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Autore: magicwally    08/01/2011    8 recensioni
Lo avevo lasciato 3 anni fa , e ora, me lo trovavo davanti.
Bello più che mai.
Ma lui non doveva tornare nella mia vita, non doveva sapere.
SCUSATE PRIMA FAN-FICTION, SIATE CLEMENTI. GRAZIE
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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PRIMA DI TUTTO, VOGLIO RINGRAZIARE LE PERSONE CHE MI HANNO RECENSITO, MESSO TRA LE PREFERITE, SEGUITE, RICORDATE,AUTORI PREFERITI E ANCHE A QUELLE PERSONE SILENZIOSE CHE SONO PASSATE A LEGGERE LA MIA STORIA. FA SEMPRE PIACERE.
 
 
Attenzione!
Mi piacerebbe avere una copertina o foto per la mia storia.
Chi mi può aiutare?
Grazie
 
 
Capitolo 7
 
Pov.Alice
 
Edward finalmente l’aveva ritrovata.
Dopo tanto dolore, era riuscito a trovarla.
Aveva smosso mari e monti, ma sembrava sparita nel nulla.
Poi... un incontro fortuito, ha messo in moto tutto il resto.
Edward ha sofferto tanto, tra ricatti e contratti estremi, ha rischiato di perdere la ragione.
Tutto per uno stupido bacio rubato.
 
Eravamo al parco, sempre circondati da paparazzi, sembrava che oramai, vivessero sempre attaccati alla vita di mio fratello.
Non lo lasciavano mai. Era un incubo. Non poteva più uscire che lo inseguivano sempre e ovunque. Riusciva solo a uscire con noi della famiglia e pochi altri.
Il problema era, che lui lavorava in ospedale, e c’erano certi giorni, che gli era impossibile eseguire il suo lavoro.
Per fortuna la sicurezza era eccellente in ospedale, in reparto entravano solo i parenti e amici dei pazienti, elencati scrupolosamente su un elenco, costantemente aggiornato.
 
Stavamo seguendo Bella, fino ad arrivare in un parco magnifico ,  “Villa Borghese”, così c’era scritto all’entrata.
Si fermò davanti ad un piccolo laghetto, si mise seduta su una panchina, e iniziò a guardare davanti a sé.
Probabilmente stava pensando a tutta la sua vita, a quello che aveva perso e a quello che aveva ottenuto.
 
Ad un tratto si tira su e si avvia per tornare verso l’hotel, quando all’improvviso vediamo che viene aggredita da un tizio, e la fa cadere.
Prontamente Edward fa per correre da lei quando lo fermo –Edward non andare! Ci sono i paparazzi! Lascia stare vado io, tu torna in hotel e avvisa Carlisle – lo guardo e noto che è molto addolorato, vorrebbe soccorrerla ma quei maledetti non glie lo permettono.
Corro verso Bella -oddio Bella che ti hanno fatto?  Bella rispondimi ti prego! Bellaaa!- alzo lo sguardo e noto che ci sono già gli “avvoltoi” all’attacco, così le copro il volto con la mia giacca.
Mi guardo attorno e noto che due agenti di Polizia si stanno avvicinando, e urlando gli dico di muoversi, per fortuna parlo un po’ di italiano.
-agente questa signora è stata aggredita e scippata, mio fratello è andato a chiamare nostro padre che è medico.- dico tutto insieme.
-chiamo subito l’ambulanza!- prende la ricetrasmittente per chiamare, ma prontamente lo fermo
- scusi forse non ce n’è bisogno. Tra pochi minuti mio padre sarà qui. È mia cognata, e mio fratello è una persona famosa, quindi preferirei aspettare – lo guardo , noto che è preoccupato, ma finalmente vedo arrivare di corsa Carlisle
-Alice fammi vedere- si mette in ginocchio e guarda subito le pupille di Bella. Reagiscono per fortuna. Le dà qualche schiaffetto sulla guancia –Bella!Bella!- finalmente vedo che apre gli occhi ed esulto.
Si è svegliata
-Bella come ti senti? Hai male da qualche parte?- chiede mio padre con tono molto dolce
-C.Carlisle... ma... c.cosa è successo- chiede mentre grossi lacrimoni le scendono dagli occhi
-Bella sei stata scippata,sei caduta e hai perso conoscenza- le comunico abbracciandola
E inizio anch’io a piangere. Solo mio padre riesce a stare composto, anche se gli costa molto. Anche lui, come tutto il resto della famiglia, ha sofferto molto da questa triste storia.
- signori, forse è il caso di visitarla- ci richiama l’agente- andiamo, ci sono molti paparazzi qui attorno, ho richiesto una macchina, ora sta entrando nel parco, così vi accompagniamo in hotel e se ce n’è bisogno rimaniamo a fare da sicurezza.
Nel frattempo arriva l’auto della Polizia, saliamo, tenendo sempre il viso di Bella coperto, non voglio che gli “avvoltoi” la riconoscano, e le rovinino la vita.
Finalmente arriviamo in hotel, Edward è disperato e ci corre incontro nella hall, sale con noi nella camera di Bella.
Carlisle ci fa aspettare fuori e va dentro a visitarla.
 
Pov Carlisle
 
Dopo tanto abbiamo ritrovato la nostra Bella.
È diventata bellissima, anche se ora è spaventata da quello che le è successo, mantiene sempre la sua bellezza.
-Bella... come ti senti?- le chiedo con il tono più dolce che ho
-C.Carlisle... oh che bello rivederti- e scoppia di nuovo a piangere
-su... su... ora stai tranquilla. Posso visitarti?- aspetto il suo consenso che arriva con un accenno del capo. La visito scrupolosamente, per fortuna non è nulla di grave solo qualche graffio e tanto spavento.
-Bella, per fortuna hai solo qualche graffio, la perdita di coscienza è stata dovuta alla paura e al forte stress causato dagli ultimi eventi. Devi solo riposare per oggi.- le comunico toccandole gentilmente una guancia. Lei annuisce ma non riesce a parlare. È troppo emozionata.
– vuoi vedere Alice?- lei mi guarda, spalanca gli occhi e mi fa segno che può entrare.
Esco dalla camera e faccio cenno ad Alice che può entrare. Edward prontamente mi chiede di Bella, gli dico che non è nulla e che si deve solo riposare per oggi.
Edward annuisce. È molto pensieroso. Come del resto lo è da tre anni a questa parte. Non è più lui. Non sorride più, parla solo se sollecitato, sembra che tutto e tutti gli scivolino via , respira solo per poter campare.
Vedo arrivare James – cos’è successo a Bella?- chiede allarmato
-è stata scippata al parco, ha solo qualche graffio, solo che a causa del forte stress, ha perso conoscenza, e per oggi deve stare a riposo- gli comunico in tono professionale.
- ok certamente, nessun problema. Edward tu oggi pomeriggio hai un’intervista con la tuo co-star in televisione. Al posto di Bella ti farò affiancare da qualcun altro.- gli comunica deciso.
-no... io l’intervista non la faccio. Ho già sostenuto abbastanza ricatti nella mia vita, e OGGI IO RIMANGO QUI. DA. BELLA. – ribatte Edward quasi urlando.
-Edward ... ragiona, starai lontano dall’hotel solo per poco al massimo due ore . te lo prometto. Avviso subito la produzione del programma e comunico che farai solo l’intervista e nient’altro. In trasmissione rimarrà solo la co-star e il tuo posto lo prendo io. Va bene- gli comunica speranzoso.
-ok... ma non più di due ore.- dichiara nel mentre mi guarda e dice- e tu le starai accanto, non voglio assolutamente che le accada qualcos’altro. Intesi!- mi fulmina con lo sguardo
- Edward... non preoccuparti, ci sarò io- gli comunico per tranquillizzarlo.
Nel mentre arriva Esme, entra anche lei nella stanza.
Le sento parlare piano e poi piangere.
Quanto dolore deve aver passato anche Bella...
Dopo un po’ esce Alice dalla stanza e comunica ad Edward che non lo vuole vedere.
Edward è disperato, sembra che il mondo gli stia crollando addosso.
Si mette contro il muro e si fa scivolare per terra, porta le gambe al petto e inizia a piangere.
Piange silenzioso, si dispera, fino a quando – Edward... non preoccuparti, vedrai che si sistemerà tutto. Devi solo aver pazienza. Anche lei ha sofferto molto- lo faccio alzare e l’accompagno nella sua camera. È veramente distrutto.
 
Si butta sul letto, ha lo sguardo nel vuoto, sembra come morto.
 
Speriamo che sistemi tutto, perché ho veramente paura di perdere mio figlio.
 
Pov.Bella
 
Carlisle lascia la camera e fa entrare Alice.
Alice la mia piccola Alice, la mia fantastica sorella.
Quanto mi è mancata.
Solo ora mi accorgo che ho sbagliato a tenere tutta la mia famiglia fuori dalla mia vita. Quando realizzo il mio pensiero, scoppio a piangere.
Alice allarmata mi abbraccia e mi consola come può.
Per un po’ stiamo in silenzio, ci osserviamo
-Alice... mi sei mancata. Scusami- l’abbraccio più forte che posso e ci culliamo a vicenda.
Non c’è bisogno di parlare. Per quello ci sarà tempo.
- Edward è qui fuori, lo vuoi vedere? È molto in pena per te- mi dice a fil di voce
Non riesco a parlare, faccio segno di no con la testa e lei capisce immediatamente.
-ok se non te la senti per ora va bene così. Ma dovrete parlarvi... lo sai? Vero?- mi dice con un sospiro.
Faccio segno di si con la testa, ma per ora non riesco a parlare.
La porta si apre e vedo entrare Esme titubante, incerta se entrare o no.
Le faccio segno di avvicinarsi, allora non esita e mi si butta tra le braccia e inizia a piangere anche lei.
-Bella... la mia piccola Bella, finalmente ti abbiamo ritrovato- dice guardandomi negli occhi.
Io li chiudo e poi – scusa... scusatemi tutti... – e l’abbraccio forte forte.
Non la smette più di baciarmi e abbracciarmi. Mi guarda e ride , e poi mi riabbraccia.
- perché?- solo una parola mi dice
-n...non lo so... ma per favore non ora. Vi prometto che vi spiegherò tutto quanto. A tutti- dichiaro sicura.
- a tutti? Anche a Edward?- chiede con speranza Esme
- certo soprattutto a lui- la guardo negli occhi e sorrido.
- bene- sospira.
Vedo che Alice lascia la stanza, forse vuole lasciarmi da sola con Esme, la ringrazio infinitamente per questo suo gesto.
 
Ci osserviamo ma stiamo in silenzio. Stiamo bene così.
 
Poco dopo entra Alice con un poliziotto che mi consegna la borsa – signora, abbiamo trovato la sua borsa, ma purtroppo del rapinatore... nessuna traccia- ci comunica sconsolato- controlli se le manca qualche cosa.
Apro la borsa, dunque – le chiavi di casa ci sono, il portafoglio c’è- lo apro e controllo che ci sia tutto- mancano i soldi, la carta di credito e il bancomat- esclamo – oddio devo fermare subito le carte- dichiaro
- purtroppo per i soldi non potrà fare nulla, ma blocchi subito il resto. Domattina se viene in centrale per fare la denuncia, sarebbe una buona cosa, visto che l’ha anche aggredita.- mi comunica l’agente
- benissimo, se mi lascia un suo recapito, le farò sapere quando riuscirò a passare- lo guardo e gli sorrido. Nel mentre Esme mi accarezza le spalle.
- benissimo, ecco qua il mio biglietto da visita, mi raccomando signora, è molto importante. Inoltre abbiamo visto dei paparazzi che seguivano suo marito, quindi chiederemo anche a loro quello che hanno visto o eventualmente fotografato- lo guardo sconvolta
-p.paparazzi?- chiedo e volgo lo sguardo a Esme
- si Bella... purtroppo Edward è sempre circondato da quegli avvoltoi. Sempre e comunque.- abbassa lo sguardo e sospira.
- ok va bene. Speriamo che almeno questa volta siano utili a trovare il rapinatore- dico con un po’ di ottimismo.
 
Arriva anche il Sig.Smit e mi comunica che per oggi non mi devo muovere dalla stanza, devo stare a riposo e che per il pomeriggio ha già risolto.
Tento di protestare ma a non ottengo nulla.
 
Ho anche avvisato Claudio e tramite Laura riescono a bloccare tutte le mie carte.
 
Ora sono bloccata in Hotel, braccata dai paparazzi e senza soldi. Per fortuna è domenica.
 
Alice entra come una furia in camera mia portando con se un computer potatile – non è possibile!- esclama. La guardo – cos’è successo?- chiedo allarmata.
- siamo già su internet. Per fortuna non sei riconoscibile- si mette a sedere di fianco a me sul letto e accende il computer
- fammi vedere- le dico con ansia
Alice poco dopo mi fa vedere un articolo in cui si parla di quello che mi è successo.
 
“Edward Cullen insieme a sua sorella Alice assistono allo scippo di una giovane donna. Sul momento sembra che Edward voglia correre a soccorrere la donna, ma poi corre via .
Alla donna sconosciuta si avvicina Alice, che la chiama eurla. Purtroppo non siamo riusciti a capire di chi si tratti. Sappiamo solo che Edward è tornato in hotel e poco dopo è arrivato il padre a soccorrere la donna. Attorno alla donna sconosciuta si sono aggiunti degli agenti di polizia che l’hanno protetta da noi. Staremo allerta e se avremo ulteriori notizie vi faremo sapere.”
 
No! Non è possibile! – Alice come faccio ora? Non voglio che mi scoprano!- esclamo allarmata.
Non devono entrare nella mia vita, non prima che abbia detto loro tutta la verità. I miei cuccioli li devo proteggere. Devo tornare a casa mia.
- alice, non posso stare qua- la guardo- se scoprono chi sono, non mi lasceranno più vivere e non solo me ma anche i b... – mi blocco stavo per svelare l’esistenza dei miei figli.
- cosa stavi dicendo Bella? Perché ti sei fermata?- chiede Alice con sospetto.
- n.nulla...  non so cosa dico, sono sconvolta- cerco di rimediare la mia svista, ma lei mi guarda e mi fa un sorriso come per dire che non mi crede e che scoprirà...
 
Chiamo Claudio – ascoltami l’episodio di oggi è già su internet, fai in modo che dall’hotel non escano informazioni di nessun tipo. Se dovesse succedere faccio causa a tutti! Non deve uscire nulla sulla mia vita. Fai quello che devi fare e proteggimi!- guardo Alice e chiudo la telefonata.
 
-chi è Claudio- chiede sospettosa.
- Claudio è... prima di tutto un mio carissimo amico – mi interrompe
-una carissimo amico?- è curiosa
- si lasciami finire... e il marito di una mia carissima amica che mi sono fatta qui a Roma, e lui mi ha aiutato tanto. Però... ho lasciato intendere a Edward che ci sia altro tra di noi...- non riesco a guardarla in faccia
-Bella... queste cose non si fanno!- e si mette a ridere.
- lo so... ma quando me lo sono trovato davanti... – non riesco a continuare – Bella, basta ne parliamo in un altro momento. Ora è tardi, faccio portare la cena e poi  ti riposi. Così domani mattina sei in forma per tutta la giornata che ti attende.- si alza e telefona alla reception e ordina una cena leggera per tutte e due.
 
La serata passa tranquilla. Parliamo del più e del meno. Soprattutto non parliamo di Edward e la sottoscritta.
Mi dice che Emmet e Rose arriveranno domani mattina a Roma, e che sanno già della mia presenza. Anche loro sono molto felici.
 
Verso le 22,00 se ne va e finalmente, dopo una giornata veramente intensa, riesco a rimanere da sola con i miei pensieri.
 
 
 
 
 
Il prossimo capitolo volete pov Edward o Bella?
Fatemi sapere
 
 
Questi personaggi non mi appartengono,sono proprietà di Stephenie Meyer. 
  
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