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Autore: emopunkgirl89    13/01/2011    0 recensioni
E se Jacob non avesse avuto l'imprinting con Renesmee ma con una normalissima ragazza conosciuta per caso una sera nella foresta? è la mia prima FF su Jacob, spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 20 il risveglio

Imprinting…

 

Cap. 20

 

Il risveglio

 

 

Melanie

 

Quando apro gli occhi sento la testa girare come una trottola. Mi brucia lo stomaco e non capisco bene dove mi trovo. Non mi sembra la mia stanza ma quella dei miei genitori. Mi strofino gli occhi con i dorsi delle mani ma non vedo ancora perfettamente, è tutto appannato mi sembra d’aver dormito per giorni. Sono totalmente intontita.

Provo a sedermi ma la testa mi gira sempre di più. Mi alzo barcollando e vado in bagno, mi serve una bella doccia. Mi guardo allo specchio e non credo ai miei occhi, i capelli sembrano impazziti, tutti arruffati e gli occhi sono macchiati dal trucco sbavato. Il rossetto rosso che avevo ieri sera è sbavato sulla mia guancia e ho occhiaie profonde. Mi pettino i capelli e li lego con un elastico. Apro il rubinetto e mi lavo energicamente il viso. Sento in bocca amaro, che fastidio. Mi lavo anche i denti, sfrego talmente tanto che mi ferisco la gengiva e sputo un po’ di sangue. Voglio lavar via il sapore d’alcool.

Improvvisamente mi tornano dei flash, non sembra vero ma un sogno.

 

Jacob è tornato…

 

Penso in continuazione. No, mi sto sbagliando. Ho bevuto troppo alla festa di capodanno, erano tutte allucinazioni.

Non so quanto tempo resto immobile appoggiata al lavandino senza guardare qualcosa in particolare.

M’accorgo dopo pochi minuti d’indossare solo il mio completino intimo rosso. Il mio vestito dov’è finito? E perché ho dormito nel letto dei miei genitori?

Ad un tratto ricordo la sera, mi vedo in braccio a Jake e mi sento mentre gli chiedo di rimanere. Mi giro lentamente, la porta del bagno è aperta ma c’è solo il muro del corridoio, devo percorrerlo per raggiungere la camera. Resto in ascolto ma non sento alcun suono.

Comincio a fare un passo dopo l’altro ma sono totalmente rallentata. Non so perché mi sento così. Eppure mi ricordo che ieri sera ci siamo baciati, io l’ho baciato. No, era un sogno … almeno  credo.

Vedo la porta bianca ma qualcosa mi dice di non andare, che resterò delusa perché oltre quella soglia non c’è il mio Jacob.

Appoggio la mano sulla maniglia ma mi manca il coraggio. Faccio due lunghi sospiri poi deglutisco, trattengo il respiro e finalmente apro la porta.

 

 

Jacob

 

Non ho voglia d’alzarmi, aspetto che sia lei a trovarmi nel letto. Sento l’acqua scorrere in bagno, improvvisamente è tutto silenzio. Che starà facendo di là? Non s’è nemmeno accorta che ero accanto a lei stamattina. Eppure il calore del mio corpo deve averlo sentito. Chissà se si ricorda tutto alla perfezione o ha dei vuoti per colpa dell’alcool …

Da quando sono diventato così paranoico? Perché continuo a farmi tutte queste domande? Sospiro e poi mi blocco quando sento i suoi passi verso la porta. Poi di nuovo silenzio.

Sto fermo, immobile come una statua. Aspetto che apra ma non succede nulla, comincio a preoccuparmi seriamente.

Dai angelo mio, apri la porta. Vedrai che non ti sei immaginata tutto, io sono qui, ti sto aspettando.

Finalmente la porta di spalanca e lei è immobile come me con la mano ancora sulla maniglia.

So che è un momento delicato ma non posso fare altro che pensare che è bellissima in completo intimo rosso, le sta benissimo e la sua carnagione chiara sta davvero bene con questo colore. I capelli li ha legati ma alcune ciocche le sono sfuggite e le ricadono sul viso. Ha una espressione indecifrabile mentre mi fissa immobile.

 

Sei tu? Sei tornato?

 

Le rispondo ancora fermo sul letto coperto solo a metà dal lenzuolo.

 

Si … non ti ricordi di ieri sera?

 

Sta immobile e non s’avvicina ma nemmeno s’allontana. La mano stringe forte la maniglia della porta. Chissà a cosa pensa …

 

Si, mi ricordo … vagamente … ma m’ero convinta fosse tutta un’allucinazione o qualcosa del genere …

 

Le sorrido un po’ divertito.

 

Melanie non ti sei immaginata niente … è stato tutto vero, compresa la sbornia.

 

Rido e lei sorride debolmente. Sembra un po’ shoccata e non so come comportarmi. Penso solo che la voglio abbracciare e stringere e amare.

Allargo le braccia per convincerla a venire da me.

 

Jake … il mio Jake …

 

Delle lacrime le escono e percorrono il suo viso perfetto, quanto vorrei essere una di quelle gocce ma allo stesso tempo vorrei che non piangesse.

Faccio per sollevarmi ma lei fa segno di no con la testa e mi fissa con quei suoi occhi azzurro cielo.

Cammina verso di me e si getta praticamente fra le mie braccia piangendo ma quando le bacio la fronte sorride.

 

Non ti lascerò mai più amore mio!

 

Continua a sorridere mentre mi bacia tutto il volto e mi stringe al suo petto. Sorrido felice, finalmente ho quel che voglio, ho lei. Nient’altro conta a questo mondo e questo momento è idilliaco che nessuno potrebbe rovinarlo.

Improvvisamente rapisce le mie labbra e sembra intenzionata a non lasciarle andare. L’accarezzo dappertutto e non posso nascondere la mia eccitazione, erano tre mesi che non la stringevo a me così. So che lei prova le mie stesse sensazioni.

Lentamente faccio sfilare l’elastico e libero i suoi capelli folti e morbidi. Immergo le mie mani grandi nella sua chioma e l’attiro ancora più a me. La sua lingua è calda e sa di menta, non come stanotte che sapeva di whisky.

Melanie lancia le coperte in terra, ha caldo e suda proprio come me. Mi ritrovo coricato con lei a cavalcioni mentre mi bacia con impeto e non so esattamente come fare. Tre mesi di lontananza sono tanti, tantissimi e io non so come fare per contenere tutte le mie emozioni.

Interrompe per un attimo i baci e mentre mi fissa con quei suoi occhi di ghiaccio si porta le mani dietro la schiena. Ecco che sorride maliziosa mentre si sfila il reggiseno e mostra i suoi seni morbidi e perfetti. Le mie mani fanno più presa sulle sue cosce, faccio quasi fatica a controllare tutta la mia voglia di lei.

Eccola splendida ed implacabile mentre si china su di me un’altra volta e mi bacia con più impeto di prima. Prende le mie mani e le posiziona sui suoi glutei. Dalla bocca mi esce un breve ringhio, sono troppo eccitato e lei lo capisce. Sorride e ad un soffio dalle mie labbra sussurra sensuale come poche.

 

Jacob … sono tua … puoi fare di me ciò che vuoi …

 

Non resisto e questa volta sono io a rapire le sue labbra.

Ribalto la posizione e le apro le gambe per potermi adagiare su di lei. Non avevo mai notato quanto cambiano i suoi occhi mentre si lascia andare, diventano più feroci. Ha gli occhi di una pantera ma so benissimo che in realtà è docile come una gattina.

Le bacio il collo e poi passo lentamente ai suoi seni. Lei geme di piacere e mi tira leggermente i capelli. Comincia a baciarmi una mano e resto fermo a guardarla, è bellissima. Improvvisamente succhia un mio dito con una espressione sexy e meravigliosa.

Non riusciamo più a resistere, le sfilo le mutandine di pizzo rosso e lei mi sfila i boxer con decisione.

Entro dentro di lei quasi immediatamente mentre mi perdo nei suoi occhi e lei si perde nei miei. Mi muovo piano e le accarezzo il viso, voglio far durare il più possibile questo momento. La guardo mentre chiude gli occhi e si lascia andare al piacere che ci stiamo donando entrambi.

 

 

È passato quasi tutto il mattino, deve essere mezzogiorno. Fuori cade leggera la neve e sento nell’aria qualcosa di brutto, probabilmente una tempesta. Melanie si muove sul mio petto mentre dorme, sembra sorridere nel sonno. Provo una strana  sensazione di completezza mentre la stringo a me.

Non posso credere d’aver abbandonato tutto questo, d’averla lasciata sola per tre mesi. Sono stato tremendamente stupido a non rivelarle il mio segreto, lei lo aveva già capito. Bastava poco … molto poco.

So per certo che staremo insieme per sempre non ha senso nasconderle tutto.

Si muove leggermente mentre mi stringe un po’ più forte. La osservo estasiato, le sue labbra rosee a cuore sono socchiuse e il suo respiro è lento e rilassato. I suoi lunghi capelli biondi cadono su di me morbidi e profumati. Sembra una principessa, una di quelle che da bambino immaginavo di salvare nel bosco dal drago cattivo. Sorrido al solo pensiero e la stringo a me. È come se volessi farla entrare dentro di me per essere una cosa sola, così da non potermi più separare da lei. Nel sonno Melanie sorride, mi sembra felice. Sapere che sono io a farle provare questa sensazione mi fa sentire bene ma so pure che posso ferirla più di qualsiasi altra persona a questo mondo, come ho già fatto per tre mesi. Questo pensiero mi fa svanire il sorriso che poco prima era sul mio viso.

Quanto vorrei tornare indietro nel tempo e decidere di rimanere, di spiegarle tutto, di non fuggire così da codardo. Vorrei tornare indietro per non farla soffrire. Penso ai tre mesi trascorsi in forma di lupo, mi sentivo così libero e selvaggio ma anche tremendamente triste e solo. Lei era sempre nei miei pensieri anche se non avevo quasi niente che potesse ricordarmi del mio amore, eppure non l’ho mai scordata anzi ogni giorno che passava la sentivo battere forte dentro me.

I suoi occhi azzurri mi fanno tornare alla realtà ed il suo sorriso radioso mi contagia.

 

Come eri serio … a che pensavi?

 

Vorrei dirle tutto, di quanto sono stato male e di quanto lei è importante per me ma il suo sorriso mi fa cambiare idea. Non voglio rovinare questo momento.

 

A niente … Non ha più importanza amore. Non ha più importanza …

 

Lo ripeto quasi per convincere me stesso che davvero quei tre mesi di lontananza non sono stati importanti per noi. Guardandola capisco che anche lei la pensa come me.

Si stringe sul mio petto e mi sembra quasi una bambina. Contraccambio l’abbraccio e respiro il profumo dei suoi capelli.

Improvvisamente si solleva e si mette seduta, si stacca da me. Ha le gambe piegate e s’appoggia alle ginocchia sorridendo mentre mi guarda. La sua lunga chioma le ricade sulla schiena e sulle braccia, coprendole anche il seno.

 

Allora che cosa facciamo oggi?

 

Sto quasi per risponderle quando il mio stomaco comincia a brontolare rumorosamente. Prima mi fissa immobile con una espressione stupita poi scoppia a ridere e m’abbraccia forte. Contagia anche me con il suo entusiasmo e la sua euforia.

 

Bene, per prima cosa sfamiamo te poi decidiamo ok?

 

Le sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio e l’attiro a me per baciarle dolcemente le labbra.

 

Tutto quello che vuoi amore mio …

 

Sospiro rassegnato al fatto che lei è unica per me e che non potrei più vivere senza. La guardo ammirato mentre gioca con i miei capelli corti. È a pochi centimetri da me riesco a sentire il suo respiro caldo e profumato di menta.

Mi perdo in questo momento … non la lascerò mai più.

 

 

Ok … potete uccidermi è da un’eternità che non scrivo ma non avevo ispirazione. Finita la scuola ho cominciato subito a lavorare quindi il tempo è quello che è. Mi dispiace tanto d’aver abbandonato un po’ le mie storie … avevo tante idee ma non avevo mai tempo di scriverle.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto totalmente romantico ^.^ come piacciono a me.

Beh alla prossima cari lettori, perdonatemi ancora!

 

Ciao ciao!

da Ale

  
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