Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: BurningIce    04/01/2011    6 recensioni
Tutti abbiamo delle certezze quasi assolute: in fondo sappiamo - o crediamo di sapere - chi siamo. Ma se tutto fosse sbagliato? Se quello in cui abbiamo creduto per anni si dimostrasse falso?
Se i pregiudizi costruiti negli anni crollassero davanti a noi da un momento all'altro?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter, Molly Weasley Jr | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo



Correvo velocissima per i corridoi della scuola, disperandomi per il mio assurdo ritardo e maledicendo quell'idiota di mia cugina Lily che mi aveva trattenuto per ben mezz'ora in Sala Comune, cercando di convincermi a fare al posto suo il tema di Erbologia
-Dannazione, è il primo giorno di scuola, non posso essere in ritardo, non posso!-
Arrivai ai sotterranei sudata, stanca e con dei capelli che avrebbero fatto invidia a quelli di mia madre: più crespi del solito, di un indefinito castano-rossiccio e sparati da tutte le parti.
Cercai di darmi una sistemata, nonostante l'impresa fosse assolutamente impossibile, e aprii la porta dell'aula di Pozioni; il Professor Lumacorno (ebbene sì, non aveva ancora finito di rovinare la vita agli studenti di Hogwarts) si interruppe a metà della frase, frase che, peraltro, era diretta al suo pupillo, il grande, perfetto, talentuoso e bla-bla-bla Scorpius Malfoy.
Il suddetto (odioso) biondo si girò verso di me insieme al Professore e a tutta la classe, che mi guardava allibita: la Prefetta Perfetta non si era MAI presentata in ritardo a nessuna lezione.
Sfortuna voleva che avessi lezione insieme ai Serpeverde, che mi guardavano con la solita aria di superiorità, come se fossi un Vermicolo, capitanati dal fighissimo (?) e affascinante (?!) Scorpius, mentre le ragazze sbavavano senza ritegno in sua direzione.
Uno stupefatto Lumacorno mi rivolse la parola, distogliendo l'attenzione dal suo amato: << Signorina Weasley, come mai in ritardo? Si sieda, per questa volta sarò clemente. >>
E mentre il mio cervello lavorava freneticamente per inventare una scusa credibile, l'unica cosa che riuscii a dire fu un impacciato << Grazie, professore >>
Sentii qualche Serpeverde mormorare insulti del tipo '' Patetica'' o ''Sfigata'', ma non ci feci troppo caso, ci ero abituata.


Solo in quel momento mi accorsi di un piccolo, apparentemente insignificante particolare: il mio solito posto era occupato da una biondina, Renè Finnigan, che flirtava con mio cugino Albus sbattendo le lunghe ciglia piene di mascara. Mi guardai intorno alla ricerca di un misero posto libero, ma l'unico che trovai era proprio accanto a quel biondo, stupido, presuntuoso, snob Serpeverde di cui abbiamo parlato (purtroppo) prima,
<< Ehm, professore, non vedo posti liberi>> esordii senza troppa convinzione. Lumacorno mi rivolse un orrendo sorriso e mi indicò la sedia accanto a Malfoy, che ghignava, progettando chissà quali piani malefici ai miei danni.
Camminando come un condannato verso la forca, mi diressi verso quell'individuo, mi sedetti, gettai di malagrazia la borsa sul pavimento e cominciai a prendere gli ingredienti della pozione, sbattendoli sul tavolo per far notare il mio esagerato malumore al cretino accanto a me, che non poteva che iniziare la conversazione con una sua brillante battuta: << Andiamo, Weasley, tutte le ragazze di questo istituto sarebbero entusiaste di stare al posto tuo! >>
<< Come no, tutte le ragazze senza un cervello >> Borbottai tra me.
Lui non si scompose e, lanciandomi un'occhiata maliziosa, si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: << Weasley, hai la camicia tutta sbottonata...devo forse pensare che vuoi sedurmi? >>
A queste parole arrossii terribilmente e guardai la mia camicia: con la fretta avevo dimenticato di chiudere gli ultimi bottoni e facevo bella mostra della mia seconda scarsa di reggiseno. Non sapevo cosa ribattere, così mi allontanai da lui, facendo attenzione ad abbottonare TUTTA la maledetta camicia e continuai a versare la bile di topo nella mia pozione, sbirciando di tanto in tanto quella di Malfoy, che, con mio estremo fastidio, pareva essere arrivato molto più avanti rispetto a me. Dopo un'ora di lavoro, intermezzato da sciocche battute dell'Odioso, tutte aventi per tema la mia secchionaggine, la mia mancanza di fascino e affini, Lumacorno annunciò la fine del tempo disponibile e si apprestò al consueto giro tra gli studenti. << Molto bene, Potter, hai senz'altro ereditato il talento di tuo padre; Finnigan, meglio che non commenti. >>  << Zabini, buon lavoro; Nott, quante volte ti ho detto di non importunare la signorina Avery, concentrati sulla pozione, piuttosto! >> Aveva lasciato il nostro tavolo per ultimo, non a caso, e si preparava a lodare e venerare il suo adorato Malfoyuccio, così si avvicinò a noi con l'espressione simile a quella di un bambino che scarta i suoi regali: come da copione cominciò ad illustrare alla classe le grandi doti del Biondo Babbeo, poi passò alla mia pozione e sorrise soddisfatto.
<< Bene, ragazzi, potete andare...ah, un'ultima cosa: il prossimo Sabato organizzerò una festa nel mio ufficio per i ragazzi del Club; Malfoy, Weasley, gradirei che voi verreste insieme, vorrei presentarvi un po' di gente ed ho notato che date vita ad un'ottima collaborazione! >>
No, non poteva aver detto questo, NON POTEVA! Mi girai verso Malfoy lentamente, per vedere se condivideva i miei stessi pensieri, e notai che anche lui mi stava guardando inorridito. << Weasley, oggi alle 5 davanti al portone di ingresso. Dobbiamo fare qualcosa per migliorarti, non posso presentarmi con una...ehm, dama simile! >> Lo guardai allontanarsi mortificata, non credevo di essere davvero così brutta! Per la prima volta le sue parole mi avevano colpito. Guardai il mio riflesso in una finestra...beh, la gonna lunga fino alle ginocchia, le ballerine malandate e il pesante maglione non mi facevano sembrare proprio uno schianto.


Mi avviai depressa verso la Sala Grande, quando sentii un fastidioso ticchettio di tacchi e delle voci sottili che ridacchiavano: eccole, le persone da me più odiate (dopo Malfoy, ovviamente) in assoluto:  le tre Serpeverde che non facevano altro che ribadire la propria ''superiorità'' a chiunque, snob ai limiti dell'inverosimile (per questo erano ''amiche'', ok, meglio dire scopamiche di Scorpioncino Il-Re-Delle-Pozioni).  Le loro uniformi erano ben lungi dall'essere regolamentari, con le gonne cortissime e le camicette strette, portavano delle enormi borse griffate che dondolavano al ritmo dei loro passi e delle decolletè vertiginose. Cassandra Nott, dai liscissimi capelli corvini che le invidiavo da morire, mi guardò dall'alto in basso con i suoi grandi occhi verde smeraldo, girandosi poi verso le amiche: Eleonor Zabini e Danielle Avery; le tre arpie sorrisero complici, poi Danielle mi si avvicinò. Mi sentii incredibilmente sciatta al suo confronto, quando vidi le sue unghia laccate di uno smalto blu oltremare (mentre le mie erano vergognosamente corte e non curate da settimane), i suoi morbidi boccoli biondo platino e il suo trucco leggero ma perfetto. << Rose Weasley. Che piacere! >> Disse sarcasticamente nel vedermi. << Sai, vorrei proprio quel maglioncino...l'hai preso alla fiera di paese? >>
Ma guarda, la classica frase da telefilm americano. Che originalità. Dovevo solo ignorarla, IGNORARLA.
Ecco che anche Eleonor mi si avvicinò, anche lei sogghignando e  scuotendo i capelli color cioccolato.
<< Weasley, buongiorno; devo dire che oggi sei più bella del solito! >>
Stavo scoppiando, non avrei potuto sopportare un'altra frase pronunciata dalle loro labbra grondanti di lucidalabbra.
Cassandra venne verso di me, ma mi ignorò, rivolgendosi alle amiche: << Ragazze, andiamo, non abbiamo motivo di rovinare la nostra reputazione facendoci vedere con lei...>>
Ma questo era decisamente troppo per i miei gusti: << Tu! Brutta sgualdrina...che c'è, Malfoy non ti ha concesso una scopata, stanotte? >>
Cassandra si voltò, livida dalla rabbia. << Rose Weasley, hai finito di vivere.>> Detto ciò si allontanò nel corridoio ancheggiando vistosamente, seguita dalle altre due oche.
<< Non ho paura di te!>> Le gridai da lontano, quando oramai non poteva sentirmi.



********************************************************

Buonasera :D
Sono nuova di qui, non preoccupatevi, non è la solita storia: Rose-secchiona-che-diventa-figa...
leggete, recensite (se potete)...e ditemi cosa ne pensate!
Un bacione grandissimo, alla prossima :)

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: BurningIce