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Autore: eleonor87    16/12/2005    7 recensioni
Alzando la testa e volgendo il suo sguardo verso il finestrino si accorse di non essere sola. La persona che gli sedeva di fronte era una della stessa pasta di suo padre. Odiava tutti i mezzosangue e i babbanofili. La sua bellezza come la sua malvagità era leggendaria. Quando lo guardò negli occhi, rimase catturata da quei laghi d’acqua così profondi.
Fino a quel momento non era mai rimasta da sola con lui, poiché era di solito circondato da quei due scimmioni di Tiger e Goyle.
“Non sapevo che ci fosse qualcuno”.
Spero che vi abbia incuriosito.Al prossimo capitolo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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                                     IV CAPITOLO

 

 

 

Essendo nei sotterranei del castello, la luce non penetrava facilmente da nessuna parte. Era così inquietante quella stanza. Così tetra, fredda... così sinistra da indurti a pensare alle cose più macabre che c’erano nella tua testa. Come poteva piacere a qualcuno? Beh, tanto in qualsiasi modo la pensasse lei, non aveva possibilità di scelta, doveva stare zitta. Lei non era nessuno per esprimere la sua opinione.

Tutto quel pensare la fece tornare con la mente di pomeriggio.

Possibile che fosse successo? Come poteva rimanere turbata da uno stupido bacio? Lei, una Leighton, che si agitava per un insulso scambio d’effusioni? Cos’era diventata, un’inetta forse? Lei non poteva, anzi non doveva cedere a quelle stupide sensazioni. Gia due volte era successo ed era andata a finire male. Meglio uscire, quella stanza la faceva entrare in paranoia.

Nella sala comune dei Serpeverde non vi era nessuno, o almeno così sembrava. Quel posto non era diverso dalla sua stanza, ma almeno c’era il caminetto acceso.

Seduto in una poltroncina nascosta agli occhi della ragazza c’era un bellissimo Malfoy addolcito dal sonno. Joy, quando se n’accorse, richiamata da un movimento del ragazzo, rimase un po’ sorpresa da ciò che vide. Il suo viso era diverso dal solito. Era quasi sereno, anzi, più rilassato. Non del tutto naturalmente. Come poteva? Da lì a poco avrebbe varcato la soglia del male. Eppure erano così giovani. Come poteva la loro ingenuità essere recisa a soli sedici anni? Se non avesse messo a rischio l’incolumità della sorella, si sarebbe goduta quei pochi anni che gli restavano. Gia, se solo avesse potuto...

Draco, avvertendo una presenza al suo fianco, si destò dal sonno.

“Che diavolo vuoi Leighton?”. La ragazza presa alla sprovvista, si spaventò.

“E’ già la seconda volta che mi fai prendere un infarto.”.

“Beh è colpa tua che non stai mai attenta a ciò che ti sta in torno”.

Stavano parlando da due secondi e avevano già litigato. La mora stufa da quella situazione sbuffò.

“Uffi è possibile che non sai fare altro che litigare? Per stasera facciamo una tregua, infondo, siamo nella stessa barca.”.

Eh già loro erano molto simili, se per una volta non discutevano, non succedeva nulla.

“Si, tutto sommato hai ragione.” Lei rise a fior di labbra.

“Non sorridere troppo, tanto non succederà un’altra volta.”.

Infondo, non sapeva nemmeno lui, perchè si comportava così. Suo padre gli aveva detto di far sì che lei covasse solo rabbia dentro di se, senza delucidarlo sul motivo. Chi era lui per pretendere una spiegazione? Era nato solo per occupare il posto del padre al fianco del Male. A lui veniva ordinato e basta. Forse con quell’austera ragazza aveva molto più in comune di quanto pensava. Senza tralasciare il fatto, che riusciva a tenergli testa perfettamente...E non parliamo del bacio d’oggi, Dio che bella che era...

“A cosa stai pensando Malfoy?”Era così assorto nel suo mondo...

“Tu, a volte pensi al futuro che ci aspetta?”. Perché le rivolgeva una domanda simile, lui così freddo e sicuro?

“Beh per dirla tutta, non è che ci pensi più di tanto. Sai non è così rosa e fiori quello che mi aspetta.”

“Già, siamo tutti legati a Lui...ubbidire è la nostra unica ragione di vita”

Almeno in quello erano d’accordo.

“Beh io ora vado a dormire, domani ci aspetta una giornata pesante”.

“Hai ragione ,alla prima ora Piton è insopportabile...”.

“Attenzione Malfoy, mi hai ridato ragione”. Il sorriso che si rivolsero era così caldo e al contempo triste che subito calò il silenzio.

“Senti, a proposito d’oggi...ecco, è meglio dimenticare tutto. E’ stato solo un errore.”

“Ok Malfoy, non c’è problema. Senza contare che, a baciare lasci un po' a desiderare”. I due assunsero le loro solite espressioni austere e andarono a dormire.

 

                                             ****************

 

Con l’inizio della giornata, tra i due Serpeverdi tornò tutto come prima.

E’ strano come due persone possono cambiare atteggiamento da un momento all’altro. Eppure era successo, i due giovani non si guardavano per nulla.

La lezione di pozioni iniziò con l’entrata di Piton.

“Bene ragazzi, oggi ho deciso di formare delle coppie e di assegnare dei compiti assai difficili.”. Il professore guardò il bambino-sopravvissuto infastidito.

“Per mia fortuna,onde evitare accuse di preferenze, esiste un calice simile a quello usato nel torneo tremaghi che è in grado di formare lui le coppie, se ci fossero dei problemi potrei comunque intervenire io.”Altro sguardo omicida verso un alunno in fondo alla classe.

“Quindi sarà questo calice a deciderlo.”.

Tutti i ragazzi delle due case, Grifondoro e Serpeverde, si alzarono per andare a toccare con la loro bacchetta la coppa. Subito dopo l’insegnante tirò fuori dal recipiente dei foglietti con su scritte tutte le coppie.

La prima che tirò fuori dalla coppa,lo lasciò sbalordito.

“Bene ragazzi, i nomi di questa strana coppia, che di certo lascerò così com’è, sono Harry Potter e Josephine Leighton.”.

I due nominati si osservavano di sottecchi. Piano piano seguirono le altre, ma alla fine rimasero in tre, e il trio che si era venuto a creare si guardava disgustato.

Ron, Hermione e Malfoy erano perplessi.

Per il cielo di Merlino, lo straccione, la mezzosangue ed io? Ma Piton delira?

“Scusi professore, ma è sicuro di quello che c’è scritto?”. Il rosso gli diede corda.

“Gia,è proprio sicuro? Visto i nostri precedenti, sarebbe meglio non farci lavorare insieme, ne uscirebbero solo guai.”.

Piton sempre più arrabbiato diede loro le spalle.

“Sentite non voglio sentire polemiche, se non vi va bene, potete anche non lavorare insieme, ma il risultato sarebbe di far togliere 100 punti sia a Grifondoro che a Serpeverde e in più, avere un bruttissimo voto in pozioni.”Sembrava che Piton stesse pensando a cosa dire e Hermione, molto preoccupata, diede una gomitata nelle costole a Ron.

“Stai zitto, non voglio avere un’insufficienza per colpa tua e dell’altro mentecatto”.

Piton si girò di scatto, con un ghigno malizioso sulle labbra.

“Anzi, ho in mente un’altra cosa, i gruppi saranno da 5, quindi insieme a Malfoy, Weasley e Granger ci sarà Potter e Leigthon. Ora formerò gli altri, vediamo.........  ”

Piton sempre più coinvolto nel “gioco” compose le più strane e impensabili compagnie. Intanto in un angolo della classe Draco prese la parola tra i suoi nuovi compagni.

“Wow, grazie a Piton dovrò passare interminabili ore con voi, phf stupidi Grifondoro”.

Hermione sembrava sempre più arrabbiata e ad un certo punto esplose.

“Senti, piccola serpe, non m’interessa cosa pensi, cosa fai o cosa diavolo vuoi fare. So solo che IO, ho intenzione di svolgere il compito e di completarlo nei migliori dei modi, quindi se non vuoi sporcarti le mani con noi, sei libero di andare, anche perché dubito che tu sappia fare qualcosa in pozioni. Piton te le ha sempre fatte passare tutte”.

Il giovane Serpeverde, forse prendendo le sue parole come una sfida, accetto di collaborare.

“Ok Granger, ti dimostrerò, anche se tu non sei nessuno, che in questa materia c’è qualcuno che può benissimo essere più bravo di te”.

“Bene, ora che il nostro caro collega si è deciso a collaborare iniziamo pure”.

Come poteva quella stupida mezzosangue parlargli così? Le avrebbe dimostrato di che pasta era fatto.

Josephine prese dalle mani del professore il nome della pozione che dovevano preparare.

“Veritaserum ?Ma è difficile da preparare. L’uso improprio di questa pozione è persino controllato dal ministero della magia”

Gli occhi della serpeverde erano rivolti verso Hermione.

“Beh dobbiamo vedere quali sono gli ingredienti”. Le due ragazze iniziarono a leggere i componenti.

“Squame di Ungano Spinato, si va beh, come se si trovassero ovunque, poi un capello di Veela, ancora più facile direi, lacrime di fenice, estratto di Mandragora e per finire una piuma d’Ippogrifo e sangue di Centauro”.

Il bimbo-sopravvissuto incomincio a ridere.

“Harry che hai da ridere?”

“Oltre al danno anche la beffa. Ron, cazzo, ci ha unito in quest’assurda combriccola e in più pretende che prepariamo una delle pozioni più difficili?E’ un folle.”.

“San Potter si lamenta, poverino, visto che lo dice lui forse è meglio cambiare il grup...ahi, Leigthon, ma sei scema? Mi hai fatto male”.

“Malfoy finiscila, vuoi fare il serio?”. I loro sguardi erano fissi l’uno nell’altro. Era una sfida per loro, nessuno dei due si decideva a smetterla, cosi intervenne il moretto.

“Appunto finiamola di litigare e lavoriamo.”

Iniziarono dividendo le sostanze più faticose da trovare da quelle più semplici.

“Allora, per le squame di drago non dovrebbero esserci problemi, vero Ron? Tuo fratello potrebbe procurarcele, poi vediamo.....per la piuma di ippogrifo idem, Harry può prenderla a casa sua. Invece per la fenice, bisogna chiedere a Silente mentre per la mandragora alla professoressa Sprite”.

A quel punto parlò la bella serpeverde. Aveva un’espressione molto seria.

“Sì ma come ci procuriamo gli altri due elementi? Per il capello di Veela, con mille peripezie potremmo anche trovarlo, ma per il sangue di Centauro è quasi impossibile. Devo vedere se tra i miei libri di pozioni c’è qualcosa......... ”In quel momento suonò la campanella dell’ultima ora.

“Miei cari alunni buon lavoro e mi raccomando il lavoro va consegnato entro due mesi con relazione scritta.”

“Wow sono sempre più contento, dovrò dire alla mia sorellina di non spaventarsi se muoio.”

“Oddio Ron, è solo un compito”.

“Beh, noi andiamo nei sotterranei. Granger se poi stasera mi dici, quando possiamo vederci mi fai un favore. Arrivederci.”

“Ciao SanPotter & Co”.

I tre Grifondoro gli fecero una smorfia.

 

                                          ************************

 

 

Qualche metro più in la,Josephine, dimenticando la sua antipatia per Malfoy, lo guardò di sottecchi catturando il suo sguardo.

“Che vuoi, perché mi guardi così? Non so proprio come tu riesca a parlare con quei tre sfigati. Due persone come noi non dovrebbero abbassarsi a tanto.”

“Perché come siamo noi scusa? Solo perché hai più soldi di loro o credi in altre cose ti senti migliore? Mi stupisco che tu abbia 16 anni, anche un bambino di 5 sarebbe più maturo.”

“Che diavolo dici? Sono molto più saggio di te e ho anche più esperienze, sei solo una zitella frigida. Sei tu quella che snobba tutti. Sei più fredda di un iceberg. Neanche quando la tua migliore amica ti ha abbandonato hai fatto qualcosa. Almeno io ho delle emozioni, anche se di rabbia o stupide, io ce l’ho.” Malfoy disse tutto con estrema tranquillità, solo attraverso una piccola vena sul collo si vedeva che era nervoso.

“Bene, ora hai finito? Devo raggiungere la mia camera.”

“Dio quanto mi fai incazzare, la finisci di rimanere impassibile?”......La giovane ragazza non ebbe il tempo di rispondere che si ritrovò contro il muro con le labbra di lui premute sulle sue. All’inizio cercò di resistergli, ma poi dovette cedere alla sua bocca sempre più insistente. Era come trovarsi in un vortice di sensazioni a lei ignoto. Draco, senza sapere bene che stesse facendo, mise la sua mano sotto il mantello della fredda Serpeverde. La sua pelle al contrario era calda e vellutata e il suo seno così rotondo gli fece andare a mille il cuore.

Se solo quel fuoco fosse divampato per rimanere sempre acceso. Pensava Malfoy. Come riusciva, a passare da momenti d’assoluta indifferenza, ad attimi di bruciante passione? Voleva scuoterla. Fargli provare qualcosa.

Perché si comportava così? Cos’era quel vuota allo stomaco? Non si poteva permettere di provare qualcosa, per qualcuno. Cera già la sua sorellina.

All’improvviso Draco si stacco e i due Serpeverdi si guardarono in faccia.

“Hai finito Malfoy? Ho altro a cui pensare.” Detto questo se n’andò lasciandolo di sasso.

“Io l’ammazzo quella”.

_Come poteva reagire così?_

 

                                                 ***************************

 

Chiusa nella sua stanza pensava a tutto tranne che a Malfoy, almeno ci provava. Si chiedeva dove potesse trovare il sangue di Centauro. Si ricordava, grazie ad un’oscura pozione, fatta da suo padre ani addietro, che quell’ingrediente si poteva trovare in luoghi molto arcaici e oscuri dove la magia vestiva ogni singolo strato di terra. Dove si poteva trovare un posto così nelle vicinanze? La risposta era nella foresta proibita. Altri posti non li conosceva. Ci sarebbe andata durante la gita ad Hogsmaede. La Domenica mattina arrivò in fretta. Joy scese di corsa nella Sala Comune e, con poche difficoltà raggiunse la foresta proibita. Quel luogo era colmo di misteri, da ogni parte, traspirava antichità. Continuava a camminare sicura di se, senza sapere dove andare...... Non molto distante da lei sentì il rumore di un ramoscello spezzato.

“C’è qualcuno?”Nessuna risposta. Un tronco ostruiva il passaggio e lo scavalcò. Guardando l’orologio si accorse di aver trascorso gia tre ore li dentro.

“E’ possibile che non ci sia neanche l’ombra di un centauro?”

“Non fare più un passo”. Joy si girò immediatamente. Di fronte a lei un enorme centauro la sovrastava di molti centimetri.

“Io......ecco avrei bisogno di.....ecco  si un po’ del tuo sangue!”Il Centauro scoppiò a ridere.

“E perché di grazia? Anzi non dirmelo, non mi interessa. Per questo dovrai superare una prova. Poche persone hanno avuto il coraggio di parlarmi, e per questo che ti do una possibilità. Deludimi e perirai.”

“In che cosa consiste?”I due continuavano a guardarsi.

“Se riuscirai a trovare entro un ora il raro fiore di crismey ti darò quello che vorrai”. La ragazza incominciò a camminare. Dove diavolo era quel fiore? Continuava a controllare l’ora, mancavano solo trenta minuti. Un essere sconosciuto incominciò a seguirla. Era preoccupata,quella bestia la inseguiva e in più era quasi finito il tempo. Ad un certo punto l’essere la raggiunse e la ferì. Un grossa ferita le copriva tutta la spalla. Con l’altra mano prese la bacchetta. Il suo avversario gliela fece volare lontana. Si guardò in giro per vedere dov’era finita. La vide a tre metri di distanza. Tirò un calcio alla bestia e con un colpo di reni si alzò. Correndo verso la bacchetta la raggiunse e girandosi gli urlò una fattura.

“Petrificus Totalus”. L’essere si pietrificò.

“Uh, l’ho scampata bella.....devo trovare il crismey.” La giovane Duchessa si guardò in torno disperata, non riusciva a trovare niente di niente,talmente presa dalla ricerca non sentiva il dolore alla spalla,quando il suo tetro sguardo si fermo su un fiore. Il Crismey era proprio davanti a lei.....Raccogliendolo in tutta fretta,correndo raggiunse il Centauro allo scattar della fine dell’ora.

“Complimenti ragazza, pensavo che non ce l’avresti fatta. Ecco delle gocce del mio sangue. Cammina dritta seguendo il sentiero, per questa volta nessuno ti disturberà.”

Detto questo se ne andò lasciandola sola. Strisciando i piedi e mettendoci molto più tempo del necessario giunse a scuola. Per fortuna non era arrivato ancora nessuno. I corridoi erano deserti e lei riuscì a raggiungere la sua camera indisturbata.

_Miseria non mi ero accorta della spalla_ Il sangue sgocciolava lungo tutto il braccio. Piano piano incominciò disinfettare la ferita.

“Ferula”. Delle bende da bendaggio comparvero dalla bacchetta. Joy incomincio a coprire le ferite.

 

 

                                               ************************

 

 

 

Draco era furioso, per tutto il giorno non l’aveva vista, non che gliene importasse qualcosa. Lei non era assolutamente niente. Quel ghiacciolo era insopportabile. Solo che, essere ignorato per tutto il giorno, lo innervosiva. Erano le diciotto, ormai il sole era calato. Dov’era quella strega? Trovo la sala comune priva dei soliti schiamazzi. Magari era in camera sua. Si diresse verso i dormitori femminili e con un incantesimo, a molti sconosciuto,entrò. Quando trovò la sua stanza entrò senza bussare. Una ragazza stupita da quella intrusione si chiuse subito la camicetta della divisa.

“Per me non c’è problema, puoi anche rimanere cosi!” Leighton era furiosa, ma come sempre rimase calma.

“Malfoy, sei il solito pervertito...vai a torturare quelle del primo anno”.

“Forse hai ragione, sono sicuro che loro si muoverebbero sotto il mio tocco. Non sono come te che rimani impalata come una statua”. Il ragazzo fece il suo solito ghigno malefico.

“Bene, allora puoi pure congedarti dalle mie stanze e raggiungere chi ti pare”. Di nuovo la sua solita aria impassibile. Uno gli dice di tutto, e lei non reagisce. Reso incontrollabile dalla furia si avvicino alla ragazza. Incominciò a baciarla, mentre le sue mani sbottonavano la camicetta del tutto, la sbatté sul letto e un gemito uscì dalla bocca della ragazza.

“Finalmente senti qualco......”. La faccia dolorante di lei non gli fece terminare la frase. La spalla gli faceva un male atroce.

“Cos’ hai?”. Chiese il biondino

Non poteva dirgli niente, l’avrebbe presa in giro e sinceramente non ne aveva voglia.

“Non sono affari tuoi. Per l’ultima volta, te ne vuoi andare?”. Il bel serpeverde non sapeva cosa fare. Sembrava molto stanca. In fondo c’era tutto l’anno per torturarla.

“D’accordo, c’è tempo per queste cose”. Girò su i tacchi e se ne andò.

_Quello stronzo è odioso perché non mi lascia in pace? E che male, domani devo assolutamente fare qualcosa per la spalla_

Anche a tavola non era venuta, Draco si chiedeva il motivo. Tutte queste domande rimbalzavano senza sosta nelle due teste dei giovani Serpeverde.

 

                  

 

 

 

 

Ringraziamenti

Volevo ringraziare tutti quelli che leggono la ff, in modo particolare Manny, Francys e Nelly. Continuate a recensire!

  
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