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Autore: Silvery Lugia    02/01/2011    4 recensioni
Molto tempo dopo il "giorno della promessa", l'arrivo di tre nuovi Alchimisti un po' particolari nella squadra del famoso Flame Alchemist porterà cambiamenti nelle vite di Roy, dei suoi sottoposti e non solo...
Questi nuovi Alchimisti dall'animo romantico, infatti, si prefisseranno una missione: riuscire a far fidanzare... Roy e Riza! Riusciranno a raggiungere il loro obbiettivo, tra idee strampalate, combattimenti e i loro stessi problemi di cuore? Se volete scoprirlo... dovete solo leggere!
Una stramba fan ficton ambientata dopo la fine di FMA Brotherhood, dove col tempo verrano approfondite alcune coppie di cui la grande Arakawa non ha parlato molto... quindi largo al Royai! :D
Forse potrebbero esserci degli spoiler per chi non ha visto l'ep 64 della seconda serie anime o chi sta seguendo il manga (intendo la gold edition, di cui non è finita la pubblicazione).
ps: ho cambiato la presentazione, visto che era una roba orripilante! XD
EDIT - Rivisti e ricontrollati tutti i capitoli da 1 a 22: eliminate alcune note nella storia, corretti gli errori e risolti i problemi di html :)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note iniziali

Ed ecco a voi il secondo capitolo che aspettavate con ansia! In realtà lo aspettano solo le mie amiche Giuly e Lua, comunque… -.-‘’

Vabbè… dopo il primo capitolo di presentazioni, il secondo sarà più ricco d’azione… ma non credo che ce ne saranno molti con delle battaglie… poi non è detto…

Vedremo! Intanto vi auguro una buona lettura! E come sempre vi chiedo scusa per l’eventuale presenza di errori di battitura… ^_^’’ Uso Word per ricontrollare tutto, ma a volte non mi segnala certi errori… -.-‘’
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Tre nuovi Alchimisti

 

Capitolo 2: Prima missione

 

Il Generale Mustang e tutti quelli della sua squadra, arrivati nel luogo dello scontro a fuoco, videro la situazione nascosti dietro un palazzo: in una delle piazze principali della città, due bande criminali, nascoste dietro a delle barricate di fortuna formate da automobili, casse, bidoni e qualunque altra cosa utile, si sparavano a vicenda.

Lì c'erano già altri soldati, ma era stato ordinato loro di non intervenire vista la situazione un po' complicata. Roy chiese a uno di questi: << Ci sono feriti? >>

<< No, per fortuna >> rispose un militare. << La piazza non era molto affollata, e le poche persone presenti si sono salvate tutte. >>

<< Bene. Almeno questo… >>

Rimase in un attimo a riflettere, poi chiamò le nuove Alchimiste: << Sorelle Frid! >>

<< Sì, signore! >>

<< Vediamo cosa sapete fare… >> disse sorridendo. Poi tornò serio: << Voi vi occuperete del gruppo di destra. Li colpirete alle spalle, aggirando il palazzo. Nel frattempo, io, Acciaio e il Capitano Hawkeye ci occupiamo del gruppo di sinistra. Attaccheremo contemporaneamente. >>

Il biondino pensò immediatamente: "Perché devo sempre lavorare con questo stupido piromane?!"

<< Sissignore! >> risposero le tre ragazze portando la mano alla fronte.

<< Ma Generale… >> s'intromise Riza << non è troppo pericoloso per loro? Sono Alchimiste, sì, ma sono ancora giovani e inesperte, come ha detto lei stesso… >>

Roy guardò la donna: anche se di solito lo teneva nascosto, ogni tanto l'animo sensibile di lei si mostrava anche sul campo di battaglia.

<< Ha ragione… >> disse il moro, abbassando lo sguardo, sovrappensiero. Ma subito trovò la soluzione: << Havoc e Breda, andate al primo piano di questo palazzo >> indicando quello che li nascondeva << e tenetevi pronti con i fucili a dare man forte in caso di bisogno. >>

<< Certamente, signore! >> rispose il biondo soldato per entrambi, sorridendo con la sigaretta (stavolta accesa) in bocca.

<< Fuery e Falman, se ci vedete in difficoltà >> disse il moro mentre buttava uno sguardo sullo scontro << chiamate immediatamente i rinforzi. >>

<< Certo, signore! >> risposero i due interessati.

<< Bene! >> disse il Generale aggiustandosi i guanti. << Diamoci da fare! >>

Le ragazze immediatamente raggiunsero il punto da cui dovevano attaccare. Prima di mandare il segnale (un piccolo fulmine lanciato da Giulia) per indicare all'altro gruppo che erano arrivate, la minore delle sorelle chiese: << Prima di mandare il segnale volevo chiedere… come ci comportiamo? >>

Luana osservò la scena e disse: << Hanno tutti armi da fuoco. Armi che, se impregnate d’acqua, non funzionano più… >> sorridendo (un sorriso più da Mustang che da Luana), mentre pensava già alla faccia che avrebbero fatto quei criminali.

<< Va bene, facciamo loro una doccia fuori programma… e poi? >> disse una Giulia poco convinta.

<< Semplice! >> s'intromise Debora. << Tu li colpirai con una leggera scarica elettrica, per paralizzarli! >>

<< Sì, potrebbe andare… >> disse Giulia pensierosa. << Ma visto che non sempre i miei fulmini hanno effetto, tu dopo li legherai con le tue piante come dei bei salamini! >> disse la ragazza, sorridendo soddisfatta e pregustandosi già la scena.

<< Ottimo! Allora puoi mandare il segnale, Giuly! >> disse Debora, anche lei sorridendo, sentendosi piuttosto sicura.

La minore delle sorelle mandò il segnale, e subito dopo si misero in azione.

Come d'accordo, fu Luana ad agire per prima: sbatté le mani facendo toccare i due bracciali e poggiò i palmi a terra. Subito dopo, un enorme getto d'acqua partì dal terreno sotto i piedi dei criminali per travolgerli completamente.

<< Ma… che succede? >> chiese sbigottito uno di loro, ritrovandosi fradicio e con le armi fuori uso.

<< E' l'Esercito! Ha mandato gli Alchimisti! Dobbiamo… >>, ma non riuscì a finire la frase, che Giulia aveva già fatto toccare i suoi bracciali, aveva puntato le dita verso i suoi avversari e li aveva colpiti con una leggera scarica elettrica. Ma, come aveva previsto, non tutti erano rimasti paralizzati: sapeva che per alcuni corpi c’era bisogno di un voltaggio più alto, mentre lei ne aveva usato uno minimo per paura di uccidere qualcuno.

<< Maledizione… >> disse Giulia, vedendo che alcuni di loro, ancora in piedi, stavano prendendo delle spranghe di metallo e stavano per attaccarle.

<< Waaah! >>

L'Alchimista del Fulmine si girò per vedere perché Luana avesse urlato: la ragazza, per proteggersi da un uomo che voleva colpirla, aveva innalzato uno scudo d'acqua, ma per evitarlo, era caduta col sedere per terra.

<< Attenta, Giuly! >> urlò allarmata la seconda sorella maggiore.

La piccola Frid guardò nuovamente di fronte a sé: distratta, non si era accorta che uno di quei criminali si era avvicinato e stava per colpirla con un tubo di ferro. L'unica cosa che riuscì a fare fu sbarrare gli occhi dalla sorpresa.

Fortunatamente, il colpo non arrivò: Debora fece appena in tempo ad usare la sua Alchimia, facendo crescere delle enormi piante simili a rampicanti, legando (come dei bei salamini, come voleva la sorellina) i criminali.

Tutte e tre le sorelle tirarono un sospiro di sollievo, sedendosi per un attimo a terra (o meglio, Luana rilassandosi perché era già a terra).

<< Bene! >> disse l'Alchimista d'Acqua tutta allegra. << Ce l'abbiamo fatta! >>

<< Sì, ma… >> Debora lanciò uno sguardo dove stavano combattendo Ed, Roy e Riza: sembravano piuttosto in difficoltà. << Dobbiamo andare ad aiutarli >> finendo la frase con un tono serio e deciso.

<< Uffi… ed io che pensavo di aver finito… >> disse Luana, un po' abbattuta.

<< Muoviti, sfaticata! >> le urlò la sorella minore mentre si alzava. << Dobbiamo aiutare Ed! >>

<< E il Generale e il Capitano, scusa? >> chiese l'Alchimista delle Piante, un po' perplessa, anche lei rimettendosi in piedi.

<< Bè… Sì, certo, anche loro… >> cercò di aggiustare la situazione Giulia, imbarazzata. << Vabbè, insomma, dobbiamo darci una mossa! >> aggiunse, cercando di sviare il discorso.

<< Sì, certo… >> disse Luana, alzandosi da terra e guardando con complicità la gemella, con un sorriso malizioso stampato in volto: non ci voleva un genio per capire che alla sorellina piaceva il biondino.

Giulia notò lo sguardo complice che si scambiarono le sorelle e, imbarazzata, si girò verso la battaglia ancora in corso (dando loro le spalle) e cominciò ad avviarsi, seguita subito dopo dalle gemelle.

Da lontano, Havoc, Breda, Fuery e Falman guardavano con stupore quelle piante che tenevano legati tutti quei criminali. Quelle ragazze erano incredibili: erano riuscite in pochi minuti a mettere fuori gioco un'intera banda criminale!

<< Però! Ottima strategia… semplice ma efficace… >> constatò il rosso, mentre dava un morso a un piccolo panino preso chissà dove.

Al biondo cecchino, per lo stupore, stava per cadere la sigaretta dalle labbra. << E loro dovevano essere quelle che potevano trovarsi in difficoltà?! >> chiese incredulo, più a se stesso che agli altri.

Nel frattempo, più le ragazze si avvicinavano alla battaglia, più si rendevano conto che la situazione era peggiore di come se l'aspettavano: Ed, Roy e Riza erano stati circondati. Il Generale usava la sua Alchimia di Fuoco, ma senza esagerare per non uccidere quei criminali e catturarli vivi, il Capitano cercava di fermarli colpendoli alle gambe con l'aiuto delle sue fidate calibro 9, l'Alchimista d'Acciaio cercava di metterli KO con una lancia di metallo creata con l'Alchimia. Ma quei bastardi sembravano non finire mai, e in più dovevano anche cercare di difendersi.

Nel bel mezzo della battaglia, Roy fu colpito a un braccio da una pallottola, urlando più per la sorpresa che per il dolore.

<< Generale! >> urlò allarmata Riza, avvicinandosi al moro.

<< Non si preoccupi, Capitano… sto bene… >> guardandosi la ferita, che diceva proprio l'opposto.

<< Attenti! >> cercò di avvertirli Ed, vedendo che alcuni di quei criminali stavano sparando su di loro.

Contemporaneamente, una barriera formata da giganteschi rampicanti si formò tra i due militari e le pallottole, fermando queste ultime.

<< Ma cosa… >> sussurrò il Generale, fissando incredulo quegli enormi rami.

<< Ora, Lua! >> e i due militari si girarono verso la fonte: videro che era stata Debora, ancora coi palmi a terra, che si rivolgeva alla gemella. E subito, questa, come prima, utilizzò la sua Alchimia per mettere fuori gioco le armi degli avversari. E, sempre come prima, questi rimasero senza parole.

<< Senza pistole non fate più i gradassi, eh? >> disse loro il biondino, con uno di quei sorrisi insolenti che ogni tanto comparivano sul suo volto. Cominciò a combattere contro uno di loro, che però riuscì a difendersi grazie ad un coltello.

Appena finito di mettere KO l'uomo davanti a sé, sentì la voce di una giovane ragazza gridare: << Alle tue spalle! >>, rivolgendosi a lui.

Con la coda dell'occhio vide un uomo che tentava di pugnalarlo, ma lo vide fermarsi a metà dell'azione e, con un volto stupito e dolorante, svenire e cadere a terra.

<< Tutto bene? >> chiese Giulia preoccupata, avvicinandosi a Ed che guardava stupito l'uomo caduto ai suoi piedi.

<< Sei… sei stata tu? >> chiese incredulo alla minore delle sorelle, indicando l'uomo.

<< Certo! >> rispose lei sorridendo soddisfatta, indicando uno dei suoi bracciali.

Dopo la ragazza non capì bene cosa successe: vide l'espressione del biondino allarmarsi e si sentì spingere dietro di lui mentre urlava << Attenta! >>: Ed la stava proteggendo da un criminale che tentava di attaccarla alle spalle. L'aveva spinta dietro di sé, per poi colpire l'uomo prima allo stomaco e poi sulla testa con la lancia di metallo, usando la parte senza lama.

Giulia, per il volo, cadde a terra.

<< Scusami >> disse il biondino, tendendo la mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi, << non volevo farti cadere… >>

<< Non fa niente… anzi, grazie… >> gli rispose la ragazza, mentre, un po' imbarazzata, gli prendeva la mano e si alzava.

<< Figurati… adesso siamo pari, no? Prima mi hai protetto tu e adesso ti ho protetta io! >> disse lui, sorridendo leggermente imbarazzato.

<< Sì! >> annuì lei, con un leggero rossore sulle guance e gli occhi sognanti.

Proprio mentre finiva questo piccolo idillio (molto probabilmente si erano dimenticati di essere nel bel mezzo di una battaglia, soprattutto Giulia), Debora riuscì finalmente ad usare la sua Alchimia e ad intrappolare i criminali: fino a quel momento, non c'era riuscita per cercare di difendersi.

Messa fine alla battaglia, finalmente tutti i militari poterono tirare un sospiro di sollievo… un po' meno Roy, almeno finché non gli avrebbero tolto quella pallottola dal braccio.

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Note finali

Allora... che posso dire… qui vediamo in azione le Alchimie delle tre sorelle… non male vero? XD (Ok Debora, smettila di farti degli pseudo-complimenti da sola… -.-'')
E qui c'è un primo, microscopico accenno al Royai (MOOOOOLTO microscopico… per non dire inesistente… XD)… nel prossimo, vedremo… mi sa che dopo il terzo capitolo le mie amiche vorranno tirarmi qualcosa dietro…

Solo un paio di note (stavolta davvero un paio XD) sulle tre sorelle: primo, tra di noi usiamo diminutivi, quindi non preoccupatevi se leggete “Debby, Lua e Giuly”; secondo, per usare l’Alchimia ho scritto che battiamo le mani e le poggiamo a terra (a parte Giulia) perché mi piace l’idea che facciamo come Ed! ^_^

Lo scrivo di nuovo: vi prego, commentate! Mi fa piacere sapere cosa ne pensate! ^_^

Al prossimo capitolo!

   
 
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