Umanamente incompatibili

storia.

Coff coff. Cough cough. Ehm ehm.

Prendetela come volete, ma sappiate che questa è la risata/tosse più sarcastica e disgustata che io abbia mai dovuto fare.

Ma per favore. Io…Lui?

Sentire i nostri due nomi vicini è come tantissime minuscole spine che ti si conficcano nel cervello, i conati di vomito, la consapevolezza che la demenza umana esiste. Ed è pure tanta.

Ok. La cazzata giornaliera Pansy la doveva dire, ma questa… Le supera tutte.

Detto così non si capisce un boccino, scommetto.

Perciò, ignorando il mio corpo che mi urla di dar di stomaco, racconterò tutto dall’inizio.

Non proprio dall’inizio. Significherebbe raccontare la caduta dal letto, i calzini messi spaiati, il capitombolo da quelle dannatissime scale, la colazione saltata.

Passiamo direttamente al “Pansy-Show” delle 11.30. Precisa come un orologio svizzero.

Ho la fortuna di avere due ore buca il giovedì, tra Pozioni e Storia della Magia.

‹‹Ehi, Herm!››.

Sento la voce di Ginny. Mi volto e me la trovo davanti, tutta lentiggini e sorrisi.

‹‹Senti, ti va di venire con me? Non so cosa fare in queste due ore, così me ne vado un po’ in riva al Lago›› mi spiega. Sono letteralmente sollevata da questa proposta: passare del tempo con Ginny è sempre divertente.

Accetto e due minuti dopo ruzzoliamo correndo verso il nostro Albero. Un salice ondeggiante dove siamo solite rincontrarci, anche con Harry e Ron.

Arrivo per prima, il fiato corto e la risata che mi muore in bocca.

Mister-Sono-Il-Più-Figo-Di-Hogwarts, altrimenti conosciuto come Draco Malfoy, e la dolcissima -la strangolerei- Pansy Parkinson, sua promessa sposa, sono sulla riva opposta. Il suo seguito di cani rognosi è con lui, come tanti deficienti troll con funzione guardia del corpo.

Ma saltiamo direttamente alla parte in cui, dopo l’occhiataccia che io e Ginny gli lanciamo, vedo la Parkinson alzarsi dal suo caldo giaciglio/braccia di Draco, e marciare verso di noi come un toro. Se non fosse impossibile, giurerei di aver visto una nuvoletta di fumo uscirle dal naso e l’anello appeso alle narici.

‹‹TU!››.

Me la trovo alle spalle, infuriata come un Ippogrifo a cui sottrai un furetto stecchito, gli occhi che lanciano fiamme.

‹‹Di’ un po’! Non è che per caso ti interessa Draco, Hermione, eh?››.

Se avessi avuto qualcosa nello stomaco avrei rimesso. Decisamente.

Ginny sgrana gli occhi. Pansy ha un’espressione così seria che quasi scoppio a ridere.

‹‹Andiamo, Pansy! Ma ti sei accorta che sei l’unica qui a sbavare dietro a quel furetto? Fammi un favore e annega nel Lago, Pansy!›› ribatto, senza degnarla di uno sguardo.

Però. Non avrei mai pensato che potesse essere gelosa di me e sparare scempiaggini in un solo colpo. Si è superata.

Io e Malfoy, e questa è opinione pubblica addirittura riconosciuta dal Ministero della Magia, siamo umanamente incompatibili.

Non ha senso accostarci per gelosia. L’unica occasione in cui accetterei il mio nome accanto al suo, è in un articolo in cui si parla di una vittima ad Hogwarts e della sua giovane carnefice. Ho reso l’idea?

Però mi assale un dubbio.

E se Pansy non fosse l’unica a pensarla così? Se altri -orrore- vedessero bene insieme me e Malfoy? La paura mi attanaglia lo stomaco. Di gente idiota Hogwarts abbonda. Per esempio, Lavanda. O la sopraccitata Pansy, capostipite della sua razza di carlini immusoniti. 

Guardo Ginny, che ancora ride per la scenetta cui ha avuto l’onore di assistere.

‹‹È incredibile come sia migliorata nello sparare bestialità… Questa è davvero grande!›› blatera, mezza soffocata dalle risate.

La incenerisco, riconoscendo però che ha ragione. Da oggi, anche la capacità di Pansy ecc. ecc. sarà opinione pubblica riconosciuta dal Ministero.

Ho una missione. Aiutata dalla mia fidatissima Gin, dal suo Harry e -stranamente di malavoglia, nonostante si tratti di bistrattare Draco- da Ron.

Quando l’ho detto ai miei migliori amici, Harry è scoppiato a ridere, riconoscendo quanto Pansy abbia creato nella sua testa la coppia più disarmonica e insulsa della scuola. Ron, invece, ha borbottato che sarebbe stato meglio per Malfoy che la coppia inventata dalla Parkinson sia solo finzione. 

‹‹Sta’ tranquillo, Ron! Lo sai quanto sia enorme il disgusto di Herm per Malfoy!›› e alle parole di Ginny Ron è sembrato rilassarsi un po’, pur mantenendo vivo e tangibile a pelle l’odio per il biondino slavato.

Comunque sia. Hanno deciso di aiutarmi tutti e tre. In giro per il castello, sfruttando le ore buca e ringraziando Godric che proprio oggi ce l’avevamo. Santo Grifondoro!

Come mi aiuteranno?

Questa è una sorpresa.