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Autore: sberio    11/01/2011    22 recensioni
Edward e Bella, due comuni liceali: lei la nuova arrivata, lui il capitano della squadra di basball e molto popolare. Si conoscono ma Edward trova Bella una ragazza poco interessante e le chiede di uscire solo per fare un dispetto a Mike.....ma si sa l’apparenza spesso inganna!!!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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“Ciao Bella” disse Edward
“Ciao…Edward” disse Bella deglutendo rumorosamente.
“Posso entrare?” chiese Edward accorgendosi che Bella non accingeva a muoversi.
“Si..si, prego entra” rispose Bella come se si stesse destando da un sogno.
Edward entro’ in casa passandole affianco e insieme si diressero in cucina. Bella camminava lentamente vicino a lui mentre continuava a fissarlo....aveva paura di svegliarsi ed accorgersi che era un sogno.
Edward si giro’ e con molta delicatezza l’abbraccio’ posandole un bacio sulla fronte “Quanto mi sei mancata” disse.
Bella immersa in quell’abbraccio ritrovo’ finalmente le sensazioni a lei cosi’ care che da giorni le mancavano: il contatto con Edward, seppure attraverso i vestiti, il profumo della sua pelle e dei suoi capelli, il contatto delle sue labbra...
Edward la guardo’ negli occhi e disse con un piccolo sorriso “che bel look che hai stamattina...” e allora Bella si ricordo’ che si era appena alzata e che doveva avere un aspetto orribile.
“Oh mio Dio” escalmo’ mettendosi le mani nei capelli“devo avere un aspetto orribile.....aspettami qui, torno subito”e cosi’ dicendo corse di sopra per mettersi qualcosa di decente addosso e legarsi i capelli
“toro subito ok?” grido’ ad Edward per assicurarsi che non sparisse
“Non mi muovo da qui” disse lui con tono molto calmo, mentre si sedeva su una delle sedie in cucina.
Dopo pochi attimi Bella fu nuovamente giu’ e trovo’ Edward seduto tranquillamente ad aspettarla. Si era tolto la giacca di pelle e aveva indosso un maglione bianco a dolce vita, aderente...molto aderente si disse Bella.
“ehm, ti va un caffe’?” chiese lei cercando di distrarre la mente da certi pensieri poco ‘leciti’ che le stavano affiornado alla mente.
“si grazie, molto volentieri” rispose lui.
“Allora, vedo che stai bene adesso” disse Bella mentre preparava il caffe’
“Si, la gamba e’ perfettamente guarita. Non posso ancora riprendere a giocare da subito, devo aspettare qualche altra settimana, ma in compenso posso fare qualunque altra cosa...” disse Edward
“ah, sono felice per te...ma quando sei tornato?”
“ieri sera sul tardi..”
“ma scusa” disse Bella con un certo disappunto “perche’ non mi hai chiamato?”
“ma perche’ te l’ho detto, era tardi ed ero sicuro che tu stessi gia’ dormendo”
“ok, ok lasciamo perdere” rispose Bella cercando di mantenere la calma mentre si alzava per prendere le tazze.
“Tu invece cosa mi racconti Bella? Cosa hai fatto in questi giorni?”  chiese Edward
“niente di particolare...diciamo la solita routine, casa-scuola-compiti. Niente che sia degno di nota insomma. Perche’ invece non mi racconti tu qualcosa di piu’ su quello che hai fatto in questi giorni?” chiese Bella
Edward comincio’ a raccontarle le giornate trascorse, dalla fisioterapia al soggiorno a casa dei suoi zii con una certa dovizia nei particolari, ma piu’ andava avanti nel racconto piu’ Bella appariva tesa, come se si sforzasse di seguire il racconto di Edward ma in realta’ ci fosse ben altro di cui avrebbe voluto parlare.
Edward dal canto suo, si era accorto di questo e infatti mentre parlava, cercando di non trascurare nessun dettaglio nel suo racconto, continuava ad osservarla molto attentamente.
Ad un certo punto Edward comincio’ a raccontarle che spesso durante i pomeriggi aveva accompagnato le sue cugine al centro commerciale per fare un po’ di shopping.
“Non sapevo fossi amante dello shopping” chiese Bella un po’ stupita
“Non particolarmente” rispose lui “ ma sai Tania e Irina insistevano sempre cosi’ tanto che mi sembrava scortese non accontentarle, d’altra parte ero sempre ospite loro” rispose Edward, e poi aggiunse “siamo andati un paio di volte perche’ loro dovevano acquistare alcuni capi di abbigliamento e volevano un parere spassionato....fortuna che c’era Jack a darmi una mano” rise Edward
“chi e’ Jack?” chiese Bella
“Jack? Ah e’ il ragazzo di Irina, non te l’ho detto? Sono insieme da circa un paio di mesi..”
Bella lo guardo’ ammutolita, la sua espressione comincio’ a cambiare e comincio’ a stringere forte i pugni. Poi si alzo’ dalla sedia cercando di mantenere un briciolo di controllo, si volto’ verso di lui e disse
“Mi vuoi dire che sei andato a fare shopping con Tania, Irina e il suo ragazzo per dispensare pareri sui loro acquisti?” chiese Bella
“Si e’ quello che ho detto? Perche’?” chiese Edward molto candidamente
“E cosa siete andati a comprare...biancheria intima?”disse lei sempre trattenendosi a stenti
“No, no. Vestiti in generale. Ma cosa c’e’ che non va Bella?”
“Cosa c’e’ che non va? Tu mi chiedi cosa c’e’ che non va?” e comincio’ ad alzare il tono della voce.
“Vediamo Edward da cosa posso cominciare? Forse dal fatto che sei sparito improvvisamente per una settimana senza dirmi niente? Oppure dal fatto che sei andato a toglierti il gesso e anche in questo caso non mi hai detto niente?” la voce comincio’ a tremarle ma ormai aveva preso il via e non si sarebbe fermata tanto facilmente, sembrava un fiume in piena.
“Te ne sei andato, sei sparito per una settimana intera. Ho ricevuto solo qualche mail con poche righe o qualche sms...”
“Bella non e’ colpa mia se il cellulare non prendeva, e poi ti ho chiamato una sera mi pare” disse Edward
“Si, abbiamo parlato per cinque minuti...e ok magari non e’ colpa tua se i cellulari non prendono, ma avresti potuto chiamarmi prima di partire per comunicarmi questa tua decisione...e invece sei sparito senza dirmi nulla, per tutta la giornata non sapevo cosa pensare. Ho dovuto sapere dove eri finito da tua madre e da tua sorella. E dire che il giorno prima mi avevi parlato di matrimonio...di MATRIMONIO Edward....e adesso come se non bastasse mi vieni a raccontare che te ne sei andato in giro con le tue cugine a fare spese..proprio come due coppie felici....chissa’ Tania com’era contenta di tutte le attenzioni che le hai riservato...e certo tanto ci hanno pensato i tuoi fratelli a  raccontarmi la verita’”
“quale verita’ Bella?” chiese Edward
“del fatto che lei ha una ‘storica’ infatuazione per te....sara’ stata felice di averti tutto per lei tutta la settimana, shopping, uscite in birreria, feste..che altro devo sapere Edward?” chiese Bella esasperata ormai sull’orlo di una crisi isterica.
“Bella, stai esagerando” disse Edward con voce calma “avro’ sbagliato a non comunicarti subito la mia decisione di andare a Denali, ma per tutta la settimana io non ti ho mai nascosto niente. Ogni volta che ci sentivamo, per telefono o via mail, ti aggiornavo sempre su cosa stessi facendo. Ovviamente ti raccontavo le cose a grandi linee visti mezzi di comunicazione a disposizione...ma non ti ho mai mentito o nascosto se qualche volta sono uscito con le mie cugine, questo lo devi riconoscere”
“si e’ vero...ma il fatto e’ che la sola idea di saperti lontano per giunta nella stessa casa di una persona che ti sarebbe saltata volentieri addosso senza farselo ripetere due volte....mi stava facendo impazzire”
“Bella, io non posso essere ritenuto responsabile di quelle che sono le intenzioni di un’altra persona...ma comunque non capisco il motivo di tutta questa tua ansia...in fondo non eri tu quella che diceva di fidarsi ciecamente di me?”
“si, l’ho detto ma....”
“ma cosa?”
“e’ solo che io...io..volevo...insomma io avrei voluto essere li’ con te” rispose Bella
“cose c’e’ Bella, ti sei forse resa conto di quanto possa essere pesante lo stare lontani?” disse Edward guardandola negli occhi.
Al sentire quella frase, nel cervello di Bella scatto’ qualcosa...come un click e improvvisamente tutti i pezzi del puzzle magicamente si incastrarono uno con l’altro e Bella riusci’ a vedere ogni cosa sotto una luce del tutto nuova.
Lo guardo’ per un istante senza dire nulla, poi “Tu..tu..” facendo segno con il dito verso di lui “non e’ successo per caso..tu lo hai fatto apposta!!”  disse Bella sempre piu’ convinta
“Ho fatto apposta cosa Bella?” chiese Edward senza scomporsi
“Tu avevi pensato a tutto gia’ prima di partire...ma si e’ cosi’, te ne sei andato solo per..solo per..”
“Si” disse Edward “per dimostrarti cosa significa veramente stare separati” fini’ Edward
“Edward...ma come hai potuto..sei..sei..diabolico”
“No Bella, non sono diabolico, sono solo realista. Mi dispiace che tu abbia dovuto trascorrere una settimana in questa angoscia, ma sinceramente non sapevo piu’ cosa fare per farti ragionare...e allora ho pensato che l’unica maniera era quella di farti provare realmente cosa significa stare lontani e sentirsi solo via telefono o mail “ rispose Edward.
Poi continuo’ “Non vado fiero di quello che ho fatto, ma volevo essere sicuro che ti rendessi conto delle conseguenze pratiche delle tue decisioni. Siamo stati lontani solo una settimana e guarda il risultato, cosa pensi accadra’ quando saremo lontani mesi e mesi, in un ambiente del tutto nuovo, circondati da estranei?” le chiese Edward “perche’ e’ esattamente questo che accadra’...non potremo passare ore e ore al telefono, le nostre comunicazioni saranno mail, sms e qualche telefonata ogni tanto, tenendo conto del fuso orario. Bella rifletti un attimo, ogni sera io ti aggiornavo su cosa avessi fatto durante la giornata e su cosa avessi intenzione di fare l’indomani, ma non mi sembra che questo ti sia bastato...hai detto che saresti voluta essere li’ con me”
Bella ascoltava in silenzio le sue parole.
“Sai” continuo’ Edward “c’e’ stato un momento, quando sono partito per Denali in cui ho pensato che forse ero io a crearmi troppi problemi per un possibile rapporto a distanza...ho pensato che fosse solo un mio problema, tanto che mi ero ripromesso che se al mio rientro ti avessi trovata tranquilla e serena, allora avrei preso in seria considerazione la tua proposta di iniziare un rapporto a distanza. ....sarebbe stato solo mio il problema di convivere con le mie ansie e preoccupazioni. Ma adesso che vedo la tua reazione, questo non fa altro che confermare le mie convinzioni.”
“Scusa Edward” lo interruppe Bella “mi sfugge solo una cosa in tutto questo....com’ e’ che io ho vissuto una settimana da cani e al contrario tu mi sembri cosi’ sereno e tranquillo...mi viene il dubbio che la mia assenza non ti sia pesata cosi’ tanto”
“Beh Bella, lo devo ammettere, diciamo che non ho giocato molto pulito in questa cosa”
“In che senso?” chiese Bella
“Che ogni sera mi sentivo con Alice e le facevo un interrogatorio di terzo grado su di te”
“Vuoi dire che Alice mi controllava durante il giorno per venirtelo a riferire la sera?” disse Bella con tono allarmato
“No..no, non mi fraintendere. Non ho mai chiesto ad Alice di riferirmi i tuoi movimenti, cosa facessi o se ti vedevi con qualcuno. Questo spettava solo a te raccontarmelo...io le chiedevo unicamente notizie riguardo al tuo stato emotivo...se ti vedeva o meno tranquilla. Poi qualche giorno fa mi ha detto che stava cominciando a preoccuparsi seriamente perche’ ti vedeva troppo taciturna e assente e allora ho deciso di porre fine a questa messinscena e tornare a casa....se non mi credi chiedilo pure a lei” rispose Edward
“Ma come facevi a parlare cosi’ tanto con Alice se il cellulare non ti prendeva?”
“Diciamo che ho dovuto ricaricare il credito a quello di Tania per tre o quattro volte...ascolta Bella”  e cosi’ dicendo le si avvicino’ cercando un contatto con lei “mi dispiace davvero di averti fatto soffrire in questi giorni e credimi, per me e’ stato lo stesso..una continua sofferenza”
“Si” rispose lei ancora restia “ma ti sei consolato con lo shopping”
“ma quale shopping, lo detto solo perche’ volevo farti reagire....vedevo che avevi una grande voglia di tirare tutto fuori e gridarmelo in faccia, ma continuavi a trattenerti ....e allora ho pensato che magari se ti avessi fatta ingelosire un altro po’ saresti riuscita a sfogarti....Bella preferisco sentirti urlare contro di me ma sapere che stai tirando tutto fuori che vederti intenta a tenerti le cose dentro mentre cerchi di reprimerle”
Bella si lascio’ abbracciare e comincio’ pian piano a rilassarsi, aveva ragione lui, era sempremeglio tirare tutto fuori, anche urlando se necessario, che tenersi dentro tutti i dubbi.
“si..ma tu e Tania  a fare shopping” disse Bella con voce flebile
“Bella” disse Edward guardandola negli occhi “sono andato al centro commerciale un paio di volte..e sai cosa e’ successo? Che mentre loro giravano per negozi, io me ne stavo o in libreria a sfogliare qualche libro o in qualche negozio di musica a sfogliare spartiti...sai che soprannome mi avevano affibiato? Il musone..se non mi credi puoi chiederlo direttamente a loro”
“Si ma Tania...lei...insomma, ci ha provato con te anche stavolta?”
“No...stavolta no. E sai perche’? Mi ha detto che considerando tutte le volte precedenti in cui nonostante io fossi single avevo sempre declinato le sue avances...questa volta visto lo sguardo da ‘pesce lesso innamorato’ che avevo costantemente sul volto, non si sarebbe neanche avvicinata a me....era una partita persa in partenza.”
“Edward, adesso che siamo arrivati alla conclusione che la distanza non e’ una cosa positiva per noi, cosa vogliamo fare?” chiese Bella
“Bella ascolta, io sono sicuro di una sola cosa. Non voglio per nessun motivo allontanarmi piu’ da te...sei troppo importante per me..e cosi’ ho pensato che se nessuna delle soluzioni che ti ho proposto per venire a Dartmouth con me ti puo’ andar bene, allora beh vorra’ dire che saro’ io a venire in Alaska con te” e la bacio’ in fronte
“In Alaska? Ma li’ non c’e’ la facolta’ di medicina...” rispose Bella
“Si lo so,vorra’ dire che mi iscrivero’ ad un’altra facolta’...pensavo architettura, potrei fare l’arredatore di interni come mia madre” rispose Edward
“Ah no” disse Bella e si divincolo’ dal suo abbraccio “questo non te lo permettero’ assolutamente!!!” disse con tono risoluto
“Ma Bella veramente, non ci sono problemi per me, si tratta solo...”
“si tratta solo di rinunciare ai sogni di tutta la tua vita...no, nel modo piu’ categorico!” termino’ Bella
“ma Bella..”
“Niente ma! Piuttosto dimmi una cosa, sei venuto da solo o ti ha accompagnato qualcuno?”
“Sono venuto da solo, posso guidare l’auto senza problemi te l’ho detto”
“Ok allora “ e si giro’ per prendere la giacca dall’appendiabiti “allora non ti dispiacera’ accompagnarmi in un posto”
“Dove vorresti andare?”
“Giu’ alla foce del fiume...li’ dovrebbe esserci Charlie per la sua solita battuta di pesca, ho bisogno urgentemente di parlargli e non mi va di aspettare fino al suo ritorno questa sera”
“Posso chiderti di cosa gli devi parlare con tanta urgenza?”
“Devo comunicargli che tutti i risparmi che ha messo da parte tanto faticosamente in questi anni non saranno piu’ destinati’ all’Universita’ dell’Alaska ma bensi’ a quella di Dartmouth”
“Ma Bella, mi hai sempre detto che quei soldi non sono sufficenti...”
“Beh, sai in questi giorni ho fatto qualche piccola ricerca su internet e ho verificato che sono sufficenti a pagarmi le tasse e l’alloggio al campus per tutto il primo semestre , dovrebbe anche avanzare qualcosina per eventuali piccoli extra” rispose Bella
“Bella, se questo e’ un modo per farmela pagare per quello che ho fatto, sappi che non e’ divertente...per niente” rispose Edward con un tono della voce molto duro.
“Edward, non capisco..a cosa ti riferisci?” disse Bella con aria interrogativa
“al fatto che vuoi sperperare i soldi che tuo padre ha cosi’ faticosamente messo da parte solo per accontentarmi e tenermi contento venendo a Dartmouth con me” rispose Edward
“Ma io non ho mai detto niente del genere” rispose Bella
“Ah no? E allora dimmi una cosa, passato il primo semestre come intendi andare avanti?”
“Ah” disse Bella sorridendogli “la risposta e’ molto semplice...chiedero’ i soldi a mio marito!!!” e cosi’ dicendo gli getto’ le braccia al collo e finalmente lo bacio’dopo una settimana di attesa....e da ora in poi avrebbe continuato a baciarlo per tutta la vita.
 

Fine

 
Nota dell'autore: vorrei ringraziare tutte le persone che in questi mesi hanno seguito questa storia e tutte quelle che hanno lasciato i loro commenti...non pensavo che avrebbe avuto tanto successo...grazie davvero. Spero che anche l'altra storia che ho iniziato a scrivere possa in qualche modo appassionarvi come questa.
  
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