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Autore: _AkAtSuKiNa_    08/01/2011    4 recensioni
"La mia famiglia non naviga nell'oro. Adorano preparare gli udon e visto che non hanno un grande naso per gli affari, non si preoccupano molto di guadagnare... riusciamo a malapena ad arrivare a fine mese!
Nonostante tutto, sembrano sempre molto felici... credo che il loro lavoro li diverta molto.
Davvero non riesco a capirli..."
« Ascolta Hinata - mi disse un giorno mio padre - Riuscire a vivere insieme alla persona che ami, facendo un lavoro che ti piace è davvero un lusso ai nostri giorni! »
« Io preferirei avere un sacco di soldi per comprarmi tutto quello che voglio! Magari circondata da un sacco di bei ragazzi! »
« Eh, eh... hai ragione! In effetti, credo che siano in molti a pensarla così. Però... credo che ci si stanchi molto presto di uno stile di vita così realistico! » ammise con certezza.
Conservai queste parole gelosamente nel mio cuore, anche se non avevo appreso pienamente quel che cercava di dirmi.
Finché un giorno...
« Buongiorno signorina Hinata. È ora di alzarsi. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Capitolo 4 Le lacrime mi uscivano copiose... non ricordo quanto tempo piansi, ma per tutto il tempo Itachi mi abbracciò stretta senza dire parola. 




Visita a casa Hyuga




Il cielo si fa sempre più scuro; sta arrivando la sera.
In una piccola casa nascosta tra le colline, dopo un lungo pianto, Hinata si trova ancora tra le braccia di Itachi.
« Signorina Hinata, è ora di cena...» prova a chiamarla « Signorina Hinata? »
La ragazzina giace immobile, immersa in chissà quali sogni. Il maggiordomo si sofferma sul suo viso.
Quando dorme assomiglia più ad una bambina al sicuro tra le braccia del padre. Dalla tasca raccoglie un fazzoletto e le asciuga le lacrime nascoste tra le folte ciglia. Dopodiché, approffittando della situazione, gioca con il suo viso.
Gli tira delicatamente le gote facendole assumere un'aria buffa per divertimento. Proprio come si fa con una sorellina nell'unico momento tranquillo della giornata dopo aver subito tanti dispetti!
« Itachi! » urla infuriato sbattendo la porta « Che diavolo fai alla faccia della signorina Hinata? »
« Oh, nonno... non l'avevo sentita arrivare. » dice con non curanza.
« Ricordati che devi sempre comportarti come un maggiordomo! »
« Non gridi così. » lo rimprovera con assoluta calma.


Un rumore mi sveglia.
Sento delle urla.
Apro piano gli occhi, ma vedo ancora sfocato e non riesco a distinguere la figura davanti a me.
Dalla voce mi sembra di conoscerlo, così mi porto una mano sugli occhi e li strofino un po' per cancellare i segni del sonno.
« Eh, il nonno di Uchiha...»
« Visto? Si è svegliata » lo canzòna innocente il giovane.
Non ci capisco molto, ma come un fulmine divide in due in cielo nei giorni di temporale, alla stessa velocità un'ipotesi attraversa il mio cervello. Per caso mi sono addormentata tra le braccia di Itachi?
Sento il calore invadermi il viso ed ho voglia di piangere per l'imbarazzo.
« Mi dispiace per la confusione. »
Itachi mi sorride tranquillo, ma questo non basta a calmarmi.
« Sono io che dovrei scusarmi! » mi alzo ed inizio a correre da un lato all'altra della stanza per prendere un cuscino per far accomodare l'ospite « Andrò a preparare un po' di te per il nonno di Sasuke! »
« Hinata...» mi richiama l'anziano signore facendomi fermare « Anzi... signorina Hinata. »
Si china sul pavimento; la testa a pochi centimetri dal pavimento, le mani poggiate davanti ad essa.
« Fu suo padre che mi chiese di mantenere il segreto sulle origini della sua famiglia. Spero che lei mi perdoni per averglielo tenuto nascosto. Nonostante io sia andato in pensione da tempo, non potrò mai dimenticare il debito di gratitudine verso il signor Hiashi, suo padre...»
Al sentir nominare quel nome mi scurisco in volto
.
« Non so se potrò esserle di aiuto, ma le posso garantire che continuerò a...»
« Basta! » lo interrompo
« Ora che mio padre e mia madre non ci sono più, se lei diventasse un estraneo per me... io... io non saprei cosa fare. » singhiozzo tra le lacrime.
« Oh, l'ha fatta piangere! » lo punzecchia Itachi.
Per tutta risposta suo nonno assume un'aria terrorizzata ed incomincia a sudar freddo.
« Hai ragione, ho sbagliato! » grida.
Ritorna in piedi e continua a darmi del tu.
« Continuerò a comportarmi come ho fatto finora! Ma ora, ti prego, smettila di piangere! »
« D'accordo. » rispondo tornando immediatamente normale.
Sentirlo sospirare di sollievo mi dà una strana sensazione. È buffo!
« Comunque...» cambia discorso il nipote « è venuto qui perché aveva bisogno di qualcosa? »
Chiude per un istante gli occhi ricoperti di rughe, poi mi fissa con i suoi occhi scuri.
Credo che voglia parlarmi di qualcosa importante.
« Ascoltami, Hinata... volevo parlarti della tomba dei tuoi genitori. » dice l'uomo, spostando il suo sguardo verso le ceneri
« Non potremo lasciarli qui per sempre. »
« A Tokyo c'è la tomba della famiglia Hyuga. » suggerisce Itachi « Anche se si era allontanato dal resto della sua famiglia per tanto tempo, il signor Hiashi era sempre il primogenito di casa Hyuga. Credo che sia giusto che venga sepolto nella tomba di famiglia. »
« Hai ragione! » concorda il nonno.
« E poi in quell'occasione lei incontrerebbe suo nonno, il capostipite della sua famiglia. Sicuramente sarà felice di rivederla! »
« No! Non voglio incontrarlo! » dico decisa.
Non voglio farmi convincere dalle sue parole. 
« Lui non è neanche venuto al funerale. » stringo con rabbia un lembo della gonna.
Porto ancora la divisa scolastica.

« Sicuramente si tratta di un mascalzone dal cuore di pietra! » dico a voce alta.
Porto le mani in testa immaginando l'uomo tremendo che potrebbe essere.
« Se mio padre l'ha abbandonato avrà avuto dei validi motivi per farlo, quindi non ho nessuna intenzione di incontrare una persona simile! »
« Il signore è rimasto talmente sconvolto dalla notizia della morte del signor Hiashi che ha avuto un malore ed è caduto dalle scale. »
Quel che ci racconta il moro ci lascia di stucco.
« Avrebbe voluto partecipare al funerale, ha fatto i capricci fino all'ultimo. Ma il medico gli ha ordinato di non muoversi, così sono venuto io al suo posto. Come ho appena detto, aveva molto a cuore il signor Hiashi. »
Ho capito.
Mi sbagliavo.
Allora è diverso da come lo immaginavo!
Forse dovrei davvero andare a trovarlo!
« E va bene. Ci andrò prima possibile! » esclamo.
Subito dopo Itachi prende in mano il cellulare e compone un numero.
« Sono io! Ha detto di sì, quindi sbrigatevi! »
Vedo i due uomini darmi le spalle; confabulano tra di loro. Ci capisco sempre meno.
« Ehm, ma cosa sta succedendo? » gli chiedo, così i due si voltano.
« Stia tranquilla. » Itachi mi sorride soddisfatto « Farò in modo che vi incontriate immediatamente. »
In quell'istante perdo un battito. Quel che voleva dire non mi è ancora del tutto chiaro.
Esco nel cortile attirata da un forte rumore di motore. Vengo inventista in pieno da una luce accecante e il vento impetuoso, prodotto dalle eliche di un elicottero, mi costringe a ripararmi con le braccia.

***

Non lontano da lì, vicino ad un lago, Sasuke cerca di fare ordine tra i suoi pensieri.
" Ho sempre saputo che la mia era una famiglia di maggiordomi, ma perché proprio al servizio dei parenti di Shinonome? E come se non bastasse, proprio a quell'insopportabile di mio fratello è stato assegnato il compito di servire Hinata! Accidenti! "
« Come fa a farsi consolare da uno come lui? » si chiede mentre riaffiorano le immagini della ragazza tra le braccia di Itachi.
« Maledizione! » grida, dando sfogo a tutta la sua rabbia.
Dopo qualche minuto, un forte rumore proveniente dalla casa della corvina, lo costrige ad allontanarsi.
L'elicottero, tuttavia, non passa inosservato e attira molti curiosi.
« Oh, Sasuke! Sei arrivato al momento giusto! Vieni con noi anche tu! » lo invita a seguirli il nonno « Avanti sbrigati! » grida per farsi sentire meglio, dato che ogni suono viene coperto dai motori azionati.
« Cosa? » chiede sconvolto prima di essere trascinato dall'uomo dentro al veicolo.
Il mezzo decolla in un lampo e dopo pochi secondi si trovano a volare in alto nel cielo, distanti dalla piccola abitazione.
« Perché diavolo mi avete trascinato con voi? » protesta il giovane Uchiha.
« Perché non so a che ora rientrerò a casa stasera. E non mi sembrava carino lasciarti tutto solo. »
« Non sono più un bambino, sai? »
A tale affermazione, Itachi risponde con una piccola risata.
« E tu cos'hai da ridere? » chiede con astio il fratellino.
« Stavo pensando che sei ancora un moccioso. » rimarca le ultime parole mentre gli manda sguardi di sfida che Sasuke è pronto ad accettare.
« Tu dovresti cucirti quella boccaccia, invece, visto il caratteraccio che ti ritrovi alla tua età! » gli risponde.
« Può darsi, ma almeno io non sono un ragazzino insopportabile come te, non credi? »
Il clima si fa sempre più pesante. Nonostante questi due siano fratelli hanno un comportamento alquanto insolito. Mi sembra di stare in un campo di battaglia, al centro tra due fazioni nemiche che stanno per scagliarsi l'uno contro l'altro!


***

Casa Hyuga
« Sono arrivati. »
« Hanno impiegato solo cinque secondi in più del previsto. Niente male. » parlottano tra loro due persone vestite di nero.


Finalmente siamo atterrati. Ci abbiamo messo un attimo! E pensare che per arrivare in stazione in bicicletta mi ci vuole almeno mezz'ora!
Non appena lo sportello si abbassa una lunga schiera di domestiche, messa in fila ai lati, mi dà il benvenuto! I miei occhi rimangono sbarrati per qualche minuto per lo stupore, mentre il nonno alle mie spalle saluta amichevolmente.
« Questa è solo una parte dei domestici di casa Hyuga. » chiarisce Itachi.
« Ehi! » mi rivolgo a Sasuke « Come fai ad essere così calmo? » gli chiedo in preda all'agitazione.
« Questa è la casa dove sono nato. » risponde con nonchalance.
« Signorina Hinata! »
Ancora sbalordita mi volto verso i signori che mi hanno chiamato.
« Piacere di conoscerla. Io sono il maggiordomo capo, il signor Uchiha. » si presenta un uomo dall'aria amichevole.
« E io la capo domestica, la signora Uchiha. » si presenta anche la donna accanto a lui.
Ha i capelli dello stesso colore di Sasuke e li porta raccolti in uno chignon. Ora che la osservo meglio noto una somiglianza non solo con i capelli! Sembra Sasuke al femminile! Mi giro perplessa verso Itachi sperando in un chiarimento.
« Quelli sono i miei genitori. »
« Eh? Ma allora anche tu hai una mamma ed un papà! » Nanos'ke mi guarda storto.
« Ovvio, perché... ci trovi qualcosa di strano? »
« N-no, niente affatto... »
Però, non capisco perché Sasuke non viva con i genitori...
Sua madre è una donna bellissima! Rimango abbagliata dal suo fascino...
« Mi segua! Il capofamiglia la sta aspettando. » il signor Uchiha ci fa strada nel lussuoso palazzo.
Sono pensierosa ed intimorita. Tante domande e dubbi affollano la mia mente. Le mie gambe si sono irrigidite e non mi permettono alcun movimento. Itachi pare accorgersi del mio disagio e si volta con un sorriso rassicurante.

« Non si preoccupi! La accompagnerò io. »
Se c'è lui con me sarà tutto più facile. Con questo pensiero riesco a camminare tra i vari corridoi con tranquillità.
« Dimmi, che tipo di persona è mio nonno? » gli chiedo dopo un po'.
« Signorina Hinata, lei ancora non si rende conto di cos'è esattamente il gruppo Hyuga, vero? » diniego « Ha mai sentito nominare il gruppo bancario Sarutobi, la casa automobilistica Namikaze, la compagnia televisiva Umino o l'industria alimentare Ichiraku? »
« Certamente, sono tutte aziende famose. »
« Sono tutte imprese affiliate al gruppo Hyuga. Ce ne sono molte altre appartenenti ad ogni settore industriale. Suo nonno è una persona che ha una fitta rete di conoscenze nel mondo finanziario, in quello politico e non solo... Ha costruito il suo impero tutto da solo! Per questo la gente lo chiama il colosso. »
Provo ad immaginare come può essere un uomo del genere e non riesco a pensare a nient'altro che non sia spaventoso.
Sudo freddo, non avrei dovuto chiedere una cosa del genere in questo momento. Mi pento di essere stata così superficiale. Forse la sicurezza che mi trasmetteva Itachi mi ha permesso di voler sapere di più sulla mia famiglia, ma adesso sento che le mie paure sono ritornate. Voglio ritornare a casa!
L'Uchiha maggiore mi prende per il polso.
« Non la lascerò scappare! » mi avvisa, trascinandomi contro la mia volontà davanti ad una grande porta bianca dai manici dorati. « Entri pure, signorina Hinata. Prego » dice spalancandola.
Degludisco di forza. Chissà cosa mi aspetta oltre quella soglia?


« Hiashi aveva una figlia? Ma allora... Itachi è stato mandato a... Tsk! Nonostante sia comparsa solo adesso, quella ragazzina manderà a monte i miei piani! Non le permetterò mai di fare una cosa del genere! » si ripromette una donna mentre si allontana nei sontuosi corridoi. Tra le mura riecheggiano ancora i suoi passi.





*Note dell'autrice*

Con 8 giorni di ritardo, apriamo quest'anno nuovo con un nuovo capitolo! Quindi AUGURI A TUTTI I LETTORI! BUON 2011!
Le vacanze sono volate in un attimo e come molti altri impegnati nei preparativi, mi sono concessa un paio di settimane di pausa (Pausa? Questo si chiama oziare! ndlettoriarrabbiati) ^//^" (Scusate!! ndA)
Finalmente sapremo come sarà nonno Hyuga, e voi che idea vi siete fatti del colosso?
Qualcuno trama alle spalle della famiglia e vuole la morte di Hinata. Riuscirà in questa impresa ora che Itachi è al fianco della Hyuga e non la lascia mai sola?
La segue anche in bagno, penserete voi? Certo che no! Ragazzi un po' di contegno per favore XD
A parte gli scherzi, lo sapremo nei prossimi capitoli, anche se quest'ultima farà la sua prima mossa nel prossimo capitolo. Un saluto e alla prossima! =)
 
  
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