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Autore: MaryLouise    07/01/2011    2 recensioni
Non avrebbe voluto somigliare a lei per nulla al mondo, vedeva solo imperfezioni nella donna e se le sentiva rispecchiare addosso.
Tuttavia si rese conto che non avrebbe barattato per nulla al mondo i suoi pregi e i suoi difetti, poiché facevano parte di ciò che erano lei stessa e colei che più amava: sua madre.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In front of the mirror - Somiglianze allo specchio



Lo specchio rifletteva le due figure talmente diverse tra loro.
La prima era alta e robusta, la seconda magra e di piccola statura.
I capelli castani sfumati di biondo della ragazza le ricadevano sulle spalle in morbide onde, incorniciandole gli zigomi alti e spigolosi. Quelli ramati della donna erano invece arruffati in un'acconciatura corta e ribelle, che ne delineava il carattere poco remissivo, al contrario della figlia.
Gli occhi verde smeraldo dell'una erano come pietre preziose incastonate in una collana d'argento e le sopracciglia folte e sottili ne disegnavano l'esatto profilo. 
Quelli dell'altra erano due zaffiri splendenti, illuminati da tanti pigmenti di ghiaccio quanti i raggi di una bicicletta.
Il carattere della fanciulla era fragile come un vaso di cristallo, al contrario di quello della donna.
S'imbarazzava  facilmente, era sensibile, non aveva paura di piangere davanti ad altri. Sua madre invece era forte e tenace, cuore di marmo che nulla e nessuno sembrava poter scalfire. Tuttavia trovava difficile esprimere i propri sentimenti a parole, era estremamente sincera ma faceva fatica a trasmettere ciò che provava al mondo esterno.
Non aveva mai creduto di somigliare a sua madre, eppure gli estranei  affermavano che erano due gocce d'acqua.
Rimase a fissarla alcuni secondi, cercando di carpire ogni dettaglio del suo viso, del suo animo. Cercando di carpire quello che le aveva donato, dandola alla luce.
Fu solo allora che notò le guance perennemente arrossate che risaltavano sulla pelle candida di entrambe.
Le loro labbra erano una linea sottile e carnosa allo stesso tempo, i lineamenti erano marcati e decisi come il tratto del pennello d'un pittore sulla tela.
Il sorriso smagliante, angelico ed innocente era formato da denti ordinati in due file bianche e perfette.
Le loro mani erano fotocopie, le lunghe dita affusolate mettevano in mostra unghie rovinate, le cui padrone cercavano inutilmente di tenere in riga.
L'espressione di scherno che esibivano era la stessa; il sopracciglio destro s'inarcava, l'angolo sinistro delle labbra si curvava all'insù e gli occhi brillavano luminosi, come se due piccole stelle fossero state incatenate al loro interno da un incantesimo.
Entrambe erano dolci e nobili d'animo, come il loro profilo delicato ed austero.
Aveva sempre annotato i suoi difetti, evidenziato le sue mancanze. Non avrebbe voluto somigliare a lei per nulla al mondo, vedeva solo imperfezioni nella donna e se le sentiva rispecchiare addosso.
Tuttavia ciò che le aveva donato era qualcosa di speciale, anche se lo comprendeva solo in quel momento.
Si rese conto che non avrebbe barattato per nulla al mondo i suoi pregi e i suoi difetti, poiché facevano parte di ciò che erano lei stessa e colei che più amava: sua madre.




Hola :)
Questo scritto lo presenterò alla mia professoressa d'italiano al ritorno dalle vacanze.
La consegna era "Due personaggi a confronto", si doveva articolare un brano descrittivo-riflessivo.
Non ho idea del perchè lo stia postando qui, forse perchè ci ho messo davvero molto tempo a scriverlo, mi sono concentrata tanto e alla fine, in fondo, mi piace.
Spero piaccia anche a voi, fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino.
Bacio
Jo



The One Hundred Prompt Project
   
 
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