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Autore: Elothiriel    10/01/2011    3 recensioni
Feanor e Nerdanel: la storia del grande principe dei Noldor e della scultrice figlia di Mahtan.
Quando abbassò gli occhi su di me, mi mancò il fiato: essi ardevano, bruciavano, scintillavano infuocati e penetranti, spandevano calore intorno a sé. Chinai il capo, sconcertata dall’intensità dello sguardo del giovane elfo. Occhi da Valar, pensai, ma privi della calma eterna che traspariva da quelli degli Ainur, occhi che bruciano senza rimorso, occhi pieni di potenza e orgoglio.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fëanor e Nerdanel

Questa storia è dedicata a Arwins, la più fedele e simpatica delle recensitrici, nonché ottima scrittrice; e a Thiliol, il cui Fëanor (nella serie di Alatariel e Aeglos) mi ha ispirato questa storia.

 

Fëanor e Nerdanel

Spirito di Fuoco

 

 

Occhi

 

Il marmo che Aulë aveva donato a mio padre brillava davanti a me, in attesa che io lo scolpissi in una di quelle statue per cui ero famosa. Scorsi con le dita gli strumenti allineati sul tavolo da lavoro. Avevo in mente di trasformare quel blocco candido in una perfetta riproduzione di mia sorella Telemmaitë mentre tesseva, e già scorgevo nella pietra i suoi morbidi riccioli e le sue mani abili. Strinsi fra le mani uno scalpello piuttosto grosso, adatto ad abbozzare la figura. Mi avvicinai al blocco e lo sfiorai, immaginando la scultura che ne sarebbe scaturita.

In quel momento sentii la voce di mio padre, Mahtan, e il suono secco della porta che si richiudeva senza cigolare. Mi aspettavo un saluto, ma non arrivò. Sentivo un’altra voce mischiarsi con quella di mio padre, una voce impetuosa che mi fece venire i brividi, senza che sapessi perché. Mi affacciai sulla soglia per salutare mio padre e vedere chi fosse l’ospite.

“Buonasera, padre” dissi.

“Buonasera a te, figlia mia” rispose Mahtan voltandosi. “Perdona la mia assenza più lunga del previsto, ma ho incontrato questo giovane alquanto interessante”. Così dicendo indicò l’elfo al suo fianco: il mio sguardo si diresse su di lui come calamitato.

Era alto, bruno di capelli e di pelle chiara, forte ma aggraziato. I tratti del volto splendido rivelavano un carattere risoluto e perseverante, fino alla testardaggine.

Quando abbassò gli occhi su di me, mi mancò il fiato: essi ardevano, bruciavano, scintillavano infuocati e penetranti, spandevano calore intorno a sé. Chinai il capo, sconcertata dall’intensità dello sguardo del giovane elfo. Occhi da Valar, pensai, ma privi della calma eterna che traspariva da quelli degli Ainur, occhi che bruciano senza rimorso, occhi pieni di potenza e orgoglio. il momento in cui i nostri sguardi si erano incrociati era durato un secondo, ma mi sentivo già ardere silenziosamente.

Ma mio padre non lasciò che il suo ospite mi consumasse a lungo con la sua presenza.

“Questo è Fëanor figlio di Finwë, Nerdanel” disse “Fëanor, questa è mia figlia maggiore Nerdanel, famosa scultrice.

“Sono onorata, mio signore” feci una riverenza senza guardarlo. Avrei dovuto immaginare che un tale personaggio fosse di stirpe regale! Scoprire che fosse il figlio del nostro signore Finwë non mi stupiva affatto.

Anch’io, figlia del mio amico”. Rispose lui, con quella voce impetuosa ma affascinante che avevo già sentito.

“Vedo che ti abbiamo distratto dal tuo lavoro, Nerdanel. Torna pure al laboratorio.” Mi inchinai un’ultima volta e mi rifugiai dentro l’officina.

 

Non capivo come un’occhiata e qualche parola di Fëanor avessero potuto fare tanta impressione, a me, considerata da molti saggia e forte.

Sedetti al mio posto a tavola, sul seggio d’argento sbalzato, abilmente forgiato da mio padre. Telemmaitë scivolò con grazia sul suo, dopo avermi scoccato un bacio sulla guancia. Allungai la mano a scompigliarle i capelli, ma senza tanto entusiasmo.

“Mia cara, ti vedo turbata. Cosa agita il tuo cuore?” chiese Mahtan, servendosi di un grappolo d’uva.

“Niente di particolare, padre” risposi scegliendo una pesca dorata.

Eppure sei silenziosa e i tuoi occhi sono inquieti. Si tratta di Fëanor?” lanciai un’occhiata stupita a mio padre: non credevo che avrebbe indovinato così facilmente la causa del mio turbamento.

“Il principe Fëanor?” esclamò Telemmaitë. “Perché lo conosci?”

“Oggi, prima della Mescolanza delle Luci, quando tu eri fuori a giocare, è venuto qua per vedere delle cose nella mia officina” rispose mio padre. “E’ a causa sua?” ripetè rivolgendosi a me.

“Si” ammisi “O meglio dei suoi occhi. Bruciano, padre! Mi sono sentita completamente esposta al suo sguardo per un attimo, e mi sono spaventata. Non credevo di essere così debole da tremare sotto una semplice occhiata, di un principe o di chicchessia” dissi amaramente. Mio padre finì di masticare pensosamente la sua uva.

“Non sei tu a essere debole, e lui che è terribile” disse infine. “Guardati da Fëanor Curufinwë, Nerdanel! Egli è destinato a un fato glorioso, ma non so se nel bene o nel male. Grande nelle arti, e di mani più abili anche delle mie, sebbene ancora sia giovane e meno esperto di me, discepolo di Aulë. Il fuoco cova dentro di lui, egli è forte e deciso, geniale, ma non saggio. L’ho incontrato nell’opificio di tuo zio Teilianaur, dove osservava mio fratello lavorare le pietre preziose che tanto ama. Al mio arrivo, conoscendomi di fama, mi è venuto incontro e mi ha chiesto molte cose, sono rimasto colpito dalla sua vivace intelligenza e dall’ardore che traspare dai suoi occhi. Sarei orgoglioso di averlo come discepolo, per quello che posso ancora insegnargli, ma non mi fido di lui. Certamente presto il suo nome sarà famoso in tutta Arda, ma se a causa di opere buone o malvagie, questo è il mio dubbio”.

“Non è il figlio della nostra signora Indis, vero, padre?” chiese Telemmaitë dopo un lungo silenzio.

“No, è il figlio della precedente moglie del Re, Miriel. Lei è morta dopo aver partorito Fëanor: tutta la forza che aveva è fluita nel principe, la forza che avrebbe potuto nutrire molti.

 

…………………………………………………………………………………………………………

 

Suilannan len, mellyn nin!

(Vi saluto, amici miei)

Eccomi tornata con una nuova storia.

Siete contente, Arwins e Thiliol?

 

Premetto che io all’inizio odiavo Fëanor, però a forza di rileggere il Silmarillion ho mutato opinione su di lui, fino a giungere a un profonda ma controverso affetto. Nerdanel invece mi ha sempre interessata, poiché deve aver avuto una pazienza strepitosa per poter sopportare questo Spirito di Fuoco.

 

Grazie mille a chiunque abbia letto, seguito, ricordato o recensito la mia storia (le recensioni sono moltoooooooo gradite)

Un bacio, a presto

Elothiriel

 

 

 

  
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