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Autore: Sunday_Rose    13/01/2011    5 recensioni
ose aveva deciso, lo aveva deciso già ottantaquattro anni prima, ed ora era arrivato il momento. Tornò sulla prua della nave, la luna era alta e luminosa, come quella lunga e fredda notte nel mare. Lei si issò sul parapetto della nave, al collo portava il ciondolo del ritratto. Si buttò e mentre si buttava i ricordi del Titanic le riaffiorarono in mente e prima di toccare l’acqua gelata urlo:” Sto volando Jack!”.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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My heart will go on

 
Il mio nome è Sabath e sono un angelo custode, la mia protetta si chiama Rose e questa è la sua storia…
 
Every night in my dreams
I see you, I feel you,
That is how I know you go on
Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on
 
Rose era sulla nave dei sogni, felice e raggiante nel suo abito bianco e oro, accanto a lei tutti coloro che il Titanic aveva preteso come tributo della sua dipartita. Sopra le scale illuminate a giorno c’era lui, c’era Jack. Il suo angelo, il suo amore, quell’amore che le aveva salvato la vita. Sembrava un sogno meraviglioso e infatti era solo un sogno.
 
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on
 
Ma Rose aveva mantenuto la promessa!  Allora perché lui non era venuto a prenderla? Era in ritardo. Sono passati 84 anni e lui non era venuto. Ora, lei aveva avuto dei figli, si era rifatta una vita. Aveva realizzato i suoi sogni,  e aveva sputato come un uomo. Aveva fatto tutto quello che lui le aveva chiesto.
 
Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never let go till we're gone
Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on
 
Aveva aperto le porte del suo cuore ad un’ altro uomo e il suo primo figlio l’aveva chiamato Jack, per poter avere il suo ricordo davanti agli occhi ogni giorno anche a ottantaquattro anni  di distanza.
 
 
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on
You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on
 
Rose aveva deciso, lo aveva deciso già ottantaquattro anni prima, ed ora era arrivato il momento. Tornò sulla prua della nave, la luna era alta e luminosa, come in quella lunga e fredda notte nel mare. Lei si issò sul parapetto della nave, al collo portava il ciondolo del ritratto. Si buttò e mentre si buttava i ricordi del Titanic le riaffiorarono in mente e prima di toccare l’acqua gelata urlo:” Sto volando Jack!”. Il suo corpo cadde in acqua e lei si accorse di essere ringiovanita, di essere di nuovo la diciassettenne di un tempo, i capelli rosso fuoco le coprivano il volto, ma anche così i suoi occhi lo videro. Lui le si avvicinò e la prese tra le braccia. Le loro labbra si sfiorarono e così raggiunsero il luogo del loro riposo eterno. Lui la stava aspettando, l’aveva sempre aspettata, un’attesa durata quasi troppo, forse. Rose ora era di nuovo la Rose che Jack conosceva, la giovane Rose, perché lei sarebbe dovuta morire quella terribile notte, insieme a tutti i suoi sogni, non avrebbe dovuto aspettare tanto tempo, ma dopotutto non era più importante perché ora sarebbe stato per sempre.

   
 
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