“André! ” lo chiamò Oscar mentre stava per uscire di nuovo per andare a casa di Aiola.
“ Sì Oscar? Hai bisogno di me? ” disse lui non curante.
“Esci ancora col colonnello Atanasoski? ”
André annuì.
“ E dove andate? ”
“ Rimango a casa sua a giocare a carte con alcuni suoi amici.”
Oscar ricacciò dentro una smorfia di preoccupazione:” Sono anche amici di monsieur Ariel? ”
“ Tutt’altro. Hanno avuto tutti a che fare con lui e tutti lo trattano come il loro peggior nemico. ”
Oscar annuì e gli fece capire che poteva andare.
“ Stai attento André ” sussurrò prima di rientrare in casa.
André era quasi giunto alla casa di Aiolia quando qualcuno lo chiamò.
“André! André caro, ma dove corri? ”
Maledizione, di nuovo lui…pensò André.
Si fermò più per educazione che per piacere.
“Allora André? Il cane ti ha mangiato la lingua? ” disse monsieur Ariel.
“ Stavo andando a casa del colonnello Atanasoski. ”
“ E come mai? ”
“ Giochiamo a carte, monsieur. ”
“ Oh, andiamo André, siamo amici, puoi darmi pure del tu. ”
Questo te lo scordi…pensò André.
“ Scusatemi, ma sono in ritardo… ” disse cercando di togliersi di dosso quella cozza.
“ Oh, non così in fretta mio caro. Volevo farti un regalo ” disse Ariel porgendogli una rosa azzurra.
André la prese ma non l’annusò. Non si fidava.
“ Una rosa? ” disse.
“ Si esatto, una rosa. e’ molto rara sai? E porta fortuna. Spero che vincerai stasera.”
André annuì e fece per andarsene. Ariel lo fermò.
“ Ma non l’annusi mio caro? ”
André sospirò cercando di ritrovare la calma. Fece per annusarla e si sentì invaso da un dolce profumo. Stava per incontrare gli occhi di Ariel quando la voce di Oscar lo richiamò alla realtà.
“André, questo giovanotto mi ha detto che il colonnello voleva vedermi, speravo di trovarti per strada perché non so dov’è la casa. ”
André incrociò gli occhi limpidi di Oscar e, il filtro che aveva annusato nella rosa, non fece altro che aumentare il suo amore per lei.
“ Si…ecco, io stavo appunto salutando monsieur Ariel per andare…Oh, ciao Karl ” disse salutando l’austriaco.
“ Ciao André, Aiolia mi ha fatto fare una corsa di quelle! ” disse Karl per allentare la tensione.
Prese la rosa azzurra dalle mani di André senza che lui se ne accorse e, accidentalmente, la fece cadere. La rosa finì schiacciata sotto gli zoccoli dei cavalli in corsa.
Ariel era rosso dalla rabbia.
“ Perché non ha funzionato?? Perché??? Mia sorella è una puttana!!!! ”
“ Sì Oscar? Hai bisogno di me? ” disse lui non curante.
“Esci ancora col colonnello Atanasoski? ”
André annuì.
“ E dove andate? ”
“ Rimango a casa sua a giocare a carte con alcuni suoi amici.”
Oscar ricacciò dentro una smorfia di preoccupazione:” Sono anche amici di monsieur Ariel? ”
“ Tutt’altro. Hanno avuto tutti a che fare con lui e tutti lo trattano come il loro peggior nemico. ”
Oscar annuì e gli fece capire che poteva andare.
“ Stai attento André ” sussurrò prima di rientrare in casa.
André era quasi giunto alla casa di Aiolia quando qualcuno lo chiamò.
“André! André caro, ma dove corri? ”
Maledizione, di nuovo lui…pensò André.
Si fermò più per educazione che per piacere.
“Allora André? Il cane ti ha mangiato la lingua? ” disse monsieur Ariel.
“ Stavo andando a casa del colonnello Atanasoski. ”
“ E come mai? ”
“ Giochiamo a carte, monsieur. ”
“ Oh, andiamo André, siamo amici, puoi darmi pure del tu. ”
Questo te lo scordi…pensò André.
“ Scusatemi, ma sono in ritardo… ” disse cercando di togliersi di dosso quella cozza.
“ Oh, non così in fretta mio caro. Volevo farti un regalo ” disse Ariel porgendogli una rosa azzurra.
André la prese ma non l’annusò. Non si fidava.
“ Una rosa? ” disse.
“ Si esatto, una rosa. e’ molto rara sai? E porta fortuna. Spero che vincerai stasera.”
André annuì e fece per andarsene. Ariel lo fermò.
“ Ma non l’annusi mio caro? ”
André sospirò cercando di ritrovare la calma. Fece per annusarla e si sentì invaso da un dolce profumo. Stava per incontrare gli occhi di Ariel quando la voce di Oscar lo richiamò alla realtà.
“André, questo giovanotto mi ha detto che il colonnello voleva vedermi, speravo di trovarti per strada perché non so dov’è la casa. ”
André incrociò gli occhi limpidi di Oscar e, il filtro che aveva annusato nella rosa, non fece altro che aumentare il suo amore per lei.
“ Si…ecco, io stavo appunto salutando monsieur Ariel per andare…Oh, ciao Karl ” disse salutando l’austriaco.
“ Ciao André, Aiolia mi ha fatto fare una corsa di quelle! ” disse Karl per allentare la tensione.
Prese la rosa azzurra dalle mani di André senza che lui se ne accorse e, accidentalmente, la fece cadere. La rosa finì schiacciata sotto gli zoccoli dei cavalli in corsa.
Ariel era rosso dalla rabbia.
“ Perché non ha funzionato?? Perché??? Mia sorella è una puttana!!!! ”