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Autore: nausicaa black    04/01/2011    4 recensioni
Senza tener conto dell'epilogo finale, ci troviamo al 7° anno di scuola dopo la sconfitta di Voldemort.
Sono tornati tutti a Hogwarts per concludere gli studi: Harry, Ron, Hermione, Draco... e c'è qualcuno che ci mette il piede per la prima volta contro la sua volontà.
Il suo animo è buono, ma è cresciuta nei luoghi più oscuri, circondata dalle persone sbagliate, si trova a frequentare l'unica persona che vorrebbe semplicemente evitare...
E' la mia prima fanfiction. Vive dentro di me da parecchio, non ho mai pensato di scriverla.
Buona Lettura!
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nausicaa apre la lettera, sussultanto. È brevissima.

 

Ti aspetto stanotte a Villa Malfoy.

Bellatrix

Le manca il fiato, si siede sull' erba, incurante che sia fredda e leggermente bagnata.

Porge la pergamena ad Harry, il quale la legge con orrore, sconvolto.

Una maschera di rabbia si dipinge sul viso del ragazzo. Il silenzio piomba tra loro, pesante e crudele.

Si siede, abbraccia la sua ragazza, che trema.

“Com'è possibile?” gli chiede semplicemente, sconvolta.

“Non ne ho idea” risponde lui “ma devi andare, dobbiamo scoprire com'è potuto accadere” il suo tono è secco, serio.

La ragazza lo guarda smarrita. Non vuole vederla. Non vuole vedere quella donna che considerava una madre, perchè ora ha capito che era tutto sbagliato, malsano e folle.

Proprio ora che sta riuscendo a costruire la sua vita nel modo giusto, il passato sta tornando, si ripresenta dinanzi a lei, come se non fosse successo nulla, beffardo e meschino.

Ma Nausicaa è cambiata ora, in quei due mesi di scuola è diversa, nuova e felice, soprattutto.

“Non so se ce la faccio, Harry” sussurra piano al suo ragazzo.

Lui l'afferra per le spalle.

“Tu ce la farai. Sei una Black giusto? Tuo padre è una delle persone più coraggiose che io abbia mai conosciuto, è dentro di te. Perciò stanotte andrai da lei, io verrò col Mantello dell'Invisibilità, non ti lascerò sola, va bene?” i suoi occhi sono pieni di rabbia e di stanchezza.

La ragazza annuisce, non ci sono altre soluzioni.

Mentre rientrano dirigendosi verso la Sala Grande, vengono raggiunti da Draco. Il giovane ha una pergamena in mano.

“Nau...” ma si interrompe poiché la cugina gli mostra una lettera identica.

“Cosa facciamo?” le chiede poi il giovane Malfoy.

“Dobbiamo scoprire come ha fatto a tornare dalla... morte” risponde ella, nervosamente “e scoprire cosa vuole ora. Anche se ne sono certa, questa non è un'allegra rimpatriata familiare” conclude tristemente.

Si mettono d'accordo per trovarsi a mezzanotte al portone d'ingresso e Draco raggiunge la sua Casata.

Loro, invece, vanno a cena  nella Sala Grande, informando subito Ron ed Hermione della novità.

Nausicaa è troppo sconvolta per mangiare. Davanti a lei, piatti pieni e il suo stomaco chiuso, invece.

“Mangia” è la Granger a parlarle, stranamente “stanotte avrai bisogno di forze “io vado in biblioteca, per vedere se scopro qualcosa che spieghi come ha fatto a sopravvivere” e si alza, senza lasciare alla ragazza il tempo di dire qualunque cosa.

Ron farfuglia, sconvolto, che devono avvisare la McGranitt, l'Ordine della Fenice, gli Auror, il Ministero.

“No” lo interrompe Nausicaa “dobbiamo prima scoprire come ci è riuscita, dobbiamo trovare il modo per farla fuori una volta per tutte!”

I due ragazzi la guardano, stupiti.

“Cosa c'è?” chiede lei “ha ucciso mio padre, è pazza, mi ha distorto la mente e rovinato la vita, voi non la volete morta?”

Harry si alza, l'afferra per il polso e la trascina via.

Si dirigono verso la Torre di Grifondoro, la ragazza non capisce cosa stia succedendo. Ma sente qualcosa di nuovo nell'aria.

La porta nel dormitorio maschile, chiude la porta sbattendola. La spinge contro di essa, baciandola con furia. La abbraccia, la stringe fortissimo, si spingono a vicenda sul letto.

“Harry...”mormora lei, stordita dall'eccitazione “che cosa sta succedendo?” gli chiede nella bocca.

“Sei tu” risponde lui respirandola “sei tu, ora, sei vera, reale, sei mia” le lecca il collo e la bacia di nuovo, lingue frenetiche, calde si intrecciano, mentre loro si toccano ovunque, conoscendo pezzi del corpo sconosciuti alle loro mani.

Harry le leva il maglioncino e la camicetta, ammirando i suoi seni pieni nel reggiseno nero, che crea un contrasto abbagliante con la candida pelle.

Lei allaccia le sue gambe intorno al bacino del ragazzo, strusciandosi appena sulla sua erezione, per poi accarezzare lentamente il suo membro da sopra i pantaloni.

Lingua, labbra, mani. Estasi continua.

Il ragazzo le accarezze le cosce, il sedere, il tessuto sopra le sue parti intime, provocando nella ragazza brividi caldi.

Le sfila la gonna, ammirando nuovamente quel fisico perfetto.

“Bè, ti sei incantato?” scherza Nausicaa, mettendosi a cavalcioni su di lui, abbassandosi per baciarlo nuovamente.

Harry le scosta le mutandine con le dita, iniziando a esplorarla piano. Lei è calda, bagnate e geme.

Sfila i pantaloni del suo ragazzo, infilandogli la mano nei boxer e toccandolo per la prima volta a mani nude. Poi gli sfila anche quelli.

“Mi vuoi?” le chiede lui, eccitato.

“Prendimi, Harry” risponde la ragazza in un sussurro sensuale, che lo fa eccitare ancora di più.

Mettendosi sopra di lei, dopo averle sfilato le mutandine, la penetra con delicatezza, cominciando a spingere prima lentamente, con dolcezza, ma più la guarda, più vuole farla godere. Allora spinge più forte, afferrandole i seni, mentre lei lo guarda, geme, le sue urla lo mandano in tilt.

La ragazza gli afferra le mani, facendolo uscire da dentro di sé, lo costringe a prendere il suo posto.

Ora è lei a condurre il gioco, mettendosi sopra di lui.

Egli la penetra nuovamente, mentre lei lo sente completamente questa volta, muove il bacino sapendo di procurare piacere ad entrambi.

Harry le afferra i fianchi.

“Amore mio, sto per venire”

“Anche io... amore” è la prima volte che la giovane chiama qualcuno in quel modo.

L'orgasmo li travolge come uno tzunami dei sensi, stordendoli per diversi minuti.

È certa che per la prima volta nella sua vita non ha scopato, ma ha fatto l'amore. Proprio come le aveva detto Harry.

Si sente un peso nel cuore, parole che non ha mai detto vogliono uscire dalle sue labbra.

“Ti amo” sussurra all'orecchio del ragazzo, timida, sentendosi una lacrima di gioia scenderle sul viso.

“Anche io ti amo” le risponde lui abbracciandola tra i loro corpi nudi, sudati, amati.

Lei trema.

“Ho paura Harry, ancora. Non ho mai amato nessuno, non so come si fa” gli confessa, imbarazzata.

“Ci sono io, ci sarò sempre io. Non stai sbagliando nulla. Sai perchè è successo oggi? Perchè finalmente sai chi sei davvero. E io voglio averti sempre così, accanto a me.” le risponde il ragazzo, baciandola ancora.

Rimangono un po' così, poi sentendo rumori provenire dalla Sala Comune, decidono di prepararsi per la notte che li aspetta.

Tornata nel suo dormitorio, nota il letto di Hermione sommerso dai libri. Alcuni sussultano, altri emettono scricchioli sinistri, altri sono di sicuro pericolosi.

“Oh, ciao” le dice tranquillamente la ragazza senza scollare gli occhi da ciò che sta leggendo.

“Sei sicura di stare bene?” le chiede Nausicaa.

“Una meraviglia, Bellatrix permettendo” risponde la ragazza chiudendo il libro e gettandolo in una pila di manuali scartati “ti domandi perchè ora ti parlo vero? Bè ho apprezzato il cambiamento. E poi ora Ginny sta con Dean, perchè farti la guerra in fondo? Pace?” le chiede poi, porgendole la mano.

Nausicaa l'afferra, ringraziandola.

Si dirige in bagno, una doccia è quello che ci vuole e, anche se le dispiace togliersi di dosso l'odore di Harry, deve apparire impeccabile al cospetto di Bellatrix.

Sceglie un vestito nero, di velluto, che ricorda lontanamente le dame dell'Ottocento. È un altro regalo della donna, come gli stivaletti stringati che pure indossa.

Asciugati i capelli, scende in Sala Comune.

Anche Hermione è scesa. Nota lei, Ron ed Harry sul divano, chini sui libri lerci procurati dalla ragazza.

“Prendine uno, in quattro faremo molto prima” le dice poi la fanciulla, porgendole “A Spasso Nel Cimitero”.

Dopo aver visionato libri come: “La morte Ti Viene A Cercare”, “Enciclopedia Completa Del Decesso Improbabile” , “Dopo La Morte” e non aver trovato la benchè minima istruzione su come tornare dall'oltretomba, Nausicaa ed Harry devono dirigersi all'appuntamento con Draco.

Lui è già al portone, piuttosto nervoso, che cammina avanti e indietro.

“Ricordi come comportarti vero? Se ti chiede di me...” comincia Harry.

“Le dirò che ti ho sedotto per soggiogarti, sì” risponde lei, baciandolo.

Devono raggiungere Villa Malfoy coi Thestral, non c'è alto modo per uscire dal castello.

Con una grossa carcassa di carne cruda procurata da Kreacher nelle cucine, si avviano al limitare della Foresta Proibita.

Arrivano due delle creature alate.

Harry aiuta Nausicaa a salire su una di esse, dopodiche le monta di dietro, tenendola ben stretta.

Draco, invece, si issa con eleganza, come se viaggiare con quei mezzi fosse la cosa più naturale e chic del mondo.

Ordinano alle creature di raggiungere la dimora dei cugini, e i Thestral partono veloci, silenziosi.

Arrivati di fronte al cancello della Villa, una nebbia scura li avvolge. Harry si mette subito il Mantello. Avvicinandosi all'inferriata, notano due gargoyle che non vi erano mai stati lì.

“Dichiarate le vostre intenzioni” si anima uno di loro.

“Sono Draco Malfoy, nipote di Bellatrix e lei è Nausicaa Black, sua cugina” il cancello si apre.

L'enorme giardino è stato raso al suolo. Carcasse di animali in decomposizione si trovano ai lati di ciò che rimane del vialetto che conduce alla Villa.

Arrivati di fronte all'abitazione, scoprono che il marmo bianco che una volta la rivestiva è ora funereo, creando un senso macabro di nefandezza.

Draco bussa, la porta si apre silenziosa.

“Mi chiedevo se sareste venuti” una voce femminile molto più roca di quel che ricordano, li avvolge.

Alzano gli occhi verso l'enorme scalinata che conduce ai piani superiori.

Una donna sta scendendo lentamente le scale, seguita da Rodolphus Lestrange.

Man mano che si avvicina, i due ragazzi (ed Harry sotto al mantello) stentano a credere che sia Bellatrix.

La figura, non è dotata della bellezza folle della donna che ricordavano.

Ella ha lunghi capelli che le incorniciano il viso affilato, due piccoli buchi triangolari al posto del naso, labbra finissime dai denti vampireschi. I suoi occhi sono completamente neri, non ha iridi, né pupille. Solo le palpebre pesanti gli permettono di capire che è lei.

Il suo corpo scheletrico è fasciato da un abito bustier, che le crea un eleganza nei movimenti ben più marcata di quella che essi ricordano.

“Miei cari unici parenti ancora in circolazione spensierata” dice Bellatrix, allargando le mani dalle unghie affilate, rosse.

Nausicaa, inorridita, cerca di ricordare cosa avrebbe dovuto dire.

“Bella” si avvicina alla donna, abbracciandola “sono felice che tu sia tornata!” il corpo della donna è gelido.

Anche Draco deve fingere la stessa reazione, pertanto abbraccia anche lui quell'essere in cui si è trasformata sua zia.

“Vogliamo accomodarci in salotto?” più che una richiesta è un ordine, facendogli strada.

“Rodolphus, portaci del Whiskey Incendiario” dice al marito, senza guardarlo.

I due ragazzi si siedono sul divano, mentre Bellatrix si accomoda col suo fare da regina su una poltrona di pelle scura.

“Presumo vogliate sapere come ho fatto a tornare. Ebbene nemmeno io riesco a capirlo, ma vorrei tanto. Dopo aver abbandonato il mio corpo, ho vagato con l'anima per un bel po', finchè non ho perso i sensi. Mi sono risvegliata fuori dall'Arco della Morte, nel Ministero della Magia.

"Nessuno mi vedeva se non ero io a volerlo. Così sono andata ad Azkban a liberare mio marito perchè si prendesse cura di me e trovasse un modo per ridarmi un corpo decente.

"Tuttavia sono felice del risultato raggiunto, benchè legga nei vostri occhi il raccapriccio. Mi sono nutrita col sangue degli stupidi animali che dimoravano nel giardino della Villa e col sangue di unicorno che come ben sapete ha proprietà rinvigorenti.

“Ora sono pronta a vendicare l'Oscuro Signore” concluse scoppiando nella sua risata folle, l'unica cosa a parte lo sguardo che le era rimasta immutata.

Nausicaa deglutisce.

“Quindi ora che facciamo?” le chiede la ragazza.

“Innanzitutto devo vedere se le orrende voci che ho sentito sul vostro conto siano vere o no

“Alzati, Draco. Mi è giunta voce che rinneghi la tua famiglia, è vero? Legilimens!” e la donna si insinua nella sua testa. Ma essendo stata istruita da lei stessa, la mente di Draco riesce a mentirle spudoratamente.

“Bene, vedo che non sei un codardo come quella mia sciocca sorella” afferma la donna, facendogli cenno di sedersi.

“E ora tu, Nausicaa, alzati!” le ordina Bellatrix “so che ora sei una Grifondoro, condividi i loro ideali? Familiarizzi con il marciume della società? Legilimens!” ma la ragazza non è altrettanto brava come il cugino. La donna riesce a intravedere il volto di Harry nella sua testa e il pomeriggio di passione che hanno trascorso insieme.

“Tu! Purosangue, ti mescoli con quella feccia?” le chiede furente, gli occhi da neri hanno assunto il colore del fuoco della rabbia.

“No, Bella, non è così!” esclama Nausicaa mettendosi in ginocchio “lo sto soggiogando, lo voglio distruggere, è tutto un piano!” questa volta riesce a chiudere la mente, mentre la donna la guarda di nuovo, studiando i suoi pensieri “sei come una madre per me, non ti tradirei mai!” la ragazza mente così bene, che Harry dal fondo della stanza teme che stia dicendo sul serio. Ma appena nota gli occhi lucidi e lo sguardo sofferto della ragazza, si ricrede.

“Bene, allora” afferma Bellatrix “vi ordino di tornare a scuola.

“Tu, Nausicaa, continua a soggiogare Potter, dobbiamo averlo in pugno per farlo fuori una volta per tutte. Vendicherò il mio Signore, oh sì.

“Draco, a te ordino di cercare nella biblioteca di Hogwarts una spiegazione a quello che mi è successo. Lì ci sono tutti i libri magici dall'inizio dei tempi: deve pur esserci una risposta.

“Ora andate, comunicheremo per lettera, vi chiamerò a me col Marchio Nero di Draco” conclude la donna, congedandoli.

Rodolphus li accompagana al cancello. Dopo aver recuperato i Thestral, mentre l'uomo rientra nella Villa, Harry si toglie il Mantello.

Nausica lo bacia subito, abbracciandolo forte.

“Scusa, scusa” gli dice, dispiaciuta.

“Ma cosa dici, hai fatto quello che ti avevo detto io, sei stata bravissima!” le risponde il ragazzo, aiutandola a salire sullo scheletrico cavallo alato.

Raggiungono il castello, sono ormai le due passate.

Dopo aver salutato Draco, mettendosi d'accordo per trovarsi il giorno dopo a ragionare con calma, si dirigono alla Torre di Grifondoro.

Entrati dal buco de ritratto, trovano la Sala Comune ovviamente vuota, ma c'è Ron che ronfa sul divano, mentre Hermione è ancora china sui libri.

“Harry!” strilla la ragazza, svegliando il suo fidanzato di soprassalto.

Seduti sui divani vicino al fuoco, Nausicaa racconta ai due cos'è successo, febbrile.

“Arco della Morte hai detto?” chiede Hermione, raggiungendo i libri disposti disordinatamente sul tavolo.

Prende “Oggetti di Morte -Come Sfruttarli A Proprio Vantaggio” e si immerge nella lettura.

Nel mentre, gli altri discutono.

“Dobbiamo avvisare l'Ordine” afferma Ron.

“Prima occorre scoprire com'è sopravvissuta, senò nessuno ci crederà!” ribatte invece Nausicaa.

“Ragazzi...” biascica Hermione, la sua voce è un tremolio.

“Ma non possiamo perdere tempo! Diventerà sempre più forte, vi ricordo che è completamente fuori di testa!” esclama Harry.

“Ragazzi!” esclama ora la Granger, tornata vicino al divano.

“Un modo per tornare dalla morte c'è” spiega poggiando il libro sul tavolino del divano “ed è il più crudele e meschino. Ma è proprio da Bellatrix” conclude inorridita, lasciando i ragazzi a leggere, mentre si allontana verso il fuoco, preoccupata.

   
 
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