CAPITOLO 5
Prima lezione con
L’
indomani si svegliò come se non avesse dormito tutta la notte…
rimasto in una specie di dormiveglia per l’intera nottata.
‹‹
È normale Harry, finalmente ha iniziato a fare gli esercizi di
Occlumanzia! La tua mente è impegnata ad altro e per questo sei caduto
in... ›› Cominciò a spiegare Hermione, ma
Harry tagliò corto:
‹‹
Oh… vedo che ci siamo informati eh… ›› disse Harry
sorridendo all’amica.
‹‹
Un pochino… ›› rispose, arrossendo,
Quando
si svegliò Ron scesero a fare colazione. Harry e Ron volevano chiedere
alla McGranitt se
potevano cancellare Divinazione dall’orario scolastico, ma lei rispose
severa, che dovevano chiederlo prima: ‹‹ Professoressa, ma lei sa
che cos’è successo, non potrebbe…›› tentò
Ron.
‹‹
Ma siete ammattiti?! Io non faccio favoritismi alla
mia casa, capito? Non come certa gente…- il suo naso si storse mentre passavano un gruppetto di Serpeverde proprio
davanti a loro- Oh…d’accordo Weasley! Però dovrete
aspettare. E niente capricci! ›› e se ne andò lasciando Ron
e Harry di stuccò.
Subito
dopo si sbrigarono per arrivare alla loro prima lezione con
Quando
entrarono in classe
la professoressa scribacchiava qualcosa su dei fogli che aveva
sulla cattedra, ma non appena vide entrare i suoi alunni abbassò il
penino e si sedè sul bordo della cattedra
‹‹
Buongiorno ragazzi ›› li salutò una volta che anche Neville
ebbe preso posto.
‹‹ Ho saputo
che non avete praticato Difesa
Contro le Arti Oscure, l’anno precedente e avete soltanto studiato la
teoria…. Vorrei dire fin da adesso che questo modo di insegnare, per me,
sembra insulso e una perdita di tempo…›› l’aula si
riempi di applausi e fischi di approvazione
‹‹
Ma…c’è un ma. Avete studiato affondo la teoria immagino? – la classe si riempi di
mormorii- e allora saprete senza ombra di dubbio cosa
sono i Lotti-sangue.
Chi sa cosa sono ?
›› la classe si ammutolì e solo una mano si alzò:
Quella della Granger.
‹‹
Oh…lei deve essere la signorina Hermione Granger ? ›› chiese
gentilmente la docente.
‹‹
Sì ›› rispose Hermione un po’ imbarazzata e stupita
che l’insegnante sapesse il suo nome.
‹‹
Mi hanno parlato molto bene di te. Se giochi mene le tue carte arriverai in
alto Hermione…molto in alto! ›› rispose sicura
Hermione
un po’ imbarazzata iniziò a spiegare:
‹‹ I Lotti-sangue sono creature che si
nutrono di sangue animale. Assomigliano ai pipistrelli ma
non hanno orecchie ne ali ma in compenso hanno un piumaggio molto folto. Una
loro caratteristica è che sono molto rari e preziosi e poi malgrado il loro aspetto hanno l’effetto contrario di
un Dissennatore , cioè…››
‹‹
…fanno rivivere i momenti più felici di una persona. Si, molto
brava signorina Granger, dieci punti a Grifondoro. ››
‹‹
I Lotti-sangue hanno questo effetto solo su alcune persone , solo su
quelle che hanno visto la morte, invece su altre sono innocue. Alcuni dicono
che sono un incrocio fra pipistrelli, Dissennatori e Thestral ( infondo quello
sono…XD! NdA) ma questa teoria è molto
improbabile Ora faremo pratica con un vero Lotto-sangue. ››
Si
chino sotto la cattedra e prese una gabbia con un telo azzurrino sopra.
‹‹
Venite avanti. ›› incoraggiò
E
con un gesto della bacchetta sposto i bachi a i lati.
Alzò il telo e una specie pipistrello paffuto senza orecchie si
presentò ai loro occhi. Era appollaiato su un piccolo asticello di legno, fissato alla gabbia
‹‹
Ora dorme ›› sussurrò piano la professoressa, ma non fece in
tempo ad aggiungere altro che subito il mostriciattolo si svegliò e con
i suoi occhietti neri senza pupilla che scrutavano intorno si soffermò
su Harry. Il ragazzo tenne gli occhi puntati in quelli neri del Lotto-sangue…gli ricordava familiarmente il suo
professore di pozioni…
‹‹
Ecco si è svegliato! ›› disse
‹‹
Va bene chi vuole provare l’incantesimo Giuflicus ? ›› chiese garbata.
Molte
mani si alzarono.
‹‹ Uno la volta
per favore. Allora…vuole iniziare lei signor Paciock
? ››
‹‹
Io ? ›› sussurro Neville impaurito.
Era
in fondo alla classe all’ombra di tutti e non aveva neanche alzato la
mano.
‹‹
Si, lei ››
ripetè
‹‹
Si chiama Neville Paciock, nevvero? ››
‹‹
Si ›› rispose Neville che quasi tremava.
‹‹
Su, non sia timido. ›› lo incitò.
Neville
andò dalla professoressa, estrasse la bacchetta e aspettò
istruzioni.
‹‹
Allora devi figurarti in mente la figura di un gufo e quando aprirò la
gabbia dovrà dire Giuflicus. È pronto ? ››
Neville
annuì.
La
gabbia si aprì si apri e l’esserino non
sembrò più così innocuo, stava per saltare a dosso a
Neville che fu più svelto di lui e pronunciò a un grido tra
paura e terrore:
‹‹
Giuflicus ››
Un
gufo argenteo venne fuori dalla bacchetta di Neville e
rimando dentro il Lotto-sangue, con una testa.
‹‹
Benissimo signor Paciock. Visto non c’è
niente di cui aver paura?. ››
La
classe si riempi di applausi quando Neville fece
rientrare il lotto-sangue nella gabbia.
Alla
fine della lezione Harry, Ron e Hermione si attardarono, perché il rosso
aveva perso un… “quaderno”, così aveva detto.
‹‹
Scusi signorina Granger, permette una parola ? ›› chiese la docente
una volta avvicinata.
‹‹
Voi andate avanti ›› rispose Hermione, che aveva visto Ron prendere
qualcosa di porpora a terra e mettersela in tasca.
Ron
e Harry uscirono dalla classe e si sederono sulle scalinate di marmo.
‹‹
Hai preso il quaderno? ›› chiese Harry, mettendo in ordine la
cartella. Il ragazzo si fece rosso.
‹‹
Si…l’ho trovato. ››
Dopo poco Hermione uscii dalla classe,
con un sorriso che le illuminava il volto.
‹‹
Che voleva ? ›› chiese Ron senza tatto, ma la grifondoro lo rispose
lo stesso.
‹‹
Voleva dirmi che aver fondato il crepa è un
ottima idea e ci darà una mano. E poi che il mio rendimento scolastico
è ottimo. Ha sentito molto
parlare di me da Lupin…loro due sono amici.››
‹‹
Sono amici? ›› chiese Harry.
‹‹
Io la torvo simpatica. ›› tagliò
corto Hermione.
‹‹
Anch’io ›› si affrettò ad aggiungere, Harry.
Ron
alzò gli occhi al cielo.
Quando
Harry ha
dovuto affrontare il Lotto-sangue, la professoressa
non l’ha trattato diversamente dagli altri… e per lui, questo,
voleva dire un professore in più che non lo odiava…bastava e
avanzava Piton…