.- rispose la ragazza, infilandosi una gonna che fungeva più da cintura, per quanto la copriva.
- E per andare a farti un giro tu metti quella roba? Ma i tuoi non dicono nulla?-
Victoire alzò lo sguardò su Fred, furiosa. - Come sei bella Victoire! Questa gonna ti fa le gambe ancora più lunghe. Diranno questo.-
Il ragazzo annuì, palesemente sorpreso, ma non si arrese: Victoire era sua nipote, e non le avrebbe permesso di andare in giro conciata così.
- E a te piace vestirti così? Ti piace stare a digiuno?-
- Come fai a...?-
- So molte cose, Victoire. Tra tutti i miei nipoti, sei quella che ha davvero più bisogno di me, ora.-
Victoire non riusciva più a seguire le parole di Fred: nipoti?
- Sei lo zio Fred?!-
- Sì. Victoire, ti piace o no?-
La ragazza lasciò perdere la gonna troppo stretta e sbuffò, lasciandosi cadere con la schiena contro il muro, poi osservò lo zio che le si sedeva vicino, visibilmente preoccupato.
- Mi fa schifo.-
- Allora basta, Victoire. Ti stai facendo solo del male e sei bellissima, ok?-
Victoire sorrise debolmente a Fred, il quale si aprì in un ghigno. - Ma cosa dovrei fare?-
Il ragazzo si alzò, aiutando la nipote a rimettersi in piedi.
- Mai sentito parlare di tute?-
Quel giorno, Victoire Weasley indossò un paio di pantaloni larghi e comodi, non si truccò, si legò i capelli e andò al Paiolo Magico a mangiare.
Pane, marmellata, nutella, cereali, succo.
Sua sorella mangiava di tutto.
E anche lei, ora.
Non è che mi piaccia molto questo capitolo, quindi chiedo scusa!
Perdonate anche il ritardo, ma non abbandonatemi :D
Brinne.