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Autore: _Giuls17_    06/01/2011    1 recensioni
Questa fanfiction è per me il seguito che avrebbe dovuto avere Hunted. Le cose sono un pò diverse XD leggete
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 7

Capitolo 7

 

Il mio cuore quasi si fermò. Non era possibile, non poteva essere vero.

Quella figura mi stava ipnotizzando, in una maniera orribile.

Sentivo anche Venere, ma il mio cervello aveva chiuso le comunicazioni, ero pietrificata.

Ma il rumore delle sue ali spezzò quella specie di incantesimo, e cosi ritornai al presente a un momento veramente schifoso.

Mi spostai appena in tempo per non essere presa dalla creatura, Venere si era già allontanata e urlava, aveva paura, paura di morire. All’improvviso pensai anche io di avere paura, paura di non rivedere più nessuno, di non poter salvare nessuno, ma mi rassicurai in fretta, non sarei morta tanto facilmente.

-Venere stai lontana, non può nuocerci troppo, è stordito, risente della vicinanza con la terra, e questo ci permetterà di batterlo.-

-Non so, ma io rimango qua.- disse con voce tremante.

-Tranquilla, ci penso io.- dissi decisa e posizionandomi davanti al mostro.

Gracchiava, o meglio urlava dal dolore, la terra lo stava facendo impazzire e da un lato fu un gran sollievo, pensai sorridendo.

-Per la prima volta.- dissi piano e abbassando la testa –Non ho paura di te.-  alzai gli occhi e mi sentì diversa.

Una forza si impossessò del mio cuore, del mio corpo, di me. E questa forza si insediò violentemente in me e si aggrappò forte al mio cuore. E cosi mi venne fuori un urlo di dolore. Non so manco io il perché, ma so che qualcosa che non era il Raven Moncher cominciò a distruggermi dall’interno.

E poi ci fu il buio.

Era come se fossi morta, ma allo stesso tempo non lo ero, ero io, io c’ero ancora, ma qualcosa era cambiato, qualcosa che non avevo previsto. 

Qualcosa di inaspettato.

E dopo riapparve la luce.

Ritornai io.

 Quando aprì gli occhi mi sembrò di averlo fatto per la prima volta, mi sembrò di essere nata una seconda volta. E la cosa mi sconvolse.

Vidi il mostro fermo davanti a me, stava in silenzio, ma quel silenzio nascondeva molto, riuscì a percepire la sua paura, era forte, e molto e questa paura mi caricò ancora di più.

Vidi Venere pietrificata dietro l’angolo, mi guardava anche lei con paura, tremava forte e stavolta la sua paura mi eccitò. Ero pronta.

Da quel momento in poi tutto avvenne abbastanza velocemente.

Il mostro decise di attaccare si era seccato aspettare e da un lato anche io non vedevo l’ora di misurarmi con lui. Spiccò il volo verso di me.

Io rimasi ferma, con gli occhi chiusi. Mi lascia guidare dai sensi. Mi lasciai guidare dalla terra. E in lei trovai la via per attaccare.

Riaprì lentamente gli occhi e li sentì diversi, li sentì potenti, pronti a esplodere, vidi il mostro sempre più vicino e con un semplice gesto della mano creai una barriera di terra e il mostro ci finì dentro.

Urlò appena si scontrò con la terra e quelle urla alimentarono il mio odio verso Kalona, verso tutto ciò che rappresentava, verso tutto quello che aveva distrutto, verso tutto quello che mi aveva portato via…

E in quell’attimo di esitazione ritornò l’immagine Stark, l’immagine del suo primo giorno, l’immagine del suo bacio, della sua morte e mi cadde una lacrima, una dolce calda lacrima che si posò dolcemente sulle mie labbra. 

Lentamente la toccai e sentì le miei dita bagnarsi, e per un attimo ebbi la sensazione di essermi persa, di aver smarrito il cammino.

Ma qualcosa, mi portò al presente, la forza di prima riprese il controllo lasciai stare la lacrima e mi concentrai a malincuore sul mostro. 

Era in agonia ormai, imprigionato nella barriera di terra, urlava, nella speranza che qualcuno lo venisse ad aiutare, ma era inutile, nessuno sarebbe venuto pensai decisa.

Con un altro semplice gesto della mano feci si che la terra si strinse intorno  lui, sempre più forte, sempre di più, finche le urla non cessarono e appena successe lascia che la terra tornasse tale, lasciai andare l’elemento, ringraziandolo.

E qualcosa lasciò andare a me, ma sapevo che non se n’era andata per sempre, era nascosta dentro di me, pronta a uscire non appena ne avessi avuto bisogno e la cosa mi fece sentire meglio, voleva dire che non ero più debole, ma che ero solo più forte.

Poi mi girai verso Venere e la vidi sussultare, non aveva smesso di tremare.

-Hai paura di me?.- chiesi avvicinandomi.

-Stammi lontana, ti prego! I tuoi occhi, i tuoi occhi…- e scoppiò a piangere, correndo via.

-I miei occhi?.- ripetei.

Ripercorsi un minimo il corridoio e trovai una pozza d’acqua. Mi avvicinai, fino a specchiarmi e capì che cosa aveva terrorizzato Venere, capì perché i miei occhi.

Avevo l’intero occhio verde, la pupilla era del tutto sparita e l’iride era diventato un tutt’uno con il resto dell’occhio e i miei occhi che una volta erono marroni erono diventati di un verde acceso.

Come la terra.

spazio autrice: come vi pare questo cap?? spero vi sia piaciuto, fatemi sapere che cosa ne pensate, sono curiosa!! grazie a tutte quelle che stanno seguendo la mia storia =) kiss =)

   
 
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