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Autore: ichigo15    02/01/2011    1 recensioni
Ero a quella stupida festa da quanto? Circa quattro ore e mi annoiavo a morte, tutti a fumare o a bere ma chi non vuole che fa?
Scusate ma non posso mettere altro..spero vi piaccia^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok questa è l'ultima storia che pubblico per stasera, è gia tutta scritta e quindi conclusa, ma probabilmente saranno 3 o forse 4 capitoli XD
Ci sono alcune parole "non consone" quindi se non volete leggerle non andate avanti! Detto questo vi lascio alla storia.



 
Ero a quella stupida festa da quanto? Circa quattro ore e mi annoiavo a morte, tutti a fumare o a bere ma chi non vuole che fa? Si mette in un angolo a farsi le seghe? (in senso letterale) dato che nessuno mi considerava minimamente mi sono buttata sul divano facendo finta di mandare messaggi (già non è il massimo divertimento) finalmente dopo non so quanto mi arriva il messaggio della mi mamma che mi dice che sono fuori ad aspettarmi, (tra parentesi “chiedi a Nathan se vuole venire con noi”) sbuffo ti pareva che doveva venire anche lui…(si quando eravamo diciamo più piccoli avevo una cotta per lui e credo che lo sapesse pure, menomale che mi sono svegliata) voglio dire è un bel ragazzo ma a lui interessano le troie e io non ho intenzione di diventarlo per lui puah!
Comunque questi sono gli ordini mi alzo lentamente dal divano dirigendomi verso la terrazza (piove a dirotto da stamani) ok qui sembra che si sia scatenato l’inferno, tutti che fumano e bevono senza preoccuparsi di niente (che ci troveranno di divertente…) mi infilo in qualche modo tra la calca di gente che si trova nell’angolo due metri per due e rintraccio Nathan con aria insofferente, è voltato di spalle e sta fumando, mi abbasso lentamente al suo orecchio tanto nessuno si cura di me per poter pensare male (dico abbassarmi perché è appoggiato alla ringhiera). "Ehi!" gli dico nell’orecchio, lui si volta si scatto e quasi non mi becco una testata (ringraziamo i miei riflessi) mi guarda male, "che vuoi?" "c’è l’autista giù vieni anche te?" mi guarda assottigliando lo sguardo, "che c’è…" replico io "vuoi fare parte dell’orgia che ci sarà tra poco? Se vuoi ti compro un biglietto" dico in tono sarcastico, ok brutta scelta perché sul suo volto si disegna un brutto ghigno, "non sarà che sei tu a volerne fare parte?" mi chiede, faccio un verso insofferente con la mano e mi volto per andarmene (non vuole venire ma che gli devo fa).
Ok quando parlavano alla lezione “mai voltare le spalle al nemico” te dov’eri? Mi dico da sola, le sue braccia mi avvolgono e lui si è comodamente appoggiato alla mia spalla con il mento, sbuffo cercando di scrollarmelo di dosso. Scoppia a ridere, ok perché è cosi forte? Mi giro per quanto possibile per sputargli in faccia, ma perché non me l’ha detto nessuno che quando c’è un ragazzo che ti abbraccia da dietro con il mento sulla tua spalla non bisogna girarsi per nessuna ragione? Altrimenti si finisce come me in questo momento; con le mie labbra incollate alle sue! Ok non è possibile sbaglio o adesso sono girata con le mani sul suo petto? (come diavolo ci sono finita in quella maniera?) maledicendomi cerco di staccarmi ma le sue labbra cercano di nuovo le mie, ma non era lui quello che mi odiava? Comunque gli pesto il piede e esco finalmente da quel buco di terrazza andando verso la porta…(qualcuno ce l’ha con me vero? No perché se è cosi farmelo sapere prima?) uno dei tizi mezzi ubriachi (che tra l’altro non mi ha staccato gli occhi di dosso da quando è entrato) mi si para davanti con il suo ghigno osceno e la sua puzza d’alcol, "ti vuoi divertire un po’?" mi chiede, lo guardo sconvolta "con chi? Qui è una noia!" gli dico io sentendo una risata smorzata alle mie spalle, (Nathan a quanto pare deve venire con noi) "eddai sono bravo sai?" mi dice avvicinandosi, gli sorrido avvicinandomi anch’io, cosi vicina che quasi lo potrei baciare (puah non ci pensate nemmeno che schifo stavo scherzando), sento Nathe che trattiene il fiato dietro di me (cos’è geloso?) bene continuiamo gli appoggio una mano sulla spalla e avvicinandomi ancora, gli pianto un calcio nelle palle "Ops! Scusa non volevo!" gli dico sorridendo sadica, si accascia a terra con un suono smorzato (poverino doveva essere eccitato se gli fa cosi male) sento dei passi dietro di me e due tizi mi si avvicinano, "Ehi! Quello è mio amico" ringhia uno dei due, mi volto lentamente tanto per farlo incazzare di più, "a davvero? E quindi che vuoi fare vendicare la sua morte?" gli chiedo io vedendo che una mini folla si sta creando intorno a noi, sorrido (finalmente un po’ di movimento!) mi guarda sconcertato, fa schioccare le dita delle mani guardandomi in cagnesco, "dovrei avere paura?" gli chiedo ancora sorridendo, si butta contro di me, scoppio a ridere quando scansandomi lo vedo finire addosso a uno della “minifolla” "cos’è hai perso gli scii?" gli chiedo mentre si gira (si guardo Harry Potter) si lancia ancora verso di me, cos’ non ha imparato la lezione? Scarto di lato, lo vedo sorridere e cambiare traiettoria mentre un pugno sta per raggiungere il mio viso, lo blocco con la mano "tutto qui?" gli chiedo sbeffeggiandolo, lui per tutta risposta mi ringhia contro, manco fosse un cane, il pugno ancora nella mia mano gli torco il polso, sentendo che si adatta al mio movimento per sentire meno dolore, sogghigno poverino non sa contro chi si è messo, sento il telefono vibrarmi in tasca, sbuffando gli torco ancora il braccio mettendolo di schiena reggendolo con una mano sola mentre lui si contorce afferro il telefono in tasca, "pronto?" sbuffo "si lo so" sbuffo di nuovo "si viene anche lui" rispondo guardando verso Nathan che sta guardando la scena con gli occhi di fuori, gli sorrido prima di rispondere alla domanda di mia madre (che tra l’altro mi sta pure rompendo) "ok arriviamo!" chiudo la chiamata rimettendo il cellulare in tasca, il tizio di prima è ancora nella stessa posizione immobile, lo rigiro come se stessimo ballando e fossi io a condurre, mossa sbagliata lo guardo inorridita questo sta per vomitare!
Lo rivolto ancora di schiena e gli pianto un calcio nel culo facendolo volare in avanti, (più precisamente verso Nathan che scarta di lato) "ok ragazzi io devo andare via, chi altro vuole vomitare prima che me ne vada?" chiedo sorridendo.
Vedo che nessuno si avvicina e sbuffo, sono tutti delle femminucce (si io sono una femmina ma almeno ho un po’ di carattere) "ok come volete" vado verso Nathan e gli afferro la camicia trascinandolo fuori, "si può sapere come hai fatto?" mi chiede mentre percorriamo il viottolo verso la macchina, "a fare che?" mi guarda come se fossi pazza "come a fare che? Lo hai rivoltato come se fosse una frittella!" sbotta lui, mi volto a guardarlo sorridendogli, "che c’è di strano faccio karate sono cintura marrone e sono ben addestrata" continuo a guardarlo negli occhi dato che non vuole distogliere lo sguardo, "vuoi provare anche te?" gli propongo maliziosa (ok non c’è niente di malizioso) lui mi guarda mentre gli angoli della bocca si piegano in su, si avvicina prendendo la mia mano che è ancora artigliata alla sua maglietta, "non ci provare" dico vedendo che prepara il pugno, (cos’è vuole fare a botte?) "a fare cosa?" dice, sbuffo (quanto è stupido) "questo" gli dico bloccando il suo pugno, e rigirandoglielo dietro la schiena. Tenendolo con tutte e due le mani mi appoggio come ha fatto lui prima, "te l’ho detto contro di me non puoi farcela" gli soffio nell’orecchio, sento un clacson suonare a mi volto perdendo la presa sulle sue mani, "andiamo!" dico voltandogli le spalle per la seconda volta (ok sono scema lo so) ma questa volta non fa niente si limita a seguirmi docile. Sorrido ed entro in macchina salutando, (c’è mia madre nel sedile del passeggero davanti e accanto a lei l’autista che poi sarebbe anche il padre del festeggiato) Nathe entra dall’altro lato e si mette accanto a me nel sedile posteriore. Sento i due tizi davanti iniziare a chiacchierare animatamente, sbuffo prendendo il telefono e le cuffie vedo che Nathe mi sta guardando e gli porgo una cuffia scuote la testa cosi con un'alzata di spalle me la rimetto nell’orecchio. Sento la sua mano sulla mia e mi volto, per la seconda volta le sue labbra sono sulle mie (non mi ero accorta che si fosse sporto verso di me) una scarica elettrica mi attraversa, da quando perdo la testa per lui? Da quando gli hai dato il tuo primo bacio, mi rispondo da sola (si sono una quasi diciassettenne e non ho ancora baciato nessuno problemi?).
Sorride contro le mie labbra mentre riprendiamo fiato, "e con questo" dice "siamo pari" lo guardo schioccando la lingua mi ha presa in giro (ok diciamo che non mi ha fatto cosi schifo). Provo a ribattere ma ormai sono arrivata a casa mia, scendo pronunciando appena un ciao e vado “di corsa” a casa. Entro sbattendo la porta, tanto non c’è nessuno vivo con una mia amica che stasera dorme dal suo ragazzo (“evviva” tutta la casa per me). Mi rinchiudo nella mia camera sbattendo di nuovo la porta. Ok non mi piace, ok lo odio, ok allora perché sento le lacrime sgorgarmi dagli occhi come un fiume in piena? Mi appoggio con la schiena al muro abbracciando il mio cuscino, sento una musica leggera che mi sfiora quasi accarezzandomi prima di scivolare nel mondo dei sogni.  


 

  
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