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Autore: LaMiya    03/01/2011    2 recensioni
C'è una nuova studentessa ad Hogwarts: è stata smistata a Slytherin, è bella.. ed è cattiva. O forse nemmeno così tanto? Si cela un oscuro passato dietro questa ragazza. Blaise e i suoi amici dovranno scoprire qual'è.
Sono un completo danno con questo genere di storie, ma siate clementi :)
Dal Capitolo Quinto: “Ma non capite? Ci deve essere almeno uno di questi particolari che ci riconduca ad una particolare famiglia di maghi. Ed invece nulla! Né per il blasone né per tutti gli altri!”
“Quindi?” Hermione sbuffò:
“Non è una strega.” I due giovani si guardarono, tornando pochi attimi dopo a fissare la ragazza:
“Come?”
“Avete capito bene. Non può essere una strega, né provenire da una famiglia di maghi. Deve essere qualcos’altro.”
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro, personaggio, Blaise, Zabini, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Questa è una storia che avevo già precedentemente postato, ma che visto lo scarso successo ottenuto ho deciso di revisionare, cancellare e ri-postare per non creare confusione. Il prologo è simile a quello precedente!
Ho deciso di dedicarla ad un personaggio di Hogwarts che non si vede spesso come protagonista e che mi ha sempre affascinata: Blaise Zabini.
Mi sembra corretto mettervi a parte, innanzitutto, del fatto che questa è la prima vera fanfiction che scrivo, vale a dire la prima che dedico totalmente a personaggi di cui è già stato scritto: di regola scrivo storie mie, con personaggi e luoghi interamente creati da me. Secondo fatto di cui mi preme mettervi a parte è che io sono un completo danno con questo genere di cose: di regola il mio punto forte sono le one-shot sul genere drammatico-etereo (vale a dire con luoghi più evanescenti che reali)... ho scritto questa fanfiction con la speranza di ricevere consigli con il quale migliorare questo particolare genere di scrittura. Spero di riceverne molti!
Grazie per seguirmi!
Miya

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In effetti, vi sarei molto molto grata se recensiste, sia commenti negativi che positivi sono bene accetti :)




Bring me in your World

~Prologo~



L’anno scolastico ad Hogwarts era iniziato già da quattro mesi: dopo la fine della Grande Guerra contro Lord Voldemort, avvenuta due anni prima, la scuola era andata ricostruita laddove era stata precedentemente distrutta; molti degli studenti che avevano lasciato la scuola erano ritornati tra le sue mura recuperando così gli anni che avevano perso. Le quattro Casate erano state così riformate tra nuovi arrivi e vecchi ritorni.

Blaise Zabini sedeva compostamente al tavolo di Slytherin, nella Sala Grande: i gomiti perfettamente allineati al corpo e il mento alzato in una smorfia di disgusto mentre fissava il suo compagno di casa, Draco Malfoy, con la testa appoggiata sulle braccia in una chiara dimostrazione di…
"Poca classe! Sei assolutamente privo di questa indispensabile dote." Da lì al lanciarsi in una dettagliata descrizione sulle regole del galateo che un Purosangue avrebbe dovuto mantenere a tavola passarono pochi interminabili secondi "Vedi? I gomiti non devono appoggiare sul tavolo, ma devono restare vicino alle costole così da non intralciare il vicino… e devi smetterla di mettere quelle insulse camicie, non si intonano minimamente al tuo ceto sociale. Guarda me ad esempio, è inutile negare che ho una classe innata. È nei geni della mia famiglia."
Si accorse solo dopo vari minuti che il suo migliore amico, ancora comodamente appoggiato al tavolo, stava ancor più comodamente ronfando, ma come suo solito non si scompose: se Draco non era in grado di ascoltare i suoi preziosissimi insegnamenti sulla moda e sulla perfezione di una persona, si sarebbe trovato altri ascoltatori. Zabini voltò con grazia il capo verso la sua sinistra, facendo correre i suoi occhi marroni lungo il tavolo di Slytherin dove una dozzina di ragazzini degli anni più giovani si misero immediatamente composti, dimostrando così di aver compreso quello che gli era appena stato spiegato:
"Vedete ragazzi? Non guardate lui..." e indicò con un cenno distratto della testa il suo compagno di camerata "… è un pessimo esempio! Guardate me, che mi elevo sopra certe debolezze corporee e mentali. Ed ora continuiamo la lezione: chi sa dirmi l’esatto uso delle posate a tavola?"
Il pubblico di Blaise spalancò gli occhi, sconcertato, cercando svelto una soluzione per non deludere il suo idolo di sempre. Blaise sbuffò:
"Molto bene, vedo che qui c’è molto da imparare… allora: le posate vengono utilizzate partendo dall’esterno."
Ci volle solo una decina di minuti perché il tenebroso Slytherin, essere più alla moda di Hogwarts, si ritenesse soddisfatto del lavoro svolto. Si voltò verso Draco, che nel frattempo si era svegliato:
"Perché non esiste al mondo una persona in grado di seguire queste poche e semplici regole?"
Malfoy alzò gli occhi al cielo:
"Blaise, sei la sola persona in grado di conoscere regole che comprendano persino la pulizia delle scarpe… nessuno con un minimo di cervello cercherebbe seriamente di impararle."
Draco Malfoy, 18 anni, Slytherin, principe indiscusso della sua Casa, era figlio dei pentiti Mangiamorte Lucius Malfoy e Narcissa Black che, dopo i molti sbagli compiuti sotto ordine del Signore Oscuro, si erano di loro spontanea volontà consegnati al Ministro della Magia per scontare la condanna.
Avevano passato due anni chiusi nelle celle del Ministero e quando ve ne erano usciti avevano ricominciato a vivere, riscattando il loro nome davanti all’intero mondo dei maghi: Lucius Malfoy aveva ripreso il suo antico posto al Ministero mentre Narcissa, sua moglie, aveva continuato a portare avanti gli affari della famiglia Malfoy.
Loro figlio Draco aveva passato il sesto e settimo anno ad Hogwarts a tentare di ricostruirsi la reputazione impeccabile che si era faticosamente creato negli anni passati.
"La tua ragazza sta sopraggiungendo, o amico mio!" Draco scoccò uno sguardo di fuoco al suo migliore amico, per poi voltarsi verso Hermione, Caposcuola di Gryffindor e sua ragazza in questione:
"Amore senti, per questa sera, preferiresti che metta la gonna a pieghe o a balze?" Draco, che non aveva la più benchè minima idea di quale fosse la differenza tra una gonna a pieghe o a balze fu salvato in extremis da un Blaise Zabini alquanto scocciato che si intromise nella conversazione:
"Hermione, tesoro, tu meglio di chiunque altro dovresti sapere che per un Ballo ufficiale come quello di Natale la gonna a pieghe è assolutamente inopportuna! Vieni su, andiamo a vedere questi vestiti così che non farai figuracce."
"Oh grazie Blaise, non so davvero cosa farei senza di te."
"Probabilmente ruscirei a vestirmi in santa pace senza dover ogni volta cambiarmi i calzini o la cravatta perché non sono in tono con la camicia." il sibilo appena percettibile di Draco giunse alle orecchie di Blaise quando questo si era già alzato:
"Draco, vecchio mio, sei solo invidioso e questo è innegabile." Mentre lo Slytherin conduceva via a passo di carica una felicissima Hermione, al tavolo giunsero altri tre personaggi, che senza tanti complimenti si sedettero nei posti prima occupati da Blaise, giacca di Blaise e borsa di Blaise… perché si sa, la classe ha bisogno di spazio!
Se per l’intero corpo studentesco e insegnanti di Hogwarts era stato uno shoc vedere il principe delle Serpi, Purosague per eccellenza, diventare il ragazzo ufficiale di Hermione Jane Granger, Mezzosangue per antonomasia, ancor di più gli era costato vederlo in seguito stringere un rapporto di pacata amicizia con nientemeno che Harry James Potter e Ronald Billius Weasley, salvatori del mondo magico. Eppure era successo, facendo si che ora fossero loro a sedere di fronte a Malfoy, seguiti da Theodore Nott.

Blaise Zabini, moro, Slytherin, sempre alla moda e disperato: si, Blaise Zabini era disperato:
"Tesoro, è possibile che tu non abbia un solo vestito adatto ad un ballo di natale?" rovistava frenetico nel baule della Caposcuola di Gryffindor, alla disperata ricerca di un vestito confacente ai suoi raffinati gusti.
Era il primo anno della storia di Hogwarts che la scuola organizzava un Ballo di Natale. Alla morte di Silente e alla fine della guerra con Voldemort, Minerva McGranitt, nuova preside di Hogwarts, si era resa conto che il numero di studenti che durante le vacanze di Natale si fermava a scuola era cresciuto considerevolmente: alcuni avevano perso parenti e famiglia durante i lunghi mesi di persecuzione da parte dei Mangiamorte e non avevano più motivo per tornare a casa. Aveva così deciso di provare a risollevare gli animi indicendo una nuova tradizione la sera prima di Natale che avrebbe visto gli studenti delle varie case uniti per la cena in una grande tavolata e poi in pista, dove avrebbero potuto ballare e sfogarsi prima di andare ognuno nel proprio dormitorio ad aprire i regali.
Essendo però quest’idea stata annunciata solo pochi giorni prima e mancandone altrettanti all’evento, l’intera popolazione femminile e maschile di Hogwarts era caduta nel panico: le ragazze che ancora non avevano trovato un abito da indossare organizzavano uscite dell’ultimo momento ad Hogsmade mentre i ragazzi, in netta maggioranza numerica, rischiavano di fare seriamente a botte per riuscire ad accalappiarsi la ragazza migliore da portare al ballo.
Ma se grave veniva considerata la possibilità da parte delle ragazze di non riuscire a trovare il ragazzo adatto, da parte dei ragazzi la possibilità di non riuscire a trovare nemmeno mezza coscia da invitare poiché mancava la materia prima femminile in questione, era considerata una catastrofe:
“Ho accettato l’invito di Dean Thomas…” Ginny Weasley sedeva a gambe incrociate sul letto della Caposcuola di Gryffindor. Blaise Zabini se n’era andato pochi attimi prima dopo aver adempiuto allo scopo principale per cui era stato, secondo lui, creato.
“Beh… complimenti Ginny.” Hermione si voltò verso la sua migliore amica, sorridendole contenta:
“… ho anche accettato quello di Seamus e Dimitri.” La giovane Grifona rise allo sguardo omicida della ragazza “Eddai Herm… in questo periodo dell’anno Hogwarts ha tre ragazzi ogni ragazza, mi è sembrato corretto dar loro una possibilità.”
“E loro sanno della tua brillante idea?”
Ginny le fece l’occhiolino:
“Lo scopriranno al momento opportuno. È così monotona questa scuola in periodo natalizio, che mi è sembrato divertente far ribollire un po’ gli animi: sarà interessante vederli fare a botte per chi avrà il diritto al primo ballo con la sottoscritta, ma in fin dei conti a me basta che ne sopravviva uno soltanto per il dopo.” Fece una pausa significativa per lasciare il tempo alla Caposcuola di ragionare su quanto appena detto, poi si lanciò fuori dal dormitorio. Nell’aria ancora il grido di rimprovero di Hermione:
“GINEVRA!”

Ginevra Weasley era, con gli anni, maturata molto più di quanto, a detta del fratello maggiore Ron, sua madre avrebbe sopportato se fosse venuta a saperlo. Ma, sempre con gli anni, oltre che diventare una tra le cinque ragazze più ambite di Hogwarts era riuscita anche a svilluppare un’innata dote nel saper mentire: lei stessa però aveva confessato a Hermione, una volta, che mai le era servita così tanto come quando si era lasciata con Harry, pochi mesi dopo la fine della guerra. Aveva sofferto, Ginny, ma era riuscita, contro tutte le aspettative, a farsene una ragione, ricominciando in seguito a far strage di cuori ovunque passasse.
La diciassettenne Gryffindor raggiunse così suo fratello Ron, il suo ex-ragazzo Harry, il ragazzo della sua migliore amica Draco e Blaise al tavolo di Slytherin dove quest’ultimo, molto poco galantemente, scacciò un ragazzino del primo anno per appoggiarvi la sua giacca e lasciare così libero il posto precedentemente occupato da questa, a Ginevra.
Quando si sedette, Ginny sorrise: quello sarebbe stato un anno decisamente interessante.



Angolo delle mie storie:

The Begin of the Experience Originali - Generale

Blood's Angels Originali - Generale

The Zodiac's Symbols Originali - Fantascienza

Memorie di un uomo Originali – Drammatico

Volere… Volare Originali - Drammatico
   
 
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