Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Misao13    09/01/2011    2 recensioni
Ale è una ragazza di 19 anni che spera un giorno di poter incontrare il ragazzo di cui è innamorata, sfortunatamente lui è Nick Jonas il più piccolo dei fratelli rocker:i Jonas Brothers.
La sua vita cambia quando riesce ad andare ad uno dei suoi concerti.
Questa è la prima storia che pubblico spero sia di vostro gradimento e che non vi annoi!Ps:siate clementi u.u Beh che dire... buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Okay, premetto che questo capitolo è un po' lunghetto! (dire lunghetto è un eufemismo! è lungo da far paura!) ma non sapevo come dividere la storia! Spero che almeno il capitolo vi appassioni in modo da non farvelo pesare!

[Punto di vista di Ale]
Passai il resto del tempo a vedere le prove e parlare di quello che mi era successo a Vale e alla Frà, mi interrompevano solo qualche volta per dire “davvero?”.
“tutto quel tempo da soli?”.
“e poi? Continua” per il resto mi ascoltavano senza dire nient’altro.
Nel frattempo stava per iniziare il concerto io ero emozionatissima e appena si spensero le luci il mio cuore quasi si fermò, erano bellissimi mentre comparivano sul palco e si esibivano, per tutta la durata dell’esibizione li guardavo estasiata, urlavo e cantavo le canzoni insieme a loro, a volte mi sembrava che Nick mi  guardasse per qualche attimo come se mi volesse dedicare le parole che diceva, ma poi guardava le altre e tornavo alla realtà per non farmi illusioni.
Il concerto fu bellissimo e durò pochissimo, almeno per quanto mi riguarda visto che effettivamente durò 2 ore, poi andammo tutti insieme a festeggiare nell’albergo dove alloggiavano i ragazzi, al Costa Brada vicino Gallipoli quindi abbiamo preso la macchina e siamo andati tutti insieme.
A me piaceva stare con loro ma la mia indole solitaria mi diceva di andare ad esplorare un po’ quell’albergo immenso … percorsi la hall e arrivai sul retro dell’albergo e dietro una vetrata notai uno spettacolo magnifico, una piscina enorme con le luci blu che rendevano magico quel posto, mi sedetti su una sdraio ad ammirare quello spettacolo ad un tratto sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi spaventai e mi girai di scatto,mi trovai davanti Nick che si era avvicinato senza fare rumore.
“ehi, ti ho spaventa?”disse.
“no, beh forse un pochino, ma non troppo dai” feci io, sorridendo tranquillamente,anche se in realtà mi ero spaventata per due motivi: primo perché stavo in uno stato di ammirazione verso il panorama e quindi ero facilmente suggestionabile e secondo perché non mi aspettavo di vedere proprio lui.
Nick riprese“wow, qua fuori è bellissimo”.
“già”feci io.
“sembra quasi… “magico”” dicemmo insieme, io sottovoce.
 “si infatti magico”disse, mi aveva sentita perché si voltò verso di me, era bellissimo sotto la luce azzurra dell’acqua e dei faretti, il suo sguardo ero intensissimo e nei suoi occhi si rifletteva tutta la magia e l’immensa bellezza di quel posto.
“come mai sei qui, comunque?”,non volevo rovinare quel momento ma non potei fare altro, lui come se nulla fosse disse “sono venuto a cercarti, non eri con gli altri cosi mi sono preoccupato”.
“tu ti preoccupi troppo, secondo me, e poi so badare a me stessa” mi faceva piacere il fatto che gli stessi a cuore ma non volevo farmi illusioni, sicuramente lo avevano mandato gli altri come ore prima.
“ancora non sono sicuro a non preoccuparmi, in fondo con questa è la seconda volta in un giorno che vengo a cercarti –si ma io non ti ho chiesto niente –lo interruppi –è vero, ma con il tuo senso dell’orientamento, che mi sembra ogni tanto faccia cilecca, potevi perderti anche in questo posto, però non dubito che tu possa badare a te stessa”concluse con un sorrisetto, sembrava conoscermi già bene.
“ehi, ti sei fatto già un’opinione su di me?” feci sarcastica, lui capii la mia risposta e avvicinò il suo viso al mio e disse “più o meno è anche per questo che ti darò lezioni, sarà un modo per conoscerti meglio”.
“ah è vero, le lezioni! Me n’ero dimenticata –feci la finta tonta –mmh  e visto che tu mi farai da insegnante io devo ricambiare in qualche modo no?” dissi.
“e quale sarebbe il tuo modo per ricambiare?” rispose lui visibilmente incuriosito.
“beh ti potrei fare da guida turistica! Che ne dici? Io non ho la patente quindi dovremmo trovare una macchina però nel mio paese potremmo fare un giro a piedi” ero sulle spine poi lui infine disse “sarebbe un’idea fantastica! E la macchina non è un problema, ne abbiamo noleggiate 2, comunque sarà meglio che rientriamo”.
“si infatti, sicuramente ce ne dobbiamo andare è già tardi!” non mi ero resa conto di che ore fossero finché non guardai l’orario sul suo orologio, segnavano le 12 e 45, non era tardi era tardissimo! Stavo per rientrare quando Nick disse “per questa notte siete nostri ospiti, visto che è tardi vi abbiamo fatto preparare delle camere, domani mattina andremo tutti insieme a fare i turisti” cosi mi affiancò e insieme rientrammo.
Ci avevano fatto preparare due camere, una per me, mia sorella e la Francesca e l’altra per Luigi e lo zio; andai a dormire felice come non lo ero mai stata sapendo che l’indomani sarebbe una giornata stupenda…
 
 
 
[Punto di vista di Ale]
Mi svegliai presto la mattina seguente, ero molto agitata, mi lavai e visto che non ero provvista di un ricambio mi rimisi i vestiti del giorno prima, uscii dalla stanza e mi diressi verso l’uscita, passai davanti alla stanza che doveva essere di Nick, era la numero 1303 mi venne spontaneo un sorriso perché la sua camera aveva la combinazione dei miei numeri preferiti 13 e 03, percorsi il corridoio e passata la hall mi diressi verso la piscina, stavo per uscire quando dalla sala affianco sentii un pianoforte, mi avvicinai in silenzio e vidi che c’era Nick in canottiera e pantaloncini (era bello da mozzare il fiato!), suonava un pianoforte trasparente, rimasi ferma ad ascoltare quella melodia, chiusi gli occhi per gustarla meglio era bellissima, anche se non cantava,la sua voce che era stupenda non tardò ad arrivare e riconobbi subito la canzone, era Fly with me, ad un tratto non sentii più niente e aprii gli occhi, lui mi stava guardando (che figuraccia! Chissà da quanto tempo mi fissava!) mi avvicinai un po’ imbarazzata.
“buongiorno –dissi –ti prego continua”, stavo per sedermi su una sedia distante quando lui mi fece cenno di sedermi sullo sgabello accanto a lui.
“buongiorno anche a te, era da molto che eri li?”.
“più o meno da quando hai iniziato a suonare, tu è da molto che ti sei accorto della mia presenza?” “ho iniziato a cantare quando ti ho vista” disse lui –perché aveva iniziato a cantare quando si era accorto di me? E perché aveva smesso se ormai stava cantando da un po’? –
“per favore allora finisci di cantare, adoro quella canzone” Nick mi sorrise e ricominciò a cantare, suonava e spesso si girava a guardarmi, temevo di non riuscire a reggere il suo sguardo ma l’abilità che aveva nel fare tutto contemporaneamente senza sbagliare una sola nota mi affascinava cosi rimasi a fissarlo e ogni tanto mi lasciavo trasportare dalla canzone ritmata anche se eseguita solo con il piano, finito di suonare Nick che mi stava ancora guardando disse “beh, ti è piaciuta?”.
“e c’è da chiedere? Certo che mi è piaciuta! Di solito non mi lascio trascinare da una canzone in pubblico ma questa canzone fa miracoli!” gli risposi, era vero di solito riesco a cantare una canzone solo davanti a mia madre e alla Frà (in pratica le uniche che sopportano la mia voce non proprio intonata!) lui mi sorrise, parlammo tanto che non ci accorgemmo che anche gli altri avevano cominciato a scendere per la colazione, non tardammo però a saperlo perché Joe dall’ingresso gridò “ragazzi, la colazione è pronta venite che poi dobbiamo prepararci” mi ero completamente dimenticata che oggi avremmo fatto le guide turistiche alla famiglia Jonas, cosi mi alzai subito e gridai “si Joe arriviamo!” mi girai istintivamente, presi la mano di Nick e dissi “su andiamo, oggi ci aspetta una lunga giornata!” lo tirai e corremmo verso Joe che intanto aveva raggiunto la sala dove avremmo fatto colazione, ci fermammo davanti la porta dell’ingresso mi meravigliai dello spettacolo che avevo davanti agli occhi, la tavola era piena di prelibatezze, dal fondo Kevin chiamò “ehi voi due perché siete li fermi?”.
“stiamo arrivando!” gridò Nick, poi si voltò verso di me e disse “che dici andiamo o rimaniamo qui? Sai perché io avrei fame”.
“eh?” feci io, lui guardò le nostre mani e io capii subito cosa voleva dire perché istintivamente lasciai andare la sua mano, che avevo tenuto per tutto quel tempo,imbarazzata dissi “si anch’io ho fame, andiamo?”    
Ci unimmo agli altri, facemmo colazione con croissant, pasticciotti, ciambelle, conchiglie e quasi tutti i tipi di dolci possibili, il mio viso s’illuminò alla vista dei dolci che preferivo, Nick si accorse della mia espressione e mi chiese “perché hai quella faccia?che hai visto di buono?”.
“tutto!” risposi raggiante e gli indicai i miei dolci preferiti, lui era curioso di assaggiarli e con il consenso di sua madre ne mangiò un pezzetto di ognuno, finita la colazione tornammo nelle nostre camere a prepararci e quando fummo pronti andammo prima in giro per Gallipoli, poi andammo ad Otranto, per fortuna che mi ero portata la digitale perché feci un sacco di foto, prima mi feci una foto con tutti e quattro i Jonas (compreso il piccolo Frankie) poi con Danielle e Kevin, con Joe forse la più strana di tutte (non per niente lo chiamano Danger), con i signori Jonas, con la Vale, Luigi e la Frà tantissime e infine con Nick, con mia sorpresa io e lui ci facemmo un sacco di foto le più belle in assoluto!
 
A metà pomeriggio Kevin e Joe proposero di andare a Casarano, il mio paese perché volevano vedere anche dove abitassi e poi perché era dalla mattina del giorno prima che mancavo da casa, tutti dicemmo che era una buona idea cosi dopo una mezz’oretta eravamo già arrivati a casa mia. Arrivammo e parcheggiammo nel cortile, la Frà mi disse “ehi io vado a casa perché se no la mamma sta in pensiero, casomai ci vediamo dopo okay?”.
“okay, allora poi ci sentiamo anche per mex cosi ti dico le novità” ci salutammo e se ne andò a casa, raggiunsi gli altri e quando entrammo in casa ci accolse la mamma che avevo accuratamente avvertito del nostro arrivo e stava in cucina dalla quale usciva un bel profumino di dolci.
Dopo che arrivò anche papà e i miei fratelli, e furono finite le presentazioni, la mamma offrì il caffè con i biscotti che aveva appena sfornato, a quanto pareva tutti prendevano il caffè tranne Nick che mangiò solo un biscotto e visto che appena arrivata mi sembrava interessato ai miei cani gli dissi “ehi Nick, scendiamo li sotto?” indicando la porta, lui sorridendomi rispose “si è una buona idea” cosi scendemmo in cortile dove c’erano i miei 6 cani e glieli presentai, credo che fu attirato molto dall’unica femmina di casa perché era molto giocherellona e si soffermò a lungo a giocare con lei, poi dopo averglieli mostrati tutti dissi “quale ti piace di più?”.
“beh tutti sono belli ma credo che la mia preferita sia lei” indicando con il dito la Frency, si chiamava cosi, sorrisi e dissi “già, lei è anche la nostra preferita, anche se io li adoro tutti in egual modo”.
“è molto bello quello che hai detto si vede che ti piacciono gi animali”mi sorrise e si incamminò dall’altra parte verso il cancello –dove diamine sta andando?
“ehi Nick dove vai?!” gridai perché intanto si era allontanato.
“voglio esplorare i dintorni, tu non mi dovevi fare da guida?”  gli corsi dietro notando che aveva un sorriso divertito che poi si era trasformato in vera propria risata, una bellissima risata, gli arrivai alle spalle e gli saltai addosso, mai fatta una cosa del genere ad un ragazzo appena conosciuto!
Lui non perse l’equilibrio mentre io stavo per cadere, se non fosse stato per i suoi riflessi sarei finita a terra invece mi ritrovai tra le sue braccia, faccia a faccia, dopo alcuni secondi l’imbarazzo prese il sopravvento e feci per rialzarmi, lui sorridendo mi aiutò, non sapevo cosa dire e cosi ripensando alla scena appena vissuta dissi “sai dovresti ridere di più hai un bel sorriso”.
“shh, devo mantenere l’immagine quindi non lo dobbiamo dire a nessuno okay?” mi disse a bassa voce, prima serio poi tutti e due sorridemmo; passammo il resto del tempo a parlare e a passeggiare per le campagne vicine raccontandogli la mia infanzia, il tempo passato a giocare e tutto il resto, avevamo percorso un bel po’ di strada quando il cellulare di Nick squillò e poi rispose “pronto? Ehi Joe, si stiamo arrivando stavamo facendo un giretto, ok si, ok d’accordo, a tra poco” chiuse la chiamata e disse “era mio fratello, ha detto di rientrare che fra poco ce ne dobbiamo andare” “ah, si ok allora andiamo” se ne sarebbero andati … era un peccato perché stavo cosi bene con lui e chissà quando l’avrei potuto rivedere, perché era vero che mi aveva promesso di insegnarmi la chitarra ma era anche vero che lui alloggiava a Gallipoli e che rimaneva per poco.
Tornammo a casa ma non diedi a vedere il mio dispiacere anche perché volevo godermi a pieno gli ultimi istanti che avrei passato insieme a quella meravigliosa famiglia, entrati nella stanza trovai papà a parlare con il signor Jonas, Kevin e Joe parlavano con Vale e Luigi e mia mamma parlava con la signora Jonas e Danielle, alla vista di quella scena mi venne spontaneo un sorriso, poi sentii una voce vicino al mio orecchio,“sembra che si conoscano da una vita, vero?” era Nick che mi parlava a bassa voce, al suono della sua voce mi venne un brivido lungo la schiena, mi voltai di scatto trovandomelo a due centimetri distante –di nuovo!?! E che cavolo! Perché mi deve mettere in situazioni del genere? Questa è la seconda volta che mi ritrovo la sua faccia e il suo respiro ad un palmo dal naso, non mi può far collassare cosi! – fortunatamente mi ripresi subito e riuscii a dire “ehi era proprio quello che stavo pensando io!”.
“allora anche per noi vale la stessa cosa, se io riesco a sapere quello che stai pensando e come se ci conoscessimo da una vita”, mentre disse queste parole sorrise e anche a me venne spontaneo un sorriso, sarebbe bello se noi veramente ci conoscessimo da cosi tanto, una voce interruppe i miei pensieri “ehi bro ce l’avete fatta a tornare!” era Joe che si era accorto di noi e si era avvicinato.
“si Joe, come vedi siamo tornati e non da poco in realtà”,rispose Nick.
“ah si?beh eravamo impegnati –rivolgendosi a me –sai Ale la tua famiglia è molto interessante!” “beh detto da te è un vero complimento, Joe, grazie” feci sorridendo, poi ci unimmo agli altri, dopo un po’ i signori Jonas decisero che era l’ora di andare, Nick intanto parlava con Joe e Kevin, prima che mi venisse lo sconforto però Nick disse “Mamma, Papà se ce lo permettete possiamo prendere una macchina e portare Ale con noi, per farci da guida? So che voi siete stanchi ma noi vorremmo visitare qualche altro posto”.
Denise disse “se papà acconsente per me non ci sono problemi, naturalmente devono accettare anche i genitori di Alessandra”.
Kevin Sr. disse subito “si credo che non ci sia niente di male potete andare dove volete”.
“basta che non torniate tardi” a quelle parole una luce di speranza si accese in me, mi voltai verso i miei e dissi “posso?” capii subito la risposta dall’espressione di mio padre “va bene puoi andare” fece mia madre “grazie, grazie, grazie!” risposi e andai ad abbracciarli poi mi rivolsi verso i ragazzi e dissi “vi dispiace se vado a fare una doccia veloce e cambiarmi?”.
“certo vai pure non c’è fretta” mi rispose Kevin, prima che andassi salutai i signori Jonas e Frankie che se ne stavano andando poi mi precipitai in camera a prendere il cambio di vestiti, optai per dei pantaloncini bianchi, una maglietta a maniche corte azzurra con le converse bianche, mi fiondai in bagno per fare una doccia veloce e mi truccai leggermente, finito di prepararmi tornai dagli altri che nel frattempo si erano messi a parlare tra di loro, Joe mi vide arrivare e con il suo sorrisetto disse “ehi Ale, come sei carina! chi devi conquistare?”.
Una vampata di calore mi invase, mi feci rossa come un peperone –ma che razza di domande mi fa questo???
“eh- eh? co-come?? Nessuno, chi dovrei conquistare! Ma che dici?” gli dissi nel pieno del mio imbarazzo, tutti si misero a ridere.
“ahah stavo scherzando Ale, non ti agitare!”riuscì a dire Joe dopo essersi ripreso dalla ridarella.
“piuttosto –ripresi io –non dovevamo andare da qualche parte?”.
“si hai ragione Alessandra, è ora di andare” disse Kevin e salutando tutti uscimmo di casa, lo raggiunsi alla fine delle scale e fermandolo gli dissi “sai Kevin puoi chiamarmi semplicemente Ale, non c’è bisogno di dirlo per esteso il mio, è troppo lungo da pronunciare!” gli sorrisi e lui rispose “va bene allora ti chiamerò Ale ma il tuo nome è bellissimo non lo sottovalutare” detto questo sorrise e andò verso Danielle che lo stava aspettando, rimasi ferma a guardare quella coppia cosi bella, invidiando un po’ la loro felicità, quando una mano si appoggiò sulla mia schiena facendomi sussultare “ehi tranquilla sono io”mi voltai e vidi Nick “ma tu mi vuoi vedere morta ragazzo! Mi hai fatto prendere un colpo!” dissi allarmata.
“scusami, non volevo e solo che ti ho vista assorta nei tuoi pensieri e dobbiamo andare”fece lui.
“ah okay andiamo ma non lo rifare più, va bene?”.
“chi lo sa la prossima volta mi potrei dimenticare e poi sei stata fortunata che ero io e non Joe, lui avrebbe colto l’occasione per spaventarti e per davvero!”.
“si ne sono certa ma non mi rassicura questa cosa, non credere che il fatto che non sia stato lui ma tu a sorprendermi ti scusi, sono sicura che se lo volessi potresti raggiungere il livello di tuo fratello” per tutto il discorso mi sembrava che avesse uno sguardo quasi di stupore però si tramutò in sorriso quando finii di parlare.
“che c’è? Perché mi guardi cosi?” chiesi a quel cambio di espressione.
“ribadisco che è come se ci conoscessimo da sempre, non’è che abbiamo vissuto insieme senza saperlo no?” disse.
“eh?che stai dicendo?” chiesi perplessa –che centrava quella cosa adesso?
“prima ti ho detto che era come se sapessi quello che stavi per dire e tu adesso hai dimostrato che potresti benissimo conoscermi da tutta la vita se non fosse che ci siamo conosciuti da poco, voglio dire che tu hai già inquadrato la mia personalità, capisci?”.
“si ti capisco benissimo, è carino quello che hai detto, sarebbe bello se ci conoscessimo da molto tempo!” dissi.
“ehi voi due!sbrigatevi! o vi lasciamo qua!” era Joe che urlava come al solito, cosi ci dirigemmo alla macchina…
 
[Punto di vista di Nick *__*]
“ehi voi due!sbrigatevi! o vi lasciamo qua!” era Joe che urlava come al solito, non volendo fare aspettare gli altri ci incamminammo verso la macchina, Kevin e Danielle sedettero avanti e io, Joe e Ale sedemmo dietro.
“beh signorina, dove ci vuole portare?” fece Kevin.
“forse dovresti stare tu avanti visto che ci farai da guida” disse Danielle.
“oh no non ti preoccupare, mi sentirei a disagio a stare davanti non pensate che guida mai potrei essere!” fece subito lei.
“no Dani sta pure avanti, Ale sta in mezzo a due Jonas dici che vorrebbe andarsene avanti?” disse Joe, lo guardai per un attimo poi mi voltai verso di lei e notai che il suo colorito era sul rosso, si era imbarazzata poverina, d’altronde Joe è capace di questo ed altro!si girò verso di lui e disse “Joe!! Ma che dici? Se è per questo non avrei nessun problema a stare avanti, non sei di certo tu il motivo per il quale resto!”.
“ah no? E chi sarebbe invece?”rispose Joe con il suo sorrisetto malizioso, e mi guardò per un secondo –ehi si sta riferendo a me! Non è possibile che sia io quel motivo! – lei esitò un attimo e disse “naturalmente è perché non voglio che Danielle stia qui con voi due e non con suo marito, specialmente con te Joe! So che sta con voi sempre ma gli devi dare qualche attimo di tregua ragazzo!”.
Tutti ci mettemmo a ridere tranne Joe “spiritosa!” ma neanche lui riuscì a trattenersi che scoppiò a ridere, poi Kevin ci riportò tutti all’ordine da bravo fratello maggiore “ehi ragazzi che ne dite di avviarci intanto?” tutti fummo d’accordo, visto che era ancora pomeriggio e ci era venuta voglia di un gelato Ale ci portò in una gelateria, mangiai uno dei più buoni gelati di tutta la mia vita! Facemmo degli altri giri e poi tornammo a casa di Ale.
 
Punto di vista dell'autore:

Eccoci giunti al quinto capitolo! spero vi sia piaciuto almeno (vista la sua lunghezza!). Nick sta iniziando a conoscere il mondo di Ale e lei sta iniziando a farsi voler bene dai tre fratelli...
Il prossimo capitolo sarà uno dei miei preferiti, ci sarà una svolta nella vita di Ale! Qualcosa proprio da non perdere!
Volevo ringraziare nuovamente baby jonas che recensisce la storia, ti adoro ragazza!:D spero che anche qualcun altro inizierà a recensirla, vorrei davvero sapere cosa ne pensate!
Beh vi aspetto al prossimo capitolo!Baci.

                                                                                                                                                                                                                           Misao13
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Misao13