Note
iniziali
Ed
ecco un nuovo capitolo della mia fan fiction! ^_^
Che
posso dire… questo capitolo è il diretto seguito
del
precedente! Vi ricordate il caro Roy ferito? Appunto…
Anche
qui (mi dispiace, dovrete sopportarmi all’inizio di
ogni capitolo) chiedo già scusa per la presenza di errori di
battitura sfuggiti
sia a me sia a Word…
Buona
lettura! ^_^
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Tre
nuovi Alchimisti
Capitolo
3: Tripla delusione
<<
Accidenti… >>
<<
La smetta di lamentarsi,
signore… quella pallottola non può rimanere
lì. >>
<<
Odio andare sotto i ferri… >>
In
una delle stanze dell'infermeria del
Quartier Generale, un dolorante Roy Mustang si stava lamentando
all'idea di essere
operato, mentre una paziente (e un po' preoccupata) Riza lo sopportava.
Fuori
dalla stanza, aspettavano Ed e le tre sorelle Frid:
sembrava che stessero bene, ma un controllo non avrebbe
fatto certo loro male… anche se il biondino non ne voleva
sapere.
<<
Uffa! Ma io non mi sono
fatto niente! >> disse Ed, sbuffando.
<<
Che noia, Ed! E' la centesima volta che dici la
stessa cosa! >> gli rispose una
Luana
leggermente nervosa, mentre la gemella cercava di trattenere una risata.
<<
COSA?! IO SAREI NOIOSO?! >>
<<
SI'! SEI TERRIBILMENTE NOIOSO!!!
>> gli rispose Luana, adesso proprio arrabbiata.
<<
SMETTETELA TUTTI E DUE!!!
SEMBRATE DEI BAMBINI!!! >> sbottò Giulia, che,
come sempre, s'innervosiva
facilmente.
<<
Volete smetterla di urlare, tutti quanti? Non è
un vero e proprio ospedale, però…
>> cercò di tranquillizzarli Debora,
tentando di trattenere un sorriso, poiché trovava la scena
piuttosto
divertente.
<<
Che succede, fratellone? Cos'hai
da urlare? >> disse una voce di fianco al gruppo.
<<
Niente, Al, nulla d'importante… >>
<<
"Fratellone"? Hai un fratello, Ed? >>
chiese Giulia, che guardava incuriosita, come anche le altre due
sorelle, il
biondo ragazzo che li aveva raggiunti. In effetti, la somiglianza
c'era: i
lineamenti erano simili, e aveva i capelli e gli occhi color oro
proprio come
Ed. Le differenze erano i capelli corti e la maggiore altezza. Di
fianco a lui,
una ragazzina che poteva avere qualche anno in meno rispetto a Giulia,
con
grandi occhi dal taglio leggermente orientale, un vestito lilla
anch'esso
orientaleggiante, due lunghe trecce nere e un microscopico panda su una
spalla.
<<
Oh, già! Voi non vi conoscete! >> disse
l'Alchimista d'Acciaio, rendendosi conto della situazione.
<< Al, loro
sono le sorelle Frid, tre nuove Alchimiste che si
sono appena aggiunte alla squadra del piromane >>,
dicendo l'ultima
parola con naturalezza. << Sono Debora, Luana e Giulia
>>,
indicandole una alla volta.
<<
Ragazze, >> continuando con le
presentazioni << lui è mio fratello minore,
Alphonse Elric… ma tutti noi
lo chiamiamo Al.
>>
<<
Molto piacere! >> disse sorridendo il
minore degli Elric, stringendo la mano a ciascuna di loro. Quando lo
fece con
Luana, la ragazza lo guardò con occhi sognanti e un leggero
rossore sulle
guance. Di sottecchi, la gemella riconobbe quello sguardo e
pensò: "Cotta
numero 2! Anzi, 3, visto che
la prima è stata la mia…", ripensando a Roy e
alla immediata delusione.
<<
E lei >> continuò ancora il maggiore degli
Elric indicando la ragazza mora << è May
Chang, una ragazza che proviene
da Xing. >>
<<
Ehm, ehm…
>> lo
riprese l'interessata.
<<
… insieme alla piccola
panda
Xiao Mei… >> finì Ed,
annoiato dal fatto di essere stato ripreso.
<<
Molto piacere! >> salutò la ragazzina.
<<
Wow… Xing? E' molto lontana… ne hai fatta di strada…
>> chiese incuriosita Debora.
<<
Già… ma l'ho fatta con molto piacere!
>>
lanciando un'occhiata ad Al, ricambiata.
"Questo
non promette nulla di buono per Lua…"
pensò Giulia (che aveva anche lei visto gli occhi della
sorella maggiore),
notando lo scambio di sguardi.
<<
Come mai qui? >> chiese Al.
Gli
rispose il fratello, con tono annoiato: << Abbiamo
appena finito una battaglia contro dei
criminali, il
piromane >> indicando la porta chiusa lì
vicino << ha una
pallottola nel braccio e noi aspettiamo qui perché il
Capitano Hawkeye ci ha
obbligati di farci visitare… anche se stiamo
bene… >>
<<
Il Capitano è semplicemente preoccupato per la
nostra salute… >> disse Luana.
<<
Sicuri di stare bene? E' tutto intero il tuo
automail, fratellone? >>
<<
Hai un automail, Ed? >> chiese Giulia,
curiosa.
<<
Sì, alla gamba >> gli rispose l'Alchimista
d’Acciaio, indicandogliela.
<<
Cos'è successo?
>>
continuò a chiedere la minore delle sorelle Frid.
I
due fratelli Elric si scambiarono uno sguardo triste,
poi Ed fece un sospiro e le rispose: << E' una storia
molto lunga… forse prima o
poi ve la racconterò…
>>
<<
Scusa. >> disse Giulia, imbarazzata.
<< Mi sa che sono stata un po' indiscreta…
>>
<<
Non preoccuparti… >> disse Ed, cercando di
fare un sorriso.
<<
Comunque >> ricominciò Al << sta
bene sì o no il tuo automail? >>
<<
Sì, è tutto intero. Altrimenti chi l'avrebbe
sentita
Winry… >>
<<
Winry? >> chiese l'Alchimista del Fulmine,
preoccupata nel sentire un nome femminile. << Chi
è? >>
<<
E' la mia meccanica di fiducia… >>
Sospiro
di sollievo
di
Giulia.
<<
… e la mia fidanzata. >> finì Ed.
La
povera Giulia fece una faccia pietrificata e sentì un
"crack" all'altezza del cuore: non aveva nemmeno cominciato a
conoscerlo, e già aveva avuto una delusione d'amore da lui.
"Povera
sorellina… " pensò Luana.
<<
Meglio che vada ad
occuparmi del Generale >> disse Al, congedandosi dal
gruppo. << Andiamo,
May >> ed
insieme i due entrarono nella stanza.
<<
Io, invece, me ne vado. Ciao ciao…
>> disse Ed, incamminandosi verso l'uscita.
Mentre
fuori dalla stanza le due gemelle tentavano di
consolare la sorellina (che era caduta
un uno stato
depressivo… ma le gemelle sapevano che era momentaneo),
all'interno Al operò
Mustang: gli tolse la pallottola con le pinze, per poi curare la ferita
con
l'Alkahestri (o meglio, diminuirne il più possibile la
gravità), e infine
fasciargli il braccio.
<<
Ecco fatto, Generale! >> disse il biondo
ragazzo, soddisfatto del lavoro.
<<
Grazie mille, Alphonse >> disse Riza,
sorridendogli: la donna era rimasta al fianco del suo superiore sin da
quando
erano arrivati nell'infermeria.
<<
E lei, Capitano? >> chiese May. << Ha
qualche ferita? >>
<<
No, sto bene. Nemmeno un graffio >> gli
rispose la bionda, sempre con un leggero sorriso di cortesia.
<<
Bene. Allora noi andiamo… >> disse Al per
congedarsi.
<<
Alphonse, puoi dire ai ragazzi lì fuori che
adesso li raggiungo? >>
<<
Certamente, Capitano! >> le rispose il
minore degli Elric, poi continuò:<< Lei si
riposi, Generale, ha perso del
sangue… non molto, però…
>> e subito dopo lasciò la stanza, seguito da
May.
Fuori,
Al riportò il messaggio della bionda e chiese dove fosse finito il
fratello.
<<
Ha detto che se ne andava… >> gli rispose
Debora.
<<
E' sempre solito… >> disse il minore degli
Elric pensieroso. << Ragazze, vi saluto. Arrivederci!
>>
<<
Ciao ciao! >> lo salutarono insieme le
sorelle, Luana sempre con occhi sognanti.
<<
Io vado ad occuparmi di
quel militare con un brutto taglio alla gamba… dopo mi
raggiungi? >>
chiese Al a May, molto probabilmente perché, pensarono le
ragazze, dovevano per
un attimo separarsi.
<<
Certo! >> rispose lei tutta allegra.
Al
stava per avviarsi,
quando la
ragazzina lo fermò: << Aspetta!
Prima… >> ma non finì la frase. Si
avvicinò al ragazzo, si mise sulle punte e gli diede un
leggero bacio sulle
labbra. Quando si staccarono,
lui le sorrise
dolcemente, ricambiato, e poi s'allontanarono.
"Ed
ecco un'altra delusione…" pensò Debora
all'idea di come poteva sentirsi la gemella. Questa, infatti, aveva
avuto una
reazione molto simile a quella della sorella minore. "Tre delusioni
nello
stesso giorno, una
ciascuno… complimenti, siamo
proprio delle sfigate!" pensò l'Alchimista delle Piante, un
po' depressa,
un po' stizzita.
Mentre
fuori dalla stanza andava in atto la consolazione
n.2, all'interno Roy guardò per un attimo il suo Capitano,
quasi studiandola,
poi le disse: << Vieni qui >>, indicando il
bordo del letto dov'era
sdraiato. Ogni tanto quando erano da soli
le dava del
"tu", facendolo con naturalezza.
<<
Ma…
>> provò a
controbattere lei.
<<
Per favore. >> disse lui sorridendole
dolcemente, uno di quei sorrisi che rivolgeva solo a lei.
<<
Va bene… >> disse la donna facendo un
sospiro e sorridendo. Appena si sedette, Roy posò il braccio
sano sulle gambe di lei,
in uno strano tentativo di abbracciarla e di
trattenerla.
<<
Sicura di stare bene? >> chiese Roy
preoccupato, ripensando alla domanda rivolta dal ragazzo alla donna, e
alla sua
risposta.
<<
Sì signore, stia tranquillo
>> gli rispose Riza, continuando a sorridere. Poi
continuò: << Dopo
quello che mi
è accaduto il giorno della promessa, non
può succedermi di peggio… non deve
preoccuparsi… >>, cercando di
scherzarci su.
<<
Invece no. >> disse lui serio. << Da
quel giorno io sono ancora più in pensiero per te.
>>
Lei
non poté fare a meno di stupirsi e di rimanere
leggermente imbarazzata, ma cercò di non darlo a vedere,
sviando il discorso:
<< Ha tutti i capelli fuori posto, signore. Aspetti che
glieli ordino un
po'… >>, infilando le dita sottili tra le
ciocche nere.
Il
moro sorrise dolcemente: aveva capito di averla messa
in imbarazzo, ma non l'aveva fatto apposta. Poi spostò la
mano dalle gambe al girovita
della donna, in uno strano abbraccio, e chiuse gli occhi, lasciandosi
coccolare
dalle carezze di Riza.
Nel
frattempo, fuori le tre sorelle aspettavano il
Capitano (sì, Giulia si era già ripresa... un po'
meno Luana, che però si
sentiva già un meglio). L'Alchimista d'Acqua chiese:
<< Come mai non
esce? >>
<<
Aspetta >> disse Debora. << Provo a
vedere… >>
Aprì
silenziosamente la porta, quel poco che bastava per
vedere all'interno della stanza. E vide una scena che non si aspettava:
Roy sdraiato
sul letto, Riza seduta al suo fianco sul bordo; lui le teneva un
braccio sulle
gambe, gli occhi chiusi e un leggero sorriso, mentre lei, con
un'espressione
dolcissima, guardava l'uomo e gli accarezzava con delicatezza i capelli
neri.
Immediatamente
la ragazza richiuse la
porta, facendo sempre attenzione a non fare rumore, per poi girarsi
verso le
sorelle con un sorriso dipinto
sul volto e un leggero
rossore.
<<
Allora? >> chiese la gemella.
<<
Cos'hai da sorridere?
>>
chiese Giulia, notando il viso di Debora.
<<
E' che… vabbè, venite qui
>>, inizialmente non sicura se dovesse dirlo.
Le
sorelle si avvicinarono all'Alchimista delle Piante, e
questa raccontò
loro la scena, sussurrando per non
farsi sentire da orecchie indiscrete.
<<
COSA?! >>
urlarono le altre due Alchimiste, stupite da ciò che aveva
raccontato la
sorella.
<<
Non urlate… >> disse Debora a bassa voce,
cercando di calmarle.
<<
Che cosa potrebbe significare? >>
chiese Giulia, adesso ricominciando a parlare a bassa
voce.
<<
Forse >> cominciò Luana con occhi sognanti
<< che quei due sono innamorati! >>
<<
Non dire cavolate! >> disse la minore
delle sorelle. << Ti pare che un tipo come il Capitano
possa innamorarsi
di uno stupido piromane come il Generale? >>
<<
Ci saranno sicuramente lati del loro rapporto
che non conosciamo… in fondo siamo appena
arrivate… >> disse Debora
sovrappensiero: anche lei era della stessa idea di Luana.
<<
Sicuramente >> annuì la gemella.
<< E
anche dei lati del loro carattere… >>
<<
Mah… io continuo a pensare che sia impossibile…
>> disse scettica Giulia, alzando un sopracciglio.
Non
riuscirono a dirsi più nulla, perché la porta
della
stanza si aprì, non silenziosamente come aveva fatto
l'Alchimista delle Piante.
La donna le guardava stupite, perché vide che sui loro volti
c'era
un'espressione imbarazzata.
<<
Qualcosa non va, ragazze? >> chiese Riza
preoccupata.
<<
No, niente Capitano! Tutto a posto! Eh, eh…
>> rispose Giulia, sorridendo imbarazzata.
<<
Come sta il Generale? >>
chiese Debora, indicando la porta alle spalle della bionda.
<<
Sta bene, si è addormentato… >>
rispose
Riza, sorridendo.
"Che
carini!" pensò Luana, immaginandosi la
romantica scena che purtroppo si era persa.
<<
Di cosa parlavate? >>
chiese con un sorriso gentile la donna.
<<
Di cotte… >> rispose Debora.
<<
… e di delusioni… >>
completò la frase la
gemella, con tono un po' triste. Non era proprio l'argomento di cui
stavano
parlando, ma era quello che stavano
per mettere in
mezzo.
<<
Appena arrivate abbiamo
già avuto delle cotte, >> spiegò
Giulia << ma con un'immediata
delusione… >> finendo la frase anche lei con
un tono un po' triste.
<<
E… posso conoscere gli interessati, se non sono
indiscreta? >> chiese la donna. Riza, per chi la
conosceva un po', era
stranamente disposta a parlare, ma questo semplicemente
perché voleva fare
amicizia con le tre sorelle: aveva visto che erano ragazze semplici e
simpatiche, e poi c'erano finalmente anche delle altre donne nella
squadra.
<<
Lasciamo perdere…
>>
disse Debora, pensando anche alla scena che aveva visto prima.
<<
Edward Elric… >> disse Giulia con tono a dir poco depresso.
<<
Alphonse Elric… >> disse Luana con un tono
identico a quello della sorellina.
<<
Oh… mi dispiace… purtroppo i due fratelli sono
già fidanzati… >> disse la donna
con un tono leggermente dispiaciuto.
<<
Lo sappiamo… >> disse l'Alchimista
d'Acqua.
<<
E' proprio questa notizia la causa della nostra
delusione… >> spiegò la minore
delle sorelle.
<<
Però anche tu
devi dire
chi è "l'interessato"! >> disse Luana,
punzecchiando la
gemella.
<<
Ma sei pazza?!
>>
rispose immediatamente Debora, innervosita, pensando che davanti aveva
la donna
presente alla scena di prima.
Riza
le rivolse uno sguardo interrogativo, chiedendosi
perché si comportasse così. L'Alchimista delle
Piante vide quello sguardo, e
sospirò: tanto aveva capito che l'uomo non faceva per lei,
cosa sarebbe
cambiato tra lui e Riza se le avesse detto
la verità?
<<
Il fatto è che… >>
cominciò Debora tutta
rossa in viso << … che…
ecco… io… mi sono presa una cotta…
per… per… >>.
Si fermò, prese un profondo respiro e finì la
frase: << … per il
Generale. Ecco, l'ho detto. >> finì Debora,
effettivamente più sollevata.
<<
E perché saresti stata delusa da lui? Non è
fidanzato… >> chiese la bionda, incuriosita.
<<
No, però… è tremendamente infantile!
Troppo! E a
me non piacciono le persone troppo infantili! >> rispose
la ragazza.
Riza
rise leggermente: in effetti, Roy lo era eccome.
<< Ma
questo è solo un lato del suo carattere! >>
disse, continuando a sorridere. << Ne ha molti altri che tiene nascosti…
>>
<<
Davvero? >> chiesero in coro le tre
sorelle, le gemelle più stupite, la minore più
scettica.
Notando
di aver richiamato la loro attenzione, propose
loro un'idea: << Che ne dite di venire a casa
mia e di parlarne davanti a una calda e rilassante tazza di the?
Così saremo
più tranquille… >>
<<
Ma non vorremmo
disturbare… >> disse imbarazzata Debora.
<<
Certo! >> disse raggiante Luana.
<<
Grazie mille! >> ringraziò Giulia, anche
lei allegra.
"A
volte mi chiedo se siano davvero le mie sorelle…"
pensò l'Alchimista delle Piante, pensando
alla
differenza di risposte tra lei e le altre due sorelle.
<<
Bene! Allora seguitemi! >> disse Riza
avviandosi, seguita subito
dietro dalle tre ragazze.
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Note
finali
Che
posso dire… siamo tre sfigate!
XD
Finalmente
un po’ di Royai! *w* Verrà sviluppata questa
coppia durante la fan fiction, ma non sarà
l’unica…
Quando
Al e May operano Roy, ho scritto "diminuire
la gravità della ferita" perché non penso che
l'Alkahestri possa proprio
richiudere le ferite: negli ultimi episodi May usa l'Alkahestri su
Riza, che
riesce sì a rialzarsi, ma poi ha una fasciatura al collo
nell'episodio 64…
Forse
avrete notato che la maggior parte delle
volte il punto di vista è soprattutto di Debora
(in
realtà non tanto in questo capitolo, quanto in quelli che ci
saranno in seguito):
il fatto è che, essendo io l’Alchimista delle
Piante, mi viene automatico far
esprimere pensieri su una certa situazione soprattutto al mio
personaggio! Bè,
in verità nel capitolo precedente, il punto di vista era
soprattutto di Giulia…
E’
voluto
il
fatto che sia il mio personaggio a vedere Roy e Riza insieme,
perché tra noi
tre sono io la fissata del Royai! XD Lua mi supporta perché
è una romanticona e
adora le storie d’amore in generale… A Giulia.
Invece, Roy sta un po’
antipatico anche nella realtà! XD (però le piace
il personaggio di Riza ^^)
Al
prossimo capitolo! :D