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Autore: Hayley Black    08/01/2011    5 recensioni
«Ancora una volta abbiamo visite, signorina Granger.» trillò, sedendosi, mostrando che, ancora una volta, Fred Weasley era stato messo in punizione con lei.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'Neutron star collision ~ '
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#Resta come sei.

Otto di sera, ufficio della Umbridge.
Hermione era sola ad ascoltare i miagolii dei gatti dagli occhi blu, e tamburellava con le dita sulla scrivania di legno lucido, aspettando che l’insegnante tornasse.
Davanti a lei, il foglio di pergamena ancora vuoto di parole, e di sangue.
La porta si aprì, e la ragazza guardò la Umbridge entrare, accompagnata da qualcuno.
-Ancora una volta abbiamo visite, signorina Granger.- trillò, sedendosi, mostrando che, ancora una volta, Fred Weasley era stato messo in punizione con lei.
Fred. Cosa diamine ci faceva lì?
-Fred?! Che ci fai qui?- esclamò, mentre lui si sedeva accanto a lei, prendendo un foglio di pergamena.
-Mi ha messo in punizione solo perché ha trovato una scorta di Torrone Sanguinolento nei corridoi.- rispose lui sorridente. Che sorrideva, se era in punizione?
-Voglio che voi scriviate: la Umbridge va rispettata- disse la donna con un sorriso mieloso, porgendo loro le due penne stregate.
Hermione la guardò con odio e afferrò la piuma dalle dita tozze, e incominciò a scrivere, sentendo un lieve pizzicorio sul dorso della mano, dove stava cominciando a formarsi una scritta. Anche Fred aveva cominciato a scrivere, ma sembrava felice di essere lì, a passare l’ennesima serata nell’ufficio della Umbridge.
Ma lei era con Fred, e aveva un motivo per essere contenta anche lì dentro, immersa nei gatti di ceramica e nel rosa.
La Umbridge va rispettata.
No, per niente. Era solo una vecchia rospa dalla testa montata quanto la panna che si metteva sulle torte. Come faceva a sentirsi così importante, quando invece non lo era? Oh, la odiava, con tutta l’anima. Premette troppo forte la penna sul foglio, bucandolo, proprio a metà della scritta.
La Umbridge va rispettata.
Neanche se l’avessero marchiata, e lo stavano facendo, avrebbe dato retta a quella scritta. Mai. Perché a Hogwarts le stava letteralmente rovinando la vita, non era più l’Hermione di sempre, quella che pensa allo studio e ai libri. Era anche colpa di Fred, che ormai si era insinuato nella sua vita e non voleva più andarsene, facendo perderle la testa.
Perché era bello, evidentemente troppo bello per una come lei, dai capelli crespi come gli aculei di un porcospino e gli occhi dal colore indefinito; Angelina, lei andava bene per lui, si meritava una bella come lei.
Sentiva il grattare della sua penna e quella di Fred, accanto a lei, mentre la Umbridge beveva il the gustandosi la scena come se fosse un bel film in prima fila.
La leggera scritta che si stava formando sul dorso della sua mano incominciò a tingersi di rosso, e una goccia di sangue zampillò sulla U della Umbridge. Fece finta di non aver visto niente, e continuò a scrivere indisturbata, prima avrebbe finito meglio sarebbe stato.
All’improvviso, un boato scosse la Torre di Difesa. La Umbridge quasi cadde dalla sedia, il thè si rovesciò sulla cattedra e tinse di beige i fogli di pergamena fitti di parole.
Hermione si aggrappò al tavolino, e una goccia di sangue cadde sul foglio, ma in un secondo tutto ritornò normale. La professoressa si alzò e si aggiustò la gonna, quindi li guardò
-Torno subito.- disse, uscendo di corsa dall’ufficio, chiudendo la porta a chiave con un incantesimo.
La ragazza sospirò di sollievo e posò la penna accanto al foglio quasi completo, vedendo Fred fare lo stesso, però il suo foglio era già tutto scritto.
La guardò, rovistandosi nelle tasche, e ne estrasse una sottile striscia di stoffa bianca
-Devo pensare sempre io alle bende!- disse sarcastico, avvolgendogliela attorno alla mano –Però quelle lì speciali avevano una pecca, e abbiamo dovuto revisionare la formula. A breve saranno pronte- aggiunse, lei lo guardò con rimprovero
-Non sarà stato George a produrre quel botto?-
-Non credo…-.
Ci fu un minuto di silenzio imbarazzante, il rosso la guardò di nuovo negli occhi
-Hermione, perché sei cambiata?- chiese, lei abbassò lo sguardo e rispose dopo qualche secondo
-Ero… solo stanca di essere la solita. Cercare, magari, di essere migliore-
-Hermione, tu non devi cambiare per essere migliore o peggiore. Tu sei stupenda così come sei, anche se tu non lo credi, anche se hai i capelli spettinati o i pantaloni strappati, anche se passi le giornate in biblioteca. Sei perfetta anche se non capisci niente di Quidditch e non sei come Angelina e le altre.- lo guardò, quasi sconvolta. Lei? Perfetta? Fred la trovava stupenda. Perfetta.
Hermione Jane Granger, per Fred Weasley era perfetta. Perfetta, capito Angelina? Puoi tranquillamente buttarti da una torre!
Avrebbe fatto i salti di gioia, ma decise di contenersi.
-Stai scherzando, vero?- fece, torturandosi le mani
-Non ti mentirei- sorrise lui, e lei ebbe l’istinto di saltargli addosso. Era stupendo. Lei perfetta? No, tutto il contrario. Lui era perfetto, con il suo sorriso che sarebbe stato in grado di illuminare una città intera, con i suoi occhi azzurri che lo erano di più del mare. Lui era diverso da George, anche nell’aspetto. Fred le faceva battere il cuore a mille, come il battito cardiaco di un colibrì, anche vederlo soltanto le migliorava le giornate. Fred le migliorava la vita.
La porta si aprì con uno scatto ed entrò la Umbridge, con un’espressione severa sul volto. Oh, che diamine era successo? Preferì non chiederlo, e si rimise a scrivere, con un sorriso ebete sulla faccia.
-Resta come sei, per sempre-.

Tadan! Eccola, l'ho aggiornata, dopo un bel po'. Devo... devo aggiornare una volta a settimana, così ho il tempo di scrivere gli altri capitoli. Il prossimo, è quasi finito, e sarà più lungo di questo. Oooossì. Questo qui non mi convince, lo ammetto, credo di aver fatto un Fred molto OOC e ciò non va bene. Mah, spero di riprendermi, in questi giorni non sta andando tanto bene, con lo scritto. Ma spero comunque che vi piaccia, e comunque questo capitolo me l'ha ispirato la canzone degli Stadio ft Fabrizio Moro Resta come sei. Che mi piace tantissimo, ossì. Beh, vi auguro una buona Pasqua, una buona estate, un Buon Natale, felice anno nuovo e buona Epifania.
Aggiornerò un po' più lentamente, dato che dopodomani comincia... comincia la... la scuola. E quindi, dovrò fare i compiti. Pace all'anima mia.
Alla prossima! <3

   
 
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