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Autore: Veri_995    03/01/2011    3 recensioni
Un'orfana....quattro ragazzi....la musica....e......
eccomi con la mia nuova ff.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forever We'
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 ciauuu ragazze,  mentre scrivevo questo capitolo avevo pensato di concluderla con il capitolo precedente e che questo fosse il primo capitolo del sequel, ma poi ho pensato che non potevo farla iniziare così, e ecco allora che la storia continua....
Lasciatemi una recensione per sapere cosa ne pensate, ricevo sempre i commenti delle stesse persone, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano anche gli altri....
Buona lettura

È passato un po' di tempo dal giorno dell'udienza e i ragazzi erano stati rilasciati. Durante quel periodo, i ragazzi rilasciarono un sacco di interviste per spiegare il malinteso. Mio fratello era tornato parecchie volte in tribunale per la storia di mio zio, come unico testimone. Alla fine Tomas era stato condannato all'ergastolo per pluriomicidio. Avevo computo 18 anni e adesso metà delle entrate degli affitti entravano nel mio conto corrente. I ragazzi dopo aver saputo che a casa mia c'era uno studio di registrazione si erano trasferiti e adesso vivevamo tutti assieme come una grande famiglia, quella che non avevo mai avuto. Ero stata presentata come la nuova fidanzata stabile di Tom, scoprendo così che era conosciuto da tutti come il “sexgott”. Il playboy del gruppo. Questa sera, per farsi perdonare la sfuriata che gli avevo fatto quando ero venuta a conoscenza una volta lontani dalle telecamere, mi aveva fatto trovare un vestito da sera con accanto un biglietto

ti aspetto per le 8

baci Tom”

iniziai subito a prepararmi e alle 8 meno 5 ero pronta. Mi precipitai di sotto appena sentii il clacson della sua, anzi di Bill, auto. Portava lo smoking. Appena lo vidi mi misi a ridere. Non lo avevo mai visto vestito così in 5 mesi che lo conoscevo. Mi portò in un locale poco fuori Amburgo. Era tutto arredato in bianco e lì si tenevano le più importanti cene di gala. Questo spiega il suo abbigliamento. Sul tetto c'era una terrazza e finita la cena salimmo per osservare le stelle. Verso l'una decidemmo di tornate a casa. Adesso siamo nella Q7 che raggiungiamo casa quando la vedo. Porta una minigonna e un top. Si vede che è mal nutrita e sta morendo di freddo. Non posso credere che lo stia facendo

N: -rallenta-

T: -cosa vuoi fare?-

N: -la vedi quella ragazza-

T: -quale? Qui è pieno di ragazze. Ma perchè mi hai fatto fermare in un posto del genere? Non vorrai mica mettermi alla prova...-non lo lasciai finire

N: -quella. E no non voglio fare niente di tutto ciò-

T: -allora cosa vuoi fare?-

N: -era la mia unica amica nell'orfanotrofio, quella che mi ha insegnato a suonare la chitarra. Potresti usare la tua fama e portarla qui?-

T: -va bene-

scende dalla macchina e le se avvicina. Vedo che parlano un po' e poi si allontana

 

Tom.

Mi avvicino alla ragazza che mi aveva indicato Nene

T: -hey tu-

J: -io?-

T: -sì tu. Come ti chiami?-

J: -Jessica, ma mi chiamano tutti Jess-

T: -quanto vuoi per due notti?-

J: -devi parlare con quel signore laggiù-

T: -ok grazie-

ecco perchè era qui. Era costretta. Mi diressi verso il tizio. È sicuramente straniero

T: -scusa, quanto vuoi per la biondina, due notti. Viaggio molto e vorrei avere un po' di compagnia queste due notti ad Amburgo-

Ti: -non sei il chittarrista di quella band, mi sfugge il nome-

T: -sì sono io, te l'ho detto, viaggio molto-

Ti: -ma non sei fidanzato?-

T: -non intrometterti nella mia vita privata, allora quanto vuoi?-

Ti: -50 a ora. Per due giorni fanno 2400-

T: -tieni 2e 5 se andassi fuori tempo...non si sa mai-

Ti: -grazie-

T: -ah..io non sono mai stato qui-

Ti: -certamente-

ritorno verso Jess.

T: -hey Jess, monta in macchina-

J: -dove stiamo andando?-

T: -di sicuro via da qui-

era impaurita, continuava a tremare,ma non credo che sia solo per il freddo. Mi tolsi la giacca e gliela posai sulle spalle, non tremò più così tanto, ma negli occhi si vedeva ancora la paura.

T: -bene sistemati qui dietro, e comunque non voglio fare niente con te, solo portarti via da qui-

J: -perchè?-

T: -lo capirai subito-

apro la mia macchina e mi siedo al posto di guida

N: -grazie Tom!-

T: -di niente piccola-

N: -ciao Jess!-

J: -Nena?!-

N: -in carne ed ossa-

J: -pensavo che non ti avrei più rivista-

N: -anch'io lo pensavo. Ma mi vuoi dire dove cavolo ti sei cacciata?-

J: -ti ricordi, tre anni fa, poco prima del mio compleanno, cioè poco prima che mi cacciassero?-

N: -quando quella famigli ti adottò?-

J: -sì, bhè non erano proprio una famiglia, erano un trafficante di ragazze e la sua governante, e puoi intuire cos'è successo dopo. Sono stata fortunata però che non mi hanno bucato. Spesso succede. Se le ragazze sono ribelli.

N: -o mio dio-

e dopo questo arrivammo a casa in silenzio. 

   
 
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