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Autore: calt coouc    13/01/2011    0 recensioni
Avete mai avuto tanta curiosità da non dormire la notte? Avere a disposizione un sogno e non poterlo vivere?
Questa è la storia della piccola Elisa, curiosa quanto ingenua, adottata da un miliardario ed erede di un grande segreto.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduta sul velluto blu del proprio letto, Elisa fissava il libro sulle sue mani. Tante domande affollavano la sua mente alle quali non era possibile dare risposta. I suoi grandi occhi marroni scintillavano al leggero luccichio della lampada sul suo comodino. Di fianco ad esso, i vestiti erano riposti perfettamente sulla scrivania e le scarpe poste nella scarpiera li vicino.
Una battaglia senza fine si estendeva nei suoi pensieri, curiosità contro paura, ingenuità contro consapevolezza.
Lentamente il suo dito indice sfiorò la copertina. Con un leggero tocco essa si aprì rivelandone la figura dello strano individuo con la barba. E ancora le righe in una strana lingua, la scrittura in corsivo che preannunciava l’inimmaginabile e per ultime le sensazioni di stupore e meraviglia al solo pensare cosa ci potesse essere scritto in quelle tante pagine ingiallite.
Con l’indice andò scorrendo verso l’angolo alto della pagina, col polpastrello lisciò il foglio come fosse un tessuto pregiato. Ne piegò l’angolo pronta a girare quando un lieve alito di vento caldo le percosse la schiena. Tanti brividi la fecero rizzare i capelli, la pelle d’oca rapì le sue membra e lo stomaco sembrò pieno di piccole farfalline agitate. Il librò scivolò dalle sue gambe e prima di toccare terrà lasciò scorrere una pagina. La copertina così si spalmò con un tonfo secco sulla moquette della cameretta mentre una luce leggera e sottile inondò di ombre le mura.
Quasi spaventata ma allo stesso tempo eccitata, Elisa fissò incredula le strane scritte brillanti che ricoprivano le pagine del libro. Il blu intenso dell’inchiostro sembrava brillare di luce propria mentre il leggero alito di vento si era trasformato in una folata tanto forte da agitare le coperte sopra il letto. I capelli della bambina si piegarono all’indietro lasciando scoperto il delicato collo bianco. Il pigiama gli si appiattì nel petto tirato indietro dalle forti ventate. Le pagine del libro iniziarono a scorrere una dietro l’altra sino a che, arrivate a quella finale, quell’oggetto alquanto strano si chiuse su se stesso facendo tornare alla normalità tutto l’ambiente attorno. La bambina cadde all’indietro sul letto, come fosse esausta guardò verso il soffitto, fece un lento sospiro e un grande sorriso.
“ Non è possibile” pensò prima di addormentarsi profondamente.
 
Il sole risplendeva come no mai. Dalla finestra, alcuni timidi raggi di sole filtrati dagli alberi, si specchiavano sul davanzale in marmo illuminando il soffitto bianco di una luce brillante e riposante. Alcuni fringuelli cantavano al mattino accompagnati dal suono del vento che si insinua tra le fronde degli alberi.
Mai un risveglio fu così tanto bello. Subito dopo gli occhi, si aprì la bocca in un sorriso pieno di gioia.
Elisa ricordava ancora tutti gli strani avvenimenti della sera precedente, sembrava fossero passati diversi giorni da quanto aveva dormito. Cosa era stato a stancarla così? La paura? L’eccitazione?
Rigirò lentamente la testa sul cuscino proprio verso la finestra. Il libro giaceva ancora li per terra, era chiuso e immensamente impolverato. Di tutti gli oggetti puliti e lucenti che vi erano nella camera, quello non era di certo il più grazioso. Aveva però un certo fascino, dato forse dal suo contenuto misterioso o dalla scorza antica che lo racchiudeva.
Elisa lo fissava cosciente di cosa era accaduto la scorsa notte. Non smetteva di guardarlo quasi fosse ipnotizzata da quella copertina rovinata.
Decisa a soddisfare la sua sete di sapere, scostò le coperte e buttate giù le gambe dal materasso infilò i piedi nelle pantofole rosa. Si inginocchiò, raccolse il libro e se lo portò al petto. Socchiuse gli occhi lasciandosi inondare della luce del mattino.
Si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania, col palmo della mano scostò la roba accuratamente piegate e vi posò il libro. Il cuore inizio a tamburellare all’impazzata, il respiro si fece sempre più corto e mentre alzava la mano per aprire la copertina, le dita le tremavano come le ali di un colibrì. Deglutì faticosamente e si fece coraggio, aprì il libro pian piano sino a che non si intravide il solito buffo personaggio, poi la scritta incomprensibile e poi… “Un attimo!” disse fra se e se. Prima di girare pagina qualcosa rapì la sua attenzione. Rimase a bocca aperta nel vedere ciò che aveva di fronte agli occhi.
“Ma come è possibile?”
  
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