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Autore: ladygiucchan    12/01/2011    11 recensioni
Piccola premessa: Se siete persone sane di mente, non leggete.
Detto questo...Eccovi una fanfiction ai limiti della demenzialità.
Tra amori tormentati e colpi di scena, apparizioni improbabili, interpretazioni magistrali e ciambelle, vedremo i nostri eroi districarsi nella rivistazione delle più amate fiabe di sempre...
Siete ancora sicuri di voler leggere?
Buona fortuna.
Attenzione: Alto tasso di stupidaggini. Altissimo, direi.
Se non è il vostro genere, state alla larga.
1# Antoronzolo e l'intreccio della torre
2# Arthur Hood e Francis Gaga, a l'ov stori
3# L'emoZZionante fiaBBa di Torisrentola
4# Hansel e Gretel, dalla Germania con furore
5# Capitolo inutile e pieno di fanservice
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tanto tempo fa, in un paesino lontano (molto lontano da qui, fortunatamente), vivevano due fratellini.

Il maschietto si chiamava Hansel, detto Gilbert: spocchioso, fastidioso, il suo ego era pari a quello di Berlusconi sommato a quello di Light Yagami e soprattutto aveva un grande, enorme, spropositato (cit.) pe.......so sullo stomaco, dato che era costretto a sopportare giorno e notte la sua sorellina.

La suddetta sorellina era una bellissima bimba con gli occhi azzurri, lunghe trecce bionde sotto le ascelle, e preoccupanti tendenze nazifasciste. Ah si, il suo nome era Gretel, ma tutti la chiamavano Ludwig.


Ci speravate, che per una santissima volta in questo schifo di storia ci fosse una fanciulla degna del suo nome, eh? E invece NO! Beccatevi questo.


Un brutto giorno, i due fratellini vennero abbandonati dai genitori in un bosco per motivi che è meglio non conoscere, e i piccoli pseudo-Hansel e Gretel si ritrovarono soli e disperati, senza un posto dove andare.

Che storia tragica, nee? Beh la verità è un’altra.
Hansel e Gretel dovevano essere interpretati da Svizzera e Liechtenstein, ma Prussia pretendeva il suo momento di protagonismo e quindi, dopo averli fatti ubriacare e aver abusato di loro, li ha rinchiusi nello stanzino dei ricordi di America. Nessuno sa cosa ne fu di loro. E quindi al posto di un Hansel armato fino ai denti e una Gretel femminile e delicata e perennemente in lacrime avremo un Hansel iperdotato che si crede il Dio di un nuovo mondo e una Gretel nazista e stitica con la voce di chi ha assunto troppi steroidi.

Peccato.

…Ma questo in teoria voi non dovreste saperlo.

Quindi fate finta di nulla e torniamo alla storia.


Calò la notte, e i nostri protagonisti erano, come ho già detto prima, soli, disperati, (e adesso, specialmente Gretel, particolarmente incazzati) e senza un posto dove andare.

Mentre Gilbert continuava a saltellare in giro minacciando alberi, ramoscelli e balle di fieno e ripetendo che l’innata perfezione e superiorità del suo essere li avrebbe messi in salvo, Ludwig, oltre a dubitarne fortemente, si stringeva nel vestitino con la gonnellina di pizzo rosa
mormorando dolci parole di rassegnazione che suonavano più o meno come: “MA IO APRIREN CULEN UND SPAKKAREN TESTEN JA?!?!1!111!”

Ad un certo punto, un lampo di genio colpì Gilbert facendolo stramazzare al suolo.

<< Ci sono! A questo punto della storia, di solito, i due protagonisti si incamminano nel bosco e trovano una casetta con una strega che li inganna attirandoli dentro offrendogli quintali di cibo! Quindi non ci resta che trovare questa casa! Sono un genio!>>

Gretel Ludwig...


Sentite, chiamiamolo Ludwig e facciamola finita.


…Ludwig scosse la testa amareggiato e incazzato deluso, ma il suo dolce fratellino lo prese per mano e lo trascinò con sé.


Tanto per attenerci ulteriormente alla storia originale, non c’erano neanche le briciole di pane sparse per terra, perché Feliciano era passato prima di loro e le aveva mangiate. Quindi ci misero ottantotto quarti d’ora per arrivare alla casa della strega. Contate voi a quanto tempo equivale. Se ci riuscite, vi regalo un biscotto.
 

Dopo tanto ma tanto ma tanto ma tanto tempo, i nostri Hansel e Gretel giunsero davanti alla casa della strega..Una casa fatta di zucchero, cannella, e ogni cosa bella. Dopo aver allegramente rosicchiato finestre, muri, davanzali e quant’altro, bussarono alla porta. Si aspettavano di vedere una vecchia raggrinzita e inquietante...

Per loro fortuna, videro tutt’altro.

La porta –mezza mangiucchiata- fu aperta da un metro e settanta circa di tipica bellezza ungherese, che li accolse con una violentissima padellata a testa.


Vi lascio immaginare la reazione di Gilbert.
Uhm, avete presente Pinocchio...quello a cui si allungava il naso?


Ecco, più o meno.



Furono giorni difficili per i due fratellini, scanditi dalla fame, dalla paura e dalla solitudine...


No, non è vero.


In realtà la storia finisce qui, perché tanto sappiamo tutti com’è andata.

In caso contrario, eccovi un breve riassunto.

Hansel e la strega padellara si diedero al compimento di atti impuri finché ne ebbero le forze.

E Gretel... Si imbatté nel terribile, famigerato (?) Feliciano il ciambellaro, che pretendeva di barattare le sue ciambelle con una delle sue salsicce.

E poi beh...Le salsicce...Le ciambelle hanno i buchi...Ecco...Come dire...

E’…è una metafora, non ci arrivate da soli?

In poche parole, nacquero tanti piccoli Ita-chan.

O forse no.

Spero di no.


Eccovi, come sempre, il modesto angolino di quest'idiota dell'autrice. Lo so, ci ho messo un sacco ad aggiornare...Chiedo venia, ci sono stati problemi tecnici(?). E dopo quest'attesa magari vi aspettavate un capolavoro...invece no, questo capitolo fa schifo. Pazienza. Alla prossima 8D ..se ci sarete ancora. Passate tutti al lato yaoi della forza! Adieu.
  
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