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Autore: AliceInAshbaLand    03/01/2011    7 recensioni
Una storia demenziale su due pazze malate di Guns che si apprestano ad assistere ad un loro concerto. Ma qualcosa va storto...
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Dj Ashba , Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Allora, cosa avete combinato ieri sera?”
Sono seduta al tavolo del bar dell’hotel con Daren, davanti a due fette di torta e due tazze di cappuccino, giusto per svegliarci un po’.
Lo guardo mentre è intento a divorare la sua porzione, come se non mangiasse da mesi.
“Ehi, attento a non strozzarti, mangia più piano!”
“Scusa Alis, è che ho una fame che non lo immagini!”
Sorrido e aspetto pazientemente che finisca di riempirsi la pancia prima di cominciare il suo racconto. Almeno questo ragazzino riesce a farmelo tornare il sorriso. Però se non si sbriga a raccontare io arrivo tardi al lavoro!
“Da dove devo cominciare a raccontare?”
“Direi più o meno da quando eravamo al pub”
“Bene allora… eravamo lì, Steve beveva vodka con Izzy e gli altri due ridevano alle battute di Duff, che poi Alis, fanno cagare quelle battute, sul serio! Beh comunque dopo ti abbiamo vista sulla pista con Axl, e Izzy ha fatto un commento tipo ‘ecco, siamo da capo’” come volevasi dimostrare, ci avevo visto giusto…ho fatto bene ad andarmene… “beh, poi avete cominciato a..beh, lo sai cosa avete cominciato a fare, e ve ne siete andati. Non ci abbiamo fatto molto caso, e abbiamo continuato a bere”
“Abbiamo? Daren, avevi appena sboccato!”
“Ma non mi sono trattenuto, scusa! E comunque ho bevuto un solo boccale… al pub”
“Ah perché poi hai bevuto ancora? Oddio, vai avanti…”
“Beh dicevo, quei tre continuavano a ridere e noi altri tre bevevamo e parlavamo del più e del meno, più che altro di musica… Dopo un’oretta, tipo a mezzanotte, Ste si è accorta che non c’eri più, e ha cominciato a sclerare dicendo che ora doveva badare a me e non ne aveva mezza voglia… ma… sono così rompipalle?” mi chiede tutto mogio.
“No Dj, sei solo un po’ logorroico, ma noi ti amiamo così” gli sorrido.
“Oh bene! Comunque, dopo ce ne siamo andati, e Izzy ha detto che andava a casa sua per controllare che Axl non facesse cazzate..” non posso fare a meno di provare un moto di affetto verso Izzy in questo momento, ma potevo immaginarlo che lui cercasse sempre di stare dietro ad Axl per farlo comportare bene… “Dopo, ci siamo diretti all’hotel, nella vostra camera..”
“Ho notato…”
“Giravano sigarette e bottiglie di alcol a non finire, non mi chiedere da dove saltassero fuori…”
“Preferisco non saperlo”
“Slash è collassato subito, tipo dopo neanche un quarto d’ora… gli altri tre erano finiti sul letto tutti ubriachi, e io stavo lì a guardarmi la tv bevendo zio Jack!” mi dice fiero.
“Quindi…tu non hai preso parte a…?”
“A quel menage a trois? No no, c’erano i porno in tv scherzi!”
“Ma se c’avevi un porno davanti, scemo!”
“Ma quelli in tv sono più belli!”
“Contento te! Bene, e quindi…ti sei addormentato dopo?”
“Sì, dopo verso le 3 ho spento la tv e mi sono steso per terra cercando di dormire, ma è difficile quando hai tre individui che…”
“Sì, lo so, andiamo avanti dai, sorvoliamo”
“Beh, dopo Steve si è stufato ed era mezzo ubriaco, si è steso accanto a me e ci siamo addormentati così…” alza lo sguardo timidamente come se avesse paura di continuare “sono gay Alis?”
Scoppio a ridere, non mi aspettavo una domanda del genere!
“Gay, tu? Ma figurati se sei gay! Fidati che da grande fai strage di donne!” gli rispondo ridendo al solo pensiero che Daren si faccia venire di queste crisi esistenziali.
“Oh, bene. Beh, dopo sei arrivata tu la mattina ed eccoci qui” si apre in un mega sorriso “e… e tu che hai fatto con Axl?”
“Sorvoliamo grazie, meglio non parlarne”
“L’avete… l’avete fatto?”
“…Sì, ma…nulla di che, ora è tutto finito e torneremo alla solita vita di tutti i giorni..a proposito, vieni che andiamo a svegliare quei dormiglioni, siamo in ritardo per il lavoro!” cerco svelta di cambiare discorso, non ho proprio voglia di parlare di Axl in questo momento.
Ci alziamo da tavola e ci avviamo verso la camera. Sulle scale incontriamo mia sorella, tutta di fretta.
“Alis cazzo, sono in mega ritardo per il lavoro, il nonno di Tommy mi farà un cazziatone! Ci si sente eh!”
“Vengo a prenderti al lavoro stasera okay?”
“Sì okay, a stasera!”
La vedo scomparire dietro l’angolo, e mi volto per andare in camera.
Apro la porta e quei tre sono già vestiti e pronti ad andarsene, non me lo sarei mai aspettato!
“Oh ciao! Scusa abbiamo fatto un po’ di casino ieri in camera, ci dispiace…”
“Non fa nulla Duff, tanto non sta a me mettere a posto… piuttosto, Daren qui mi ha raccontato della bella orgia che avete fatto ieri sera…”
Vedo Steven fulminare il ragazzo con lo sguardo, mentre il biondo cerca di trovare una scusante, ma lo blocco in tempo.
“Senti, non fa niente, okay? Non sono qui per farti la predica, questo è poco ma sicuro! Ma… se c’è qualcosa di serio tra te e Ste” mi volto verso Steven “o tra TE e Ste… insomma, qualunque cosa sia successa ieri, non fate cazzate, okay? Ci teniamo ai nostri sentimenti, tutto qui. E ora se mi volete scusare, io ho da fare”
Li faccio uscire dalla camera, ed entro chiudendo la porta. In una mezz’ora io e Daren cerchiamo di mettere a posto più che possiamo, poi mi preparo per andare al lavoro. Ma prima, devo portare il ragazzo da suo padre. Prima di lasciarlo andare lo guardo per un’ultima volta, cercando di renderlo il più presentabile possibile.
“Non sei ubriaco, vero?”
“No Alis, sto benissimo”
“Mi raccomando, non una parola con tuo padre su quello che abbiamo fatto ieri, okay?”
“Starò muto come un pesce!”
“Bravo ragazzo… bene, allora spero di rivederti prima o poi”
“Anche io… cavolo mi mancherete, non c’ho voglia di tornare nell’Indiana, lassù è una noia!”
“Ah, io invece ho una voglia matta che tu ci torni, così abbiamo un po’ di pace” gli dico facendogli la linguaccia, mentre lui mette il broncio.
“Ehi, scherzavo, dai! Mi mancherà la tua parlantina, e penso che mancherà anche a Ste. Te la saluterò, oggi era particolarmente di fretta” guardo l’ora “e anche io sono in un maledetto ritardo, devo andare Daren! Stammi bene eh!”
Gli do un veloce bacio sulla guancia, e scappo lasciandolo lì nel corridoio. Mi mancherà quel ragazzino, cavolo! Mi ci ero veramente affezionata!
Scendo dalle scale diretta al lavoro, e quel turbinio di pensieri ancora non mi lascia in pace.
Nella hall, però, incappo in Izzy. Che ci fa lui qui? Cavolo, non ho tempo da perdere io!
“Izzy! Non… non mi aspettavo di trovarti qui, che è successo?”
Alza la testa che finora aveva tenuto bassa a guardare il pavimento, e vedo nei suoi occhi uno sguardo triste… sembra quasi che si voglia scusare con me, ma di cosa?
“Io gliel’ho detto che dovevi lavorare, ma non ha voluto sentire ragioni…” il suo sguardo corre dall’altra parte della hall, dove, seduto su un divano, c’è Axl.
E ora cosa vuole? Non sono dell’umore giusto per sostenere un discorso, e soprattutto non ho tempo! Non ora, sicuramente!
“Che vuole?”
“Non ne ho idea, si è svegliato e ha dato di matto perché non c’eri più…non è abituato ad essere scaricato dalle ragazze, immagino..”
“Non è un problema mio Izzy, io ho un lavoro a differenza vostra, e non ho tempo da perdere”
Capisco dal suo sguardo che l’ho offeso… gli ho praticamente dato dello scansafatiche. Ah, Alis, modera il linguaggio, Izzy non ti ha fatto nulla!
“Scusa, non intendevo dire che tu…”
“Tranquilla, ho capito cosa volevi dire… ma Axl è Axl, e devi imparare a conoscerlo per quello che è, ossia un egoista cazzone… e mi ha letteralmente costretto a portarlo da te, mi dispiace…”
Sbuffo, ma perché dico io, perché deve rompere le palle proprio ora?
“Sì tranquillo Izzy, non ce l’ho con te”
Senza neanche salutarlo attraverso la hall diretta verso l’uscita, ma vengo fermata da un braccio che mi tira, costringendomi a fermarmi.
“Hey honey, dove vai?”
“Axl, lasciami, sono in ritardo per il lavoro”
“Te ne sei andata stamattina” cavolo, perspicace il ragazzo!
“Sì, lo so. Avevo da fare”
“Cosa?” riesco a sentire il suo sguardo indagatore su di me.
“Ma che ti importa? Dovevo controllare che gli altri stessero bene”
“E non potevi svegliarmi?”
“No. Ora lasciami, sono in ritardo”
Mi libero con uno strattone dalla sua presa e svelta esco, lasciandolo lì, senza parole e probabilmente incazzato nero.
Mentre cammino veloce a testa bassa, ricomincio a maledirmi per il comportamento che ho avuto stamattina.
Insomma, mi pare di impazzirci in questo posto!
Sì, se me l’avessero detto un mese fa “ehi Alis, vivrai ad LA e andrai e letto con Axl Rose” di certo avrei fatto i salti di gioia al solo pensiero… e ora? Ora sono qui da neanche due giorni, e sento la necessità di andarmene. Perché? Perché non so cosa mi riserbi il futuro, non so se domani sarò ancora qui, se tornerò indietro, oppure se farò un altro salto temporale… se lo sapessi, forse le cose cambierebbero… se mi dicessero che prima o poi tornerò indietro, allora cercherei solo di divertirmi il più possibile, per far sì che ogni attimo passato in questa meravigliosa città sia memorabile..
E se invece fossimo destinate a rimanere qui per sempre? In quel caso, ho fatto bene a non legarmi ad Axl, chissà cosa poteva comportare… potevo essere una delle solite groupie, potevo rimanere con lui per un po’, magari sarei potuta cadere nei loro bellissimi vizi come droga e alcol…
No no, ho fatto solo bene! Ora la mia unica preoccupazione è trovarmi un futuro qui, dato che non so per quanto ancora sia costretta a viverci… il problema Guns… quello viene dopo, lasciamolo a stasera.
Arrivo finalmente al bar e mi fiondo dentro.
“Ciao scusa il ritardo, comincio subito” dico di fretta al proprietario, per poi cominciare a lavorare.
La giornata passa in fretta e in men che non si dica sono pronta per tornare in hotel, ovviamente passando prima a prendere Ste. Oggi è stata una giornata stancante e ho seriamente bisogno di riposarmi.
Percorro la strada con il sorriso sulle labbra, stranamente; forse perché la mia prospettiva per stasera è starmene sotto le coperte a mangiare e guardare la tv, e quindi finalmente riesco ad avere un po’ di relax. O forse perché il fatto di avere dei soldi in tasca come risultato del mio lavoro mi infonde un po’ più di sicurezza rispetto a stamattina. Chissà com’è andato il lavoro a mia sorella, immagino che avrà fatto delle lunghe chiacchierate con il nonno di Tommy, conoscendola.
Già ce la vedo a chiedergli vita, morte e miracoli di T-Bone con gli occhi che le luccicano, ahah!
Wow Alis, stai ridendo! Diamine, non credevo fosse possibile in una giornata così, e invece…
Apro la porta del negozio in cui lavora Ste e rivolgo un saluto veloce a John.
Questo posto mi infonde sicurezza, in un certo modo è come se mi facesse sentire a casa... tutti quei dischi esposti in file ordinate, gli strumenti appoggiati disordinatamente alle pareti. Sembra fatto apposta per me, qui dentro potrei perdermi, passarci un’intera giornata senza sentire il tempo che passa. Una voce mi porta improvvisamente alla realtà.
“Soooore, ci sei? Dai andiamo, che ho una fame da lupi!”
“Uh? Sì, sì, ci sono mi ero un attimo incantata”
Usciamo dando un ultimo saluto e ci dirigiamo verso l’hotel, parlando del più e del meno. O meglio, parlavamo del più e del meno, e poi siamo finite a discutere su quello che ci è successo… tasto dolente!
“Alis, tu credi… credi che riusciremo a tornare?”
“Non ne ho idea… anche se penso che saremo costrette a rimanere qui ancora a lungo…”
“Cioè, tu pensi che finiremo le nostre vite qui?”
“Non lo so, non ci capisco più nulla… Insomma, non capisco se siamo in una specie di dimensione parallela o cosa…?”
“Spiegati meglio, non ti capisco”
“Cioè… noi stiamo cambiando la storia. I Guns nel 1985 non ci hanno mai incontrate, non eravamo neanche nate! Magari Axl aveva passato la serata di ieri in compagnia di un’altra ragazza, o forse era rimasto a casa… quello che voglio dire è, se mai torneremo indietro, esisteranno loro? Che ne possiamo sapere di quello che succederà? Magari domani esci con Duff e finisce sotto una macchina… ciao ciao Duff, ma questo non doveva accadere. Magari nel vero passato doveva rimanere tutto il giorno a dormire, e invece no, arriviamo noi in questo altro passato e cambiamo il corso della storia, cambiamo gli eventi. Io non so se sia una cosa bella o… oppure un mezzo disastro”
“Oddio non l’avevo mai pensata da questo punto di vista!”
“Ma le mie sono solo supposizioni, sto solo cercando di pensare a cosa succederebbe se noi tornassimo indietro, a come la storia cambierebbe… e non so se ho più paura a rimanere qui o a ritornare nel 2010”
Mi guarda e capisco che anche lei ha la mia stessa paura. Non è per niente bella la situazione in cui ci troviamo, ora come ora voglio solo che finisca tutto, e che finisca nel migliore dei modi… voglio tornare, e voglio che la storia non cambi… ma forse chiedo troppo.
“E poi… un’altra cosa che mi sono chiesta”
“Sore mi fai paura… ma dimmi tutto”
“Noi… esistiamo ancora nel futuro? O siamo svanite così nel nulla? Cioè, ora le nostre amiche si stanno godendo il concerto senza di noi, e… sanno che siamo scomparse? Si ricordano di noi o siamo state semplicemente cancellate dai loro ricordi? Oppure, esistiamo ancora e ci siamo tipo sdoppiate..?” questo discorso contorto mi sta mandando in pappa il cervello, è tutto il giorno che ci rimugino sopra e continuo a non capirci nulla!
“Alis, non lo so… io non ci ho mai pensato, ma ora mi stai facendo venire il dubbio anche a me…”
“Io… io devo farmi meno patemi, cavolo! Ora, ti ordino di tapparmi la bocca se provo a rifare un discorso del genere stasera, okay?”
“Perfetto, ora andiamo a mangiarci qualcosa, dai”
Saliamo in camera e ci facciamo portare la cena a domicilio, mentre facciamo zapping in cerca di qualcosa di bello da guardare. Ci addormentiamo sfinite, io con un mal di testa lancinante.
Segnatelo Alis, i viaggi nel tempo fottono il cervello.
 
 
 
Bene bene, nuovo capitolo! :D che dite, mi faccio troppe seghe mentali? ç_ç aaaah, non ci sto capendo più niente neanche io <_< e non è una buona cosa :O Vaaaabbè, grazie di nuovo a tutti coloro che leggono questa storia *_*
  
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