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Autore: Wild Dragon    12/01/2011    2 recensioni
Questa è una Fan Fiction ambientata nel periodo di massimo splendore dei Cavalieri. Tratta della storia di Brom e Morzan: come si sono incontrati, voluti bene, separati e scontrati.
Oromis disfece il fagotto rivelando due rilucenti uova di drago. Le uova catturarono all'istante i riflessi del sole, brillando come pietre preziose. Una era blu oltremare, mentre l'altra rosso sangue.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Brom, Galbatorix, Selena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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the

First

Order

 

- Prologo

Una lieve brezza fece ondeggiare gli aghi di pino, coccolando le rigogliose chiome degli alberi nel gentile sussurro del vento. Il timido sole dell'alba si mostrava pian piano nel suo roseo splendore alla terra di Alagaesia, le nubi candide che lentamente si schiudevano per lasciarlo affiorare.

La tenue luce filtrava appena fra le ombre della Du Weldenvarden e accarezzava quella smeraldina vegetazione lussureggiante in modo delicato, come per darle il buongiorno.

Oromis camminava lentamente fra gli alberi, lasciando che i raggi gli baciassero il viso e godendo di quel calore rassicurante. L'inverno era finito da poco: l'erba e gli aghi di pino erano ancora lievemente cosparsi di brina, la quale, sciogliendosi, stava rapidamente cedendo il passo a cristallina rugiada.

L'elfo fischiettava allegramente un'antica ballata elfica, assaporando la pace di quel luogo e la piacevole giornata primaverile. Al suo canto si unirono i cinguettii armonici di diversi uccelli.

Oromis tese un braccio davanti a se ed una ghiandaia color cielo si appollaiò sulle sue dita scrutandolo con occhi vispi e scuri. L'elfo sorrise e le accarezzò il piumaggio con un dito. "Flauga" mormorò dolcemente, e la ghiandaia volò via cinguettando.

L'elfo uscì dalla profondità della foresta e sbucò in una radura dalla forma irregolare tagliata da un torrente indisciplinato e gorgogliante. Una volta fuori dall'ombra delgli alberi, la luce del sole lo investì, portandogli calore ed una sensazione di serenità. Chiuse gli occhi un istante.

Un poderoso ruggito rimbombò nel cielo mattutino facendo sussultare le piante. Nel cielo roseo, Oromis scorse una macchia brillante che si avvicinava. Poco dopo si poteva benissimo distinguere un maestoso drago d'oro solcare i cieli sbattendo le possenti ali. Le squame del drago riflettevano i raggi solari, creando una vera e propria armatura di luce attorno alla creatura. Si trattava di qualcosa di una bellezza incommentabile.

Il drago portava fra le zampe anteriori un fagotto di panni bianchi.

Eccoti qui, Glaedr, disse allegramente Oromis. 

Glaedr ruggì di nuovo e chiudendo le ali, si gettò in un'avventata discesa in picchiata ad una velocità vertiginosa. Una volta all'altezza degli alberi, dispiegò le enormi ali per frenarsi e scese in circolo sulla radura. Oromis sentiva chiaramente lo spostamento di aria attorno a se.

Glaedr atterrò sull'erba con una delicatezza impensabile per una creatura della sua mole. Posò delicatamente il fagotto a terra ed alzò fiero il capo, le squame luccicanti e lo sguardo limpido. Oromis si concesse un istante per ammirare per l'ennesima volta il suo spettacolare compagno e si avvicinò sorridendo.

Quante uova abbiamo quest'anno? Domandò l'elfo.

Giusto un paio. Rispose la profonda voce di Glaedr, la quale rimbombò per la mente del suo Cavaliere. Quest'ultimo disfece il fagotto rivelando due rilucenti uova di drago. Le uova catturarono all'istante i riflessi del sole, brillando come pietre preziose. Una era blu oltremare, mentre l'altra rosso sangue. Glaedr chinò il collo muscolso e sfiorò l'uovo rosso col muso. Questo, disse. E' figlio di Fundor, il drago nero dell'arcipelago di Beirland e di Miremel, dragonessa del Cavaliere Lindor.

Ah, la bellissima Miremel, disse Ormis assorto. Ha un pessimo carettere, non è così?

Assolutamente, borbottò Glaedr in riposta. L'uovo blu è figlio Rash dei Monti Beor ed un'altra dragonessa selvaggia...Reisa.

Non conoscevo Rash e Reisa prima di oggi, ma per quanto riguarda Fundor e Miremel... si interruppe un istante, pensieroso. Beh, sono draghi eccezionali. Ci si aspetterà molto dal cucciolo scarlatto.

Promette bene, assentì Glaedr. Ma se ha il carettere della madre, siamo fregati.

Oromis ridacchiò e poggiò una mano sulla possente spalla di Glaedr. In tal caso, preghiamo di non essere noi a doverlo addestrare.

Glaedr grugnì divertito e prese ad agitare la coda. L'elfo raccolse le uova e montò agilmente in groppa al suo compagno. Amico mio, è ora di andare dalla nostra incantevole regina.

Il drago dispiegò le ali e si piegò sulle zampe. Con un unico, enorme, balzo, spiccò il volo e cominciò a prendere quota rapidamente. Una volta alti nel cielo, Oromis sorrise al sole, godendo della compagnia del suo compagno di vita, col quale, dopo tutti quegli anni, aveva raggiunto un'intesa perfetta. Gli diede una pacca affettuosa ed insieme si avventurarono nel cielo, il quale cominciava appena a perdere le sfumature rosate dell'alba.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


  
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