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Autore: Carol24    12/01/2011    5 recensioni
Il tuo corpo è inconsistente, hai la certezza solo di quello che sta nella tua testa e del dolore che ti colma il cuore.
Il volto enigmatico di tua sorella ti fissa e il suo sguardo ti penetra e affonda nell’abisso delle tue colpe.
Alla sua immagine si aggiunge quella di Aberforth, in viso ha un espressione dura e la sua accusa ti rimbomba nelle orecchie come un’eco infinta.

Questa flashfic si è classificata sesta al "Flash&movies Contest" indetto da vogue sul forum. E si è aggiudicata il premio introspezione.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il colore della morte





Sofferenza, è questo quello che provi.
La senti salire dalle dita dei piedi e scorrere su ogni centimetro del tuo corpo.
Ogni calice che svuoti sembra contenerne sempre di più, pronta ad avvolgerti tra le sue spire.
Ricordi dolorosi si risvegliano e prendono vita davanti i tuoi occhi chiusi.
Frammenti di vita passata e di dolore eterno.
Il tuo corpo è inconsistente, hai la certezza solo di quello che sta nella tua testa e del dolore che ti colma il cuore.  
Il volto enigmatico di tua sorella ti fissa e il suo sguardo ti penetra e affonda nell’abisso delle tue colpe.
Alla sua immagine si aggiunge quella di Aberforth, in viso ha un espressione dura e la sua accusa ti rimbomba nelle orecchie come un’eco infinta.
Sussulti non appena le figure dei tuoi genitori compaiono ai lati di Ariana e Aberforth, i loro sguardi si aggiungono tetri a quelli dei tuoi fratelli. E quel silenzio assordante ti trafigge più di mille parole.
Vorresti raggiungerli, abbracciarli e confessare tutto il tuo dispiacere e implorare il loro perdono; ma non riesci a muoverti e a pronunciare parola.
E, infine, un ragazzo dagli occhi vispi e il sorriso furbo fa la sua comparsa a qualche passo di distanza dalla tua famiglia.
Gellert.
Non c’è ombra che oscura il suo giovane volto, non c’è biasimo nella sua espressione.
In un attimo tutto cambia e quel ricordo tanto temuto quanto terribile affiora dai meandri della tua mente.
Vedi un altro te molto più giovane, Aberforth e Gellert litigare.
In un cantuccio Ariana tiene le mani premute sulle orecchie e cerca di sovrastare le vostre urla, chiedendovi di smettere. La collera offusca la ragione: impugnate le bacchette e lampi di luce attraversano la stanza.
Invano, cerchi di scacciare via quel pensiero, lontano da te.
Il dolore aumenta e tu desideri smettere di soffrire, invochi la pace e l’assenza dei sensi.
Il cervello che si appanna per tutto il resto, ma arde in nuclei di sofferenza, di ferite personali, di sogni perduti. Ogni figura cara sembra allontanarsi sullo sfondo di un vasto bianco.
Il bianco ti acceca e inghiotte tutti loro, lasciandoti solo nel suo bagliore.
Qualcosa o qualcuno ti riporta alla realtà e l’oscurità della caverna ti disorienta.

***

La vista del Marchio Nero impresso sopra la scuola ti ha rinvigorito e una volta atterrati sulla torre non sei molto sorpreso dell’arrivo di Draco Malfoy. Il tuo primo pensiero è rivolto a Harry: non deve rivelarsi, così lo pietrifichi.
Ti senti debole e a fatica riesci a controllare la tua voce.

È con sollievo che accogli la comparsa di Severus e in un sussurro gli ricordi la sua promessa.
- Avada kedavra –
Di nuovo quella sensazione d’inconsistenza ti pervade e ti senti incredibilmente leggero.
Il bianco ti avvolge e un moto di gioia ti riempie il cuore non appena i tuoi genitori e Ariana ti vengono incontro, sorridenti.
Felice, ti ricongiungi a loro, finalmente in pace.


* * *


Comincio ringraziando vogue che ha indetto il contest e per avermi dato la possibilità di scrivere questa flash!
Tra l'altro stavo quasi per ritirarmi perché avendo già trattato la morte di Silente o comunque le sue colpe temevo di scadere nella banalità e di non aver più niente da dire.
Poi, siccome l'idea c'era decisi di provare a metterla nero su bianco. E il premio introspezione mi ha fatto davvero piacere!<3
Il cervello che si appanna per tutto il resto, ma arde in nuclei di sofferenza, di ferite personali, di sogni perduti. Ogni figura cara sembra allontanarsi sullo sfondo di un vasto bianco. - dal film "Il giardino delle vergini suicide."



Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
   
 
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