Fredda giornata di dicembre.
Harry scende pensieroso le scale diretto ad Erbologia - Allora….il tema per Piton l’ho fatto, gli appunti della McGranitt
pure… se la Sprite non mi riempie di lavoro stasera riesco ad andare agli
allenamenti…-
Mentre questi pensieri gli passavano per la testa, vide Ron
corrergli incontro con la faccia più rossa dei suoi capelli ( e ce ne vuole…^
^!).
-Harry Harry
Harry!!-
-Che succede? Perché sei così
agitato?-
-Ho sbagliato a copiare gli
orari!! La lezione d’Erbologia è iniziata 10 minuti fa!!-
-Acc… potevi dirmelo prima no??- e travolgendo chiunque passasse si tuffò giù per le
scale
-Hei aspettami!!!- urla Ron
-ma guarda te se devono
capitare tutte a me..- pensò Harry.
Stavano scendendo gli ultimi
scalini, quando Gazza sbucò da dietro un angolo (pauraaaa…)
-bene bene- disse – chi abbiamo qui? Oh, il signor Potter e il signor Weasley che
corrono come pazzi per la scuola…bene bene… ora venite
con me dalla professoressa McGrannit-
-Ma signore…la professoressa Sprite ci aspetta nella
serra…- disse Ron con il fiatone…
-Ah!! E siete pure in ritardo!!- disse Gazza spingendoli su per la scala.
-Almeno possiamo riprendere
fiato..-
-Ron per favore taci…- dice
Harry sconsolato… -la McGranitt ci farà una bella ramanzina…-pensò.
Nel suo ufficio, la
professoressa McGranitt era seduta alla scrivania china su un foglio di
pergamena.
-scusi professoressa- disse
il custode- ho beccato questi due studenti che correvano come delle furie giù
per le scale-
-ma eravamo in ritardo per la lezione d’Erbologia!- cerca
di scusarsi Ron
-silenzio signor
Weasley…grazie Gazza, ora ci penso io. Può andare.- disse la
McGranitt riponendo la pergamena.
-Sedete ragazzi- disse.
Harry si sedette su una sedia mentre Ron cominciava ad agitarsi.
-Ragazzi, correre per le
scale è proibito dal regolamento, anche se si tratta di un’emergenza- disse la
professoressa con uno sguardo severo- perciò 5 punti in meno a Grifondoro-
(diabolica…).
- Ma professoressa!! Ron ha sbagliato a copiare gli orari e…- disse Harry.
- Non mi interessa
signor Potter, e per avermi contraddetto, stasera verrà nella mia aula per
punizione-
-Ma professoressa…l’allenamento…- Harry è sbalordito, -
questa è la mia decisione Potter, e ora potete andare- e intinse la piuma
nell’inchiostro ricominciando a scrivere, mentre i ragazzi uscivano
dall’ufficio.
- Ci mancava anche questa!-
disse Harry- se arrivo in ritardo Baston mi stacca la testa dal collo e la usa
come pluffa…-
-Ormai il danno è fatto.
Andiamo in sala comune, così mi aiuti a fare il tema per Piton- dice Ron e si
avvia per il corridoio - Che bella serata che mi aspetta…- pensa Harry,
attraversando il ritratto.
Seduto su una poltrona della
sala comune, Harry sta leggendo la Gazzetta del Profeta, mentre Ron ripone le
pergamene nella borsa. Hermione sbuca all’improvviso dal buco del ritratto -ma dove siete finiti voi due? Vi aspettavo a Erbologia-
-Ron ha fatto casino con gli
orari…- dice Harry - … e Gazza ci ha beccato per le scale e spediti dalla
McGranitt…- dice Ron -… e mi ha messo in punizione. A proposito, è meglio andare
prima che mi levi altri punti- dice Harry alzandosi dalla poltrona e prendendo
la scopa
-Auguri – dice Ron – non vorrei essere
al tuo posto-
- Neanch’io- e esce
dalla sala comune.
Era ormai tardi
quando Harry uscì dall’aula di Trasfigurazione; la McGranitt gli aveva
fatto scrivere sulla lavagna 50 volte “Non devo correre per i corridoi”. Aveva
la mano indolenzita.
Con la scopa sulla spalla si
diresse al campo di Quiddich: il parco era deserto, e un forte vento tirava da est
scompigliandogli i capelli neri perennemente in disordine.
-Ma dove sono tutti?- pensa entrando nel campo. - Alla
fine ce l’hai fatta Potter- dice una voce alle sue
spalle.
Oliver Baston scende dagli
spalti lanciandogli uno sguardo severo.
-Lo sai che voglio la
puntualità assoluta agli allenamenti-
- Mi dispiace Oliver ma la McGranitt mi ha messo in punizione…- si scusa
Harry.
- Per questa volta va bene-
dice Baston- ma fermati ad allenarti per un po’,
sabato c’è la partita contro i Corvonero e non ho intenzione di perdere- dice
uscendo dal campo.
Harry monta sulla sua scopa
librandosi nel freddo della sera.
Inizia a fare dei giri
intorno alle porte quando vede una figura entrare in
campo.
Incuriosito, si avvicina
atterrando lì vicino
-ciao Harry- dice la figura
avvolta in un mantello con una sciarpa sul viso
Harry non riesce a capire… – perché
non dici niente? Ah, è vero, il mantello..-
Dietro la sciarpa apparve il
viso di Cho Chang. Harry diventò rigido come una statua
– ciao… scusa non ti avevo riconosciuta…- disse
-Ti stai allenando per la
partita?- dice la Corvonero
- si…- risponde Harry
timidamente (tenerooo…)
- ti va di fare due tiri con
me?- chiede Cho con un sorriso
- ok..
– Harry sente le gambe sciogliersi, ma non è il freddo, sono gli occhi scuri di
Cho a fargli quell’effetto.
- Vediamo se mi prendi!- dice
Cho montando sulla scopa e partendo velocemente
Harry monta in sella preso da una strana euforia – e chi pensava che la
serata sarebbe finita così?- pensa mentre con un accelerata si mette alla
rincorsa della ragazza….