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Autore: Arimi_chan    07/01/2011    3 recensioni
Mi gira la testa, non vedo niente. Appoggio la testa sul bracciolo del divano e piano piano mi addormento...illudendomi che tu sia al mio fianco, di poter sentire il calore del tuo corpo, o il tuo buonissimo profumo.
Ad un tratto una luce, forte, e tra questa luce, vedo te!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Capitolo 4*

*Capitolo 4*

 

 

Ed eccomi tornata tra i comuni mortali. Per la vostra gioia, spero.

Mi dispiace non aver potuto aggiornare prima...insultatemi se volete.

Ringrazio immensamente tutte le persone che leggono e che mi seguono. Grazie.

Come sempre un grazie particolare a quelle personcine che mi riempiono il cuore di gioia. Ovvero:

_DyingAtheist

Vale Vengeance Sevenfold

nishe

friem

Nightingale

 

Sappiate che vi adoro!!! <3

Mi dispiace solo che il capitolo sia così corto, spero possiate perdonarmi...Buona lettura, un bacio!

 

-Zacky-

E' finita. E' fottutamente finita, per sempre.

Ed è solo colpa mia...gliene ho combinate di tutti i colori. Non ci sono mai stato, nè prima, nè adesso.

Nella nostra relazione era lui quello che dava il massimo, cercava sempre di far coincidere i nostri periodi di pausa, aveva ogni giorno una sorpresa diversa. Quando eravamo costretti a stare lontani, anche le nostre telefonate erano diverse. Lui era sempre felice, amava raccontarmi la sua giornata, il successo che avevano ottenuto, le domande strane di quella o quell'altra intervistatrice che cercava di fare la sexy con lui. Io...io mi lamentavo sempre. Di quanto mi mancasse, di come mi annoiavo alle interviste, di come odiavo passare le giornate sopra un maledetto tourbus. Non c'era nulla che lo potesse rendere felice ed orgoglioso di me. Anche quella volta, quando decidemmo di lasciarci di comune accordo. Io, dov'ero?

Adoravo stringere a me il suo corpo...era così caldo, pieno di affetto e gentilezza.

Quella stessa gentilezza che usava quando sfiorava il mio corpo, quella che mi dimostrava quando mi accoglieva tra le sue braccia ed io non facevo altro che provare un forte, intenso, senso di beatitudine. Tutto spariva quando stavo con lui, ogni pensiero scivolava via come acqua. Era diventato estremamente indispensabile per me e nulla riusciva a placarmi come lui.

Pensandoci a mente fredda, dopo due anni, non sono riuscito a concludere niente di permanente nella mia vita. Ho una band, si, ma non ci saremo per sempre, magari tra una decina di anni ci stancheremo e decideremo di scioglierci, rimarranno solo canzoni, di cui probabilmente un giorno, mi dimenticherò anche dei pezzi. Ma lui era davvero importante, era lui che credevo tassello indispensabile della mia vita vuota, piatta e monotona. Quell'unica persona che avrebbe accompagnato e migliorato, per sempre, la mia vita.

Una calda lacrima scivola giù dal mio occhio per posarsi su un paio di pantaloni. Sto facendo le valigie, è ora di tornare alla vita di sempre, fatta di successi, concerti e solitudine. Si, perchè quando sei famoso e sei costretto a sopportare gente tutto il giorno, stare a casa a guardare vecchie foto o vedere stupidi video è l'unica cosa che riesce a salvarti dal baratro in cui stai, inesorabilmente, cadendo giù.

-Gerard-

Gliel'ho detto. Finalmente più niente mi legherà a quell'uomo.

E' triste, tanto tanto triste. Non avrei mai immaginato di fare una cosa simile. Siamo diversi, troppo. Ma mi manca, e niente e nessuno me lo porterà indietro.

Non lo faccio per me. Fosse stato per me, l'avrei implorato di correre qui da me e poi l' avrei baciato, dicendogli magari tutte quelle cose rimaste sepolte nel mio cuore per due anni.

Lo faccio per loro, i miei compagni di band, magari anche i suoi, ma io non ne posso sapere niente.

So che la mia, di band, non tollera più che io soffra per lui. Gli ho mostrato il peggio di me negli ultimi due anni. Ero sempre nervoso e solitario, non festeggiavo mai con loro. Anche al matrimonio di Mickey ero abbastanza depresso. Non mi andava di festeggiare la felicità di qualcun' altro, quando invece, avrei voluto festeggiare la mia, di felicità. Non c'è stato niente che mi abbia potuto ferire di più. Vederlo lì, con noi, splendido e sorridente come sempre, senza neanche un briciolo di tristezza per la nostra felicità manacata. Senza pensare che magari, un giorno, potevamo esserci noi lì, festeggiati e amati dai nostri amici.

Non posso pensare che anche lui sia stato male come me. Non mi resta che odiarlo, odiarlo dal profondo del mio cuore, cercando magari di dimenticarlo. Senza pensare a lui come l'unica persona in grado di rendermi felice, perchè se sono in queste condizioni, è anche colpa sua. Colpa sua perchè non è stato in grado di mantenermi con lui, di stringermi tanto forte da farmi realmente suo, di dichiararmi il suo incondizionato amore. Potrei anche credere che lui mi ami ancora, ma chi mi assicurerebbe mai, che tutto tornerebbe come prima?

Ci pensa l'infermiera di turno a riscuotermi dai miei pensieri. E' arrivato qualcuno, per me, sicuramente sono Matt e Val. Avevano promesso che sarebbero venuti. Vedo entrare un uomo, non lo conosco, è...un fattorino? Cosa ci fà un fattorino nella mia camera?

"Buonasera signor Way! Sono stato mandato qui dal signor Zachary Baker, mi ha detto di consegnarle questo pacco."

Cosa ha in mente quel disgraziato? Cerca di riempirmi di regali? Neanche fossimo due stupidi liceali alle prese con la prima cotta.

Apro il pacco e trovo un'altra scatola. Mi prende in giro?

Questa, però, è diversa dalla prima.

E' una scatola si, ma ha una bellissima carta che la avvolge, con una grande coccarda rossa.

Sento un fremito lungo la mia schiena. Ho già capito cosa contiene questa scatola.

E sto cercando di trattenere queste dannate lacrime che spingono per scendere giù.

In fretta e furia, quasi come un disperato, tolgo quella bellissima carta, e mi ritrovo davanti uno splendido cofanetto in legno. Lavorato ed intagliato perfettamente. Lo pagai fior di soldi, e lo regalai a Zacky per il nostro primo anniversario. Dentro, c'erano le copie delle nostre chiavi di casa.

Ho paura. Non so cosa ci potrà essere dentro. Questo regalo sarà stato inviato con rabbia, forse neanche lui sapeva cosa stesse facendo, e spero, con tutto il cuore, di non trovare la sua chiave, quasi fosse un invito esplicito. "Non voglio più entrare in quella casa. E' tutta tua fanne ciò che vuoi!"

Con mano tremante apro la scatola. C'è un biglietto. Lo prendo, voglio leggere le ultime parole che mi dedica. Mentre prendo il biglietto uno strano rumore, proveniente dalla scatola, quasi un tintinnio, mi distrae.

E la vedo. La chiave. Mi assale un forte senso di inquietudine, di solitudine e angoscia. Cosa ha intenzione di fare? Molto lentamente apro quella lettera, sempre più spaventato dal contenuto. Finalmente l'ho aperta. Non è una lettera lunghissima, poche parole, breve ed essenziale, come al solito.

"Caro Gerard,

Adesso hai bisogno di una nuova casa, di ricostruire la tua vita ed andare avanti.

Puoi andare a trasferirti da subito in quella casa, se vuoi. La tua è, ormai, inagibile, e non potrai entrarci. Ho pensato che fosse meglio, per te, vivere in posto accogliente e che già conosci, senza bisogno di doverti riambientare in una nuova abitazione.

Ti lascio la mia copia in modo che tu possa sentirti più tranquillo, non verrò a disturbarti, a meno che non me lo chieda esplicitamente tu.

Fanne buon uso, e vivi in quella casa anche per me.

Con immenso amore,

Tuo Zacky V."

Ed è in questo momento che le lacrime scendono inesorabilmente, senza sosta, nessuno sarà in grado di fermarle. Nonostante il male che gli ho appena fatto, lui mi ha fatto un regalo stupendo.

E solo adesso, inizio a pensare, che in verità, ho lasciato quell'uomo, perchè non sono alla sua altezza...

 

 

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