05/01/2011
5 recensioni
Capitolo 1- Qui si mette male…
Mi stavo sfogando davanti al camino della Sala Comune, scegliendo come vittima dei miei scleri la mia povera migliore amica Nicole, che mi guardava annoiata, stravaccata sulla poltrona di fronte alla mia, facendo un cenno di assenso di tanto in tanto, per farmi credere che fosse interessata al mio discorso, che a dire il vero era un monologo, contando il fatto che stavo parlando da più di un’ora senza lasciare la possibilità di intervenire ad anima viva.
<< Ora basta Rose! Ormai so a memoria TUTTO quello che ti è successo oggi, non possiamo cambiare argomen… >>
<< No che non possiamo! Tutta colpa di Albus che si limona pure le sedie…dov’è quel mentecatto, eh? Voglio dargli una bella lezione! >>
In quel momento il malcapitato Albus entrò dal buco del ritratto, con la camicia stropicciata e un’aria svampita assolutamente odiosa, chiari indizi dell’attività che aveva svolto fino a pochi minuti prima.
Non appena lo vidi, sorrisi follemente e mi catapultai contro di lui, prendendolo per il colletto della camicia.
<< Albus Severus Potter, stavo aspettando proprio te. Dove ti eri cacciato, eh? Eri con la Finnigan? Per colpa tua e delle tue manie da Playboy mi tocca andare alla festa con il Babbeo Biondo, cazzo! >>
Albus mi guardò spalancando i suoi occhioni verdi, cercando con lo sguardo Nicole per chiederle aiuto, spiegazioni o entrambi. Poi deglutì e sussurrò: << Rose, calmati, non è poi la fine del mondo, stiamo attirando l’attenzione di… >>
<< Non è poi la fine del mondo?? Non me ne fotte un cazzo se stiamo attirando l’attenzione di tutti! Potter, tu la pagherai! >>
Non trovando più cosa dire, me ne andai con passo deciso e mi ritrovai a vagare per i corridoi, riflettendo su quello che avevo detto: me l’ero presa con le persone a cui volevo più bene ed avevo fatto una figura tremenda davanti a tutti… quella giornata era iniziata nel modo sbagliato e non prometteva bene.
Poi ricordai dell’appuntamento dell’ Odioso. Che andasse a farsi fottere dalle sue oche Super-Griffate, non ci sarei andata!
****************
<< Oh, El, sei stata assolutamente divina. Hai visto com’è arrossita la piccola Weasley? >><< Denny, ho altro a cui pensare…ricordi? Domani c’è l’uscita ad Hogsmeade e non so ancora che genere di vestito prendere! >>
<< Ragazze, basta, organizziamoci! >> Parlai con tono autoritario alle mie due amiche: anche se nessuna delle due avrebbe mai osato ammetterlo, la regina ero io; loro erano sottoposte alla mia volontà.
<< Ma Cassy, domani ho appuntamento con quel Corvonero da urlo! Non posso fare Shopping con voi! >>
Danielle a volte era estenuante. << Come ti presenterai alla festa? Con un abito della scorsa stagione? Vuoi davvero diventare come la Weasley, mi sa! >> El ridacchiò alla mia frecciatina, scuotendo i lunghi capelli color cioccolato, poi il suo sguardo si illuminò malignamente: aveva appena avuto un’idea.
<< Ho avuto un’idea! >> Ecco, come avevo previsto. A volte mi stupisco della mia intelligenza, ma d’altronde non mi chiamano la Dea per niente! << La Weasley andrà alla festa con Scorpy…che ne dite di divertirci un po’ con lei, fingerci amiche e poi usare le informazioni che ci darà per distruggerla? >>
<< Geniale, El! >> commentai sedendomi sul mio letto verde e argento e specchiandomi per controllare che fossi divinamente perfetta come al solito. << Non facciamone parola con Scorp, però, altrimenti ci vorrà mettere del suo e il piano andrà in frantumi!
E io non voglio che questo accada. Chiaro? >> Guardai in particolar modo Danielle: con quattro moine era capace di farsi soffiare qualsiasi informazione da Scorpius. << Bene, ragazze, io vado da Scorp, è da tanto che non ci vediamo >> Soffiai con un’evidente vena di malizia. Danielle mi lanciò un’occhiata penetrante; sapevo benissimo che aveva una cotta per Scorpius, ma doveva rassegnarsi: i patti erano chiari; il nostro biondino preferito non voleva impegnarsi e se la faceva liberamente con ognuno di noi. Diedi un’ultima occhiata al mio riflesso, sorrisi soddisfatta e mi chiusi la porta alle spalle, camminando verso il dormitorio maschile.
Arrivai alla camera di Scorp, Damian e Matt e aprii lentamente la porta; Scorpius era lì che mi attendeva, con la camicia completamente sbottonata e un ghigno furbo dipinto sul viso.
<< Cassandra Nott >> mi interpellò avvicinandosi. << Che… piacere >> Mi pose le mani sui fianchi e si chinò a baciarmi lentamente; io ricambiai con passione, meravigliandomi di come fosse sempre più bello baciare quel ragazzo assolutamente perfetto. Mi aggrappai alle sue spalle e mi strinsi a lui, mentre si staccava e mi sussurrava all’ orecchio: << Siamo impazienti oggi, Cassy! >> Io sorrisi enigmatica e feci scorrere le mie mani sul suo petto muscoloso, togliendogli la camicia e spingendolo verso il letto. In un attimo ci ritrovammo in intimo (ovviamente il mio era Victoria’s Secret) e Scorpius mi slacciò il gancio del reggiseno, baciandomi il collo e facendomi sospirare dal piacere. Oh sì, quella era decisamente una giornata da ricordare.
****************
16:00…16:15… - Non ci vado –
16:30 - Però potrei vedere il covo dei nemici… -
16:45 - Al diavolo, ci vado, cosa potrebbe succedermi di così male? –
Ma mi sbagliavo, mi sbagliavo profondamente, perché da quella decisione sarebbe iniziato il mio Inferno personale.
Aspettavo davanti all’ Ingresso ormai da oltre un quarto d’ora, irritata per il ritardo del Babbeo, quando mi vidi presentare in tutta la sua stronzaggine ( e vi assicuro che non era poca ) il Biondo più stupido del pianeta Terra. << Weasley, i miei saluti. Seguimi. >>
<< Non osare darmi ordini, Malfoy, ti seguo solo perché l’ho deciso io! >> Lui scosse la testa mormorando qualcosa e si passò una mano tra i capelli in un modo così sexy che avrei voluto volen… ehm, volevo dire che non era per niente sexy, no, non lo era! - Stupido cervello, cosa mi fai pensare…avrei dovuto venderti per uno migliore molto tempo fa!-
Arrivammo nei sotterranei, illuminati da una fioca luce verde: ecco perché aveva la carnagione più pallida di quella di un morto, non vedeva la luce da troppo tempo, il Principino.
Borbottò la parola d’ordine ad una lastra di pietra e mi fece cenno di entrare. La Sala Comune di Serpeverde era proprio come l’avevo immaginata: fredda, lussuosa e orribilmente VERDE. Mi condusse su per le scale, fino alla sua camera,mi prese per un braccio e mi spinse dentro, chiudendosi poi la porta dietro di sé.
Qualcuno accese le lampade, e con mio sommo sgomento mi accorsi che quel qualcuno non era altri che Damian Nott, accompagnato dal suo fedele compare Zabini.
<< Bene, bene, bene. Chi abbiamo qui! La nostra Prefetta preferita! >> Nott esibì un ghigno che mi gelò il sangue nelle vene, poi chiese a Malfoy: << Scorpius, qui l’impresa non sarà facile! Hai visto quanti vestiti ha addosso? Come facciamo a giudicare cosa farle mettere, se non sappiamo nemmeno com’è fatta! >>
Indietreggiai istintivamente verso la porta: quella situazione non prometteva niente di buono, ero letteralmente in trappola.
****************
Buona sera, carissimi!
Ringrazio vivamente chi ha messo la mia storia tra le preferite: Dreamer_girl e
LunaticMaki
chi l’ha messa tra le seguite: chibidaphne87
e tra le ricordate: AZTHEBEST1 e sophia90
Vedo molte visite, ma nessun commento. Vi prego caldamente di commentare, perché vorrei davvero sapere cosa non va e cosa va nella storia. Baci baci, Gialletta! :D