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Autore: Shainareth    16/12/2005    3 recensioni
Dopo One Piece, la prospettiva del Piece Main riuscirà a riunire sotto lo stesso Jolly Roger la ciurma di Monkey D. Rufy, con una consistente aggiunta! Non si tratta solo di una storia avventurosa o d'amore, è più che altro un mix di umorismo, avventura e azione... ehm... sì, l'azione c'è, per quel poco che sono stata capace di fare... ç______ç Ma in verità, "Piece Main" racchiude un po' tutti i generi (eccetto il fantasy e il porno, credo! ^^'), quindi, come si suol dire, ce n'è per tutti i gusti! ^___-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Piece Main' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Capitolo XLIV – Vento

 

Capitolo XLIV – Vento

 

            - Se avete paura, allora datevela a gambe, prima che sia troppo tardi… ci sareste solo d’impiccio…

 - Ehi, tu! Stammi bene a sentire: prova a ripeterlo e giuro che questo combattimento non riuscirai nemmeno a vederlo! – minacciò Shu toccato nell’orgoglio. Ma come osava un ragazzino qualsiasi, sfidare la ciurma del futuro Re dei Pirati?!

Wasi sorrise con fare provocatorio. – Fossi in te, starei ben attento a non fidarti delle apparenze… Sulla mia testa c’è una taglia che è almeno il doppio della tua…

L’altro esordì con un piccolo ghigno di sdegno. – Tskè! Ma davvero? E sentiamo, cos’avresti fatto di così importante per essere annoverato fra i ricercati più temuti dell’East Blue? Perché è da lì che vieni, vero?

Avendo prestato orecchio alle loro battute, Rufy finalmente si accorse del ragazzo che aveva già incontrato a Hanashima Garden. – Ehi! Ma tu non sei Wani? ( Wani” vuol dire “coccodrillo”)

 - WASI!!! – sbottò Sota, mostrando una doppia fila di dentini aguzzi nella bocca spalancata come quella di un lupo affamato.

 - Ah, già! – rise il pirata di gomma. – Ma che ci fai qui?

 - Te l’avevo detto che ci saremmo rivisti, mi pare…

 - Sì, è vero… l’hai detto… - convenne l’uomo tornando serio. – Ma ora non posso perder tempo a giocare con te: ho qualcosa di più urgente da fare. - disse gettando nuovamente un occhio alla flotta di Raion che ancora stava uscendo allo scoperto.

Il giovane gli si fece incontro. – Tranquillo, non sono qui per questo, non adesso.

 - E allora che vuoi? – chiese arcigno Zoro.

Ma stavolta Wasi non si scompose di un niente. Sorrise. – Solo darvi manforte. – rispose semplicemente.

Fu quindi lo spadaccino a sorridere. – E cosa credi di poter fare per noi, sentiamo?

 - Scusa se oso mettere in dubbio le tue convinzioni, Roronoa… - cominciò quello con aria di sfida.  Ma mi pareva che almeno tu avessi finalmente capito che non sono tipo da sottovalutare…

 - No?

 - No. – si fece serio Sota, ergendosi dinanzi a lui.

E Silk pregò con tutta se stessa che quei due non perdessero la testa proprio in un momento così pericoloso.

Uno scambio di sguardi sicuri e determinati. Poi Zoro chinò il capo. – Ammetto di aver sentito grandi cose su di te…

 - Le mie imprese sono giunte sino alle tue sacre orecchie? – scherzò il ragazzo. – Questo sì che è un vero onore…

 - Quanti membri conta il tuo equipaggio?

 - Trentasette, me compreso.

Lo spadaccino si voltò quindi verso i suoi compagni. – Forse loro saranno in numero maggiore e possono far affidamento su di un arsenale da battaglia decisamente migliore del nostro… però… - sorrise. - …noi abbiamo dalla nostra il potere di ben tre Frutti del Diavolo… Senza contare, poi, che siamo la ciurma di Monkey D. Rufy, no?

 - Come sarebbe “tre Frutti”? – chiese Gary. – Già Nami, poco fa, ha detto che ne abbiamo due, e ora invece, tu ne tiri in ballo addirittura tre?

 - Il Frutto di Gom Gom, quello ingerito da Rufy… Il Frutto di Fumo Fumo, quello ingerito da me… - spiegò Smoker. - …Il Frutto di Wind Wind… ingerito da Wasi… dico bene?

 - Esatto. – assentì Sota.

Silk esplose in un’esclamazione di stupore. – Hai mangiato un Frutto del Diavolo?!

 - Non lo sapevi? – domandò il giovane.

 - No, che non lo sapevo!!

 - Credevo che, come tuo padre, anche tu fossi informata sulle caratteristiche dei vari filibustieri che bazzicano per i quattro Mari…

La ragazzina, ancora incredula, scosse più volte il capo dimenando così i capelli rossicci a destra e a manca, fino poi a farli ricadere nuovamente sulle spalle.

 - Ma allora perché mi hai chiesto di aiutarti, scusa?

 - Smettetela di cianciare, ora! – li apostrofò Ryu. – Dobbiamo ancora escogitare un piano per la battaglia!

Zoro gettò un’occhiata alla moglie, la quale ora pareva stare un po’ meglio. Ma questo non bastava: Nami, e non solo lei, doveva cercare un posto sicuro per riposare e soprattutto per evitare di correre inutili rischi.

 - Nami… - iniziò quindi con tono imperativo. – Riesci a camminare da sola, vero?

La donna lo fissò per un secondo senza capire dove volesse arrivare.

 - Tu e le altre raggiungete al più presto una delle zone più interne dell’isola e non muovetevi da lì per nessuna ragione al mondo.

Lei non rispose, si sentiva per davvero un peso come invece voleva evitare di essere. Chinò il capo rifuggendo lo sguardo degli altri. Non poteva permettersi di piangere. Serrò le labbra.

 - Ci rivedremo al termine della battaglia. - la rassicurò l’uomo con voce calda e gentile, cosa che commosse i loro amici più cari: era chiaro come il sole che l’amasse, e finalmente Zoro lo ammetteva apertamente.

La cartografa si fece forza e rialzando la testa, annuì. – Non era di questo che mi preoccupavo.

 - Lo sappiamo. – convenne Sanji posandole dolcemente le mani sulle spalle. – Ma se voi non siete al sicuro, noi non riusciamo a combattere con mente serena.

 - E con questo non vogliamo certo dire che siate un peso, sia chiaro. – precisò Usop con un largo sorriso.

 - Filate, ora! – tuonò Zoro, sciogliendo il nodo della bandana nera che gli cingeva il braccio sinistro. – Silk? – chiese poi lanciandole uno sguardo interrogativo e stringendosi il fazzoletto attorno al capo.

 - Combatto! – fece lei. In fondo, sua madre era al sicuro nelle mani abili di Kaya. Lei, invece, sarebbe stata molto più utile lì, in mezzo al campo di battaglia.

 - D’accordo! – obbedì Mary. E le tre donne, insieme a Kate e Kari, si affrettarono ad allontanarsi dal porto.

 - Ehi… - cominciò retoricamente Rufy, rivolto ai suoi uomini. – Chi non se la sente, può andare con loro…

 - Nient’affatto! – ribatterono quasi offesi Shu, Gary e Keep.

 - Preferisco di gran lunga mettere in mostra le mie grandi doti da guerriero! – si pavoneggiò il minore dei tre. – Ehi, capitano! Se mi comporterò bene, mi farai membro ufficiale della tua ciurma?

L’uomo sfoggiò un sorriso enorme. – Fatti valere, ragazzo!

E il mozzo acquistò d’improvviso un’indicibile voglia di combattere: avrebbe dato il massimo.

 - Usop?

 - Cosa? – chiese il vicecapitano al cuoco.

 - Sicuro che non te la darai a gambe ancor prima di esser giunti a metà del tafferuglio? – lo schernì quello.

 - Sanji!!! Se non lo sai, in tutti questi anni ho affrontato molti più nemici di te che invece te ne stavi bello tranquillo a fare il cascamorto con tutte le clienti del Baratie!!!

 - Mica con tutte! – si difese Sanji, indispettito. – Dovresti vedere le carampane che entrano!

Zoro tornò a rivolgersi al giovane Wasi. – Dove sono i tuoi uomini?

 - Ho dato loro ordine di raggiungerci qui al più presto con la nave… - rispose il ragazzo.

 - Di quanti cannoni disponete? – domandò Usop, calmatosi.

 - Ottanta.

 - Ottanta?!!! – trasecolò Gary.

 - Allora hai un vascello… - osservò il vice di Rufy.

Sota scosse il capo e precisò: - No, è solo un grosso galeone al quale ho fatto fare alcune piccole modifiche…

 - WOW!!! – proruppe l’altro capopirata, tutto contento. – Che figata!!!

 - Frena l’entusiasmo… - l’ammonì Smoker. – Anche se abbiamo più di ottanta cannoni a nostra disposizione, non abbiamo sufficienti uomini nemmeno per adoperarli tutti…

 - E’ vero, non dobbiamo correre il rischio di dare tutto per scontato… - convenne Zoro. – Vorrei comunque ricordarvi che siamo di numero nettamente inferiore… Dieci noi, trentasette loro, - e dicendolo fece cenno verso Wasi. – più i nostri due Marines. Abbiamo dalla nostra meno di cinquanta uomini, il che significa che persino lavorandoci una nave a testa, non potremo farcela… almeno stando alla logica…

Sanji sorrise. – E se tenessimo la logica da conto?

Anche l’altro distese le labbra con fare spavaldo. – In tal caso, direi che abbiamo la vittoria in pugno.

 - Giusto! – concordò Rufy cominciando a scroccarsi le dita. – Sono il migliore!

Affermazione che gli costò un calcio dal biondino ed un cazzotto da Zoro, i quali puntualizzarono inviperiti: - SIAMO i migliori!!

 - Però mi pare comunque rischioso avventurarsi con sole tre imbarcazioni in uno scontro aperto contro quell’esercito… - commentò Tashigi. – Sulla vostra nave non ho contato più di una dozzina di cannoni…

 - Più i tre della caravella… - aggiunse il capitano, già ripresosi dalle percosse dei suoi compagni.

 - Solo dodici?! – sbigottì Sota. - In un galeone non sono pochini…?

 - Gli altri ventotto li ha sfasciati quell’idiota del nostro capo… - spiegò Ryu con sguardo torvo.

 - COSA?! – sbottarono ancora una volta Sanji e Zoro, ai quali si aggiunsero anche le urla isteriche di Silk.

 - Brutto deficiente!!! A quest’ora avremmo avuto ben centoquaranta pezzi d’artiglieria, e invece…!!!

 - Tanto non li avremmo potuti adoperare tutti comunque! E poi, non li ho mica rotti di proposito! – spiegò Rufy nella speranza di discolparsi.

 - CI MANCHEREBBE ALTRO!!! – gridarono tutti gli altri più indemoniati che mai.

 - Rompere un cannone… - sbuffò Sanji. – Ma come cavolo si fa…?! Bah! Piuttosto… - cominciò tornando a scrutare le acque al largo dell’isola. - …come mai Raion tarda tanto ad arrivare?

 - Chiedo scusa… - sghignazzò Wasi. – Credevo che avremmo avuto bisogno di accordarci per studiare un piano d’attacco, ma vedo che siete tutti concordi a gettarvi nella mischia ad occhi chiusi…

 - Non proprio tutti… - si sentì mugugnare qualcuno con un po’ d’amor proprio.

 - E tu che c’entri con Raion? – chiese Gary perplesso.

 - Non dirmi che stai dalla parte di quel maledetto…?! – sibilò Shukumaru.

 - Nient’affatto. – replicò il giovane stizzito. – Io sto sempre dalla parte della mia principessa, chiaro?

E di nuovo a Zoro venne voglia di mettergli le mani attorno al collo.

Silk, invece, si avvicinò all’ex-compagno di giochi, e domandò curiosa: - E’ per via del Frutto del Diavolo, vero?

Gli altri si voltarono verso il ragazzo che, sorridendo alla fanciulla, rispose con tutta calma: - Sapevo che tu ci saresti arrivata subito, Silk-chan… Il Frutto di Wind Wind mi ha conferito il particolare potere di governare i venti…

 - E’ vero! – scattò Keep indicando con l’indice verso la flotta nemica e attirando così l’attenzione dei più. – Guardate! Quasi tutte le vele delle navi dei Brass Lions sono piatte!

 - Ecco perché ci mettono tanto… - si convinse Ryu.

 - Beh, che aspetti, allora?! – fece Usop decisamente agitato. – Spingili il più lontano possibile da qui! – ma appena finì la frase, fu colpito sul capoccione da una delle katana di Zoro.

 - Ma vuoi finirla?! – sbraitò questi. – Mantieni il sangue freddo una volta tanto e affronta il pericolo! Mi chiedo per quale dannato motivo ti portiamo con noi… - continuò sollevando la spada e battendosela più volte sulla spalla. – Se non fosse per tua moglie e tua figlia, io non ci avrei pensato due volte a gettarti a mollo…

 - MA AFFRONTARE CINQUANTATRE NAVI CON A BORDO PIU’ DI CINQUEMILA UOMINI E ARMATE DI CHISSA’ QUANTE ARMI, COSI’ SENZA UN PIANO O SENZA SUFFICIENTI MEZZI, E’ FOLLIA ALLO STATO PURO!!!!! – protestò il vicecapitano con le lacrime agli occhi.

 - E piantala! Non sei tu quello che si bulla di essere il prode nasone? Dimostralo, allora!

 - “Usop”!! “Il prode Usop!!! – strepitò il poveretto inviperito.

 - Piuttosto, ragazzino… - iniziò Sanji rivolto a Wasi che, alla parola “ragazzino”, digrignò i denti lasciando però correre: in fondo era un amico di Silk, si disse. – La tua ciurma?

Il giovane capo pirata, allora, saltò sulla fila di casse di fianco a lui e quando ne raggiunse la cima, prese a scrutare l’orizzonte, parandosi gli occhi con una mano, di modo che la vista non gli venisse disturbata dal chiarore del sole, che per la verità stava cominciando a nascondersi dietro i nuvoloni provenienti da nord-ovest. Alzò la testa e fissò il cielo, imitato anche da Silk e da Gary.

 - Pioverà, - si pronunciò il maggiore dei tre. – e parecchio anche…

La spadaccina tornò a guardare Sota. – Allora?

 - Stanno arrivando! – rispose lui accomodandosi a sedere sulla pila di scatole di legno da imballaggio.

 - Ehi… non puoi far nulla per scacciare quelle nuvole? – domandò Sanji.

 - E perché? A parer mio se piove è meglio… - sorrise il ragazzo.

 - Perché? – chiese Keep.

 - Semplice: se piove la loro superiorità va a farsi friggere… - convenne Smoker con ghigno divertito.

 - Giusto! Senza la polvere da sparo, addio cannoni! – se la rise Usop, rincuorato.

 - Ma non è troppo rischioso prendere il mare con una tempesta? – rifletté ancora il cuoco.

 - Non ci sarà tempesta… - lo rassicurò Silk, affissando di nuovo gli occhi al cielo che tardava a coprirsi per la mancanza di vento. – Solo pioggia torrenziale…

Zoro sorrise, così come Rufy che, compiaciuto, affermò: - E se lo dice lei, possiamo fidarci, ti pare?

 - Sì, ma che facciamo? – domandò Shu spazientito.

Fu il capitano della Marina di Rogue Town a dare ordini: - Prendiamo il largo. Wasi! Dacci la spinta con il vento e raggiungici al più presto! Frattanto che ti aspettiamo, vedi di far arrivare la pioggia il prima possibile!

 - No, aspetta! – contestò il giovane, saltando giù dal posto in cui si era arrampicato. – Non posso fare tutte e due le cose contemporaneamente! C’è un problema, purtroppo…

 - E sarebbe? – s’incuriosì l’altro.

 - Per far muovere le nostre navi abbiamo bisogno di vento che soffi da nord-ovest, così però respingerei le nuvole indietro!

 - E allora? Cosa vuoi fare?

 - Potrei accelerare la loro corsa, ma in questo modo anche la flotta di Raion prenderà vento e ci raggiungerà…

 - Quindi?

 - Ho un’idea migliore, se la cosa può interessarvi… - suggerì il ragazzo.

 

 

Shy-Zoro!! (perché sei tu quella che ha scritto ieri, vero? ò.O) Ma che dolce, che sei!! Il tuo commento mi ha fatto rinascere, dato che ieri ero parecchio di giù di morale!! GRAZIE!!!!! T___T

E grazie come sempre anche a tutti quelli che leggono, e in particolare a Kairi84, Daja88 e _Elentari_ che, con le loro recensioni e le loro parole, mi danno davvero tanta gioia!! Vi voglio bene!!! T3T

Shainareth J

 

P.S. Tenetevi pronti per un altro flashback che partirà dal prossimo capitolo… ^^

 

  
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