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Autore: Cinerea92    05/01/2011    0 recensioni
Naruto e Sakura ricevono una missione da Tsunade che consiste nell'indagare su una serie di attacchi da parte di un gruppo di ninja di cui è sconosciuta la provenienza. Apparentemente smbra che dietro questa serie di attacchi non ci sia uno scopo preciso, se non quello di uccidere il maggior numero di persone. Naruto durante lo scontro con il loro leader viene ferito: un semplice taglio ma che nasconde un terribile segreto. I due ragazzi scopriranno quando sembra essere ormai troppo tardi che dietro di essi si nasconde un piano diabolico. La fic la sto ancora scrivendo quindi non so ancora precisamente come si svolgerà la storia nei dettagli, ho solo un quadro generale della storia. Spero vi piaccia! Buona lettura!
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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CAPITOLO 2: MISSIONE

Tsunade, il quinto Hokage del villaggio di Konoha, nonché massima autorità i cui ordini non potevano essere discussi da nessuno all'interno del villaggio. Era uno dei tre ninja leggendari, conosciuti anche con il nome di sannin, insieme a Jyraya e a Orochimaru.

Era una donna alta, dai capelli biondi raccolti in due lunghe codine e dagli occhi color nociola. Sulla fronte aveva un piccolo rombo che la rendeva subito riconoscibile. All'apparenza poteva sembrare una donna tranquilla e benevola ma la realtà era ben diversa: ossessionata dal gioco d'azzardo, era famosa perchè riusciva a perdere anche le scommesse più facili; era anche una donna molto irascibile che non ammetteva una parola di troppo né mosse false. Infatti, oltre ad essere famosa per il suo caratterino, lo era anche per la forza tremenda dei suoi pugni, che in una occasione hanno lasciato un ninja come Jyraya in fin di vita.

Naruto e Sakura si trovavano davanti alla porta della stanza di Tsunade, con il fiato sospeso, sapevano in che cosa sarebbe consistita la loro missione. Sakura aveva spiegato tutto a Naruto: un gruppo di ninja pericolosi, di cui erano sconosciuti la provenienza e l'identità, avevano cominciato a d attaccare i piccoli villaggi nei dintorni, uccidendo chiunque avessero a portata di mano, uomo, donna o bambino che fosse. Nessuno veniva risparmiato dalla loro furia omicida. I motivi di tali attacchi erano ancora sconosciuti poiché da quei villaggi non portavano via nulla, nessun bottino veniva infatti sottratto. Si era cominciato a pensare che non ci fosse un motivo apparente, che venissero mossi solo dall'istinto animalesco di uccidere e di provare piacere nel sottrarre la vita ai più deboli. Tuttavia c'era anche chi era convinto che in realtà dietro questi attacchi apparentemente privi di qualsiasi scopo concreto, ci potesse essere una macchinazione contro il villaggio, scaturita dalla mente di qualcuno che portava rancore. Dopotutto non erano di certo rare cose di questo genere, anche se ultimamente non se ne erano più verificate.

Naruto deglutì e appoggiò la mano sulla maniglia, abbassandola lentamente. La porta si aprì, rivelando quella stanza immersa in un silenzio soffocante, quasi visibile e palpabile. Sakura rimase dietro di lui, seguendolo a passi lenti ma regolari; il rumore prodotto da essi era l'unico udibile e questo rendeva ancora più opprimente l'atmosfera che regnava attorno a loro.

Tsunade era seduta alla sua scrivania, con le braccia conserte ed un'espressione impassibile, lo sguardo fisso sui ragazzi in piedi dinanzi a lei. Dietro quella totale impassibilità si nascondeva sicuramente una grande preoccupazione che lei, nel pieno rispetto del suo ruolo, non lasciava trasparire.

Naruto ruppe il silenzio parlando a voce bassa, guardando negli occhi la sua interlocutrice: < Sakura mi ha già raccontato tutto. Non ho parole! La dovranno pagar cara!>. Serrò il pugno così forte da farsi del male, qualche goccia di sangue cadde a terra ma non ci fece caso, era troppo furibondo per le atrocità commesse da quegli esseri umani. ' No...non sono nemmeno degni di essere definiti tali! Dei normale esseri umani non sarebbero capaci di commettere crimini così atroci e spietati...solo un demone è più spietato di loro...'.

Tsunade annuì: ' E sarà così! Ora vi spiegherò tutto nei dettagli...'.

Diede loro indicazioni dettagliate sui volti degli aggressori, ottenute grazie a dei testimoni oculari sopravvissuti ai loro attacchi, e di quello che poteva essere il loro prossimo obiettivo. Sakura e Naruto ascoltarono con estrema attenzione ogni minuzioso dettaglio, annuendo di tanto in tanto.

T: < bene! Ci sono domande?>.

Sakura:< Tsunade-sama è stata chiarissima!>.

T:< E tu Naruto...non hai domande?>.

S:< ehm...Naruto..?>.

Naruto se ne stava lì, in piedi completamente immobile, con la testa abbassata, lo sguardo perso nel vuoto. Alzò lo sguardo, nei suoi occhi c'era odio, odio nei confronti di tutti coloro che si divertivano ad uccidere solo per divertimento. Serrò nuovamente i pugni; il suo viso era contorto in una smorfia carica di disgusto e repulsione; dirignò i denti, sentendo crescere dentro di sé quell'odio incontrollabile.

Fu però svegliato da quello stato di semincoscienza dalla mano di Sakura sulla sua spalla.

< Naruto che hai? Sei strano. Ti senti bene?>.

Naruto si scrollò di dosso tutti quei pensieri, come un cane che tenta di asciugarsi da gocce fastidiose che invadono il suo pelo e si girò verso Sakura.

N:< Tutto bene! Non preoccuparti!>.

S:< Ok! Andiamo allora! Non c'è tempo da perdere!>.


 

   
 
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