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Autore: dark_witch    11/01/2011    2 recensioni
Festa di Halloween, Damon incontra una misteriosa ragazza.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio tutti quelli che seguono la mia storia silenziosamente. Siamo arrivati alla fine. Spero vogliate farmi sapere qualcosa!
Grazie a tutti!


Cap. 8
"Un nuovo futuro?"

 

Erano passate 48 ore da quel giorno e Sophia ancora non si risvegliava. La nonna ti aveva detto che ci sarebbe voluto più tempo del previsto perché la stava curando a casa invece che all'ospedale, ma voleva evitare domande sconvenienti su quei due buchi sul collo e sulla sostanziosa perdita di sangue. Inoltre era preoccupata delle trasfusioni. Il sangue di qualche sconosciuto sarebbe entrato in contatto con Sophia e le avrebbe provocato sogni, incubi e visioni a cui non sarebbe stata in grado di dare un senso. Da quando avevano scoperto questo dono, la nonna si era preparata agli inconvenienti. Un piccolo corso da infermiera, conoscenze alimentari varie, qualcosa di biologia e botanica. Avevi passato tanto di quel tempo con quella donna che non ti eri nemmeno accorto della mancanza di sangue. Con un miscuglio di erbe e cose strane da mangiare aveva messo a tacere la tua fame. Ecco a cosa servivano tutti quei corsi. Era la terza sera che passavi nella camera di Sophia. Seduto sul bordo della finestra avevi finito di sfogliare l'ultimo libro di chiaroveggenza. Non ci capivi nulla, o meglio, avevi più confusione di prima. Era tutta una concatenazione di eventi e volontà. La nonna ti aveva raccontato che non sempre era un dono di famiglia, perché ad esempio, sua figlia non lo possedeva. Probabilmente aveva saltato una generazione, come spesso accade, ma non ne eri poi così convinto. Credevi piuttosto che cadesse come una specie di spada di Damocle nella vita di chi davvero era degno di poter affrontare qualcosa del genere e Sophia ne era l'esempio. Sicuramente doveva essere pura d'animo e credere nelle cose più impensabili e inspiegabili dell'universo. Inoltre doveva aver la capacità di guardare oltre all'estetica delle cose, perché si nasconde un mondo intero dietro all'apparenza e tu lo sapevi bene. Avevi costruito con pazienza una corazza per 150 anni e lei, con una sola occhiata, l'aveva distrutta. Come si dice l'apparenza inganna e tu eri stato così bravo ad ingannare chiunque ti stesse vicino, compreso Stefan. Era questo che più ti colpiva di lei. Non si era spaventata, non ti aveva rifiutato, non ti aveva allontanato, non ti aveva accusato di averla messa nei guai, perché in fondo era anche colpa tua quello che le era successo. Sapevi, che quando avrebbe riaperto gli occhi, ti avrebbe sorriso e probabilmente accusato di averla spiata per tutto questo tempo e magari letto i suoi diari. A quel punto avresti mentito dicendole di no e lei ti avrebbe tirato un cuscino. Potevi vedere quelle immagini chiare nella tua mente.

- Se pensi troppo, il cervello ti andrà in fumo!
Aveva sogghignato mentre cercava di alzarsi dal letto.
- Finalmente! Credevo ti sarebbe servito il bacio del principe azzurro per risvegliarti!
- Che fai Damon? Ti proponi come principe azzurro?
Ti aveva chiesto alzando un sopracciglio. Le avevi risposto semplicemente col tuo sorriso.
- Quanto ho dormito?
- Sì e no 48 ore, ora più ora meno!
Si era seduta sul letto. Le gambe incrociate e gli occhi persi nel nulla.
- Se sono viva presumo che sia andato tutto bene, no?
- Sì esattamente. Ancora non capisco perché Kathrine, dopo aver bevuto il tuo sangue, sembrava come stordita, stanca.
- La verbena Damon! Quando lei ti ha allontanato da me, l'ho bevuta e quando lei poi ha succhiato il mio sangue, ha assorbito anche quella.
- Sei furba!
- No, sono una chiaroveggente!
E aveva tirato fuori una linguaccia mentre tu, per risposta, avevi riso di gusto.
- Hai letto il mio diario in tutto questo tempo?
Ecco la domanda. Tu sapevi già cosa risponderle.
- Assolutamente no! Giuro sul mio onore!
Per risposta ti aveva tirato un cuscino, che avevi afferrato con nonchalance. Avevi previsto tutto, o meglio lei te lo aveva mostrato.
- Non berrai più il mio sangue, è troppo spassoso anticipare le tue mosse! Così mi rovini il divertimento!

Poi, il suo sguardo era diventato improvvisamente serio. Qualcosa le frullava nella testa, ma probabilmente non aveva il coraggio di rivelartelo. Improvvisamente tu te ne eri uscito con una domanda strana.
- E' possibile che io abbia visto qualcosa del mio futuro?
- Certo che sì! Ricordi qualcosa in particolare?
- Ad esempio quello che è appena successo. La tua domanda sul diario e il lancio del cuscino. Poi, ogni tanto vedo delle immagini ma non sono chiare.
- Forse perché ancora non sei pronto per quel futuro o forse perché farai delle altre scelte!
Annuivi con la testa, non perdendola mai di vista. Poi aveva tentato di alzarsi dal letto, ma le gambe le avevano ceduto. In un attimo ti eri precipitato al suo fianco per evitarle di cadere a terra. Nel momento in cui la riappoggiavi nel letto, le vostre fronti si erano sfiorate e un'altra labile visione ti aveva colpito. Le avevi spostato i capelli dietro l'orecchio e lei, prima che tu allontanassi la mano, l'aveva presa nella sua. Poi tutto era rallentato improvvisamente. La tua bocca che si avvicinava alla sua, le lingue che si incontravano, le mani che si sfioravano. Una delle tue si incastrava tra i suoi capelli corvini, mentre l'altra afferrava saldamente una delle sue. Il bacio si approfondiva e ti eri ritrovato sopra di lei. L'avevi aiutata a sdraiarsi e con un braccio le avevi circondato la vita per avvicinarla a te. Dopo poco però lei si era sollevata e tu ti eri ritrovato sotto di lei. La vedevi seduta sul tuo bacino con i capelli che le ricadevano sulle spalle. Si era abbassata per avvicinarsi alla tua bocca e le ciocche ti avevano solleticato gli addominali. Poi era come se qualcuno avesse acceso la luce, che ti risvegliasse da un bel sogno e l'avevi ritrovata seduta al tuo fianco.
- Non posso, non così, non quando sei ancora legato ad un'altra!
La guardi confuso.
- Ma Kathrine non esiste più!
- Ma io non parlavo di Kathrine! Sei ancora legato ad Elena! Sai benissimo che riesco a vedere molto oltre quindi preferirei aspettare! Aspettare che tu sia sicuro che questo è quello che vuoi con tutto te stesso!
Porti la tua mano sulla sua. Capisci bene la sua difficoltà. Come quando tu hai scoperto che Kathrine si divertiva con te ma amava Stefan, come ti sei sentito? Non puoi farle questo, non dopo quello che ha fatto.
- Io ho visto qualcosa tra noi in futuro.
- Quello che hai visto, se si realizzerà o meno, sta a noi. Dovrai essere pronto a fare una scelta tra passato e futuro. Quando la farai o avverrà quello che abbiamo visto, o vivrai un'altra storia. Adesso non puoi fare altro e io non farò niente per obbligarti a fare una scelta.

Avevi davanti a te una ragazza che non ti imponeva di sceglierla, non ti chiedeva di amarla, non ti obbligava a cambiare e non voleva essere la seconda scelta. Sapeva già tutto di te, conosceva quello che avevi dentro, ma tu non eri pronto e forse non lo saresti mai stato. Eri troppo legato ad un passato che ancora ti rincorreva, un passato che ora aveva il volto di Elena. Quando sarai pronto ad andare oltre, quando riuscirai a vedere un futuro diverso dal passato, quando sarai in grado di essere felice, Sophia potrebbe essere la persona giusta per aiutarti a diventare quell'uomo che hai tenuto nascosto per 150 anni.

   
 
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