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Autore: Ossequi_Monet    04/01/2011    4 recensioni
Questa è la storia di Ossequi Monet , una vampira dell’epoca della rivoluzione francese che arriva a Forks.
Naturalmente incontrerà i Cullen e si innamorerà di qualcuno…
Spero di avervi incuriosito, mi raccomando i commentini sono gradiiti e anche le critiche. Besitos!!
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Heiiiii! Ma ciao! Come avete passato le feste? Io a casa….=( … davanti al Diario del Vampiro =). Chi di voi l’ha letto?
Il questo capitolo quelle pazze di Alice e Ossequi portano quel poraccio di Gioele a fare shopping. Si scoprirà anche perché Gioele pensava di dover morire …
Grazie per la ricomparsa Blooooo!
Risponderò alle recensioni con il nuovo metodo =)
Recensite in tantiiiii <3
 
http://blingee.com/blingee/view/120182547-Amy-lee-e-Steven-mcQuuen"  
 

Capitoli 13
Ossequi Monet
Shoppiiiing!

 

 
Lo dico sussurrando ma appena abbasso la testa trovo tutti a ridere come cretini. Alice ha addirittura fermato la macchina per il gran ridere.
 
Edward rideva a più non posso e dopo avermi messo una mano sulla spalla incominciò a parlare a fatica per le risate:
 
- Per morire? E chi dovrebbe ucciderti?- Ma allora…
 
- Voi non leggete i miei pensieri!- Non c’era altra spiegazione, se avessero realmente letto i miei pensieri Edward mi avrebbe staccato la testa all’istante.
 
- Ma certo che si, solo che i tuoi ci sono oscurati, la tua natura deve avere una specie di protezione dai nostri poteri.- Mi disse Ossequi; che fortuna che il loro potere non funzionasse su di me!! 
 
 
Pov Ossequi
 
Chissà a che cosa pensava. Se è arrivato a pensare che lo avremmo ucciso!
 
- Perché a cosa pensavi?- Edward aveva smesso di ridere e si era fatto serio facendo spaventare Gioele.
 
- Ma nooo a niente!- E una risata isterica usci dalle sue labbra.
 
- Bando alle ciance siamo arrivati!!- Alice stava parcheggiando e stava già pensando ai mille negozi che avrebbe visitato.
 
- Shopping!!!!- Io e Alice stavamo ridendo e urlando, adoravamo fare shopping.
 
Gioele ridendo chiese a Edward:
- Ma fanno sempre così?- E Edward aveva risposto con un espressione tragica annuendo con la testa.
 
- Vi ricordo che domani partiamo quindi va bene fare il guardaroba a Gioele ma non comprate duecento abiti anche per voi!- Si era aiutato muovendo le mani per esprimere il concetto e sembrava molto più buffo che autoritario.
 
Edward che conosceva le nostre abitudini ci stava rimproverando.
 
- Si si, come dici te…- Alice e io già stavamo pensando all’ultima collezione di Burberry.
 
Trascinammo Gioele per tutti i negozi e comprammo vestiti per un esercito.
 
- Ma io sono uno solo!- Si lamentava ma più continuava con le lamentele più ci incitava a comprare scarpe, cinture, camice e prodotti per il corpo.
 
- Alice guarda questa camicia! Spiccherà con il colore dei suoi occhi!-
Usavamo Gioele come una bambola da vestire.
 
- Scusate .. io non ho denaro.. chi pagherà tutta questa roba?- Aveva un espressione mortificata.
 
- Tu non ti preoccupare per il denaro, pagherò io!- Sul suo viso comparve un espressione buffissima che fece ridere me e Alice.
 
- Solo la camicia che mi avete fatto indossare costa 7oo dollari, e avete praticamente già portato alla cassa metà piano-
 
-Ma che mi fai i conti in tasca! Ci sono cose che non si possono avere per tutto il resto c’è MasterCard!- Detto questo io e Alice prendemmo per le braccia Gioele ridendo come bambine e lo portammo al piano superiore dove c’era l’intimo.
 
Appena salimmo vedemmo Gioele diventare rosso come un semaforo acceso.
Edward salvalo tu!
 
- Ci penso io a salvare questo giovanotto! Voi andate a dare un occhiata al piano superiore,mi pare di aver sentito qualche pensiero che parlava di una certa nuova collezione Prima Classe… - Edward con un sorriso trovò la scusa per farci scappare al piano superiore.
 
- Alice laaaaaaa! – E con l’entusiasmo di “questa è sparta!” Ci buttammo nella mischia di ragazzine che cercavano di arraffare le ultime borse.
 
Alla fine riuscimmo a prenderne due per miracolo. Non usavamo la forza per non fare del male a quelle scimmie urlanti ma era molto difficile visto che ti si buttavano letteralmente addosso!
 
- La bionda che mi ha tirato una gomitata tra le costole deve avere qualche slogatura! Guardala è viola in faccia!- Fece cenno verso una ragazza che si massaggiava il gomito sinistro e che boccheggiava con gli occhi lucidi.
 
Sentimmo una voce all’altoparlante che annunciava un fatto che ci era passato di mente… Natale!
 
Come abbiamo potuto dimenticarci del Natale!
- Alice.. pensi a quello che penso io?- La guardai con occhi allucinati e lei aveva la mia stessa espressione.
 
- Non qua! Internet!- E incominciammo a snocciolare una lista di siti dove comprare albero, decorazioni , regali e addobbi vari.
 
Appena arrivammo alla Volvo mi misi una mano in faccia e guardai Alice con un espressione colpevolizzante.
 
- Oddio!- Urlammo insieme e ci dirigemmo verso il centro commerciale per recuperare Edward e Gioele.
 
Li rintracciai con il mio potere. Stavano seduti a un bar. Edward parlava della famiglia in generale e Gioele stava accendendo una sigaretta.
 
- Scusateci è che eravamo moooolto distratte e ci siamo leggermente dimenticate che esistevate- Alice con un espressione sbarazzina si era seduta al tavolino seguita da me.
 
- Fumi?- Chiusi la mia mente. Vedere Gioele che fumava era uno spettacolo per gl’occhi. Quando sputava il fumo socchiudeva leggermente gli occhi  incorniciati da profonde occhiaie con fare esperto e maturo.
 
- Già, quando stavo a Volterra mi era proibito; ma Felix per scommessa fumò un pacchetto di sigarette e così trovai sempre le mie sigarette sotto tiro- Disse alzando la sigaretta che teneva tra l’indice e il medio della mano destra.
 
- Ossequi anche è una fumatrice- Disse Edward ricordando la sera passata da Forest…. Forest! Avrei dovuto avvertirlo che partivo!
Ricordami di avvisare Forest della nostra partenza!
Edward mi fece un cenno con il capo.
 
Alice girò la testa verso di me con fare interrogativo.
 
- B’è quando ero umana ero una fumatrice, anche se a Parigi girava più l’oppio che il tabacco –Parlai piano in modo che sentissero solo loro.
 
- Non sei mai stata una brava ragazza!- Edward con fare sarcastico scosse la testa.
 
Gioele intanto sbadigliava.
- Sonno?- Sembrava distrutto io e Edward eravamo a conoscenza della sua nottataccia.
 
- E’ stata una giornata stressante, ma più che altro avrei una certa fame.. ritorno subito!- Disse alzandosi  e dirigendosi verso il bar.
 
- Sai che vi dico? Che da oggi riinizio a fumare!- Ed entrai anch’io percomprare le sigarette. Una vampira che fuma, che barzelletta!
 
Alla cassa incontrai Gioele e pagai il suo panino e tre pacchetti di Marlboro Touch.
- Hai pagato te i vestiti? La commessa mi ha detto che era tutto apposto-
Aveva un espressione imbarazzata  gesticolava continuamente con le mani.
 

 

  • La commessa ha fatto il suo dovere- E sorridendogli lo spinsi dolcemente di fuori dove ci aspettavano gli altri ancora seduti.

Ci sedemmo insieme e cercammo di capire cosa stavano dicendo Alice e Edward.
 
Io con il mio potere potei risalire ai loro pensieri.

 

  • E quindi chi le porta la mia Pagani Zonda e la mia Lamborghini Diablo?- Chi le avrebbe portate? Non se ne parlava di lascarle da sole a casa.
  • Ma allora è vero che leggi nella mente!- Gioele mi aveva puntato un dito contro e aveva spalancato occhi e bocca.

Lo guardai un attimo ma poi mi rigirai e pensai a cosa mooolto più serie.
Incominciai a farmi schemi mentali per chi avrebbe portato le auto.
 
EmmettàIl suo fuori strada
Rosalieàla sa M3
Carlisleàla sua Mercedes
Aliceàla sua Porsche
Edwardàla sua Volvo
OssequiàAudi A6
JasperàPagani Zonda
EsmeàAston Martin Vanquish
 
Chi avrebbe portato la mia Diavoletta fino a Denali? Subito dopo compresi che le mie ipotesi era un po’ sbagliate..Edward non avrebbe mai affidato a nessuno la sua Aston Martin, quindi Esme avrebbe guidato la Volvo.
 
Edward stava ascoltando i miei pensieri e stava ragionando anche lui

 

  • Ecco doc’è il guaio di avere 9 auto!- non trovavo soluzione.

 
Vedemmo Alice che spalancava gli occhi e io e Edward dopo aver letto i suoi pensieri assumemmo la stessa espressione.

 

  • E la ducati di Jasper?- Ah! Quella fantastica Ducati che era proibito anche guardarla troppo. Quanto mi sarebbe piaciuto guidarla!

Ma quella non è un problema! La mettiamo nel fuori strada di Emmett!- Edward si pensava di aver risolto subito…
 

  • Si cos’ ammazza prima te che hai sparato l’idea e poi da fuoco a Emmett che guida l’auto!- Alice conosceva bene il suo compagno.

 
 

 

  • Mi spiegate di cosa diamine state parlando?- Aveva tutte le ragioni, Gioele non aveva i nostri poteri.

 
 

  • Stavamo discutendo del trasporto delle nostre autovetture- Gioele fece un espressione di chi ha capito tutto.

 
 

  •  
  • B’è che ci vorrà! Siate in otto quante macchine avrete?- Alice rise con quella sua risata cristallina e accavallando le gambe lasciate scoperte dalla gonna incominciò a snocciolare le auto di casa Cullen.

 
 

  • - E fin qui non c’è problema, poi c’è la signorina qui accanto che di problemi ne ha ben tre.- Alice dirigendo la mano con cui aveva enfatizzato il discorso verso di me mi incitò a delucidare i miei problemi.

 
Guardai prima Gioele che mi fece preoccupare un pochino.

 

  • Stai bene?- Mi stavo incominciando a preoccupare. Non dava segni di vita.

Edward gli agitò una mano davanti agl’occhi, ma niente.
Aveva la bocca spalancata, gli occhi persi a guardare il portacenere e le sopracciglia alzate. Non poter leggere i suoi pensieri era frustrante.
 
Quando Edward gli scosse leggermente le spalle si riprese e dopo aver preso una lunga boccata d’aria incominciò a parlare.

 

  • Dov’è!- >Disse tutto d’un fiato guardando Alice che si perse in una visione per cercare di capire a cosa alludeva Gioele.

Io e Edward scoppiammo a ridere insieme per la comicità della situazione.
 

 

  • E tu saresti caduto in choc solamente per la mia auto?- Edward era letteralmente piegato in due per le risate.

 
 

  • Ma che vi ridete! Io sogno di vedere una Vanquish da quando sono bambino!- E con una faccia offesa riprese a mangiare il suo panino.

 
 

Io e Edward ci girammo preoccupati verso Alice che era persa in una visione ma non facemmo in tempo a capire la situazione che tutto accadde velocemente. 
 

   
 
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