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Autore: Lord_Envy    04/01/2011    2 recensioni
Non è facile sentirsi diversi, figuriamoci sentirselo confermare.
Non è facile accettare che esista la magia, figuriamoci accettare che la si può controllare.
Non è facile sapere che si ha grandi potenzialità, figuriamoci sapere che si è una divinità.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appuntamento con... l'ignoto


Led era stesa sul letto. Il sole che entrava dalla finestra faceva brillare il suo nuovo anello di zeffiri e diamanti. Si sentiva come una bambina appena scarta i regali di natale, con l'unica differenze che il regalo se l'era procurato da sola in maniera lievemente illegale.
Il suo flusso di pensieri fu interrotto dal telefono che inizò a squillare.
''Led, è per te!'' disse la madre dall'altra stanza.
La ragazza prese il telefono e lo avvicinò all'orecchio.
''Si?''
''Vediamoci in via Allages numero 3 fra due ore.''
''Chi parla?'' chiese con calma la ragazza.
''Lo scoprirai. Vediamoci in...''
Poi la linea cadde. Led scostò il telefono  dopo numerosi 'pronto' e notò che aveva congelato la cornetta. Con sguardo infastidito lasciò cadere il cordless che si frantumò in mille pezzi. Aprì l'armadio e si vestì di celeste, le donava molto quel colore.
Avvisò la madre dell'appuntamento e uscì di casa sicura di sè. Tanto nessuno poteva farle del male.

* * * * * *

Ash ormai si divertiva a trasformare in cenere le cose che non gli sarebbero servite più.
Per esempio, se doveva buttare un pezzo di carta preferiva incenerirlo piuttosto che gettarlo negli appositi contenitori oppure, se doveva buttare un macchinario rotto lo polverizzava con un tocco delle dita.
Ormai inceneriva pure le cose che non appartenevano a lui, ma che trovava comunque inutili.
Fece per indossare i guanti quando il cellulare gli vibrò in tasca. Lo prese e vide il display con su scritto Numero Sconosciuto.
''Pronto?'' disse con naturalezza pensando fossero i suoi genitori dalla svizzera.
''Vediamoci in via Allages numero tre fra due ore.''
"Cosa? Dove? Un momento... chi parla? Pronto? Pronto???''
Ormai il tizio non era più in linea e Ash chiuse la chiamata dopo qualche secondo d'attesa.
Alzò le spalle con disinteresse e decise che avrebbe fatto meglio a dare un'occhiata.

* * * * * *

Silva era quasi sempre impegnata a fare crescere fiori e piante in punti della città dove solitamente c'era solo asfalto e terra secca.
Un giorno ci mise cinque ore a fare nascere una quercia le cui radici spaccarono in due una strada causando un innocente tamponamento fra tre macchine.
Casa sua era molto più simile a una serra che ad un luogo dove poter vivere in civiltà e anche alcuni insetti iniziavano a fare visite indesiderate.
Era impegnata a giocare con un girasole quando ad un certo punto il cellulare iniziò a squillare. Lo prese e rispose senza nemmeno chi fosse l'autore della chiamata.
''Pronto?'' Disse con curiosità.
''Ti aspetto in via Allages numero tre fra due ore.''
''Come scusa?''.
Ma dall'altro capo del telefono si sentiva solo la solitaria ripetizione del suono registrato di una chiamata appena conclusa. Guardò il cellulare ma non poteva richiamare un anonimo quindi decise di prendere un vestito verde, farsi una treccia con i suoi capelli rossi e andare a vedere di chi si trattasse.

* * * * * *

Torm era ancora nervoso per la discussione che aveva avuto con la sua ex ragazza e, purtroppo, il cielo rispecchiava le sue emozioni decorandosi con nuvole grigiastre e rumorose.
Stava diventando più bravo, riusciva a controllare la sua influenza sul meteo meglio delle altre volte in cui aveva quasi ammazzato delle persone.
Prese lo spazzolino e iniziò a lavarsi i denti: aveva un appuntamento riparatore. Sciacquò con il collutorio la bocca e fece appena in tempo a sputare che vide la sua sorellina che gli porgeva la cornetta.
''é per te, fratellone'' disse con gli occhi grandi e marroni da cucciolo di cane.
''Grazie'' rispose Torm sorridendole e subito si portò la cornetta all'orecchio destro.
Con una mano stava controllando che il piercing al sopracciglio stesse nella posizione giusta quando sentì l'invito.
''Ti aspetto in via Allages numero tre fra due ore.''
''Chi parla?'' chiese tenebrosamente ma subito la chiamata fu interrotta.
Chiuse anche lui la chiamata e si armò di giubbotto di pelle e sciarpa pronto per uscire.
''Dove vai?'' chiese la bambina
''A far visita ad un amico!'' rispose Torm e subito uscì la porta.
  
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